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Autore: Giulia 96    12/02/2015    3 recensioni
“È una missione suicida Ziva!”
“Ha detto ad ogni costo Malachi!…E' una cosa che va fatta… non importa il prezzo che dobbiamo pagare…dobbiamo portarla a termine...”
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ziva, Malachi, dovete cercare Saleem, un terrorista che  deve diventare INNOCUO…
La missione deve essere portata a termine.”
 
Deve diventare innocuo… con quelle “semplici” parole, mio padre, il Mossad, aveva deciso che qualcun altro doveva morire per mano sua, chi non rispettava le sue leggi veniva considerato una minaccia, ma Saleem era molto più di quello, era un terrorista convinto dei suoi ideali, quindi bisognava renderlo…innocuo
 
“È una missione suicida Ziva!”
“Ha detto ad ogni costo Malachi!…E' una cosa che va fatta… non importa il prezzo che dobbiamo pagare…dobbiamo portarla a termine...”
 
Queste sono state le mie ultime parole prima che mi girassi e andassi incontro a una morte certa, mio padre…mio PADRE mi aveva mandato a morire per finire una missione che si è rivelata una missione suicida…
Malachi non poteva, non voleva o non riusciva a seguirmi nel nostro compito, certo, aveva una spalla fuori uso, ma aveva disobbedito agli ordini del Mossad, e il Mossad non accetta affronti del genere, e io sua figlia, non potevo tradirlo, non dopo che aveva messo in dubbio la mia lealtà, dovevo mostrargli la mia lealtà...
 
Ero quasi riuscita ad uccidere Saleem; dopo averlo disarmato stavamo combattendo corpo a corpo ma all’improvviso mi sentii senza forze, era come se avessero deciso di abbandonarmi, così, di colpo… Ebbi un attimo di distrazione che già Saleem ebbe la meglio su di me e caddi inerme a terra.
Il fatto di averne passate molte in quella settimana, servita per arrivare da lui, di certo non aveva contribuito a rendere possibile la missione, ci sono stati troppi intrighi e tradimenti per poter riposare in quel lasso di tempo, quindi ecco che HO FALLITO, si, ho fallito alla grande oltre a non aver ucciso Saleem, mi sono fatta catturare viva…
 
Mi trovavo all’interno di una stanza buia, rischiarata da una piccola finestra che era come se non ci fosse, tanto era piccola… Ero legata a una sedia, ma, la cosa che più mi preoccupava era il fatto di essere ancora in vita, volevano ovviamente delle spiegazioni che ovviamente non potevo dare… sentivo sul collo del sangue caldo colare lentamente verso il pavimento, avevo un taglio sopra l’occhio sinistro e ciò aveva causato la perdita di sangue, sfortunatamente non era nulla di grave…
Dopo qualche secondo dal mio “riprendere i sensi” entrò LUI, Saleem… mi prese violentemente per i capelli in modo tale che fossi obbligata a guardarlo negli occhi, sputò per terra, mi tirò un pugno sullo stomaco che mi bloccò la respirazione per qualche secondo e con un tono dolce, quasi soave cominciò l’interrogatorio…
 
“Dimmi cosa ci fai tu qui”
“Dimmelo tu, forse ho bevuto troppo ma ti giuro che non mi ricordo come sono finita qui dentro, di certo non per mia volontà!”
 
Un altro pugno, probabilmente più forte del primo, mi fece gemere di dolore, non dovevo dimostrare di provare dolore, in questo modo se voleva delle informazioni avrebbe saputo “controllare” la sua forza e la mia agonia sarebbe durata più a lungo del necessario…dovevo stare attenta…
 
“Ok, ricominciamo da capo…Chi sei?”
“Ziva”
 
 Era l’unica informazione che potevo dare, anche solo rivelare il mio cognome avrebbe rivelato che il Mossad voleva la sua testa…
 
“Bene, Zeeeva, perché hai ucciso gran parte dei miei uomini migliori?”
“E quelli li chiami uomini migliori? Sono stati i primi a morire! Attento, perché se ti circondi di incapaci rischi la tua vita ogni giorno!”
“Perché hai attentato alla mia vita Ziva?”
“Perché mi annoiavo…”
 
Ricevetti un semplice schiaffo, anche se sapevo che se continuavo così i metodi di interrogatorio sarebbero cambiati…
 
“Perché hai attentato alla mia vita?”
“Non ho altro da aggiungere..”
“La tua sfacciataggine ti costerà molto, fin ora sono stato calmo, ma il tuo modo di fare non ti aiuta”
“Perché tu vorresti aiutarmi? Hahaha mi fa ridere…”
“Parlerai, tranquilla che parlerai, alla fine tutti cedono e parlano! CEDERAI anche tu…”
 
Un altro pugno, il più doloroso, perché ricevuto in faccia mi fece sorridere e la cosa non piacque a Saleem, ma la cosa buffa è che stavo pensando a Tony, se fosse capitato a lui un pugno così avrebbe già confessato tutto per paura che gli rompessero ancora il naso, ah Tony, mi mancava…
Ricevetti un altro centinaio di pugni a causa della mia testardaggine nel rimanere in silenzio, ma se avessi parlato sarebbe arrivato a sapere anche di Tony, Gibbs, McGee, Abby e tutta la mia famiglia del NCIS sarebbe stata in pericolo, poi, una volta parlato non sarei servita più a niente, almeno così avrei salvato i miei familiari, anche se ciò avrebbe significato più sofferenza…
Speravo soltanto di morire presto…e con questo pensiero svenni, soddisfatta del fatto che non sarebbe riuscito a torcere un capello a nessun altro se non a me…


ANGOLO AUTORE:
E questo è solo l'inizio!
Quanto adoro l'episodio 7x01 quando la salvano, anche se avrei preferito che almeno un episodio fosse incentrato su ciò che le accade povera Zee, quindi, dato che non c'è nessun episodio che possa soddisfare le mie richieste ho deciso che sarò io a inventare l'episodio ;) spero vi piaccia! 

   
 
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