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Autore: HachiXHikaru    12/02/2015    5 recensioni
(...) Una parte di lui avrebbe voluto riprendere a camminare facendo finta di nulla, ma sfortunatamente prevalse la parte idiota.
-Chi... Chi è là?-
Si sentì sospirare da dentro il cespuglio e una sottospecie di ragazzo lupo si fece avanti. (...)
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, lontano dalla città, un paesino piccolo piccolo. Gli abitanti non erano molti e, per questo motivo, si conoscevano tutti tra loro. In questo paesino viveva un bambino di soli diciassette anni di nome Stiles, che indossava una mantellina rossa, poiché non bastava il nome di merda che gli era stato dato alla nascita. Il bambino abitava da solo col padre e un bel giorno quest'ultimo gli chiese di andare a trovare la nonna, che non abitava lì, ma in una casettina vicina al bosco che costeggiava il paesino.
-Perché devo andare a trovarla?-
Chiese il piccolo Stiles.
-Perché tutte le brave bambine devono andare a trovare la nonna-
-Ma io sono un maschio!-
Replicò Stiles e il padre lo squadrò alzando un sopracciglio.
-Non vestito in questo modo-
Così Stiles ricevette il paniere pieno di aconito e venne spinto fuori casa.
-Ma le persone normali non portano focacce invece di aconito?-
Ma il padre chiuse la porta, ignorandolo. Stiles sospirò, incamminandosi verso il bosco per andare a trovare una nonna che non aveva mai sentito nominare fino a quel giorno.
Camminando passo dopo passo, cercando di trovare il lato positivo di quella strana giornata, Cappuccetto-Stiles non poteva far altro che chiedersi come mai suo padre non si fosse preso la briga di intimargli di passare dal bosco.
Passo dopo passo, il bambino diciassettenne era arrivato a metà di quel palloso tragitto senza che nulla di rilevante fosse accaduto.
-Beh, alla fine sta andando tutto stranamente bene-
In quel momento notò due occhi azzurri brillare tra i cespugli e maledisse se stesso per il pensiero positivo. Una parte di lui avrebbe voluto riprendere a camminare facendo finta di nulla, ma sfortunatamente prevalse la parte idiota.
-Chi... Chi è là?-
Si sentì sospirare da dentro il cespuglio e una sottospecie di ragazzo lupo si fece avanti.
-Non sei un po' poco peloso per essere un lupo?-
Chiese Cappuccetto-Stiles; quello ringhiò, facendolo indietreggiare.
-Che diavolo pensi di fare?-
Chiese poi quella sottospecie di lupo.
-Devo andare da mia nonna, che abita poco più in là-
Disse Cappuccetto-Stiles indicando avanti a sé.
-Bè, ora non puoi più-
-Oddio, mi mangerai?!?-
-... perché dovrei mangiarti?-
-Che ne so! Sei tu il lupo, mica io!-
Il lupo si mise una mano sulla fronte, sospirando rassegnato.
-Senti, te lo ripeto, non puoi andare da tua nonna, ne va della tua vita-
Ma Cappuccetto-Stiles non capiva.
-Senti, io devo andare da mia nonna per portarle questo cestino-
Disse avvicinando il cestino con l'aconito allo strano lupo che, inconsciamente, lo annusò, accasciandosi a terra.
-Ma che diavolo...-
Balbettò Cappuccetto-Stiles, decidendo poi che era giunto il momento di riprendere a camminare lasciando lì il lupo.
Arrivato alla casetta, che presumeva fosse della nonna, bussò e una voce tutt'altro che vecchia gli disse di farsi avanti.
-Nonna, sono venuto a trovarti-
Disse entrando e avvicinandosi al letto della nonna che non si sa per quale logica era posizionato vicino alla porta di ingresso.
-Vieni pure cara-
Cappuccetto-Stiles squadrò la presunta nonna, un uomo con la parrucca della nonna di Titti in testa, un paio di occhiali finti e mezzo volto bruciato.
-Nonna, ma che diavolo ti è successo?-
-Colpa dei biscotti nel forno-
-Nonna che strana voce hai-
-Perché? Prima com'era?-
-Non ne ho idea, è la prima volta che ti vedo, cara nonnina-
La nonna rise.
-Vieni più vicino, tesoro mio-
-Nonna, tutto ciò è molto inquietante-
-Chiamami Peter-
-Questo non aiuta-
-Senti, ragazzino, mi hai già rotto le palle! Ora ti mordo così potrai diventare parte del mio branco eccetera eccetera-
Esclamò prendendolo per un braccio.
-Ma che cavolo ti prende nonna?!?-
In quell'istante qualcuno irruppe nella casa, rompendo in modo figo la finestra e facendo una capriola e un triplo carpiato tanto per mostrare la figaggine. Poi alzò la testa e ringhiò alla nonna.
-Lascialo andare, Peter!-
-Oh, piccolo Derek, non ti hanno ascoltato neppure questa volta, eh?-
E fece per mordere il braccio di Cappuccetto-Stiles, ma prontamente Derek prese il bambino ragazzo, portandolo in salvo.
-Sono più che sicuro che questo non accadeva nella fiaba originale-
-Zitto e brucia il tuo cestino-
E per una volta Derek venne ascoltato. Bruciando il cestino, Stiles diede fuoco anche all'aconito e Peter cadde a terra, stordito dall'odore. Lo stesso stava per accadere a Derek, ma Cappuccetto-Stiles lo portò in salvo fuori dalla casa, che prese fuoco, così... Per ridere.
-Bene, questa cosa assurda è finita-
Affermò Cappuccetto-Stiles prima di prendere in sposo Derek.

  
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