13/02/2015
0 recensioniquesta è la prima volta che ti scrivo.L’ultima volta che ho avuto un diario segreto non è andata a finire tanto bene.Ora ti spiego: ero in terza media e,come sempre,avevo il mio diario con me.Vidi Daniele,il più ‘cattivo’ dei ragazzi,che sussurava qualcosa nell’orecchio di Giulio,il suo amico,e poco dopo mi hanno strappato il diario dalle mani e l’hanno letto davanti a tutti.Inutile dirti che d’allora ho detto basta ai diari segreti.Ma ora non ce la facevo più.Avevo davvero il bisogno di sfogarmi con qualcuno,o meglio qualcosa.
E’ passato più o meno un anno da quando è accaduto quell’episodio.Ora sono in primo superiore.Odio le superiori.Ma non perché si studia di più e i voti sono bassi.Io odio i miei compagni,se proprio vogliamo chiamali così.Le ragazze sono tutte magre e belle,per questo le odio.Sono tutte perfette e io invece non lo sono.Sono sempre esclusa dal loro gruppo e ho perso i contatti con le ragazze delle medie e così sono sola.I ragazzi non ho capito ancora bene come sono fatt,ma io voglio delle amiche femmine e poi nessuno mi attira più di tanto.Nessuno,tranne Matteo.
Matteo è il più carino della classe.Ma non è per quello che mi attira.Lui ha un non so che di bello,oltre all’aspetto esteriore.Lui è bello dentro,anche se non lo da a vedere.
Lui fa sempre il duro con tutti,fa sempre il ‘bad boy’ ma so che infondo non è poi tanto duro.Me lo sento.
La cosa brutta e la cosa che mi fa star male è che non mi caga di striscio.Sta sempre con quelle quattro cagne che gli danno sempre corda.E’ anche per questo che le odio.
Sono una tipa romantica,che legge tanti libri in pochi giorni,sono quella ragazza che non si sente mai nel posto giusto,quella ragazza che vorrebbe essere nata nell’epoca in cui non esistevano oggetti tecnologici,nell’epoca in cui i ragazzi erano dolci come la nutella e toccava a loro dichiararsi,nell’epoca in cui tutto era diverso.
Io non sento di appartenere a questo posto,io vorrei scappare ed andare lontano da qui.Odio questo posto e odio le persone che ci sono.Odio anche quest’epoca.Quest’epoca in cui si fa la fila per comprare uno stupido iphone.
Io non voglio un iphone,voglio solo essere amata,voglio solo qualcuno che mi ami senza se e senza ma.Che mi ami veramente.
Non mi era mai piaciuto un ragazzo in vita mia,fino ad ora.E questo mi da fastidio.A me non piacciono i ragazzi del mondo reale.A me piacciono quei ragazzi perfetti dei libri.Eppure Matteo non ha nulla a che vedere con loro.Eppure mi piace.E pure tanto.
CAPITOLO 1
Ed ecco la sveglia.Credo sia la cosa più fastidiosa di questo mondo,dopo la scuola.La scuola.Oggi è lunedì e c’è scuola,me ne ero davvero scordata.Ora mi tocca andare lì e vedere tutte quelle capre dei miei compagni.Non voglio andarci.Voglio restare qui.
La sveglia sta ancora suonando e sento i passi di mia mamma che sta venendo a chiamarmi.Le dirò che ho mal di pancia e che non voglio andare a scuola.
Ecco che urla.Mi metto il cuscino in testa per non sentirla,ma le sue urla passano anche attraverso il cuscino.Dice che ho già fatto tante,troppe assenze anche se sono a malapena al primo quadrimestre.
Quindi mi rassegno e mi alzo,anche se oggi è una di quelle giornate in cui vorrei restare a letto tutto il giorno.
Faccio una doccia per rilassarmi e per cercare di non pensare a niente,nemmeno a Matteo.Cerco di non pensare a quei suoi capelli biondo cenere,un po’ ricci e un tantino lunghi perché non vuole mai tagliarli.Quei suoi occhi un po’ scuri ma che,nonostante questo,riesco a vederci il mare dentro.Quelle sue labbra perfette e quel suo sorriso che fa sorridere anche me.
E da quando avevo deciso di non pensarlo ora ho la testa fra le nuvole per colpa sua.
Esco dalla doccia e vado nella mia stanza per vestirmi e dopo ritorno in bagno per truccarmi.Mi trucco poco,quel minimo e indispensabile,tanto anche se mi truccassi molto non sarei bella.
Sono pronta,ma anche in ritardo.Prendo lo zaino,esco di casa e di corsa mi dirigo verso la scuola.Appena arrivo entro subito in classe,non me ne frega se starò da sola,almeno non sto con quelle capre.
Quando entro in classe mi sorprendo nel vedere che non sono da sola,come sempre,ma c’è Matteo da solo seduto al suo banco. Inizialmente non capisco perché sia in classe e non fuori con i suoi amici o le sue amiche,ma decido di fregarmene e mi siedo anche io al mio posto,in fondo alla classe,da sola.
Dopo un po’,nella mia classe dove regnava il silenzio, si sentono grida e risate.Stanno per entrare Nicola,Biagio ed Antonio.Potrei riconoscere le loro voci acute da 10 km di distanza.
Dopo che sono entrati tutti in classe,entra anche la prof di inglese,che come sempre ha fatto tardi.
Passano tre ore molto lentamente e alla quarta ora,quando entra la prof di italiano,decide di cambiare i posti.Odiavo quella vecchia prima ed ora la odio 20 volte di più.Penso che mi metterà vicino ad una di quelle cagne (come le avevo chiamate nel mio diario).Ed era così,mi mise vicino a Matilde.La odiavo più di tutte le altre,ma penso che mi è andata bene così e che è meglio lei che Matteo.
Però poi,dopo alcuni minuti Alessia disse alla prof che non voleva stare vicino ad un maschio.Mi aspettavo che la prof si incazzasse e che facesse una delle sue sclerate improvvise.Ma evidentemente oggi era di buon umore e quindi mise lei vicino a Matilde e fece sedere me vicino a Matteo.Bene,benissimo.Questa giornata potevo definitivamente segnarla sul calendario come ‘il giorno più sfortunato della storia dei giorni sfortunati’.Mi rassegnai e andai vicino a lui.Si fece più in la appena mi avvicinai.Odiavo quando faceva l’acido.Cazzo ti sposti se non sai un cazzo di me e non sai un cazzo di come sono fatta? Nemmeno avessi una malattia,oh.Dire che mi ha fatto incazzare è poco,se non lo avessi trovato attraente gli avrei già spezzato il collo a quel gran figlio di puttana.
Dopo aver sistemato i posti,la prof inizia la lezione e io,contrariamente dal solito,sono con la testa da un’altra parte pensando a quello che aveva fatto poco prima Matteo.ok che sapevo che faceva lo stronzo,ma non credevo fino a questo punto.Non volevo ammettere a me stessa che ci ero rimasta male,continuavo a ripetermi che non me ne fotteva una beata minchia di quello stronzo senza palle,ma nonostante quello,continuavo a pensarlo.
Stavo iniziando ad odiare questa situazione.C’erano ragazze che alla mia età avevano fatto di tutto,mentre a me questa era la prima volta che piaceva un ragazzo e quasi quasi mi ero già arresa.
Ero così io.Non ero per nulla forte,non rischiavo.Anche a scuola,non corro il rischio di non fare i compiti per poi essere scoperta ma preferisco studiare.
E non sopportavo questa parte di me,mi faceva sentire inferiore e debole.Gli altri alla mia età avevano rischiato tantissime cose,mentre io avevo a malapena infranto una regola.
La voce della prof che gridava il mio nome mi distolse dai miei pensieri,si era accorta che non stavo seguendo.Tutti guardavano verso di me,e non sapevo che fare.Odiavo stare al centro dell’attenzione.
Fortunatamente,dopo pochi secondi la prof continuò a spiegare e per non rischiare di essere di nuovo al centro dell’attenzione,cercai di seguire anche se a volte mi ritornava in mente Matteo.
*Spazio mio*
Questa è la prima storia che scrivo,spero che vi piaccia e vorrei sapere cosa ne pensate in una recensione.
Un bacio.