Il dormitorio era inondato dal sole, ma, nonostante questo, ghiacciato.                                                    

Era un sabato mattina e Sirius, Remus e Peter erano già scesi a fare colazione, dato che erano già le 10 passate, lasciandolo da solo a prepararsi.                                               

James scese la scala a chiocciola sbadigliando, poi si passò una mano tra i capelli, spettinandoli. Ormai compiva quel gesto senza rendersene conto, solo perché c’era abituato…ormai aveva quello che aveva desiderato tanto ardentemente, per anni. Quando arrivò nella sala comune, vedendola, sussultò: era di spalle e i suoi capelli rossi luccicavano ai raggi del sole, che entravano dalla finestra chiusa.                    

James cercò di fare meno rumore possibile, voleva farle una sorpresa.                                         

Ma qualunque rumore lui avesse fatto, sicuramente Lily  non si sarebbe accorta di niente…era talmente assorta nei suoi pensieri che aveva occhi solo per la sua pergamena. Si grattò distrattamente il mento con la punta della piuma, poi ricominciò a scrivere.                                                                                                                                             

James si avvicinava, passo dopo passo, e quando fu a pochi centimetri da lei, si accostò al suo orecchio sinistro.                                  

Non stava respirando: al solo pensiero che di li a quindici secondi lei lo avrebbe guardato, o avrebbe solamente pronunciato il suo nome, gli si scaldava il cuore.         

Si avvicinò ancora un po’ e sussurrò: «Ehi,Lily… ». Lei trasalì. Chiuse gli occhi, come per invocare la calma, poi si girò di scatto, i lunghi capelli svolazzanti. Per un attimo James pensò che fosse arrabbiata, e subito dalla base dei polmoni fino alla fine dello stomaco gli si formo un blocco, che sembrava essere fatto di granito. Ma dopo averlo guardato con quei suoi luccicanti occhi a mandorla, di quell’intensa tonalità di verde, sorrise.                                                                                                                                       

Il blocco di granito che gli si era formato nello stomaco si sciolse, e a James sembrò che il materiale di cui era fatto si stesse diffondendo in tutto il corpo, fino alla punta delle dita, riscaldandolo.                                                                                                                     

Quando parlò Lily lo fece con voce dolce e calda:  «James, sei tu…mi hai fatto prender un colpo!». E lo baciò. Poi James le si riaccosto all’orecchio mormorando: «Scusami», e  si sedette accanto a lei su una vecchia sedia di legno.                                                                                                                                   

«Non è che perché adesso usciamo insieme hai il permesso di farmi prendere un infarto!», riprese lei scherzando.  James le sorrise.                                                              

Vederla lì, davanti a lui, lo faceva sentire…felice. Semplicemente felice.                    

Poi gli venne in mente una cosa…                                                                                                                

Ci stava pensando dalla sera prima, quando nella sala dei trofei, si erano baciati per la prima volta. Era curioso di sapere cosa ne pensava lei…stava per parlare quando, ad un certo punto gli successe una cosa strana…una cosa che non gli era mai successa con una ragazza…era come se nello stomaco avesse una centinaio di farfalle che svolazzavano felici. Allora prese coraggio e parlò:                                                      

«Senti Lily…che ne dici se stasera andassimo a fare una passeggiata? Vorrei…raccontarti  alcune cose…importanti…». Lei lo guardò accigliata, poi disse:                                                

«Va bene… verso che ora?», chiese curiosa.                                                                                                   

«Bè, non lo so… undici e mezza?» rispose James.                                                                                  

Lei era sorpresa, credeva che le avrebbe proposto qualcosa di più ordinario…per un attimo il suo sguardo fu incerto, ma poi le sue labbra furono increspate da un sorriso.                                                                                                                                                     

«Ok, non c’è problema!» , fu la sua risposta. James era sollevato…non poteva avere segreti con lei…con Lily.                                                                                                                                         

«Grazie», le disse. Poi guardando l’orologio, riprese:                                                          

«Ora scendo a fare colazione…ci…ci vediamo più tardi…», e le sorrise. Lei rispose al sorriso, poi tornò al compito abbandonato sul tavolo. James si alzò e prima di varcare il buco del ritratto la guardò ancora una volta. Bè…aveva aspettato per più di cinque anni… ma ne era valsa la pena…

Ed eccolo qui... spero abbiate gradito!!

Mi raccomando recensite!! Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

Grazie a tutti voi che avete letto!

Baci

Vale