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Autore: La_Folie    14/02/2015    0 recensioni
La storia è ambientata nel 1095 e il protagonista della storia è Rodrigo Díaz de Vivar, meglio conosciuto come “El Cid Campeador”.
Ho cercato di immaginare un'ipotetica intervista di un giornalista dell'epoca, narrando allo stesso tempo la vera storia del Cid fino a quella data.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Intervista impossibile a... Rodrigo Díaz de Vivar – “El Cid Campeador”
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Autore: La_Folie
Avvertimenti: La storia è ambientata nel 1095. Il protagonista della storia è Rodrigo Díaz de Vivar, meglio conosciuto come “El Cid Campeador”.
Ho cercato di immaginare un'ipotetica intervista di un giornalista dell'epoca, narrando allo stesso tempo la vera storia del Cid.
Genere: Storico
Coppie trattate: Het
Disclaimer: Questo mio scritto non è assolutamente a scopo di lucro.


 
                                     


 
Intervista impossibile a... Rodrigo Díaz de Vivar – “El Cid Campeador”



Rodrigo, Voi siete un guerriero, un generale, ma anche un Signore. La Vostra figura è diventata il sibolo di questa terra, ma dovete comunque ancora affrontare numerosi pericoli nonostante il vostro titolo. È sempre stato così?

Ho sempre dovuto affrontare molte avversità.
Sono nato nel 1043 nella piccola città di Vivar del Cid in una famiglia nobile. Alla morte di mio padre nel 1058 andai a vivere stabilmente alla corte del re Fernando I di Castiglia e crebbi insieme al principe Sancho.
Venni investito cavaliere nel 1060, nella chiesa di Santiago de los Caballeros, a Zamora da Doña Urraca e nel 1063 mi recai con Sancho a Saragozza e partecipai alla difesa della taifa di Saragozza dell'emiro, Al-Muqtadir, alleato di Ferdinando I, contro lo zio del principe, Ramiro I di Aragona.
Sempre contro Ramairo vinsi la battaglia per la conquista del paese di Graus e in quell'occasione ottenni il titolo di Campeador.
Nel 1066 venni nominato Alfiere Reale dopo la salita al trono di Castiglia di Sancho nel 1065.
Tra il 1063 e il 1072 fui il braccio destro di don Sancho e combattetti con lui in numerose battaglie.

Quali erano, in quegli anni, i principali problemi del regno?

Tra il 1009 e il 1031 quello che era il Califfato di Cordova si disgregò in tante piccole dominazioni minori chiamate Regni di Taifas che furono attaccate dagli stati cristiani, che approfittarono della debolezza dei regni musulmani per riconquistare i territori che erano stati loro sottratti e per fondare nuovi villaggi fortificati. In quest'epoca i contatti tra cristiani e musulmani erano piuttosto frequenti, e le questioni di fede erano spesso messe in secondo piano rispetto ai problemi della politica, anche se a volte vi era qualche piccola discordia religiosa.

Ed i cristiani riuscirono a recuperare tutti i territori?

Purtroppo no. Le lotte per la riconquista dei territori caduti in mano agli Arabi sono ancora in pieno svolgimento poiché è sempre difficile trovare il denaro necessario per affrontare nuove battaglie, ma i regni cristiani hanno elaborato un piano efficace per vincerli e sono sicuro che da qui a qualche anno tutti i musulmani presenti nei vari regni saranno espulsi.

Voi avete una strategia di combattimento precisa?

Durante le mie campagne ordino di leggere libri di autori classici romani e greci di soggetto bellico, ad alta voce, sia per intrattenimento che ispirazione prima della battaglia.
In questo modo l'esercito ha continuamente un innovativo approccio alla pianificazione strategica prima di ogni battaglia e in questo modo discutere delle tattiche è più semplice. Ho sempre ascoltato con molta attenzione i suggerimenti e gli spunti delle mie truppe e spesso le strategie adottate sono state inattese e hanno avuto il fine di spaventare il nemico per poi attaccarlo improvvisamente.

Avete preso parte a molte guerre, ma ce n'è una in particolare che pensate ricorderete sempre?

È vero, ho partecipato a molte battaglie e purtroppo ve n'è una che ha cambiato la mia vita in maniera radicale. Ero un amico del re e non mi sarei mai aspettato di dovermi separare da lui in quel modo così brutale: dopo la guerra contro il regno di Navarra (guerra dei tre Sanchi), che terminò nel 1068 con la parziale riconquista dei territori castigliani ceduti da Ferdinando I al fratello Garcia III Sanchez di Navarra, fui al fianco del re nella guerra che combatté contro il fratello Alfonso VI, re di León. La guerra fratricida scoppiò a causa della divisione dell'eredità del padre Ferdinando. Dopo la sconfitta di Alfonso nella battaglia di Llantada, sul fiume Pisuerga (19 luglio 1068), il re Sancho e Alfonso raggiunsero un accordo per combattere Garcia. .
Questa tregua però non impedì ripresa della lotta con Alfonso dopo la fuga a Siviglia di Garcia.
Alfonso, inseguito alla battaglia di Golpejera, vicino a Carrión de los Condes, (1072), venne sconfitto, catturato ed imprigionato a Burgos, da dove però fuggì per ripararsi, in esilio, nel regno moro di Toledo, suo tributario. Sancho occupò allora il Regno di León, riunendo così nuovamente il territorio.
I nobili del León non accettarono il nuovo sovrano e si strinsero attorno alle sorelle del re, soprattutto a Doña Urraca, che si fortificò nella sua signoria di Zamora che venne assediata il 4 marzo del 1072 e il 6 ottobre del 1072 il re fu ingannato e assassinato per mano di Bellido Dolfos, del quale si dice che fosse l'amante di Urraca. Alfonso VI tornò a León e, dato che il fratello non aveva lasciato eredi, si nominò re di Castiglia e di León.

Quando avete incontrato vostra moglie?

Lei era la cugina del nuovo re e nonostante avessi perso l'incarico di Alfiere Reale per alcuni anni fui tenuto in gran conto alla corte di Alfonsoe così fu che nel luglio del 1074 mi concesse la mano di doña Jimena con la quale ebbi due figlie femmine e un maschio.

Avevate trovato la felicità. Ma allora perchè siete andato via dal Regno di Castiglia?

Nel 1079, venni incaricato dal re di riscuotere le parias (tributi) dal re di Siviglia, al-Muʿtamid b. ʿAbbād, che allora era in guerra col re del Regno di Granada alleato di García Ordóñez, l'alfiere del re. Io mi schierai con Al-Muʿtamid, alleato del re Alfonso e riuscì, nella battaglia di Cabra, a battere il re di Granada e a catturare García Ordóñez.
Ma successivamente venni coinvolto in un fatto d'armi contro il re di Toledo, alleato del regno di León e una volta tornato a corte, nel 1081, fui messo in cattiva luce agli occhi del re Alfonso da García Ordóñez e da Pedro Ansúrez, potenti nobili della corte di León, che convinsero il re a punirmi con l'esilio.
Dovetti lasciare la mia amata moglie e i miei figli per poter salvare le nostre vite.

E come mai Voi che siete un cristiano Vi siete ritrovato al servizio di un musulmano?

Dopo il rifiuto dei miei servigi da parte dei conti di Barcellona, mi rivolsi al signore musulmano di Saragozza, Al-Muqtadir, che era tributario del regno di Castiglia ed entrai alla sua corte, rimanendo alla corte di suo figlio, Al-Muʾtamin, alla sua morte.

E ora? Siete ancora in esilio?

No, ora non più fortunatamente. Dopo la morte di Al-Muʾtamin nel 1085 mi riavvicinai alla corte di Alfonso VI, ma fui esiliato nuovamente nel 1090 per essere arrivato in ritardo con le sue truppe nella difesa del castello Aledo, in Murcia. Mi confiscarono  tutti i beni e imprigionarono moglie e le mie figlie, ma riuscii a liberarle e tornai al servizio del re di Saragozza, Al-Mustaʿīn II, succeduto ad Al-Muʾtamin.
Nello stesso anno sconfissi nuovamente il re di Lerida, facendo prigioniero il suo alleato il conte di Barcellona, Berenguer Ramón II nella Tévar, vicino a Murcia (1090), e una volta liberato nacque un'amicizia sincera.
Nel luglio del 1093 assediai Valencia, approfittando del conflitto interno tra i sostenitori e i contrari agli Almoravidi e riuscì ad occuparla, per poi liberarla nel 1094.
In quello stesso periodo affrontai gli Almoravidi che subirono, nella battaglia di Cuarte la loro prima grande sconfitta nella Penisola iberica.

Secondo le vostre opinioni perchè gli altri Regni del Mediterraneo non sono mai venuti in vostro soccorso?

Come potete immaginare le notizie qui arrivano in ritardo poiché i messaggeri prima di arrivare devono percorrere molti giorni di cammino, ma da quello che ho potuto apprendere dall'ultima lettere arrivatami lo scorso mese, il Papa francese vorrebbe bandire un pellegrinaggio a Gerusalemme.

Intendete parteciparvi?

Ho ancora molto da fare nel mio Regno e molte leggi ancora da sistemare e rivedere. Credo che per me sia arrivato un piccolo periodo di pace in cui potermi dedicare un po' di più a mia moglie e alla mia famiglia prima di ripartire per nuove conquiste territoriali.

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Buona sera a tutti!
Quest'intervista immaginaria è dovuta a un lavoro di gruppo che la professoressa di storia ci aveva assegnato in classe e il mio compito era  quello di scrivere un'intervista a un personaggio vissuto tra il 1000 e il 1200 fingendoci un giornalista dell'epoca e quindi eccoci qui con questa storiella in cui si ripercorre la vera vita del “Cid Campeador” fino al 1095, anno di ambientazione dell'intervista.
Spero che vi piaccia. Anche perchè è la prima volta che pubblico in questo fandom.

Ultimo avviso e poi vi lascio liberi, promesso!

Ho una pagina facebook che potete seguire e dove potrete trovare news, curiosità e spoiler riguardanti le mie storie e i personaggi, così se avete delle domande da fare potrete scrivermele direttamente qui e non solo nelle recensioni: → https://www.facebook.com/pages/La_Folie/258082537697051?ref=hl


Ora vi lascio liberi
A presto!
La_Folie

 
   
 
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