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Autore: Fantasy is magic    14/02/2015    2 recensioni
Non dovevano esistere eppere erano lì respiravano e avevano gli occhi aperti. Cos'era successo e come mai fossero in quel luogo era un mistero. Chi era colui che li aveva portati lì e perchè? Forse quell'entità nascosta voleva da loro qualcosa di molto importante.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà ciao a tutti buon San Valentino!♥ /!\ Attenzione: il capitolo è molto dolce quindi vietato a chi soffre di diabete. Fantasy is magic.
 
6. Le famiglie
 
Ogron stava davanti a quella porta senza il coraggio di bussare, chiedendosi come avrebbero reagito le persone che abitavano dentro quella casa, se lo avrebbero perdonato per averli lasciati soli per tredici lunghi anni “Fatti forza Ogron, solo se bussi saprai la verità” si disse per farsi coraggio e bussò, gli aprì una donna snella, di pochi anni più giovane di lui, con capelli color porpora e occhi color blu oceano, i quali si inondarono di lacrime, quando ella realizzò chi fosse l’uomo che aveva davanti. “Ragazzi venite subito presto!” disse la donna con la voce mozzata dal pianto, stringendo in un lunghissimo abbraccio Ogron, poco dopo un ragazzo e una ragazza si presentarono alla porta: il ragazzo somigliava in maniera impressionante a Ogron e aveva su per giù quindici anni mentre la ragazza somigliava più alla donna ed era circa un anno più piccola del ragazzo. I due adolescenti erano fratello e sorella ed entrambi saltarono al collo di Ogron gridando : “Papà”, il rosso era quasi in lacrime mentre abbracciando i due figli si rivolse alla donna: “Alisha, non so se le mie parole suoneranno vuote e prive di senso e capirò se non vorrai perdonarmi, ma mi dispiace di essermene andato è stato più forte di me scusami” Alisha lo baciò per farlo tacere, aveva detto troppe cose false “Ogron amore mio, non c’è bisogno che ti scusi, non fa niente. Io e i ragazzi sapevamo che il potere del Cerchio Nero ti aveva soggiogato *. Bentornato a casa”. Duman atterrò nella Foresta Nera nella sua forma di gargoyle alato per far sì che le creature che la abitavano lo riconoscessero, però quando ebbe appoggiato i piedi a terra fu scoccata una freccia, che fortunatamente non lo colpì; poi da un cespuglio uscì un gargoyle: era stato lui scoccare la freccia “Duman, sei tornato” “Si Yuri” “La tua famiglia sarà felice di vederti vieni” Yuri lo condusse nel sottobosco dove erano situate in fila indiana delle capanne tutte uguali, esse erano riservate alle famiglie in cui un componente era morto o era stato tentato dalla magia oscura *. Duman bussò alla porta di quella che Yuri gli aveva indicato, aprì la porta un giovane di quindici molto somigliante a Duman, il quale colmo di gioia abbracciò il ragazzo che ricambiò con difficoltà l’abbraccio, le ali di Duman erano piuttosto ingombranti, dietro il ragazzo comparve una donna magra con grandi occhi verdi che diede a Duman uno schiaffo potente, accusandolo di averla abbandonata di sua spontanea volontà, il muta forma per evitare una lite che sarebbe durata da lì all’eternità, l’avvicinò a sé con forza e la baciò placando i suoi spiriti bollenti. Gantlos entrò in quella casa come un ladro, voleva sorprenderne gli abitanti, ma quando fu sul punto di poggiare una rosa sul tavolo scattò l’allarme e lui fu colpito da una padella e svenne, d’improvviso si accesero le luci e la bella donna che lo aveva colpito si portò le mani alla bocca “Gantlos, tesoro mio stai bene?” domandò preoccupata, un gemito di dolore fu la risposta “Te lo avevo detto che era lui!” “Zitto Adrian, aiutami a farlo alzare”. Anagan fece come era suo solito fare ovvero tutto di corsa, fece più di trecento chilometri in un ora con solo una breve pausa per comprare un mazzo di gigli bianchi a chi lo stava aspettando, di corsa entrò in quel laboratorio senza che nessuno potesse vederlo, si avvicinò alla bellissima e dolce segretaria, la baciò sulla guancia a lampo e lasciò i gigli sulla scrivania, lei capendo di chi si trattava scrisse contenta al giovane figlio un messaggio che diceva : “È tornato!”
 
Nda
Soggiogato: il termine si riferisce a quando Ogron e gli altri stregoni forgiarono il cerchio nero ma lo spiegherò qualche capitolo più avanti.
Magia oscura: è totalmente diversa dalla magia nera perché la magia nera è causata dall’odio quella oscura da manufatti di potenza inaudita.
 
   
 
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