Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Willow Whisper    03/12/2008    3 recensioni
Postato capitolo 14-parte seconda (POV SAM-ABRAHAM) del libro III
[LIBRO PRIMO- terminato]
(POV Sammy+ UN SOLO CAPITOLO POV Laura)
[LIBRO SECONDO- terminato]
(POV Sammy+ POV Laura + UN SOLO CAPITOLO POV Seth)
[LIBRO TERZO- iniziato]
*Second life- when you are a Cold*
(POV Sammy, Laura, Seth, Gabriel, Nessie & sorprese)
"Stare in mezzo a loro non mi piaceva.
Era orribile essere circondata dai nemici, dal pericolo.
Eppure ero lì, pronta a sacrificarmi per difendere chi amavo.
Mi ero chiesta tante volte se la mia seconda vita
sarebbe stata migliore della prima,
ma la risposta non c’era mai stata,
o almeno, fino a quel momento...
No. Non era affatto come speravo."
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Serie "Dream"'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 2 2. Sogno

Quel giorno il mio umore era stato rovinato del tutto, le parole di Valeria mi avevano colpito forte.
Non ero capace di sopportare i giudizi altrui, e oltretutto, una piccolissima parte di me che ancora vantava di possedere una certa razionalità mi ripeteva che la ragazza aveva ragione.
All’uscita da scuola salutai tutte le mie compagne rapidamente e cercai l’auto di mio padre posteggiata da qualche parte.
La trovai al lato opposto della strada in cui mi trovavo.
Affrettai il passo e salii accanto a lui.
Neanche ci salutammo.
Il rapporto tra noi era complicato: non avevamo niente in comune. Volsi lo sguardo sulla strada non appena mise in moto, e infilai veloce le cuffiette dell’i-pod alle orecchie.
Quando non si ha niente da dire, tanto vale restare un po’ per conto proprio.
Durante i sette minuti –neanche- di viaggio, ripetei il nome di Edward fino allo svenimento e solo di tanto in tanto –quando decidevo di dar tregua al mio povero sogno- pensavo a qualche nuovo sviluppo per le storie fantasiose in elaborazione con Laura.
Un'altra cosa che adoravamo letteralmente fare insieme era creare avventure che si basassero su Twilight.
Scrivevamo su msn cose simili a copioni, potrei dire quasi come Shakeasper.
Ora sarebbe complicato scriverne qualche parte, perciò lascio stare.
Appena papà parcheggiò l’auto, ne uscii a fatica, ritrovandomi quasi ad inciampare in mezzo ai cespugli ai lati della strada.
Odiavo il fatto che mettesse l’auto in un punto così scomodo per me.
Mentre mi avviavo veloce verso il cortile, presi una stolta e sentii mio padre lamentarsi dietro di me con frasi del genere: “Ma come fa ad essere così imbranata…”.
Mi morsi un labbro e trattenei la voglia di rispondergli.
Entrammo in casa sentendo il nostro cane abbagliare come un forsennato –e vi assicuro, quasi ulula- e ridacchiai chinandomi per accarezzarlo, mentre lui scodinzolava gioioso.
-Sì, sì…lo so che mi vuoi bene!- e mentre gli dicevo questo lo stringevo forte. Come a volerlo stritolare.
Come sempre Semola si stancò prima di me con le feste, e si dibattè per liberarsi, così lo lasciai perdere e andai a lavarmi le mani rapidamente.
Mamma aveva già apparecchiato, ed ora era intenta a mettere la pasta al sugo nei piatti.
La salutai con un brontolio e attesi la solita domanda: “Com’è andata oggi?”. Per rispondere poi in questo esatto modo –Non saprei…-, e notare la sua espressione contrariata mentre ripeteva cose come “Ma chi va a scuola in questa casa, io o te?”.
Ma non era davvero infastidita, diceva sempre così.
Mi misi a tavola assieme ai miei genitori e mangiammo ascoltando il tg.
Nessuno di noi aveva argomenti così interessanti, o almeno io. Non potevo certo cominciare a lamentarmi su ciò che aveva detto Valeria e far pensare così a mamma e papà che fossi pazza per il semplice fatto che il mio malumore era causato da ciò che provavo per Edward Cullen!

Subito dopo mangiato mi misi a fare i compiti. Le difficoltà maggiori furono con Greco e Matematica, ma con Storia dell’Arte ed Epica il lavoro fu semplicissimo.
Il giorno seguente mi attendeva un compito di Latino però, così fui costretta a ripassare tutto il programma svolto.
Arrivai perciò alle sei e mezza del pomeriggio –o dovrei dire sera inoltrata- e mi fiondai subito sul computer, che avevo ribattezzato intelligentemente Jacob, perché era terribilmente lento certe volte.
Una volta entrata su msn, attesi due minuti e subito comparì la casella di dialogo con Laura.
Mi aveva salutato con un gran “CIAO!” e non potei far altro che ricambiare allegra.
Con lei ci si sentiva sempre così!
-Allora…com’è andata oggi?-
scrissi ed invia rapida, attendendo una risposta, che arrivò subito.
-Molto bene! Ho finito di leggere Cime tempestose!-
letto questo mi rabbuiai un po’, speravo non le sfuggisse qualche particolare, dal momento che io ero arrivata pressappoco a metà del romanzo.
-Bene, non raccontarmelo! Comunque…- aspettai qualche istante poi terminai la domanda con la parolina magica:
-…Scleriamo?-
e lei per tutta risposta mi inviò una faccina con gli occhi sognanti.
Sì, eravamo davvero fuori di testa, ma come poter lasciar perdere gli intrecci amorosi che creavamo con tanta facilità?
Non si può, naturale.
Passai il resto della serata, fino alle nove e mezza passate, a scrivere con la mia amica, ma poi mamma arrivò borbottando e dicendo che era ora di salutare tutti e spegnere il povero Jacob.
Sbuffai e salutai a malincuore Laura, lasciando in sospeso la storia fino al giorno seguente.
Non ne avremmo fatto a meno!

[…]

Non so chi fossero i due ragazzi seduti accanto a noi, so solamente che Edward stava mangiando del cibo, e che non faceva una piega. Sembrava tremendamente umano.
Sempre perfetto, ma diverso dai sogni precedenti.
-Sei sicuro di voler mangiare questa roba?- gli chiesi sottovoce per non farmi sentire da altri se non lui.
Edward si voltò e annuì lievemente, sorridendomi.
Sospirai e continuai a guardare il mio piatto, ancora pieno.
All’improvviso lo sentii sghignazzare. Mi voltai nuovamente verso di lui e lo vidi in uno stato non molto normale per un vampiro.
Sembrava brillo, un perfetto ubriaco.
Mi alzai scatto e lo tirai su agitata e impaurita.
“Che diavolo gli è successo?!” mi chiesi, ma davvero non potevo saperlo. Pensai a qualcosa che avesse a che fare col cibo che aveva appena ingerito.
All’improvviso mi ritrovai a doverlo sorreggere, sembrava un cadavere tanto era inerme.
-Edward!- il mio tono si era trasformato, ora si poteva percepire l’ombra d’isteria.
Lui non mi rispondeva, sembrava svenuto.
Mi toccò trascinarlo fino alla camera da letto, e lasciarlo lì, per recuperare il telefono e chiamare i suoi familiari.
Dopo meno di un attimo rispose Jasper.
-Pronto?-
-Jasper, sono Samantha…senti, è successo qualcosa a Edward. Ha mangiato del cibo umano e…-
-COSA HA FATTO?!-
era la prima volta che sentivo il tono allarmato di Jazz. La cosa non mi diede conforto.
Scrollai il capo e lanciai un’altra occhiata a Edward, ancora immobile sul letto.
-Cosa devo fare?- sembrava più una supplica che una domanda normale.
Il vampiro dall’altra cornetta mi disse di andare a casa loro.
Acconsentii e poi la scena del sogno cambiò. Mi trovavo in un bar, le pareti erano in legno chiaro, color ciliegio. Fuori dalla vetrata notai le nubi fitte ed il cielo grigio.
Dove ero? Non saprei dirlo, ma non avevo affatto timore di ciò.
Il cellulare nella mia tasca squillò all’improvviso.
Una donna, che credo potesse essere Esme, mi chiese ansiosa: -Dove hai intenzione di andare ora?- e la mia risposta fu quasi ovvia, niente più di una ripetizione.
-In Italia…credo sia arrivato il momento che aspettavo, e comunque prima o poi sarei partita-.
Lei non rispose, riattaccò semplicemente.
Uscii dal locale e salii in auto.
Sembrava la Volvo grigio metallizzata di Edward.
Misi in moto e partii in quarta, accorgendomi poco dopo di andare contromano. Sterzai e finii col la fiancata del mezzo nella corsia dove le altre macchine sfrecciavano veloci.
Subito la paura mi fece pensare “Ora mi scontrerò con qualcuno…”, ma ciò non accadde.
Le altre auto si erano fermate prima.
Solo due aveva oltrepassato il traffico che avevo creato e mi avevano affiancato.
Una voce maschile all’interno di un auto rossa sportiva disse con tono scherzoso -Davvero una guida perfetta!-.
Chissà come, o perché, lo riconobbi subito: Emmett.
Intanto, occupata com’ero ad osservare lui dal finestrino, non mi ero accorta di una presenza accanto a me.
Mi voltai e sussultai. Rosalie mi guardava storto, con le labbra tese.
-Chi accidenti ti ha dato la patente?!-
al che abbassai lo sguardo un po’ frustrata.
-Non mi ero accorta di andare nel senso sbagliato…-, cercai di dire.
Lei sbuffò e si mise al posto mio, facendomi togliere.
Davvero non riuscivo a sopportarla quando faceva così! Ma comunque…ripartimmo lungo la strada giusta, con l’auto rossa davanti a noi e quella nera al fianco.
Sapevo con sicurezza che lì si trovavano Alice e Jasper.
Non sapevo dove fossimo diretti. La mia stupidità aveva fatto sì che l’Italia venisse al secondo posto.
Speravo che loro potessero aiutarmi a capire cosa diamine era accaduto a Edward.
Lungo la strada trovammo del traffico, ma lo superammo rapidi, senza problemi.
Arrivammo fino ad un bosco, dove l’asfalto terminava e l’erba e la neve prendevano il suo posto.
Guardai il manto bianco e fitto e mi chiesi perché non sentissi freddo.
Poi notai le moto da neve poco lontane. Una per ognuno di noi.
A cosa ci servivano se potevamo correre con le nostre gambe ad una velocità maggiore?
Non feci domande, e salii su uno di quei cosi.
Mi sembravano terribilmente scomodi.
Alice ridacchiò notando la mia espressione. Non saprei dire quale fosse.
-Riuscirai a guidarla, te lo assicuro- e detto questo mise in moto la sua.
“Speriamo sia come dici!” pensai…e dopo aver spinto l’acceleratore m’impennai e caddi.
“Fantastico!” dissi amara.
All’improvviso sentimmo delle risate e Jacob comparve dal bosco sghignazzando.
-Problemi?- chiese, e subito ringhiai infastidita.
Edward, era ancora un punto interrogativo nella mia testa.

Mi sveglia di colpo, accorgendomi di aver sudato freddo.
Un altro sogno, oltretutto abbastanza lungo…e strano.
Perché Edward aveva rischiato così tanto?
Aggrottai la fronte pensierosa e osservai l’oscurità della mia stanza.
Le ombre mi parvero animate, quasi di persone. Le studiai con lo sguardo per un po’, poi sospirai e mi alzai andando in cucina. Avevo urgente bisogno di un bicchiere d’acqua.
Una volta che ebbi rinfrescato la gola secca, me ne tornai a letto e cercai di non dimenticare neanche il più piccolo particolare di quell’avventura.
Ero felice di averlo rivisto, anche se in circostanze poco piacevoli. Prima di cadere nuovamente nel sonno, con tante nuove domande a girarmi per la testa, il ghigno fastidioso di Jacob Black mi passò per la mente e crollai con una smorfia di rabbia stampata in faccia.

La mattina che seguì agli eventi di quella notte fu esattamente coma la precedente: il trillo della sveglia, la colazione, il viaggio verso scuola e –naturalmente- la scuola.
Non ripensai neanche un istante alle parole della mia amica, ma anzi m’impegnai in modo tenace a far ritornare a galla ogni piccola immagine del mio incontro notturno con il bel vampiro e la sua famiglia.
Avevo un bisogno disperato, quasi come quello di un drogato con l’eroina, di tenerlo stretto a me. Se avessi scordato tutto, mi sarei sentita persa, e ci sarebbe voluto molto prima che tornassi alla normalità.






Ringrazio con tutto il cuore le persone che hanno letto il primo capitolo di questo racconto, e che ora hanno dato un'occhiata anche al secondo.
Spero davvero che la storia continui ad interessarvi!
Ed ora, i ringraziamenti rapidi a chi ha anche commentato ^^:
x Princess of Vegeta: Lo sai Spruzzetto di sole che ti voglio tanto bene, no? ;-P grazie per aver commentato! =) bacioni, ci sentiamo eh? XD
x Kikyo90: ecco qui! che dici, ho aggiornato abbastanza presto? ;-p
x Rosalie_Hale_Cullen: sono contenta che la storia ti piaccia! attendo un tuo commento, bacini.
x Gin_ookami97: Welà! forse hai frainteso! XD all'inizio è davvero una biografia! stai leggendo le mie giornate -o almeno ciò che per me è routine!- comuuuuuunque...grazie del commento! e no, mi dispiace, Edward il suo numero non vuole che si dia in giro ù.ù (è un tipo riservato e permaloso XD). Alla prossima! Baci!
Sammy Cullen.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Willow Whisper