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Autore: Pchan05    13/02/2015    19 recensioni
Per tutti gli amanti del cioccolato.
Nero, bianco, al latte, fondente, aromatizzato alla fragola o al peperoncino non importa.
Ciò che conta realmente è gustare tale delizia lentamente in qualsiasi giorno dell'anno e se si è in due ancora meglio....buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anche quell'anno San Valentino era arrivato.
 
 
****

Ehi tu, sapientone che come sempre siedi in fondo facendo finta di nulla ma poi osservi tutto e tutti, non storcere il naso borbottando che è la solita solfa.
Mettiti buono e ascolta la storiella, poi se non ti sarà piaciuta e vorrai onorarmi del tuo prezioso verbo potrai dirmelo.
Ora non distrarmi che perdo il filo... dov’ero rimasta... ah sì...
 
 
*****

Anche quell'anno San Valentino era arrivato.
 
Non accorgersene era impensabile.
 
I negozi ostentavano quella ricorrenza proponendo pupazzi dalle esageratissime misure e che riportavano sul mega pancione frasi talmente melense da cariare persino un dente incapsulato.
 
Le pasticcerie poi sembrava vendessero esclusivamente cioccolata in vari gusti e dalla classica forma a cuore.
 
Guai ad azzardare l'ipotesi di volere un cioccolatino dalla forma ovale, il “no” di risposta che seguiva la richiesta era accompagnato da uno sguardo eloquente che urlava "zitellona trovati un fidanzato!"
 
Ad ogni angolo della strada spuntavano come funghi coppiette che si tenevano strette decantando il loro amore. Le stesse persone che magari il giorno prima si erano mandati vicendevolmente e con tanto affetto a quel paese, e magari avevano anche trovato conforto nelle braccia di qualcun altro.
 
Infine, c’erano le fanciulle in cerca di un fidanzato. Quasi tutte non nascondevano la propria aria sognante e la voglia di dichiarare il proprio amore al "fortunato" ragazzo.
 
Quasi tutte, perché tra la massa ce n’ era una che disdegnava quella festa.
 
Akane Tendo.
 
Per lei San Valentino era una ricorrenza tediosa, stupida, ipocrita e consumistica.
 
"L'amore va dimostrato tutti i giorni e non una sola volta l'anno, attraverso gesti veri, semplici, concreti. Non importa se spesso si ricorre all'uso di epiteti offensivi come baka o maschiaccio, quello che conta è esserci l'uno per l'altra sempre, anche a costo della propria vita".
 
Questo era il suo pensiero ricorrente. Sorrise nel ricordare uno zuccone di sua conoscenza.
 
Peccato che il sorriso si smorzò quando mise piede a scuola.
 
Seduta composta al suo posto la mora, non solo dovette sorbirsi le stupide chiacchiere delle sue amiche troppo romantiche ed ochette per i suoi gusti, ma dovette anche assistere passivamente all'improponibile quadretto che mostrava il suo pseudo-fidanzato  accerchiato dalle solite pretendenti.
Ancora una volta quello stupido stava  subendo le evidenti molestie da parte delle sue tre spasimanti.
 
Quel baka cercava aiuto ma, come di consueto, non faceva nulla per stroncarle.
 
Forse gli piaceva essere attorniato da tre procaci papere starnazzanti che se lo contendevano.
 
Quel fessacchiotto era pur sempre un maschio, bello sì, forte anche, ma dotato di pochi neuroni, rozzo, borioso e troppo spavaldo. La peggior specie.
 
Non sarebbe mai potuto essere un "principe azzurro".
 
-Il principe azzurro non esiste- sbottò irritata la mora, abbandonando le sue elucubrazioni per rispondere ad una delle sue amiche.
 
-Akane possibile che in te non ci sia neanche un pizzico di romanticismo? Eppure hai   un bel ragazzo- esordì civettuola la sua amica  Yuka.
 
-Quello- la corvina indicò indignata e gelosa dalla testa ai piedi il giovane Saotome, che intanto cercava di evitare i quintali di cioccolata, dal ripieno sospetto, che la pazza di Kodachi gli stava regalando sommergendolo fino alla punta dei capelli, mentre Ukyo e Shan pu litigavano a suon di spatola e bombori per chi delle due avrebbe trascorso quella serata con il fascinoso palestrato.   -Non è il fior fiore dei fidanzati... E se vi piace tanto aggiungetevi alla mischia e prendetevelo-
 
-La mia sorellina non hai tutti i torti e se fossi in lei cercherei di meglio - la mezzana, apparsa da chissà dove, si era inserita nella conversazione senza invito e col suo solito modo presuntuoso ed arrogante -Ranma è indubbiamente un cavernicolo che non sussurrerà mai  frasi d'amore, non regalerà cioccolatini alla fragola e non farà ascoltare musica per far ballare la sua donna sotto al chiaro di luna. Ancora non capisco il perché tu Akane, dotata di animo dolce a  tempra debole,  non l'abbia già mollato- Ovviamente la stava schernendo –Anzi, visto che ci siamo, chiariscimi un dubbio sorellina: cosa te ne fai di uno  che nonostante sia lievemente belloccio non è per nulla romantico, è  un  cretino, offensivo  ma che sarebbe all' occorrenza disposto a rischiare la  sua vita oppure a rinunciare alla sua sacra virilità per la sua amata, sebbene sia poco sensuale e violenta? - la mezzana si avvicinò sussurrando quell'ultima frase nell'orecchio della sorella minore -Colpita e affondata!
 
-Nabiki ma non dovresti essere altrove?- Akane mal celava frustrazione e voglia di prendere sua sorella e spedirla a calci sulla luna non ancora visibile data l'ora mattutina.
 
-Non scaldarti tesoro. Passavo di qui...sai, affari. Al Furinkan le foto tue e di Ranko fruttano. Ci vediamo - le strizzò l'occhio avviandosi alla porta. Dileguarsi era la cosa giusta. La sorella più piccola le voleva bene ma la sua impulsività non avrebbe lasciato indenne il sodo didietro della cinica mezzana.
 
La mora, turbata dalle parole della sorella, si accomodò guardando fuori dalla finestra.
 
Lei non sognava un tipo sdolcinato ma neanche la peggior specie dei trogloditi come quello stupido zuccone che si era ritrovata come fidanzato, sebbene lui avesse più volte dimostrato coi fatti il suo animo nobile, coraggioso e fin troppo affascinante.
 
Ma Nabiki aveva ragione.
 
Il codinato poteva essere tranquillamente etichettato come  un gretto donnaiolo ma per la piccola Tendo si sarebbe fatto uccidere. Per lei avrebbe messo in secondo piano la sua virilità rubata per metà da un'assurda maledizione.
 
Akane  desiderava un fidanzato vero, semplice, in grado di amarla con i gesti e Ranma rappresentava ciò. A modo suo la amava e a lei quel modo piaceva.
 
 
 
 
 
*************
 
 
 
 
Il cavernicolo quel giorno non aveva assistito ad alcuna lezione. Se l'era svignata.
 
Quelle tre furie non gli avevano lasciato altra scelta.
 
Aveva pensato di nascondersi in un posto dove nessuno lo avrebbe cercato.
 
 In casa Tendo, nella camera della sua particolare ragazza.
 
Sì particolare. Lei non era come le altre.
 
Lei era diversa, vera, istintiva, sebbene qualche mese prima avesse cercato di sposarlo senza prima parlarne e prendere una comune decisione.
 
Era caduta nella trappola di quei due balordi che si spacciavano per genitori.
 
I due impacciati fidanzatini però avevano accantonato il discorso “non-matrimonio” senza più farne menzione.
 
Rimosso era il termine esatto.
 
Ora, seduto ai piedi del letto di quel maschiaccio che troppe volte con  suo immenso  dispiacere ed immane gelosia attirava l'attenzione di ragazzi di ogni genere, ripensava al loro strambo rapporto.
 
Il moro era consapevole di non essere il più dolce dei ragazzi. Anzi, non lo era per nulla.
 
Sapeva che la scenetta che le aveva mostrato quella mattina non era delle più romantiche
 
Poteva stroncare facilmente quelle tre pazze ma poi?
 
Avrebbe dovuto dichiarare i suoi sentimenti per quella ragazza acida più di un limone ma succosa come il più dolce dei frutti.
 
La verità era che lui non era pronto. Lei neanche. Troppo acerbi. Troppo stupidi.
 
Sorrise pensando alla corvina.
 
Era insolita, per nulla femminile ma sempre pronta a rischiare la sua vita per chi amava.
 
 E lui sapeva a chi apparteneva il cuore della violenta fanciulla. Ne era certo.
 
Akane non gli avrebbe mai regalato davanti a tutti cioccolata, detto parole carine o cercato di strappargli un appuntamento, ma a modo suo lo amava  e a lui quel modo piaceva.
 
 
 
-Cosa ci fai qui cognatino?- Trasalì a quella voce antipatica e da maestrina.
 
-Secondo te?- si pentì della domanda osservano gli occhietti maliziosi della castana
-Non è come pensi!- aggiunse velocemente.
 
-E cosa dovrei pensare Einstein? Sei in camera di mia sorella alias la tua fidanzatina, è San Valentino... forse la stai aspettando per sbaciucchiarvi di nascosto in santa pace?- sorrise sardonica mentre lo fissava con occhi socchiusi.
 
-Io sbaciucchiare un maschio mancato? Non scherzare! Tu piuttosto cosa ci fai qui?- rispose con troppa enfasi per risultare vero.
 
-Cercavo un reggiseno di pizzo finito per sbaglio tra quelli di Akane… ah eccolo- glielo mostrò facendolo arrossire. -Akane non lo indosserebbe mai-  tenendolo con due dita lo faceva dondolare come il pendolo di un orologio a cucù.
 
-Se credi di estorcermi frasi equivoche ti sbagli serpe e nascondi questo coso da donnaccia- il ragazzo provò piacere nel ricordare la semplicità della sua fidanzata. A lei non occorrevano fronzoli. Era bella, sempre.
 
-Ma per chi mi hai presa? - Finse sdegno a quella affermazione -  Comunque dici bene, Akane non è tipo da pizzi e merletti, ma tanto a te non importa. Tu hai quelle come Shan pu che nemmeno lo portano il reggiseno- provocatrice fino al midollo.
 
-Della biancheria che porta o non porta Shan pu non me ne importa nulla e in quanto a  quel maschiaccio di Akane, le ha così piccole che non le serve neanche un reggiseno- le guance gli si colorarono di porpora al solo pronunciare il nome del capo intimo.
 
Si guardò un attimo le spalle sperando che quella  violenta della sua ragazza non irrompesse nella sua stanza. In realtà Ranma  non pensava quelle cose.
 
La piccola Tendo aveva un seno piccolo ma comunque degno di lode. La sua lode.
 
Le forme della ragazza erano giuste per lui che in una donna preferiva i fianchi morbidi e leggermente pronunciati, ma questo non lo avrebbe mai confessato, almeno fino al giorno del.....si scosse dal quel pensiero troppo sconcio per quell'ora.
 
 
-Cosa c'è? Come mai sei rosso? Non starai mica immaginando la tua fidanzatina?- sempre più maliziosa ed allusiva.
 
-Coosa? Taci amica del giaguaro io non immagino proprio nulla è che... ho caldo e tu mi stai annoiando- la castana lo fissava sapendo di aver fatto bingo.
 
-Comunque se davvero mia sorella è così brutta perché non la molli? Tu puoi scegliertene una procace, carina e abile in cucina, mentre lei sarà libera di farsi corteggiare da...beh qualcuno che sarà disposto a sacrificarsi con mia sorella ci sarà! -  ironizzava facendolo tremare dalla rabbia e dalla gelosia. Solo il pensarla con un altro lo divorava -Magari per lei andrebbe bene Ryoga, lo vedo un tipo che accetta di frequentare una ragazza come Akane.  Lui è così carino, dolce, educato, le regalerebbe fiori, cioccolatini e la farebbe sentire una principessa anche se credo che quel ragazzo sia  nel profondo  un porcellino ahahhahahhaha-
 
-Tsè deve prima trovare la strada di casa quel fesso suino e comunque lui non va bene per il maschiaccio- rispose mal celando strafottenza.
 
-Dici? E chi andrebbe bene? Magari Kuno? O qualche studente del Furinkan? Oppure che so, Toma o Kirin? Ah no, magari Shinnosuke? Sì quest'ultimo è smemorino ma davvero carino. Sai me lo ha detto Akane- il codinato scoppiò. Poi avrebbe fatto due chiacchiere con quella bertuccia isterica della sua fidanzata riguardo al ragazzo di Ryugenzawa.
 
-Nabiki te lo dirò solo una volta....nessuno! Ora vattene. – la sua aura si propagò minacciosa per la stanza.
 
-Va bene ma stai calmo. Comunque ti do un consiglio: ogni tanto dille qualcosa di carino. Mia sorella sarà un maschiaccio ma è pur sempre una ragazza. Ciao cognatino- Così come aveva fatto con la sorella fece col moro: si dileguò saggiamente.
 
Il ragazzo col buffo codino si accasciò a terra ripensando alle parole della cognata.
 
 Non aveva tutti i torti quella iena.
 
Stanco si lasciò tentare dal sonno fermando il suo pensiero sull’immagine di Akane vestita con un bianco, pomposo vestito...”Eh sì, era davvero carino il suo maschiaccio”.
 
 
 
 
*****

Ora vi starete chiedendo cosa accadrà quando i due si incontreranno, vero?
Credo che ve lo racconterò la prossima volta.
Ehi, ma che modi sono? La storia la racconto io e ho bisogno di pausa!
E va bene, proseguo, ma solo perché me lo ha chiesto quel tipo che si è seduto all’ultimo banco.
Ho un debole per i maschioni burberi e tenebrosi…
 
 
 
***

Era rientrata.
 
La scuola era stata pesante, noiosa. Aveva bisogno di scaricare un po' di tensione.
 
Si sarebbe cambiata e poi sarebbe andata nel dojo.
 
Lei non era come le altre. Per lei niente cioccolata da regalare in pubblico e niente appuntamento romantico.
 
Aveva chiuso la porta della sua cameretta ed aveva messo a fuoco.
 
A terra, accanto al suo letto, c'era quel baka che dormiva con la testa che gli pendeva in maniera ridicola.
 
Gli andò vicino e con la grazia di un elefante lo riscosse dandogli un paio di calci nel fianco.
 
-Che ci fai qui?- aveva incrociato le braccia attendendo una risposta mentre il ragazzo saltava  a causa di quel risveglio dolce  e premuroso.
 
-Lo sai Akane, cercano la controfigura di un gorilla e tu andresti bene...mai una volta carina!- si toccava il fianco fingendo dolore.
 
-Ranma devo cambiarmi sparisci-
 
-Dove vai?-
 
-A te che importa?- si fissavano lanciandosi saette immaginarie.
 
-Cosa c'è, vuoi farmi credere che hai un appuntamento con qualcuno? Magari un porcello o uno che lavora nella ditta di pulizie dei bagni perché magari usa bene lo scopettone?- Quel maledetto ragazzo della foresta proprio non lo tollerava e quella cinciallegra della sua ragazza lo aveva pure definito carino.
 
-Eh? Cosa c’entra un porcello che pulisce il bagno con lo scopettone? Ranma ti giuro non ti seguo e sono troppo stanca per farlo. Ma se anche fosse non vedrei alcun problema...tu invece non vai a cena dalle tue sensualissimi fidanzatine?-
 
-Più tardi....- lei lo fissò dispiaciuta. Lui si sentì più stupido di quanto già realmente fosse.
 
-Ranma sul serio dimmi cosa ci fai qui e poi vattene- non aveva proprio voglia di litigare e non perche fosse San Valentino.
 
-Mi nascondevo stupida- Le urlò stufo. Possibile che non gli credesse mai?
 
-Da cosa? Anzi, da chi?- invece lo sapeva -Io davvero non capisco, sei grande e grosso, affronti rivali della peggior specie ma non sei in grado di mettere fine a quei quadretti assurdi e ridicoli a cui ogni giorno ci fai assistere-
 
-Fosse semplice- borbottò stanco anche lui di quella situazione.
 
-Cosa c' è di complicato? Anzi guarda sono in ritardo e non me ne importa niente-
 
-Con chi esci?- di nuovo quel senso di fastidio nel pensarla accanto ad un altro.
 
-Non ti riguarda-
 
-E invece sì… tu sei... sei…-
 
-Spiegamelo! Spiegami perché tu puoi offendermi davanti a tutti facendoti corteggiare da quelle pazze ma poi appena sai che la sottoscritta, a detta tua un maschiaccio poco sexy e tutte le cazzate che mi rifili,  può avere un ipotetico appuntamento con qualcuno che mi fa il filo ti ergi a fidanzato possessivo e geloso?- lo aveva detto tutto d’un fiato, tremante e facendo abbassare il capo al ragazzo.
 
-Hai ragione....sono pessimo e non ne ho diritto- il tono era cambiato.  Si avvicinò alla ragazza levandole un ciuffo ribelle e portandoglielo dietro l'orecchio sinistro. Si stava scusando a modo suo.
 
-Voglio cambiarmi per allenarmi...stupido- lo aveva già perdonato.
 
-Da sola?-
 
-Sì...e poi lo sai, per me San Valentino è una festa stupida. Niente appuntamento con nessun ragazzo che mi fa il filo. Non oggi-
 
-Né mai maschiaccio!- sorrise -Perché non ti piace questa ricorrenza?- la corvina lo fissò per poi parlare.
 
-Per me si dovrebbe festeggiare tutti i giorni l'amore e dimostrandolo con i fatti veri, non con frasi ridicole e cioccolatini di varie forme e gusto-
 
-Con questo vuoi dirmi che non ne avrò oggi di cioccolata da te?- la puntellava la guancia con l’indice. Adorava quella ragazza. La sua ragazza.
 
-Ero veramente tentata… ma so che ti fa piacere riceverne. Tieni baka- arrossendo piacevolmente, gli offrì un piccolo cioccolatino al semplice gusto fondente e a forma di cuore.
 
-Wow....sbaglio o è più piccolo di quello dell'anno scorso? Mica mi farà male tutta questa cioccolata?- ghignava. Adorava prenderla in giro.
 
-Ne hai avuta in quantità industriale se non ricordo male, stamattina- la mora si girò di spalle imbarazzata. Si sentiva fuori luogo, diversa. Quanto si sbagliava.
 
-È vero ne ho avuta tanta ma aspettavo la tua, scema- si voltò sorridendogli. Ora non si sentiva più fuori luogo.
 
Lo osservava scartare il dolcetto con cura. Poi qualcosa la sorprese. Il palestrato, a differenza dello scorso anno, non mangiò il cioccolatino interamente ma lo spezzo con i denti. Una parte la assaggiò lentamente l'altra la offrì alla ragazza.
 
Lei, senza esitare, prese quel pezzetto leggermente amaro dalle mani del ragazzo portandoselo alla bocca.
 
Poi qualcosa stupì entrambi.
 
Ranma aveva le due dita leggermente sporche. La mora gliele prese con la mano e se le portò alle labbra, pulendole delicatamente.
 
Il tutto era accompagnato dai loro respiri intensi, caldi e dall’incrocio dei loro sguardi che avevano registrato tutto e non lo avrebbero mai più dimenticato.
 
 
 
 
****

Ora vi aspetterete il bacio, vero? Uno di quelli da capogiro che magari portano i protagonisti a stendersi sul letto e a continuare con coccole e altro.
Tu bellezza è inutile che annuisci!
Sapete cosa faccio?
Non vi dirò quello che accadde in quella stanza dopo quel gesto avventato e dal sapore erotico che ci aveva  regalato la piccola Tendo. Farò di più. Vi racconterò cosa successe lanno dopo.
Stessa ricorrenza.
Ehi tu ancora a storcere il naso? E voi donzelle che vi fate chiamare Ladies calmatevi.
La storia la sto raccontando io quindi se mi va di fare un salto temporale lo faccio.
Se vi comportate bene magari vi svelerò qualche particolare.
Allora vediamo un po’….
 
 
 
***

Era trascorso esattamente un anno da quel San Valentino.
 
Ranma si allenava nel dojo.
 
Gli allievi non mancavano.
 
La scuola era terminata e lui si dedicava con passione alla più nobile arte.
 
Anche quell'anno il 14 febbraio,  giorno in cui quel poveretto di Cupido è costretto a lavorare più del solito sbagliando spesso mira,  tre pazze ragazze si presentarono dal moro.
 
La scenetta era la solita.
 
Ranma veniva sommerso da quantità assurde di cioccolata e tre folli gallinacce si contendevano la sua attenzione.
 
Tutto sembrava riproporre la solita scenetta disgustosa.
 
“Sembrava” perché, a differenza dei tempi andati, le tre spasimanti erano meno insistenti e Ranma ne uscì meno acciaccato.
 
Anche quel giorno la piccola Tendo assistette a quel corteggiamento ridicolo, indegno per qualsiasi essere femminile.
 
Titubante il moro, dopo essersi ripreso e scrollatosi di dosso i numerosi cuori di cioccolata, si avvicinò alla fanciulla che se ne stava seduta in un angolo del dojo.
 
Stranamente la corvina non indossava il karategi ma un  semplice trench.
 
Sul viso aveva ancora disegnata una smorfia di gelosia.
 
 
-Ehi come va?-
 
-Bene Ranma...perché non le raggiungi?- acida e dispettosa come una scimmia gelosa.
 
-Possibile che tu non cambi mai? Eppure sono qui nel dojo, alleno i ragazzi,  lo riparo quando occorre  e tollero i tuoi sbalzi d’umore maschiaccio- si piegò sulle gambe, scrutandola.
 
-Stupido- si girò indispettita ed imbronciata.
 
-Forza dammela- il tono del palestrato, invece,  era allegro e pacato.
 
-Cosa?-
 
-La cioccolata. Mi spetta...di diritto - un sogghigno beffardo si disegnò su quel faccino sexy ma da  schiaffi.
 
-Non te la meriteresti- gli sorrise. Aspettava quella richiesta  -Ce l'ho in camera, seguimi- Si alzò facendosi aiutare dal ragazzo e si avviarono al piano di sopra.
 
-Allora dov'è?-  si era appoggiato alla porta della camera da letto, chiusa a chiave.
 
-Mhhh non ricordo... forse… ah si, è qui- la ragazza aprì il  soprabito rivelando un corpo meraviglioso e prese il dolcetto nascosto sotto la fascia stretta delle calze.
 
 La fanciulla indossava soltanto un paio di calze autoreggenti color bianco e reggicalze nella stessa tonalità. Nulla più. Il palestrato la fissava bramoso, deglutendo a secco.
 
Quel corpo era perfetto. Reso ancora più desiderabile grazie a quella morbida rotondità al livello dell' addome.
 
-Tieni baka- glielo lanciò. Ranma  prese il dolcetto al volo senza distogliere il suo sguardo famelico da quelle curve perfette, armoniose, femminili.
 
-Sempre spilorcia maschiaccio,  ma devo dire che quest'anno sei  piena di sorprese- la voce del moro era diventata bassa e penetrante.
 
La fanciulla a quelle parole scoppiò a ridere lasciandosi avvolgere  dalle robuste braccia del suo uomo che lentamente si era avvicinato.
 
-Porco-  gli sussurrò poggiando il capo nell’incavo del suo collo nerboruto che profumava di maschio e desiderio.
 
-La colpa non è mia... ti sei vista? Non hai neanche gli slip…- le carezzava la schiena con movimenti lenti ed invitanti.
 
Lei lo fissò mentre lui, come l'anno prima, si preparava a gustare quel piccolo, delizioso cioccolatino. Questa volta però non lo spezzò in due.
 
Lo mise totalmente in bocca e poi con impeto si avventò sulle labbra della sua donna.
 
Il  bacio  passionale, intenso  gli permise di dividere in un modo piacevole quel piccolo cioccolato dal sapore dolce-amaro con la sua compagna.
 
Lei si staccò un attimo, solo per sussurrare poche parole –Bel modo per donarmi metà cioccolatino -
 
-Mio figlio deve sapere che il suo papà è buono e  generoso…al contrario della  sua mamma che è violenta e spilorcia-
 
-Scemo...-
 
-Shhhh- la ribaciò e stavolta se la trascinò sul letto.
 
-Ranma?-
 
-Mhhhh- non smetteva di baciarla. Guancia, gola, clavicola, spalla, seno.
 
-Stavo pensando una cosa-
 
-Cosa?- la osservava con amore mentre pregustava il riprendere a baciare quella pelle sensuale e calda.
 
-L’anno scorso, dopo aver leccato  le tue dita non mi hai dato neanche un bacetto... eri davvero impedito. Ancora non capisco come sia possibile che  avremo un figlio- sorrise prendendolo in giro.
 
-Sempre carina tu eh? Comunque non ti baciai perché conoscevo la mia mascolinità... non mi sarei fermato… ma ora posso ricordarti come abbiamo fatto ad avere un figlio- sorrise malizioso.
 
-Ma quanto sei cretino- lo strinse ancora a sé trasportandolo di nuovo in un bacio poco casto.
 
 
*****

Bene, io mi fermo qui con la storia. Non aggiungo altro.
Come devo continuare?
Però siete davvero dei porcelloni lo sapete?
Invece di chiedermi come quei due sono arrivati a questo punto o del loro matrimonio,  volete sapere solo delle loro performance amorose?
Ehi, cos' è quella faccia? Ho detto no!  Niente porcate, guardate il rating, è giallo.
In questa one shot niente scene da porno....e non guardatemi in quel modo, vi ho abituato proprio male.
Soprattutto a te  che storci il naso.... saputello...
 Lo so che aspettavate qualche dettaglio piccantino ma nada.
Il discorso vale anche per voi Ladies, ma dico io non avete niente di meglio da fare? Che so una pizza, una crostata,il corredino per fagiolina, fare un disegno, scrivere una fan fiction , postare un nuovo capitolo…
Comunque se proprio ci tenete a sapere... domandate a Nabiki...lei vi dirà tutto in cambio solo di pochi spiccioletti.
Che dirvi... magari mi viene l' ispirazione e la voglia di raccontarvi cosa è accaduto con un rating che non sia né giallo né verde!
Alla prossima e ricordate i cioccolatini e le attenzioni non donateli solo a  San Valentino. Un gesto d'amore è gradito  tutti i giorni ;)
 
 
Ecco, ora tu birbantello puoi dirmi tutto ciò che pensi....;)
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti.
 
Alcuni si aspettavano  una OS piccante, dedicata agli amanti di S. Valentino vero? Beh mi dispiace  ma io cancellerei questa ricorrenza perché sono del parere  che l’amore debba essere “osannato” tutti i giorni e credetemi non è retorica!
Quindi se vi va di festeggiare San Valentino il 14 febbraio fatelo pure ma consentitemi una cosa: diffidate dalle persone che poi per i restanti 364 giorni non concretizzano i sentimenti.
 
Ringrazio la mia preziosa betina Ele Aron.oele che stavolta oltre a betare mi ha dato spunto, in una delle nostre sexy chiacchierate, per l’outfit sensuale della bella Akane ;)
Un bacio alle mie simpatiche Ladies. Davvero vedevo le vostre espressioni mentre scrivevo XD…Stellina sono stata puntuale ;)
Un saluto al tenebroso che se ne sta seduto in disparte e storce spesso il naso…verrai a dama ;)
 
Spero di avervi strappato un sorriso…e se ci sono riuscita ne sono più che lusingata….XD
 
Alla prossima.
Baci Pia
 
 
Come sempre, se ci sono refusi perdonatemi.
 
 
 
   
 
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