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Autore: Anne_Wolf    14/02/2015    1 recensioni
Eccomi tornata! Bhe...dato che è San Valentino...perchè non dedicare una oneshot a Lyvia e Kail? Naturalmente questa storia è uno speciale per questa festività, per cui non seguirà il filo della fanfiction che sto già scrivendo, ma rappresenterà una storiella a parte.
"Quando si parla di San Valentino subito si pensa a cioccolatini a forma di cuore e morbidi peluche. Ogni ragazza entra in uno stato di esaltazione pensando a chi regalare il proprio cioccolato e, con esso, i propri sentimenti. Tutte tranne Lyvia. Lei non sembra minimamente interessata a questo genere di festività, poichè per lei essere soli a San Valentino è meno faticoso. Kail, il suo inseparabile amico dal cuore gentile che no condivide minimamente l'idea della ragazza, le organizzerà una sorpresa, sperando di farle cambiare idea.
E se....Il suo modo di ragionare tanto semplice riesca a sciogliere il suo cuore di ghiaccio?
Bhe....Buona lettura!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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IL MIO PICCOLO SOLE

-Ahh!!! Che emozione!!! Domani è San Valentino!- 
Questi erano gli urletti che vagavano per la classe di Lyvia. Tutti gridolini di ragazze super emozionante per quella festività che, secondo Lyvia, era solo un'inutile giorno dell'anno per mettersi in ridicolo. Preparare del cioccolato...Ridicolo! Oramai erano da due settimane che tutte le ragazze discutevano su che dolci preparare, a chi darli...Ma soprattutto avevano iniziato a parlare di lei. Ovunque passasse si alzavano dei bisbigli, quasi degli insulti detti a mezza-voce. Bhe...Ormai ci era abituata....Ogni anno era la stessa storia. Quando arrivava il giorno di San Valentino tutti, ragazzi compresi, iniziavano a divulgare informazioni. in parte false, sul perchè la "Regina di Ghiaccio" non donasse cioccolata. 
Forse la storia più credebile che avesse sentito nel corso di sedici anni era proprio quella in cui dicevano che, essendo lei la "Regina di Ghiaccio", il suo cuore era talmente freddo che nemmeno il calore degli innamorati poteva farlo sciogliere. E in parte era vero..Lei non si era mai interessata a trovarsi un fidanzato. Aveva sempre pansato che a stare da soli si risparmia molto più tempo. 
Di solito giornate come queste le passava da sola, in casa, a guardare la televisione oppure a leggere. Non che fosse depressa, anzi, al contrario, quel tipo di momenti la facevano sentire bene. Insomma...La scuola era appena finita e lei si stava preparando per godersi il suo giorno tranquillo. O almeno.... Era quello che pensava quando raggiunse la porta della classe. A quanto pare Lui non voleva che fosse così. 
Kail entrò nello stesso istante in cui, lyvia, si prestava ad aprire la porta. 
-K..Kail! Ma insomma! Come fai a comparire così all'improvviso?!- Esclamò lei, inditreggiando.
-Stavi andando a comprare gli ingredienti per il cioccolato?-
-Ehhhhh........No.- Rispose Lyvia senza pensarci due volte. Cadde il silenzio per alcuni istanti poi Kail afferrò il polso di Lyvia e la trascinò via, fino fuori la scuola, fino a raggiungere la strada.
-Che diavolo stai facendo?- Era visibilmente sconvolta, non si aspettava di certo che il suo amico, forse l'unico che avesse, la trascinasse via di peso, allontanandola così dal suo amato divano e dal suo amato libro.
-Lyvia...Non puoi passare ogni San Valentino in questo modo!- Disse
-Perchè no, scusa?-
-Perchè....perchè....ecco...- Lui era sempre stato molto timido, i discorsi troppo complicati non lo caratterizzavano minimamente. Lyvia lo guardava con un misto di nervosismo e impazienza.
-Perchè, almeno una volta ogni tanto, mi piacerebbe ricevere del tuo cioccolato- Pronunciò queste parole come fosse un sussurro da consegnare al vento e Lyvia faticò a sentirlo. Kail abbassò lo sguardo, ancor più imbarazzato.
-E dirlo subito, no? Se volevi del cioccolato bastava chiedere. Posso provarci.. Ma non assicuro nulla. Anche perchè non sono capace.- 
Kail alzò il viso, illuminandosi a giorno 
-No problem! Ti insegno io!!- 
Detto questo iniziò a camminare a passo spedito ed euforico verso il supermercato lì vicino. 
"Bhe...Non c'è nulla di male a dirgli, ogni tanto, che grande amico che è" Pensò Lyvia, seguendolo.

Uscirono dal negozio che erano già le quattro del pomeriggio passate. Corsero a casa di Lyvia, sperando di fare in tempo a preparare il tutto. Una volta entrati in casa, Kail si fiondò in cucina e preparò gli ingredienti.
-Forza Lyvia!- Gridò fischiettando. Lei, che non aveva la minima intenzione di cucinare, lo raggiunse sospirando scocciata. 
-Ma...Lyvia...se non indossi un grembiule potresti sporcarti.- Detto questo Prese un grembiule rosato e ricamato da un mobiletto della cucina e, delicatamente, glielo infilò al collo. Fece scivolare la stoffa leggera e profumata sul corpo dell'amica per poi avvolgerle i fianchi con le sue calde braccia, allacciandole il nastro dietro la schiena. Si allontanò titubante, quasi volesse rimanere in quel modo, quasi volesse sentire su di sè il dolce calore di Lyvia.
-Potevo farlo da sola...- Borbottò prendendo e rovesciando gli ingredienti nelle diverse ciotole. 

Dopo due ore di miseri fallimenti e di disastri in quella che, un tempo, era una cucina bene ordinata, il cioccolato fu messo in frigo.
-Che fatica!- Esclamò Kail. Poi aggiunse -Il cioccolato non fa per te.-
-Lo so bene, accidenti!- Gridò Lyvia, seccata e amareggiata. 
Kail sospirò, frugandosi in tasca. 
-Tieni...Buon San Valentino, Lyvia.- Le disse a mezza-voce, prendendole delicatamente la mano. Rispetto a quella della ragzza, la sua era più grande e più robusta. Lyvia, non appena percepì il tocco delicato ma deciso di Kail, ebbe un fremito. Il suo cuore accellerò per un attimo e un calore che mai aveva provato le pervase il corpo, partendo dalla sua mano. Era come se una scarica di elettricità stesse passando tra di loro, facendo vibrare il loro cuore. Kail le mise in mano un pacchettino rosso, ornato da un delicato fiocco dorato. Le lasciò le mani e, per la seconda volta, provò il desiderio che il tempo si fermasse, affinchè potesse percepire il calore della ragazza in eterno.
-Ma....Kail non...- Balbettò. Lui le fece il segno di far silenzio e la invitò ad aprire il pacchetto. Lei lo aprì, spiazzata. E rimase ancora più sorpresa quando vide cosa conteneva. Un grazioso anellino argentato decorato con una piccola pietra dalle sfumature azzurre. Brillava come se fosse una stella. 
Kail le prese la mano e si inginocchiò davanti a lei. Prese l'anello e lo infilò all'esile dito di Lyvia. 
-Mia principessa...- Sussurrò. Quel tono di voce non gli apperteneva...Era un tono quasi adulto. La ragazza si sentì, ancora una volta, pervasa da uno strano senso di benessere, di calore, come se Kail rappresentasse un piccolo sole che brilla e ti riscalda. "Il mio piccolo sole..." pensò Lyvia
-Vi ricordate quando avete desiderato una stella, da bambina? Ebbene io, umile cavaliere, ve l'ho portata....- Detto questo le baciò la mano.
Lyvia era davvero spiazzata. Era incredibile come si ricordasse quel desiderio che aveva espresso quando aveva sette anni. Voleva una stella, in modo da poter volare e raggiungere i suoi genitori. 
Kail esitò un'istante prima di rialzarsi. Appena si fu levato in piedi, Lyvia gli saltò al collo, abbracciandolo. Ora quello stupido era lui. La sua amata Lyvia non aveva mai fatto una cosa del genere.
-Grazie....- Mormorò lei a stento, trattenendo le lacrime che le riempivano gli occhi, creandole un nodo alla gola. Kail ricambiò l'abbracciò, stringendola a sè come se potesse sparire da un momento all'altro. Ancora una volta vennero attraversati da una scarica elettrica che li fece fremere. Sentivano la pressione di quell'abbraccio. Kail percepiva il cuore di lei che batteva come non aveva mai fatto. Lyvia, invece, riusciva a sentire il calore di Kail che le sfiorava la schiena. Il tempo sembrò fermarsi e i due rimasero abbracciati, con i cuori che battevano nelle loro orecchie, quasi fossero un sussurro...La voce di Cupido che parla loro, intonando una lieve melodia.
Lyvia allentò la presa dell'abbraccio fino a guardare Kail negli occhi. Fino ad allora non si era mai accorta di quanto fosse divenatato alto. Ormai lei era più bassa di lui di circa dieci centimetri. 
Kail le stampò un bacio sulla fronte e lei sentì un'enorme ondata di calore partire dalla fronte, fino a diffondersi in tutto il suo corpo, raggiungendo il cuore e facendolo sussultare. Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare da quel piacevole tepore. La sua mente era fissa su un solo pensiero.
"Kail è il mio piccolo sole."


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Angolo dell'autrice.
Eccomi tornata!!! ^^ Buon San Valentino a tutti! 
Come già anticipato questa oneshot è uno speciale San Valentino, per cui non segue il filo della storia originale che sto scivendo. Spero comunque che vi piaccia ^^
Cercherò di pubblicare il prima possibile il continuo del primo capitolo. Buon sabato e ancora Buon San Valentino
Anne_Wolf
   
 
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