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Autore: Backseat_Serenade    12/02/2015    1 recensioni
Jim era un ragazzo di diciassette anni. Aveva traslocato da poco a Des Moines insieme alla famiglia, per via del lavoro del padre. Nella sua nuova scuola superiore non era molto apprezzato: si doveva ancora abituare ai nuovi compagni, all’ambiente diverso, a tutto.
Fortunatamente, era riuscito a stringere amicizia con un paio di ragazzi.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sometimes lies are necessary.

Jim era un ragazzo di diciassette anni. Aveva traslocato da poco a Des Moines insieme alla famiglia, per via del lavoro del padre. Nella sua nuova scuola superiore non era molto apprezzato: si doveva ancora abituare ai nuovi compagni, all’ambiente diverso, a tutto. In quell’istituto i ragazzi del primo anno o coloro che per vari motivi si iscrivevano lì, venivano presi di mira, ed è proprio ciò che avevano fatto con il giovane dai capelli biondi ed ondulati: ricevere sgambetti era diventata un’abitudine.
Fortunatamente, era riuscito a stringere amicizia con un paio di ragazzi. Questi non lo avevano mai preso in giro ad esempio per le sue caratteristiche fisiche (era infatti troppo alto) ma al contrario, erano riusciti da subito a metterlo a suo agio. Uno di questi ragazzi, Corey, gli aveva detto di non ribellarsi a quelle fastidiose ingiustizie, ma di lasciar perdere. Avrebbero smesso, prima o poi.
A Jim non piaceva non rispettare un regolamento, ma a quanto pare i suoi nuovi amici erano ben diversi da lui: proprio quel giorno, al termine delle lezioni pomeridiane, i quattro diciassettenni e Jim si erano fermati all’esterno della scuola, con le sciarpe invernali che coprivano parte del loro volto, mentre stringevano tra le mani delle bombolette. Non era la prima volta che facevano qualcosa del genere: Corey aveva raccontato al nuovo arrivato di essere stato più volte sospeso per il suo comportamento inadeguato, così come il resto del gruppo. Non gli interessava la scuola, e proprio per questo non si applicava nello studio. Era però un ragazzo molto intelligente, ed  i suoi capelli un po’ simili a quelli di Jim, contribuivano a dargli quell’aspetto da duro. In effetti lo spilungone aveva capito sin dal primo giorno che non doveva mettersi contro di lui.
Al contrario di Corey, Jim non aveva mai fatto nulla di sbagliato. Aveva degli eccellenti voti a scuola, la sua fedina penale era immacolata ed eseguiva tutto ciò che gli veniva ordinato, sempre nel rispetto delle leggi, non fumava e non beveva nessun tipo di alcolico.  Quel pomeriggio però, qualcosa spinge il ragazzo a prendere una bomboletta per terminare il disegno di una ridicola caricatura del Signor Specter, il preside dell’istituto. Questa volta, Corey era rimasto semplicemente a guardare, e nel momento in cui Jim gli porge il contenitore della vernice spray, i ragazzi vengono scoperti proprio dal preside che, rosso dalla rabbia e dalla vergogna, si dirige verso i giovani con passo svelto. Mentre Corey e Jim sono totalmente pietrificati, gli altri ragazzi scappano e, naturalmente, il preside Specter punisce colui che aveva ancora la bomboletta in mano, Jim. Ma sotto gli occhi increduli di quest’ultimo, Corey, prontamente, decide di dar torto al preside, dicendo che non era stato Jim a fare quel graffito, ma lui. Quella piccola bugia avrebbe sicuramente aiutato Jim a non cacciarsi nei guai dopo poco più di una settimana dal suo arrivo, e per lui sarebbe stata solo un’altra punizione, un altro rimprovero e, molto probabilmente, un’altra sospensione.
|| Questa storia è nata come un esercizio di Italiano. Vorrei sapere il vostro parere!  
  
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