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Autore: C6H12O6    11/02/2015    1 recensioni
Noi Roofless siamo cresciuti dalla strada, abituati sin da piccoli ad ucciserci tra di noi. Come bestie... Più bestie degli uomini bestia. Nella nostra società nessuno é il capo, ognuno é capo di se stesso. Non temiamo la morte, perché la vita non é altro che il cammino per arrivare a questa.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Tematiche delicate
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Progolo




Camminavo. Solo, al freddo. L'unica luce che mi impediva di inciampare era quella della fredda e distante luna che sembrava ridere di me e delle mie sventure. Come un animale ferito vagavo guardingo nella giungla urbana. Vidi una luce venire verso di me.Era una luce calda, rossa... Cosi diversa da quella della luna. Dietro a quella luce scorsi un viso dalle fattezze dolci, i suoi occhi erano scuri e caldi e i riccioli bruni le incorniciavano il viso. Sorrise maliziosa e disse -Devi essere Kyloma. Io sono Matisse. Seguimi.- La ragazza si girò repentinamente e con grande agilità inizió a camminare. Era difficile starle dietro. La sua figura era sinuosa ma allo stesso tempo sensuale e attraente. Passo felpato, movenze feline: Le voci sulla grande stirpe dei Rockallistone erano vere. presto persi il conto delle vie che avevamo svoltato. Mi limitavo a seguire quella luce intensa mentre il buio della notte si rischiarava con i primi timidi raggi del sole. L'alba. Una magnifica alba dai colori caldi. -Eccoci.- disse secca la mia accompagnatrice. Davanti a me sorgeva un edificio maestoso e antico: La residenza dei Rockallistone. Entrammo dal maestoso portone principale, mi ritrovai in una stanza enorme e scintillante. Matisse spense la lampada e si tolse il mantello lasciando allo scoperto i suoi attributi animali. Presto comparvero la figura portante della casata, madama Lungoth e il suo insignificante marito umano Gérard Lemons. Rimasi basito da quanto Madama Lungoth fosse uguale a una tigre, il suo viso i suoi arti... Tutto era uguale a uno degli animali più sfruttati per il circo... Eppure era eretta su due zampe, ornata di lussuosi vestiti e ricoperta di gioielli. Matisse non aveva le fattezze di una tigre perché era mezza umana... Ma sua madre incuteva davvero timore. -Eccovi dunque, benvenuto nella nostra casa, Kyloma Roofless. Sei al cospetto della 50esima erede dei Rockallistone.- abbassai di poco la testa in segno di rispetto mentre vedevo che Matisse scivolava svelta e felina vicino alla madre. -É un onore per me... Servirvi, Madame Lungoth. - lei sorrise e io rabbrividii: Le sue zanne erano bianche come la neve e come il suo manto. I suoi occhi erano cosi azzurri che anche da lontano sembravano brillare come zaffiri. Lungoth si avvicinò fiera ma guardinga, quando fu abbastanza vicina da sfiorarmi le vesti mi guardó dritto negli occhi. Ero pietrificato, in quel momento desiderai di morire. -Vedo il vento dentro di te, Kyloma. Vedi. Mia figlia ha il fuoco dentro di se, mentre io ho il ghiaccio. Ognuno in questo mondo é legato alla natura ed é a essa che dobbiamo rimanere fedeli. Sai a cosa stai andando incontro, ragazzo?- io deglutii rumorosamente e annuii. Matisse rise divertita e disse -Mamma ti prego. Lo stai spaventando! Dici che dentro di lui ci sia il vento? Io non credo. É un semplice umano dopo tutto...- Lungoth si girò ruggendo. Aveva offeso suo marito. Lo stesso uomo che 20 anni prim aveva provocato lo scandalo più chiacchierato dell'ultimo millennio: Una Rockallistone con un umano, con un semplice fabbro di paese. L'uomo guardó dura Matisse e le disse con tono solenne -Il fuoco l'hai ereditato da me. Sei la prima Rockallistone a possedere la magia della distruzione. Dovresti ringraziare il tuo vecchio.-. Matisse rise fiera e senza abbassare lo sguardo rispose -Papà papà papà ti prego. Lo sanno tutti che Necrolun Zanna di Ossa aveva la magia di fuoco. Voi esseri umani siete deboli e privi di qualsiasi magia...- fu allora che, sentendomi ferito, intervenni -non credo che tu possa permetterti di giudicarci così duramente. Infondo io sono stato convocato per le mie abilità ...- Matisse sorrise mostrandomi le zanne ricurve e taglienti e disse con tono di scherno -Se davvero avessimo bisogno di un umano per le sue innate abilità non saremo mai andati a cercare un Roofless. Svegliati, siete gente misera abituata a girovagare come fantasmi per le strade della città o come ratti nelle fogne. Siete soli senza una famiglia e senza dei valori. Non avete valore. Forza mamma, spiega a questo povero umano quale sarà la sua sorte.- dopo aver detto quelle parole di fuoco girò i tacchi e se ne andò ghignando. Il mio sguardo ritornò sulla tigre che mi guardó con sguardo accigliato -Non badare a mia figlia. Il suo carattere é acido almeno quanto un limone acerbo. Lasciala perdere. Abbiamo deciso di farci aiutare da te per due motivi: Ti sei sempre distinto per le tue abilità da spia, e abbiamo pensato che voi Roofless non essendo legati da nessuna convenzione avreste potuto agire con leggerezza e determinazione. Come ben sai la casata dei Rockallistone é in pericolo. Matisse é molto malata, e ogni giorno il veleno la divora. I Panthecrime hanno l'antidoto. Dovrai... Sottrarglielo e per farlo... Dovrai uccidere il primogenito di Tamarinda. Potresti perdere la vita. Ed é per questo che voglio chiederti di pensarci bene. Voi Roofless siete senza paura ma siete comunque esseri viventi. Ti prego di scegliere entro le prossime 24 ore. Non voglio metterti fretta ma Matisse si avvicina sempre di più alla sua fine.- annuii freddo. Noi Roofless siamo cresciuti dalla strada, abituati sin  da piccoli ad ucciserci tra di noi. Come bestie... Più bestie degli uomini bestia. Nella nostra società nessuno é il capo, ognuno é capo di se stesso. Non temiamo la morte, perché la vita non é altro che il cammino per arrivare a questa.. Siamo bestie ferite che girano nella notte. -Accetto. Non ho bisogno di pensare. Siamo ancora d'accordo per la fata delle antiche nevi di Asmara?- Lungoth sorrise ed prese una piccola ampolla dalla sua veste. Dentro c'erano ammucchiate delle fatine esili. -Allora parto domani stesso. Mi serviranno dei vestiti e un giovane drago. - Gérard sorrise e disse -Partirai domani. La via dell'oblio si apre solo alla una di notte. Paloma ti accompagnerà nelle tue stanze. Quando ti sarai riposato vieni a cercarmi, ti darò il tuo destriero.-

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Angolo dell'autrice
Ciao a tutti, spero che questo prologo vi sia piaciuto. Tutti i personaggi e i fatti raccontati sono ovviamente frutto della mia fantasia. con questo racconto fantasi però non voglio solamente raccontarvi una storia, ma farvi riflettere su alcune tematiche attuali e che ritengo molto importanti.
Spero continuerete nella lettura ^^
Un bacio, C6H12O6
   
 
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