Mi distraggo qualche minuto analizzando l'ambiente intorno a me. Pietre, tante pietre di tante forme. Ci sono alcuni recinti, all'interno dei quali ci sono delle pietre e dei fiori. In questo posto ci sono molti fiori, soprattutto vicino alle pietre.
-Cosa è successo prima che diventassi sola?- sussurro inclinando la testa su una spalla, -Qualcosa di importante?- guardo il cielo, che strano cielo, non mi ricordo di cieli sereni e azzurri, da quando sono sola ci sono solo cieli grigi, cupi. E pioggia. Una goccia cade sul mio naso, volgo un palmo al cielo, altre gocce, sta iniziando a piovere. Un'altra volta.
Dove posso andare? Mi giro intorno, la pioggia aumenta. Quell'albero, l'albero che fisso, l'albero che fa' sorgere i miei dubbi più di qualsiasi altra cosa.
Una volta stava ri-affiorando qualcosa... Qualcosa d importante, ne sono certa, ma... Voltai lo sguardo verso quell'albero per ripararmi dalla pioggia e dimenticai. Cos'era quel frammento di ricordo?
Mi dirigo a passi lenti con sguardo assente verso quel rifugio. Si sente la pioggia cadere, i miei passi nel fango, ogni tanto mi fermo e guardo le pietre -Cos'è successo quel giorno?- sospiro e raggiungo quell'albero. Mi siedo accanto al tronco, la pioggia è una dolce melodia, una ninnananna; gli occhi si appesantiscono, quel paesaggio grigio si sfoca, chiudo gli occhi.
-C-che cosa hai intenzione di fare? Guarda che dopo te ne pentirai...- indietreggia terrorizzato.
-Ahahahahah! Che vuoi? Vuoi una scomparsa più veloce, più... dolorosa?- chiede con sguardo assassino in mezzo a tante vittime ormai incapaci di scappare -Avrò finito tra poco, non ti preoccupare... Vi salverò tutti... Tutti!- conclude, tenendogli la schiena impugna saldamente la lama...
-Ahahahahah! Che vuoi? Vuoi una scomparsa più veloce, più... dolorosa?- chiede con sguardo assassino in mezzo a tante vittime ormai incapaci di scappare -Avrò finito tra poco, non ti preoccupare... Vi salverò tutti... Tutti!- conclude, tenendogli la schiena impugna saldamente la lama...
Mi risveglio, un frammento di ricordo. Non piove più. Sbadiglio coprendomi la bocca con una mano, di sfuggita guardo la mano: è sporca. -Che cosa è successo?- Mi alzo la manica quasi fino al gomito: è sporca, -Cosa è successo quel giorno? Cosa è successo prima che diventassi sola?- mi poso la mano sul viso, intravedo il paesaggio grigio con un occhio. -Che è successo?- sussurro accennando un sorriso, ri-affiorano i ricordi, manca solo il finale... Un lampo.
-Lasciatemi... Ah, ahahahah! Andate. Via...- minaccia con un pugnale liberandosi, -Allora? Ah... Tranquilli, vi salverò. Sì...- Dopo l'affermazione il terreno e i suoi vestiti si sporcano di rosso, ma gli agnellini lottano improvvisandosi lupi, vede rosso, vede nero...
Sorrido. Mi guardo l'altra mano e alzo anche l'altra manica: sporco.
Mi alzo in piedi e mi allontano con un sorriso da quell'albero, guardo una di quelle pietre, la più vuota, la più spoglia. Una risata, ora ricordo... Uno sguardo all'albero
-Ecco cos'è successo quel giorno, eh...-