Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |      
Autore: Chiara K Kay    11/02/2015    1 recensioni
Rin è cresciuta, e aspetta ancora il ritorno di Sesshomaru, ma lui non tornerà, non prima di aver sconfitto colui che lo sta cercando. Ma i suoi sentimenti lo portano sempre da lei Rin. Come reagirà Sesshomru nel vedere l piccola Rin dopo tutto quel tempo?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagome, Rin, Sango, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da quando la minaccia di Naraku era sparita dall'epoca Sengoku i villaggi vivevano la loro quotidianetà. Tuttavia ce ne era uno che di quotidianetà non aveva proprio nulla. - Dicono ci sia un demone gatto in un villaggio non molto lontano da qui, forse è il caso di dare un occhiata? - chiese Kagome intenta a versare del tè a Sango. I suoi tre bambini erano ormai cresciuti, e Rin faceva loro da Balia mentre i suoi genitori Sconfiggevano i Demoni. - Non me la sento di lasciare i bambini, siamo appena tornati! - confessó Miroku. - Sai Miroku, dicono che questo Demone Gatto sia dotata di un fascino disarmante! - sussurró Inuyasha all' orecchio del monaco. - il nostro dovere è aiutare le persone in difficoltà, dovremmo sconfiggere quest'orrendo Demone!- un aura tetra si aggirô nella stanza, e Kagome si avvicinò ad Inuyasha. - Miroku!!- esclamó Sango dandogli una botta in testa. - scusami tesoro! - Nella stanza risuonarono risate spensierate. Erano passati anni, ma il comportamento da pervertito di Miroku non sarebbe mai cambiato. Rin era nella capanna accanto, quello della vecchia Kaede, in mano un altro Kimono del signor Sesshomaru. Erano passati anni, lei ormai era una Donna, stava per compiere il suo 18 compleanno; eppure la sua mente si era fermata Nell' istante in cui il Signor Sesshomaru l'aveva lasciata nel villaggio della vecchia Kaede. Non lo odiava per questo, Rin si trovava bene con Inuyasha e gli altri, ma era come se gli mancasse un pezzo. Per i primi anni era il Signor Sesshomaru in persona a portarle quei bei Kimoni che sembravano fatti per un Dio tanto erano belli, ma negli ultimi anni, era sempre Jaken a recapitare i pacchi. Richiuse il regalo nella scatola e la mise sotto Le tegole della sua stanza insieme agli altri. - Perchè il Signor Sesshomaru non viene piu a farmi visita? Ho fatto forse qualcosa di sbagliato? - chiese a Jaken che era li seduto con le sue gambette conserte. - il signor Sesshomaru non deve delle spiegazioni a nessuno. Neanche a te piccola Rin - a quel "piccola" Rin scattò. - Io non sono piu piccola!- disse alzando la voce. - Non fare la cocciuta Rin - gracchió il piccolo E verde Demone. Quando Jaken prese il volo insieme ad Ah Un Rin andó alla sorgente. " non sono piü una bambina" disse guardando il suo riflesso nel fiume. I suoi zigomi erano alti, gli occhi solari e allegri, i capelli color cioccolato raccolti da un lato con una delle spille d'oro che le aveva regalato il Signor Sesshomaru. " aveva detto che una volta cresciuta sarei potuta tornare da lui, sono passato due anni dalla mia maggior età e non è tornato a Prendermi. Non mi vuole più, è questa la verità." I suoi pensieri si accavallavano, non sapeva perchè ma da qualche tempo si sentiva arrossire quando pensava a lui. Al Demone dai capelli d'argento e gli occhi d'oro. Lui era il suo salvatore, e quello che voleva era solo servirlo e stare al suo fianco. Alzó lo sguardo al cielo, lo spicchio di luna brillava candida, e ancora una voltà arrossî pensando al suo viso e alla luna sulla sua fronte. - Tutto Ok Rin? - si voltó di scatto. Kagome era lì con una tiara d'acqua. Era incredibile come indossando quel kimono bianco e Rosso somigliasse alla Divina Kikyo. - Divina Kagome! - si alzò facendo un mezzo inchino. - Rin, quante volte devo dirtelo di chiamarmi solo Kagome - il viso di Rin si illuminô. - perdonatemi. - Kagome si sedette accanto a lei. - Ti manca Sesshomaru vero! Inutile anche chiedertelo. Il tuo sguardo parla per te. - Rin si portó le ginocchia al petto. - avevo giurato di seguirlo sempre, ma lui non torna mai a prendermi. Ormai sono cresciuta, forse per lui non ero altro che un cucciolo che gli faceva pena - Kagome poggiô una mano sulla sua testa. - e credi perderebbe tempo a riempirti di regali? Lui ti vuole bene...a suo modo. In fondo stiamo parlando di Sesshomaru, è come il vento, non puoi tenerlo fermo. Ma sono convinta che sei sempre nei suoi pensieri. - Rin sembró sollevarsi. - Dite sul serio? - Kagome annui. - ora andiamo, è pericoloso di sera qui. - Nel frattempo Jaken era tornato dal suo padrone che aveva appena sconfitto un altro demone grazie alla sua Bakusaiga. - padron Sesshomaru - gracchió avvicinandosi al demone cane. - un altro attacco padron Sesshomaru. Come osano questi demoni cosi inferiori sfidare voi, il Grande Sesshomaru. - Sesshomaru lo geló con lo sguardo. - Rin? - chiese secco. - sta bene padrone, ma è sempre più triste ogni volta che mi vede arrivare con un vostro dono mio Signore. - lo sguardo del demone era freddo, eppure Jaken sapeva che anche lui provava tristezza. Quando Rin era con loro Padron Sesshomaru sembrava quasi felice dietro quella sua corazza di ghiaccio, ma da quando l'aveva Lasciata nel mondo degli umani era tornato vuoto come sempre, se non di piu. - preferisco saperla triste e al sicuro che in pericolo qui. - Decretò lui. - Non prima di sconfiggere il mandante di questi Demoni Padrone. - Dopo la morte di Naraku sembrava essere tornata la pace, ma non per Sesshomaru, qualcuno aveva iniziato a dargli la caccia, e doveva scoprire il perchè e chi c'era dietro quella giostra. - Rin stai attenta, devi restare concetrata se vuoi migliorare - le urló Sango mentre il sui Iraikozu tornava da lei leggero come una piuma. Da quando padron Sesshomaru se ne era andato lei si impegnava piu che poteva per diventare sempre piu forte aspettando il giorno che il suo padrone l'avebbe ripresa con se, così da non essere piu un peso, anche se non la portavano mai in battaglia per paura che venisse ferita. Sango le aveva fatto un dono, una tuta da sterminatrice come la sua, ma di colore Arancione. - se continui così è meglio che lasci Perdere!- disse Inuyasha seduto sul ramo di un albero. - Inuyasha....A CUCCIA!!- urló kagome, e il mezzo demone si ritrovò spiaccicato a terra. - Datele tregua, sta andando alla grande - intervenne Shippo che ormai era diventato un Demone a tutti gli effetti e un uomo, alto e slanciato. - Shippo! - Urlò Rin allacciando le fruste ai fianchi. - Ho superato l'esame. Adesso sono un demone completo!- disse dandosi Un sacco di arie. - Si come no, tu un Demone completo ahahah - inizió a ridere Inuyasha. - tu, cagnaccio, ti faccio vedere io!!- iniziarono la solita lotta che fini come sempre con un bernoccolo sulla testa del povero Shippo. Rin e tutti gli altri scoppiarono in una grossa risata, ma il dovere chiamava e Rin continuò i suoi allenamenti. Il viaggio di Sesshomaru sembrava non finire mai, vagava di villaggio in villaggio senza una meta, se non Quella di scovare il suo nemico; ma perfino quella veniva messa da parte, perchè la sua mente lo riportava sempre a lei, Rin. "Starà davvero bene? Quel mezzo demone la tratterà con riguardo? " ricacciô indietro quei pensieri, lui era un Demone, non doveva preoccuparsi cosi morbosamente per un umana. Eppure ogni volta che si trattava di lei, non poteva far altro che correre, ovunque si trovasse. Non fece caso neanche a jaken, si alzô semplicemente in volo Assorbito dalla notte. - dove sarà diretto questa volta padron Sesshomaru? - domandó jaken pieno di dubbi ad Ah Un che rispose con un Nitrito. Nel suo interminabile volo Sesshomaru non pensava ad altro che alle sue guance paffutelle, al suo sorriso dolce, a quel calore che gli faceva rischiare la vita per il bene di un altra persona. Lo aveva cambiato in qualche modo, e senza di lei era come se gli mancasse un pezzo di se che aveva Faticato tanto per trovarla. Arrivò finalmente al villaggio. Il suo odore dolce era inconfondibile se non fosse stato per la puzza di quel mezzo demone di Inuyasha. Non entrô, si limitò a sentire la sua voce, poggiato sul muro della cascina accanto. Stava cantando una ninna nanna per i figli della sterminatrice e il monaco. Quella voce sembrava toccargli il cuore, anche se era molto diversa da quello che ricordava. - che ci fai qui Sesshomaru?- domandó Inuyasha che aveva percepito il suo arrivo. Lui non si degnó neanche di dargli una risposta, gli voltò semplicemente le spalle. - non concludi niente lasciandola qui. Se tieni a lei devi portarla con te! - Sesshomaru si fermó. - E fare lo stesso errore di mio padre e il tuo? Tu ed io vediamo gli umani in modi diversi. - Inuyasha avanzò. - allora perchè sei qui? Perchè l'hai salvata piu di una volta se per te non è Nulla? La tua è solo paura di provare qualcosa che non sia odio e rancore! Sinceramente non so neanche perchè Rin ci soffra tanto nel non vederti. Tu non provi nulla. - I denti di Sesshomaru si allungarono, estrasse la sua Bakusaiga e la puntó al collo di Inuyasha, per poi volarsene via cosi com'era arrivato
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Chiara K Kay