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Autore: No_H8    14/02/2015    5 recensioni
Piccola os ambientata a metà tra la 6x05 di Glee e le riprese della suddetta puntata.
Non sapendo se scrivere una storia Klaine o CrissColfer, ho deciso di scriverle entrambe.
Dal testo:
"E tutto sa di Blaine e di Fa minori canticchiati per casa e odore di pancake ai mirtilli di prima mattina. Sa di ‘Mai. Ti amerò per sempre’ e di ‘Ho scelto di fidarmi di te nonostante tutto’, sa di loro e di quell'eternità che ha il sapore amaro delle sue insicurezze e quello dolcissimo delle labbra di Blaine.
Ed improvvisamente Kurt non ha più paura"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A tutti coloro che stanno passando questo San Valentino a sognare il principe azzurro  o moto più semplicemente a leggere fanfiction smut
sulle solite due persone che si incontrano ed innamorano migliaia di volte in migliaia di modi diversi.
A tutti quelli che vivono lontani dalla persona che amano o che aspettano da anni che questa persona si accorga di loro.
Per dirla alla Kurt Hummel: This is our year
Buon San Valentino

 

 

“Ripetimi ancora una volta perché stiamo cenando per terra in un finto ascensore all’interno degli studi della Fox” chiede Chris con un sopracciglio teatralmente sollevato, meritandosi un lieve sbuffo da parte dell'altro. 
Darren ha la testa poggiata contro la parete e le gambe scompostamente distese davanti a sè, un angolo della bocca ancora sporco di salsa barbecue, ma Chris non glielo dice. 
“Vediamo un po’” mormora, imburrando l’ennesima fetta di pane, per poi portarla alle labbra ed addentarla senza troppe cerimonie “Perché il cestino da picnic di Sue è pieno di cibo e sarebbe un peccato sprecarlo. Perché dobbiamo provare la scena del bacio almeno un altro paio di volte prima di poterla girare domani e…” sembra pensarci un attimo su. Picchietta con la lama del coltello contro le labbra, prima di lasciare che si aprano in un sorriso radioso “…e perché mi ami” 
Chris sospira, ma non può dargli torto. 
“Touchè” acconsente, prendendo dal cestino il contenitore della frutta e aprendolo. 
Raccoglie un acino d'uva tra il pollice e l'indice e se lo porta alle labbra. “Comunque” mormora, con la voce un po' impastata “Non capisco perché Blaine e Kurt si siano agitati così tanto quando hanno scoperto di essere stati rinchiusi insieme in un ascensore con un cestino pieno di cibo” Fa una pausa, rischiando di farsi andare a traverso l'uva al solo vedere la buffa espressione che ha assunto Darren “Insomma, essere rinchiusi in uno spazio così ristretto con te... Non mi dispiacerebbe affatto” 
Darren inclina il sulla spalla e sorride in quel modo consapevole e un po' malizioso che a Chris fa appena appena fremere le labbra dal desiderio di baciarlo; poi si solleva sulle ginocchia e gattona goffamente fino a lui, aggirando il cestino ancora ricolmo di cibo. 
Si sistema al suo fianco contro la parete e Chris gli passa un braccio attorno alle spalle, lasciando che appoggi la testa sul suo petto. 
“Non resisteresti neanche mezzo secondo chiuso con me in un finto ascensore con una temperatura altissima, Christopher” gli fa notare “Sono troppo attraente” 
“Modesto insomma” ride Chris, passandogli un acino d'uva. 
Darren lo prende e si stringe nelle spalle, restituendogli il sorriso. 
Fa poi casualmente scivolare una mano sulla sua gamba, movendo lentamente le dita in piccoli cerchi verso l'interno coscia. 
Chris non riuscì a trattenere un ansito di sorpresa a quel gesto. 
“O probabilmente sarei io a non resistere a questi pantaloni” sussurra Darren, accostando leggermente la bocca al suo orecchio “In entrambi i casi sappiamo benissimo come andrebbe a finire” 
“Dare” mugola Chris rosso in viso, scostando la mano del suo ragazzo, ormai pericolosamente vicina al cavallo dei suoi pantaloni “Zitto e mangia” Darren scuote il capo, ridendo, mentre prende la scatolina ricolma d'uva dalle sue mani e se la poggia sulle gambe. 
“Agli ordino, capo”

 

There'll be good times again for me and you 
But we just can't stay together, don't you feel it too 
Still I'm glad for what we had, and how I once loved you


“Smettila di battere contro la porta. Tanto non ti sente nessuno” 
La voce di Kurt rimbomba nel piccolo spazio in cui sono confinati, andando a graffiate il metallo freddo delle porte dell'ascensore, e Blaine vorrebbe voltarsi, ma non lo fa, perché sa che se lo facesse vorrebbe solo gettarsi a terra accanto a lui, lasciarsi avvolgere da quelle stesse braccia che lo hanno tenuto al sicuro così tante notti che ha finito per perdere il conto e rimanere lì per sempre -a quel punto nemmeno dover sopravvivere in un ascensore improvvisato avrebbe più tanta importanza-. 
Stringe i pugni, chiudendo gli occhi, e si ripete che va tutto bene, che può farcela, ma non è vero, perché senza Kurt è solo un involucro vuoto e privo di vita, sballottato qua e là da una quotidianità a cui ha deciso di abbandonarsi perchè è più semplice. Perché è più semplice lasciarsi sopravvivere piuttosto che vivere veramente quando non hai più un motivo per farlo. 
Blaine sa che Kurt lo ama ancora, gliel'ha detto lui stesso quella sera allo Scandals, prima di congedarsi con una scusa banale e scappare in bagno -presumibilmente a piangere-; eppure c'è qualcosa che ancora lo blocca dal prendergli il viso tra le mani e 'Ti amo, idiota' sussurrare con il cuore in gola direttamente sulle sue labbra 'Ti amo, come puoi anche solo pensare che riuscirò mai ad amare qualcun altro nel modo in cui ho amato te? Nel modo in cui amo te?'. 
Forse a fermarlo è solo la paura di farsi male, di ferirsi di nuovo con quell'amore che non è mai stato davvero solo amicizia e che allo stesso tempo è stato l'amicizia più vera che abbia mai avuto l'occasione di provare. O forse è perché lo sa, lo sa che Kurt non è pronto, che prima deve fare i conti con se stesso e con le proprie insicurezze, che prima deve rimettere insieme i pezzi della sua vita andata in frantumi e solo allora potrà davvero lasciarsi andare e concedersi totalmente a lui, come ha fatto quel pomeriggio di tanti anni prima alla Dalton, quando quattro mura ed un'uniforme sembravano renderli infiniti. E lo sa che arriverà quel momento, il momento in cui saranno pronti per guardarsi negli occhi e rendersi conto che non ha senso vivere divisi -che vivere divisi significa vivere senza una parte di se stessi- e sa anche che ci vorrà del tempo, ma non importa, perché per Kurt aspetterebbe tutta la vita, aspetterebbe quell'eternità che gli ha promesso qualche anno prima davanti a tutti i loro parenti ed amici e che continua a promettergli ogni volta che lo guarda anche se lui non se ne accorge. 
Per questo si fa coraggio e si volta, dicendo qualcosa -su un bagno, presumibilmente- che non capisce lui stesso e Kurt é stanco, sconcertato, arrabbiato per tutta quella situazione, ma lo sta comunque guardando negli occhi mentre risponde qualcosa che non interessa davvero a nessuno dei due ed entrambi sono consapevoli che ci sono talmente tante cose da dire in quel momento che è meglio restare sul banale perchè è più semplice. 
Più semplice. 
Blaine vorrebbe davvero smettere di scegliere la via più semplice, ma con Kurt ha sempre scelto la più complessa e, vista la loro situazione attuale, forse è arrivato il momento di cambiare, di lasciare che le cose succedano da sole. 
‘Quando due persone si amano come vi amate voi tutto va per il verso giusto’ gli ha detto una volta Burt e Blaine si appunta mentalmente di dargli ragione, mentre lascia scivolare lo sguardo sul copro di Kurt, le gambe lunghe scompostamente stese sulla moquette e la testa gettata indietro a scoprire il collo pallido che un tempo amava martoriare di morsi e baci. 
Si morde il labbro a quel ricordo e ce l'ha lì, sulla punta della lingua, quel 'sei bellissimo' che spinge per uscire e rimbalzare tra le pareti dell'ascensore, dritto al cuore di Kurt, e sta per dirlo, sta per cedere, quando improvvisamente una botola accanto a loro si apre, lasciando che un qualche ordigno mostruoso -probabilmente opera di Sue- irrompa all’interno del finto ascensore. 
Blaine indietreggia contro il muro, mentre un grido di Kurt riempie l'aria, e nel momento in chi la sua schiena tocca la superficie fredda ed il suo corpo aderisce contro la parete, non sa se odiare Sue per tutto quello che gli sta facendo o amarla, perché Kurt é la creatura più bella di tutto l'universo conosciuto e lui aveva solo bisogno di qualcuno che glielo ricordasse.

Your love is better than ice cream
better than anything else that I've tried
And your love is better than chocolate
everyone here knows how to cry


“Apri” 
Darren schiude leggermente le labbra gonfie di baci, guardandolo dal basso. 
Chris ha tra le dita una fragola pescata in un qualche scompartimento dal cestino di Sue e la sta passando entamente sulle labbra, seguendone il contorno. Scuote il capo quando lui si sporge, per tentare di afferrarla, e la porta di nuovo troppo in alto, dove non può più raggiungerla. 
“Smettila di provocarmi” si lamenta Darren, le braccia incrociate al petto ed un buffo broncio sulle labbra carnose. 
È disteso supino sulla moquette verde scuro dell'ascensore, la testa poggiata sulla sue ginocchia ed i capelli sparsi in tutte le direzioni sul tessuto morbido dei suoi pantaloni colorati. Chris lo guarda dall'altro e:“Non so di cosa tu stia parlando” ghigna, addentando la fragola per poi prenderne un'altra e porgergliela. 
Darren apre di nuovo le labbra e Chris questa volta sorride, lasciandogliela prendere. Poi si sporge di nuovo verso il cestino ed estrae una vaschetta di gelato al cioccolato.
“Gelato e fragole. Cosa ti ricorda?” 
“Christopher” 
“Che c’è?”
“Non avrai mica intenzione di legarmi a una sedia come in quella fanfiction che mi hai costretto a leggere?” 
“Costretto... come se ti fosse dispiaciuto” 
“Scherzi?” Darren si porta una mano al petto, esibendosi nella sua espressione più scandalizzata “Sono troppo innocente per queste cose” 
“Oh, non ne dubito” ride Chris, prendo il cucchiaino e facendolo scorrere lentamente lungo la sua mandibola. Segue poi la linea delle sue clavicole con il manico sottile e scende un po' più giù lungo il petto ed il torace, fino a fermarsi poco sotto l'ombelico “Per questo hai voluto mettere in pratica tutto quello che c'era scritto”

 

It must have been love, but it's over now 
It must have been good, but I lost it somehow 
It must have been love, but it's over now 
It was all that I wanted, now I'm living without

 

“Se volete uscire di qui dovrete baciarvi” ha detto Sue e Kurt ha percepito il suo cuore fare una capriola nel petto a quelle parole per poi ricominciare a battere all'impazzata nel petto al solo pensiero delle labbra di Blaine di nuovo sulle sue. 
Blaine tuttavia l'ha guardato con aria disperata ed ‘É assurdo’ ha detto ad alta voce, rivolto a quella strana bambola che lui probabilmente sognerà per molte altre notti dopo quella, e Kurt si é sentito improvvisamente uno stupido ad aver pensato che l'altro -magari- avrebbe colto l'occasione e l'avrebbe baciato. 
Si é sentito uno stupido perché prima, in quel corridoio, quando Blaine gli ha sorriso e “Si, sarebbe bello” gli ha detto, incamminandosi al suo fianco, gli é sembrato che lo stesse guardando come lo guardava anni prima quando stavano insieme, quando si amavano ancora e quell'amore sembrava bastare. 
Ma è così assurdo, così sciocco pensarlo adesso, perché Blaine é andato avanti, si è rifatto una vita, e forse ha ragione Brittany, forse é inutile continuare ad aspettarlo, forse finirà solo per farsi del male. 
“Kurt? Ci sei?” chiede Blaine agitandogli una mano davanti al viso e lui sussulta, ritrovandosi improvvisamente catapultato nella realtà. 
Prende un sorso di vino che si é versato nel bicchiere e lo butta giù tutto d'un sorso, sentendolo immediatamente vorticare nello stomaco. 
“È… è il cibo d'asporto del bel grissino” dice, perchè non sa effettivamente di cosa stesse parlando Blaine prima di riportarlo alla realtà ed un commento neutro gli sembra in assoluto la cosa più appropriata. 
Blaine annuisce farfugliando qualcosa a bocca piena, poi prende un acino d'uva e se lo porta alla bocca. 
“Comunque non ci baceremo dopo che ho mangiato una tonnellata di questo” continua indicando qualcosa di imprecisato nel cestino e... Oh. Il cuore di Kurt si frantuma giusto un po' di più a quelle parole.
 

I've got so much left to say 
If every simple song I wrote to you 
Would take your breath away 
I'd write it all

 

“Kurt dorme proprio come dormi tu” gli fa notare Darren con un piccolo sorriso, guardandolo dall'alto. 
Chris apre gli occhi e lo fissa, le gambe ancora rannicchiate contro il petto ed una mano a sorreggere la testa. 
“Sai come dormo?” chiede sorpreso. 
“Certo che so come dormi” risponde prontamente Darren ‘Resto sveglio a guardarti dormire ogni notte’ aggiunge poi, ma non è necessario che Chris lo sappia. 
Anzi, gli piace l'idea che rimanga il suo piccolo segreto, quell'insignificante dettaglio che rende tutto un po' più reale e che Darren conserva gelosamente per sé da anni. 
Ha sempre avuto questo strano problema nel riuscire a prendere sonno dopo un concerto, quando l'adrenalina è ancora in circolo ed un ronzio nelle orecchie ti impedisce di pensare. Così ogni volta Chris fa l'amore con lui fino a notte fonda, ripetendogli che resterà sveglio finchè non si addormenterà anche lui, ma poi ogni volta crolla immancabilmente in un sonno profondo, un braccio stretto attorno alla sua vita e la testa poggiata sul suo petto sudato, e Darren allora lo resta a fissare per ore, facendo avanti e indietro con le dita tra le ciocche dei suoi capelli e la linea sottile delle spalle nude. E ogni volta non può trattenersi dall'aprire il cassetto del proprio comodino ed estrarne un taccuino su cui annotare canzoni che parlano di loro, nonostante il resto del mondo lo ignori. 
E la musica segue il ritmo del respiro tranquillo di Chris, le note melodiose dei suo sospiri e l'involontario e lento muoversi delle dita sul suo fianco, mentre nel dormiveglia si rigira nel suo abbraccio e lo attira un po' più vicino a sè. 
Darren non ha mai provato tutto quello con qualcuno prima di lui, non ha mai amato qualcuno a tal punto da dedicargli una canzoni e non ha mai dormito con un corpo caldo schiacciato contro il suo sentendo il desiderio incontenibile di stringerlo forte e proteggerlo. Non ha mai voluto condividere con qualcuno tutti i suoi segreti e questo gli fa ancora un po' paura quando ci pensa, perchè non fa altro che ricordargli quando quello che li unisce sia forte e reale e importante e degno di essere difeso. E, a dire il vero, Darren Criss non è mai stato una persona da relazione seria, non ha mai nemmeno creduto di poter avere un figlio o una famiglia prima di allora, poi però ha trovato Chris in questa assurda vita che gli é stato concesso di vivere e ha pensato che sarebbe stata l'unica persona per la quale sarebbe stato disposto a rimboccarsi le maniche. E anche se sono passati più di cinque anni dalla prima volta che ha realizzato di amarlo e di essere pronto a mettere in gioco tutto per lui, ogni notte gli sembra di dover imparare tutto da capo a vivere e ad amare.
 

And I’m thinking ’bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am

 

Kurt sta dormendo e Blaine lo guarda. 
Dicono che quando non riesci a dormire é perchè sei sveglio nel sogno di qualcun altro. Forse é per questo che non ha sonno o almeno vorrebbe che fosse così. 
Batte lievemente i piedi conto la moquette del pavimento, tentando di distrarsi dall'idea del corpo caldo di Kurt perso in un sonno profondo e tenta di ricordare com'é poterlo stringere in quello stesso sonno, come tante volte faceva quando vivevano insieme, dopo aver fatto l'amore. 
Kurt ha le labbra lievemente dischiuse in un'espressione beata, qualche ciuffo di capelli gli copre gli occhi chiusi e le ciglia tremano di tanto in tanto, quasi stesse inconsciamente cercando di focalizzarsi su qualcosa, anche se cosa Blaine non lo sa. Allunga una mano quando Kurt storce il naso, disturbato da un ciuffo molesto che gli pizzica il naso: lo sposta dolcemente dietro il suo orecchio e ne approfitta per lasciare al ragazzo una lieve carezza sulla pelle pallida che ha ancora la morbida consistenza di quando l'ha accarezzata la prima volta. 
Chiude gli occhi e ripensa a quel momento. 
Ripensa all'espressione spaesata di Kurt e a quanto il suo cuore stesse battendo forte, quasi volesse ribellarsi a quell'amore che era troppo per un'anima sola e squarciargli il petto, per poi fuggire via. 
Ripensa a quando l'ha sentito cantare, all'attimo esatto in cui tutto è cambiato e lui a malapena se n'è accorto, perché improvvisamente tutto attorno a lui era Kurt e labbra morbide e voce angelica e il mondo sembrava essersi fatto piccolo piccolo, fino a scomparire. 
Blaine ha sempre avuto questa strana convinzione che l'amore comincia dalle cose insignificanti: il tocco di una mano, un messaggio inviato alla persona sbagliata, uno scherzo neanche troppo divertente, la fermata dell'autobus sbagliata... 
Blaine si é innamorato di Kurt sentendolo cantare una canzone per un canarino e può sembrare strano, ridicolo, esagerato, ma è la loro storia e a Blaine non interessa del giudizio della gente. 
Si è già lasciato abbattere troppo spesso dal dagli altri, plasmare dai loro pregiudizi e dalle sue insicurezze; è stato debole troppo a lungo e per troppe cose e non può esserlo anche in ciò che riguarda Kurt, perché lui é sempre stato il suo punto fisso, l'ancora di salvezza che gli impediva di affogare, e mettere in discussione ciò che li ha legati sarebbe come gettare al vento i tre anni più belli di tutta la sua vita. 
Perchè é Kurt, è Kurt il centro del suo tutto e non importa quante volte si ostinerà a negarlo, non importa quanti altri volti guarderà, cercando sempre inconsapevolmente il suo sorriso, e quante labbra bacerà, sperando di ritrovare in esse il suo dolcissimo sapore: Kurt è il suo primo amore e rimarrà anche l'ultimo. 
Kurt emette un piccolo mugolio, passandosi le mani chiuse a pugno sugli occhi e lasciandosi sfuggire un lieve sbadiglio, mentre si volta a pancia in su e lo guarda dal basso. 
“'Giorno” sussurra con la voce ancora impastata dal sonno e Blaine si perde in quegli occhi che l'hanno guardato mille altre volte in mille altre situazioni, ma è sicuro non siano mai stati così belli. 
Sta per chinarsi e lasciargli un bacio a fior di labbra, com'era abituato a fare ogni mattina quando vivevano a New York, ma improvvisamente si ricorda di non poterlo più fare e il gesto rimane a metà. 
Kurt lo fissa a Blaine pare di scorgere un'ombra di delusione nei suoi occhi. 
‘Arriverà anche il nostro momento’ pensa e cerca di trasmetterglielo con lo sguardo, anche se l'altro forse non capirà ‘Ti ho cercato per una vita intera. Non mi arrenderò adesso’
 

You're my end and my beginning
Even when I lose I'm winning

 

“Non riesco a fingere di dormire se mi fissi così” si lamenta Darren, aprendo un occhio e guardandolo contrariato. 
Chris ride e, Dio, quanto è bella quella risata. Darren si annota mentalmente di registrarla un giorno, così da poterla riascoltare tutte le volte che vuole. 
Chiude di nuovo gli occhi e prende un respiro profondo, sforzandosi di non ridere a sua volta, e ci sta davvero riuscendo quando improvvisamente sente dei capelli sottili solleticargli il volto e una pressione calda sulle sue labbra che lo fa sorridere. 
Prende il viso di Chris tra le mani e gli accarezza dolcemente le guance, mentre continua a sfregare le labbra contro le sue in un bacio dolce che sa di cioccolato, fragole e cannella. 
“Finirai per farmi impazzire, Chris Colfer” dice e Chris sorride contro le sue labbra, poco prima di allontanarsi e guardandolo dall’alto. 
Si stringe nelle spalle con fare ingenuo, mentre continua a sorriderli, le mani poggiate ai lati della sua testa e i capelli sparsi un po' dappertutto sulla fronte. 
“Perché mi stai fissando in quel modo?” chiede, pinzandosi il labbro inferiore tra i denti, mentre inclina lievemente il capo imbarazzato. 
Darren solleva lentamente la mano destra e la porta alle sue labbra, carezzandole dolcemente per liberare il labbro un po' gonfio racchiuso tra i suoi incisivi. 
Solleva poi la testa e vi posa un leggero bacio. 
“Stavo solo pensando a noi, a... al fatto che mi rendi felice” dice, arrossendo.
Chris allora si avvicina ancora un po’ a lui e, senza parlare, poggia la testa sul suo petto, in una tacita risposta ed invito a continuare.
Sente le dita di Darren scorrere tra i suoi capelli, in quel modo così intimo e rilassante che lo fa sciogliere ogni volta un po’ di più, e strofina la testa contro il suo petto come a voler ricambiare il gesto.
“Io…” continua Darren “Io lo so che non te lo dico spesso, perché preferisco i gesti alle parole e preferisco starti accanto in questa vita piuttosto che prometterti un’eternità in cui non sono sicuro di credere, ma… ti amo” prende un respiro profondo poi sorride, scotendo la testa, come se quello che sta per dire fosse incredibilmente assurdo “Sei il mio posto preferito al mondo”
Chris solleva e gli lascia un piccolo bacio all’altezza del cuore.
“E tu sei il mio”
 

I watch you sleeping little angel face 
And on behalf of the human race 
Welcome to this crazy place 
I watch you sleeping innocent and free 
I don't know what your dreams may be 
You don't know what you mean to me

 

Blaine sta dormendo e Kurt lo guarda dormire.
Lo guarda ed è come se potesse nuovamente percepire il peso della sua testa poggiata sul proprio petto, lì dove il cuore batte così forte ogni volta che Blaine lo sfiora.
Lo guarda ed è come se la mano dell'altro non avesse mai smesso di stringere il suo fianco e combaciare perfettamente con il suo corpo, come la tessera mancante di un puzzle.
Passa nervosamente le dita sul foglio di carta che si sta rigirando tra le mani da almeno mezz'ora e sospira, trattenendosi dall'affondare quelle stesse dita tra i ricci scuri di Blaine come tanto amava fare quando stavano insieme.
Me è passato quel periodo e forse dovrebbe smetterla di prendersi in giro. Forse dovrebbe prendere tutti quegli anni in cui il petto di Blaine è stato il cuscino più morbido su cui dormire e le sue braccia la coperta più calda per proteggerlo dal freddo che aveva dentro e chiuderli a chiave in un cassetto, rendendoli sbiadito ricordi con cui coccolarsi la notte, solo in un letto troppo grande o steso accanto ad un corpo estraneo che non sarà mai caldo quanto quello di Blaine.
Si sforza di convincersi di questo, ci prova davvero, ma il fatto é che ha freddo anche solo a pensarci, si sente gelare, proprio lì, a fior di pelle. Lì dove i baci di Blaine lo riscaldavano un tempo e adesso sono solo fantasmi, ombre che sembrano marchi a fuoco.
E allora non sa davvero cosa stia facendo, ma improvvisamente si alza sulle ginocchia e gattona goffamente verso di lui, sedendosi al suo fianco, a pochi centimetri da quelle dita che lo hanno sfiorato, accarezzato e fatto tremare per tante notti prima di quella.
Si siede lì e aspetta. E vorrebbe chinarsi, chinarsi e baciarlo dolcemente sulle labbra.
Solo un bacio, un singolo sfioramento, basterebbe così poco per scaldarsi, per combattere il freddo che ha dentro.
Si morde le labbra, deglutendo con forza a quel pensiero.
Solo un bacio.
Blaine non dovrebbe necessariamente saperlo.
Si china appena: vuole baciarlo, sta per baciarlo.
Poi però qualcosa dentro di lui grida talmente forte che, nonostante abbia la mente offuscata ed i sensi inibiti dal bisogno urgente di baciarlo, Kurt riesce a percepirla. E parla di amori finiti e di un presente che fa male, parla di Blaine e del modo in cui il mondo sembra far di tutto per farglielo rincontrare. E gli ricorda che non può essere quelo il loro nuovo primo bacio, che deve aspettare.
E Kurt vorrebbe davvero mettere a tacere quella stupida voce della coscienza che non lo ASCI dormire la notte, ma in quel momento non può far altro che darle ragione, perchè in fondo lo sa che sono destinati a stare insieme e che quello che gli ha dato la sera di quasi sei mesi prima, accoccolato a lui dopo aver fatto l'amore, non può essere il loro ultimo bacio.
E allora si arrende e torna a sedersi al suo posto, torna a chiudere gli occhi e a sperare che Blaine realizzi che lo cerca da una vita e non può arrendersi proprio adesso che finalmente lo ha trovato.
Quello che non sa, però, è che Blaine è sveglio e le sue labbra stanno un po' tremando adesso. Quello che non sa è che qualcosa dentro di lui si é spezzato, perché Kurt avrebbe potuto, ma non l'ha baciato.

They say that the road
Ain't no place to start a family
Right down the line
It's been you and me
And lovin' a music man
Ain't always what it's supposed to be
Oh, boy, you stand by me
I'm forever yours
Faithfully


“Dipingimi come una delle tue ragazze francesi, Dare” dice Chris in tono solenne e Darren è tentato di tirargli addosso qualcosa, ma non potrebbe mai rovinare tanta bellezza.
“Come se potessi mai guardare una ragazza dopo aver visto te” pensa invece e deve averlo detto ad alta voce, perché Chris ha un sorriso imbarazzato ed abbassa docilmente il capo mentre un lieve rossore dilaga sulle sue guance.
Appoggia il fogliettino sulla moquette e si stende supino con le gambe fasciate da quei pantaloni peccaminosamente stretti piegate e le mani poggiate all'altezza dello stomaco.
Darren lo osserva incantato sbattere le folte ciglia chiare e vorrebbe avvicinarsi e baciarlo, ma per fare quello ha tempo e in quel momento vuole solo imprimersi quell'immagine nella mente nel modo più nitido possibile.
“Dobbiamo ancora provare la parte di Little Fettuccine” dice a bassa voce, quasi avesse paura di disturbarlo, mentre inizia a raccogliere tutti i foglietti sparsi qua e là sul pavimento.
“Nostro figlio” risponde Chris senza pensare, gli occhi chiari che fissano il vuoto del soffitto e le piccole fossette ai lati delle labbra ad incorniciare il sorriso piccolo, appena accennato, come se quello che sta pensando fosse troppo per essere espresso a parole, come se lo volesse tenere per sé ancora per un po' prima di avere il coraggio di rivelarlo al mondo.
Si sposta un ciuffo di capelli dal viso e si volta verso di lui, prendendo un impercettibile respiro prima di parlare.
“Sai, stavo pensando... -Lo stavo pensando da un po' di tempo-” dice, abbassando di poco lo sguardo, come se temesse una particolare reazione di Darren “Che un giorno mi piacerebbe avere un bambino”
“Un bambino?”
Darren schiude le labbra sorpreso e i suoi occhi sono talmente sgranati che Chris si sente improvvisamente messo sotto accusa.
“I-io” balbetta, realizzando improvvisamente il peso delle sue parole “N-no cioè... Oddio sono stato totalmente inpportuno”
Si mette a sedere a gambe incrociare, guardandosi intorno agitato, e sta per alzarsi e racimolare le sue cose, quando Darren si fa improvvisamente più vicino e stringe la mano intorno al suo polso.
“Chris guardami!” dice, scuotendolo leggermente per farlo calmare, e Chris non é sicuro di volerlo fare, perché non ha mai detto quella cosa a nessuno, non l'ha mai detta nemmeno a se stesso prima di trovare il coraggio di dirla a Darren e adesso gli sembra che sia così sbagliato anche solo volerlo.
Ma:“Hey calmati, ok?” gli sussurra Darren con uno sguardo mortalmente serio ed i polpastrelli che premono contro la pelle morbida delle sue guance.
Posa un bacio sulle sue labbra secche e leggermente screpolate e Chris trattiene per una frazione di secondo il respiro prima di portare le braccia attorno al suo collo e abbandonarsi totalmente tra le sue mani.
“Va tutto bene, ok?” dice Darren contro il suo orecchio, quando le loro labbra si separano e Chris nasconde il viso nell'incavo del suo collo per non essere costretto ad affrontare di nuovo il suo sguardo. E Chris è sul punto di scusarsi per la millesima volta, di dirgli che non voleva dirlo così, che con tutta quella storia del figlio dei Klaine deve essersi lasciato prendere un po' troppo la mano, quando Darren lo dice. E sono cinque semplici parole, ma racchiudono il senso di una vita intera.
“Anche io voglio avere un bambino”
Chris è sicuro che il suo corpo abbia avuto un fremito a quelle parole, perché Darren lo stringe improvvisamente più forte ed i loro cuori battono all'impazzata uno contro l'altro, quasi volessero squarciare i loro petti e fondersi.
“Dillo di nuovo” gli chiede con un fio di voce, chiudendo lentamente gli occhi e affondando ancora di più il naso nell'accenno di barba della sua mandibola e Darren lo allontana da sè quel tanto che basta per poterlo guardare negli occhi e:“Voglio avere un figlio” dire “Con te”.
E Chris lo ama. Lo ama così tanto che fa male. Lo ama così tanto da desiderare di avere una famigia con lui, quando ha passato tutta la sua vita a ripetersi che sarebbe rimasto solo, che l'amore non faceva per lui.
“Davvero?” gli chiede, con gli occhi un po' più lucidi adesso.
“Ti sembro forse uno che sta scherzando?”
Darren gli prende la mano e lo trascina con sé finchè non sono seduti con la schiena contro la parete, le gambe di Chris sulle sue e la tempia poggiata contro la sua spalla.
“Non scherzerei mai su una cosa del genere” aggiunge poi, accarezzando dolcemente il suo braccio con la punta delle dita.
Chris prende un respiro profondo e si lascia coccolare.
“Mi dispiace avertelo detto così” ammette “È che a-avevo così tanta paura che avresti pensato che é una cosa assurda anche solo volerlo”
Darren gli poggia due dita sotto il mento e gli solleva il viso e Chris si perde nei suoi occhi mentre lui:“Sai cosa?” dice tranquillo “Non vedo l'ora di ritrovarmi tanti piccoli Chris in giro per casa”
Chris ride, scuotendo debolmente il capo.
“O tanti piccoli Darren” gli fa notare.
“Sarebbe un po' inquietante”
“Sarebbe adorabile”
Darren sorride. “Penso che sia adorabile, penso che tu sia adorabile” dice, facendogli l'occhiolino.
Chris lo spintona appena, ma non risponde, beandosi del tocco leggero delle dita di Darren che hanno raggiunto i suoi capelli.
“Comunque non posso crederci che con tutti i progressi che ha fatto la scienza negli ultimi anni non abbiano ancora trovato un modo per fondere i nostri DNA. È assurdo”
E Chris vorrebbe ridere, perché Darren riesce a fare ragionamenti totalmente assurdi con la serietà di un adulto e l'ingenuità di un bambino, ma poi il ragazzo porta le labbra carnose in un punto imprecisato del suo collo e le parole gli muoiono in gola.
“Non posso nemmeno dirti di iniziare a provare ad avere un figlio fin da adesso perché certe battute valgono solo per gli etero” si lamenta, soffiando direttamente contro il suo orecchio.
Chris sbuffa, attirandolo istintivamente un po' più vicino a sè.
“Dovresti smetterla di citare le fanfiction”
“E tu dovresti smetterla di tentare di resistermi ed iniziare a rispondermi nel modo giusto”
Si fa un po' più vicino ed estrae la punta della lingua, seguendo la lingua del suo collo fino al punto in cui esso si congiunge con la clavicola e Chris se lo tira letteralmente addosso, strusciando le gambe lunghe contro le sue.
Afferra il suo colletto con entrambe le mani e lo attira a sé per baciarlo, le labbra che si scontrano in bacio affannoso, mentre:“Dillo“ sussurra Darren tra una pausa e l'altra.
E allora Chris si arrende e lo dice, con un sorriso consapevole sulle labbra piccole e sottili.
“Da quando hai bisogno di una scusa per portarmi a letto?”

 

I have loved you since we were 18
Long before we both thought the same thing
To be loved, to be in love
All I can do is say that these arms were made for holding you
I wanna love like you made me feel
When we were 18


“Okay, sei pronto? Perfetto, cominciamo”
Kurt si volta verso di lui, le mani poggiate sullo stomaco ed un sorriso ebete sul viso, mentre Blaine si solleva per permettergli di leggere ciò che é scritto sul bigliettino sospeso poco sopra la sua fronte.
“Oh, okay” dice, concentrandosi sulle parole scritte a pennarello “É... É un tipo di pasta con il sugo”
Ci pensa un po' su, poi “E abbiamo detto che se avessimo avuto un figlio famoso lo avremmo chiamato così” aggiunge, mentre il suo sorriso si fa un po' più ampio.
Il volto di Blaine si illumina immediatamente a quelle parole.
“Fettuccine Alfredo” esclama e non sta tirando ad indovinare, semplicemente lo sa.
“Si!”
Kurt stringe le mani a pugno e sobbalza leggermente sul posto al solo vedere la luce che risplende negli occhi di Blaine.
“Alfredo” dice quest'ultimo ridacchiando “Ho sempre amato quel nome”
“Il piccolo Fettuccine”
“Una piccola piccola fettuccina”
Il gioco va avanti.
Blaine solleva un secondo foglio e lo sguardo di Kurt vaga rapidamente sulla scritta sbilenca prima che inizi a parlare.
“Uhm, okay... Se fossi un rapper ironico questo sarebbe il mio nome”
“Un rapper ironico”
Kurt annuisce, notando la confusione negli occhi di Blaine.
Poi improvvisamente gli viene in mente un ricordo, che solletica i suoi occhi e gli fa quasi venire voglia di piangere e allora lo dice, guardandolo negli occhi.
“Lo abbiamo bevuto quando abbiamo... Quando siamo andati a pattinare a Bryant Park” 
Le labbra di Blaine si aprono in un magnifico sorriso mentre:“Deve avere qualcosa a che fare con la cioccolata calda“ dice senza esitare, ricevendo un piccolo grido di esultanza in risposta.
“Sarebbe questo il tuo nome da rapper? Saresti MC cioccolata calda?”
Kurt sospira, guardandosi intono con aria fintamente malinconica
“La vita che non ho mai avuto”
Blaine ride, scuotendo debolmente il capo.
“Che tragedia, hai sbagliato mestiere. E ora cosa sei? Un insegnante?”
Kurt annuisce, non potendo impedire ad una strana sensazione di impossessarsi di lui.
Lui e Blaine, insegnanti. 
Chi l'avrebbe mai detto?
Quei due ragazzini impauriti che solo qualche hanno prima stavano scappando dai rispettivi prom per poi farsi forza insieme e tornare in quella grande sala ad affrontare il resto del mondo, due uomini con un lavoro importante ed una carriera pronta a spiccare il volo da un momento all'altro.
Kurt si ferma un attimo a pensarci e si rende conto che, suo malgrado, sono cresciuti.
Sono cresciuti e non sono più insieme e tutto ciò non fa altro che accentuare quel salto temporale che adesso sente sulle spalle, come se non se ne fosse mai accorto prima di allora.
Ma Baine ha ancora gli occhi grandi da cerbiatto e quel suo immancabile charme che lo ha fatto innamorare, ha ancora quelle piccole fossette sulle guance quando sorride e non ha mai smesso di guardarlo come se Kurt fosse il centro del suo mondo e quando ‘Tocca a te’ dice, passandogli un foglietto, c'è un ‘Non ti dirò mai addio’ che resta inespresso e fluttua nell'aria come una bolla di sapone in procinto di scoppiare. E Kurt la prende e la tiene per sé, se la stringe al petto e non la lascia andare e poi gli sorride ed ha di nuovo sedici anni, sono ancora fidanzati ed il tempo non è mai passato.

 

Teach my skin
Those new tricks
Warm me up
With your lips
Heart to heart,
Melt me down
It's too cold
In this town



Darren lo ama e lo stringe e lo bacia, mentre affonda lentamente dentro di lui un numero imprecisato di volte, sentendo ad ogni spinta il corpo dell'altro tendersi per venirgli incontro.
Chris ha le gambe strette attorno alla sua vita e le mani tra i suoi ricci scuri, la schiena che striscia contro la parete dell'ascensore, lasciando segni che saranno visibili per giorni sulla sua pelle troppo chiara. Lo bacia, inghiottendo ad uno ad uno tutti i suoi gemiti, fidandosi ciecamente di lui e di quella nuova ed incredibilmente eccitante posizione che amplifica tutti i suoi sensi.
E poi è solo piacere. Piacere che si irradia lungo tutto il suo corpo e va ad annidarsi proprio lì, tra le sue gambe, dove il tocco gentile della mano di Darren lo sta portando al limite.
Ed è caldo. Caldo come i baci che il ragazzo lascia di tanto in tanto sul suo collo, e caldo come la pressione del suo corpo sudato contro il  proprio petto. Caldo come il suo respiro a fior di pelle e il modo in cui lo sta amando, donandogli tutto se stesso.
Ed è blu.
Blu come la giacca di Kurt che giace abbandonata da qualche parte tra i rimasugli del picnic e che Darren riesce a malapena a scorgere con la coda dell'occhio in un angolo lontano.
Blu come il soffitto di quell'ascensore improvvisato che nel suo inconsueto luccicare riflette le loro figure strette una all'altra, i corpi che affondano e si fondano e sussultano come fossero due parti di un'unica grande entità.
Blu come gli occhi che Chris socchiude per poterlo ammirare e blu come il mare che contengono e da cui Darren si lascia travolgere senza speranza di riuscire a riaffiorare.
E Chris si abbandona totalmente a lui, alle sue carezze e ai suoi baci e quando il piacere diventa troppo da sopportare si arrende e lascia che l'altro lo porti oltre il limite, che lo faccia sentire infinito, come solo lui riesce a fare.
E allora pensa che non vede l'ora di avere un figlio e costruire un famiglia con lui, ma forse possono aspettare ancora un po', giusto il tempo di fare l'amore in un altro paio di luoghi impensabili ed amarsi come quei ragazzini che non hanno mai smesso di essere.

 

 

And the feeling I forget
I’m in love now
Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved
This feels like I’ve fallen in love
Fallen in love
Fallen in love

 

Blaine guarda Kurt e vorrebbe odiarlo, il fatto è che non ci riesce.
Vorrebbe odiarlo per aver preso il suo cuore con quegli occhi grandi e profondi come oceani ed il sorriso gentile, adesso piccolo e dolce sul suo viso pallido, adesso ampio e malizioso a tendere le labbra piene e vellutate, ed averlo distrutto in mille pezzi. Vorrebbe odiarlo per averlo preso e spezzato come ha fatto con quella promessa d'amore stretta in cima alle scale della Dalton per ben due volte. La prima, quella silenziosa, in cui 'Io sono Blaine' gli ha detto lui, stringendogli la mano e 'Kurt' ha risposto l'altro, con quello sguardo che sembrava tanto un 'Oh eccoti qui, ti aspetto da una vita intera'; e la seconda, quella ad alta voce, tra i fisichi e gli applausi di incoraggiamento e quel 'Si' appena sussurrato che era un 'Sarò tuo per tutta la vita'.
E vorrebbe odiarlo perché nonostante sia stato proprio lui a lasciarlo, ogni volta che lo guarda Blaine riesce a scorgere il dolore che fluttua nei suoi occhi chiari ed è stanco di sentirsi costantemente in colpa per aver provato a rifarsi una vita.
Ma non riesce ad avercela con Kurt per questo, perché nonostante tutto Kurt è ancora la creatura più bella e pura e meravigliosa di questo mondo.
E allora Blaine pensa che lo odierà se può e se non può l'amerà contro voglia.

Blaine guarda Kurt, ma ance Kurt guarda Blaine mentre It must have been love risuona tra le quattro pareti di cartongesso dell' ascensore. 
Anche Kurt guarda Blaine e gli sembra che la sua intera vita gli stia sfuggendo tra le dita come sabbia senza che lui possa fare qualcosa per fermarla.
Blaine ha le gambe rannicchiate contro il petto, un'espressione terrorizzata sul viso dai lineamenti morbidi e le buffe sopracciglia aggrottate, quasi stesse cercando di convincersi che, se chiuderà gli occhi, tutta quell'assurda situazione si risolverà.
E Kurt vorrebbe solo mandare a quel paese quell'inutile pausa che sembrano essersi presi ed alzarsi, camminare verso di lui e prendergli il viso tra le mani.
Dirgli ‘Ti amo, Dio, quanto ti amo. Fa male amarti così tanto, mi sembra di soffocare’, dirgli ‘Non mi lasciare ti prego. Non vedi cosa sono senza di te? Non vedi che non so neanche come mi sento quando non ci sei? Non so neanche come si faccia a vivere senza amarti ogni secondo della mia vita’, ma Blaine non prova lo stesso e questa è una realtà difficile con cui fare i conti.
“Voglio uscire, sta diventando davvero caldo qui dentro” mormora la voce di Blaine, soffocata dal bordo della camicia che tiene premuta contro la bocca per non inalare lo strano gas che Sue ha liberato nell'aria, e l'intero colpo di Kurt è percorso da un fremito a quelle parole.
La strana bambola ghigna soddisfatta, emettendo un sibilante 'siii', ma Blaine gela immediatamente il suo entusiasmo con un semplice “Non caldo in quel senso!” e questa volta Kurt non puo' reprimere un piccolo moto di delusione che gli attraversa le iridi chiare.
Sposta velocemente lo sguardo il più lontano possibile da Blaine quando lui:“Fa davvero troppo caldo e voglio andare a casa” dice, e affonda le unghie nella pelle morbida degli avambracci, per ricacciare indietro le lacrime.
È così strano pensare ad una casa come qualcosa che non appartiene più ad entrambi.
È così strano pensare ad una casa come qualcosa di svincolato da Blaine che in quegli anni è sempre stato la sua unica e vera dimora. 
Ed è ancora più strano e doloroso e alienante il dover sopportare che Blaine abbia un'altra casa adesso, una casa da condividere con qualcuno che non sia lui ed un altro corpo da stringere che è sicuro non gli regalerà mai il calore intenso che i loro corpi emanavano quando si stringevano l'uno all'altro.
Kurt si sforza di non pensarci, mentre “Facciamo quello che dobbiamo fare” dice Blaine e “Non significa niente” risponde automaticamente la sua voce che, purtroppo, non rispecchia i suoi pensieri.
E poi succede tutto così in fretta.
Blaine si alza in piedi e Kurt lo segue e ci sono dei ‘Sue ci sta forzando’ ed un conto alla rovescia e poi improvvisamente non c'è più nulla, perché le labbra di Blaine sono sulle sue e Kurt non è più sicuro di niente e allo stesso tempo è consapevole di tutto.
Perciò porta una mano sulla sua spalla e lo attira sè, per cancellare una distanza che ha smesso di esistere tra di loro, e mentre lo fa si ritrova inspiegabilmente a pensare che ci sono ci sono tanti tipi di persone al mondo.
Ci sonoq persone che sono come le giornate d'inverno, quelle in cui il sole splende alto all'orizzonte e hai l'impressione di poter uscire ed andare a fare un tuffo al mare. Quelle che ti ingannano con il loro sfavillare e ti regalano solo freddo, freddo ed inquietudine. Ci sono persone che sono così: attraenti all'apparenza, eppure vuote dentro, fatte di ghiaccio e di un buio pronto ad inghiottirti quanto meno te lo aspetti. E ci sono persone che sono come le giornate d'estate, calde e travolgenti, così calde che a volte sei costretto a fuggire, perché sono quasi troppo da dover sopportare.
E poi c'è Blaine, che non é nessuna delle due, o forse è entrambe. C'è Blaine che é fuoco e vento gelido che collidono in un cuore troppo grande, in un sorriso troppo ampio, in uno sguardo eloquente, nel gesto fugace di una mano.
Poi c'é Blaine che ha in sé la potenza di una bufera ed il calore di mille stelle, il buio dell'abisso in cui sono precipitati e la luce accecante del loro per sempre, e Kurt vorrebbe solo lasciarsi abbagliare da quella luce, ma non sa come fare, senza rischiare di precipitare nel vuoto.
Ma poi Blaine lo bacia e ci sono tutti quei ‘Forse non voglio’ e ‘Siamo ragazzini’ e ‘Non ti perdonerò mai per questo’ che vorticano attorno a loro e scoppiano come bolle di sapone nel momento esatto in cui porta una mano dietro al suo collo, come per paura che si possa improvvisamente volatilizzare, e il mondo sembra girare talmente veloce che Kurt avrebbe le vertigini se non ci fosse il contatto caldo delle labbra di Blaine a tenerlo ancorato alla realtà.
E ci sono così tante cose da dire, che rimarranno inespresse nello spazio di un bacio, ma Kurt non ha voglia di pensarci, perché Blaine adesso é il suo presente e più che mai il suo futuro e dal modo in cui lo bacia sembra che anche lui provi lo stesso. 
Perciò silenziosamente prende coraggio e schiude le labbra ed il corpo dell'altro ha un sussulto a quel gesto. Lo porta un po' più vicino a sé e fa scorrere la lingua tra le sue labbra in un turbinio di mani, respiri affannosi e sussulti che si mescolare fino a fondersi e divenire un groviglio indistinto di suoni e luci in cui Kurt vorrebbe solo annegare.
E tutto sa di Blaine e di Fa minori canticchiati per casa e odore di pancake ai mirtilli di prima mattina. Sa di ‘Mai. Ti amerò per sempre’ e di ‘Ho scelto di fidarmi di te nonostante tutto’, sa di loro e di quell'eternità che ha il sapore amaro delle sue insicurezze e quello dolcissimo delle labbra di Blaine.
Ed improvvisamente Kurt non ha più paura.

You know, men fight as a way to stay connected,
but Blaine wasn't like that.
He wasn't afraid of intimacy


Darren dorme, le cigia poggiate dolcemente nel'incavo dellle guance ed il respiro regolare di chi è consapevole di trovarsi al sicuro tra le braccia della persona che ama.
Chris attortciglia un suo riccio attorno all'indice, mentre cerca inconsciamente di sincronizzare i loro respiri, quasi desiderasse davvero essere una cosa sola con lui.
Ed è strano l'effetto che Darren gli fa: lo fa sentire vivo.
Lo fa sentire come se ogni cosa nella sua vita valesse la pena di essere vissuta ed è una sensazione bellissima, perchè prima di lui Chris non si è mai sentito abbastanza neppure per se stesso, figuriamoci per qualcun altro.
Eppure adesso quel bellissimo ragazzo dagli occhi dorati ed i riccioli indomabili è lì accanto a lui, la testa sul suo petto e le labbra che sfiorano la sua pelle ad ogni minimo movimento e Chris si sente giusto per la prima volta nella sua vita.
E pensa che è bello stare così, così vicini a qualcuno che a volte ti chiedi come puoi anche solo esporti tanto senza aver paura di farti male, ma poi ricorda che i ragazzi spesso si scontrano per restare insieme, ma Darren, lui non è così, lui non ha pura dell'intimità.
Ma in fondo come potrebbe mai dimenticarlo? E' stato proprio lui ad aggiungere quella battuta nello script.
 

I wish I could carry your smile in my heart
For the times when my life feels so low
It would make me believe what tomorrow could bring
When today doesn't really know

 

Kurt è sempre stato segretamente convinto che la musica indichi una via: anche quando non la stai ascoltando parla di te. 
Poco prima, in quell'ascensore, It must have been love risuonava a tutto volume, quasi a volergli ricordare che, come ha detto Blaine, quel bacio non significava niente; ma adesso ‘I can't be too late to say I was so wrong’ stanno cantando le New Directions e Kurt non riesce ad impedirsi di pensare che sia vero.
Volta impercettibilmente il capo ed improvvisamente ha gli occhi di Blaine affogati nei suoi, al dì là di quel grande palco che li ha visti crescere e litigare e fare pace e baciarsi e dirsi 'Voglio andare a casa tua' poco prima di trascorrere la loro prima notte d'amore.
Guarda Blaine e lui gli sorride in un modo che Kurt non saprebbe descrivere, ma che lo fa irrimediabilmente innamorare di lui tutto da capo, ancora e ancora, per tutta l'eternità.
Guarda Blaine e pensa che tra amore e amicizia c'é la distanza di un bacio e loro quella distanza non l'hanno cancellata, l'hanno proprio infranta. 
Blaine è ancora il suo migliore amico, il più vero e fedele che abbia mai avuto, ma non potrà mai essere solo quello e Kurt adesso ne è più consapevole che mai. E sa anche che continueranno a cercarsi, finché non smetteranno di perdersi, nonostante faccia ogni volta un po' più male. 
E quando gli altri gli chiederanno perché continuano a rincorrersi, quando gli faranno notare che è più semplice smettere di perdersi che continuare a cercarsi, Kurt risponderà che la loro realtà é tutta un'altra cosa, che un amore come il loro fa paura, fa talmente paura che vorresti scappare, ma allo stesso tempo é la cosa è la cosa più bella e pura che ti sia concesso provare nella vita e, come droga, scorre sotto pelle, fin dentro le vene, amplificando tutte le tue percezioni. 
Kurt gli dirà che da Blaine si farebbe distruggere il cuore mille altre volte se questo significasse vederglielo ogni volta ricucire con un bacio e sopporterebbe altri mille ‘Non ti perdonerò mai’ perché sa che Blaine, in ogni vita che vivranno, lo perdonerà sempre. 
Perché, nonostante siano passati più di sei mesi, continua a percepire la consistenza del suo corpo sotto le dita ed ogni volta che Blaine respira sembra star ansimando di nuovo contro il suo collo mentre Kurt è dentro di lui e stanno facendo l'amore.
E lo sa che Blaine prova lo stesso, perché glielo sta comunicando con lo sguardo.
Gli sta dicendo che le catene si sono spezzate ed è come se tutto il rancore che ha provato fino a quel momento fosse scivolato via, cancellato da quell'amore che è capace ogni volta di riportarlo in vita. 
Gli sta dicendo che ha provato ad odiarlo e poi ad amarlo contro voglia, ma la verità è che lo ama e basta, senza se e senza ma e vuole smettere di scappare. 
Perché in fondo tutto ciò che vuole fare, tutto ciò che ha sempre voluto fare è esattamente quello: passare la sua vita ad amarlo.


 

Here I am c:

Ecco qui la mia nuova follia!

Allora che dire... Questa os nasce da una notte insonne di diretta ed inizialmente doveva avere a che fare con un certo ‘Mr Hummel’, ma alla fine è degenerata ed è diventata quell'iniezione di insulina che i più temerari tra di voi hanno appena letto.

Mi scusa davvero per tutto il fluff che ci ho messo, ma quei due (anzi, quei quattro) mi stanno facendo perdere la testa.

Per quanto riguarda la storia non ho molto da dire!

Volevo solo farvi sapere che le ff a cui alludono i CrissColfer nella os sono Make You Feel My Love (quella del gelato) e As a Phoenix (quella dei bambini).

Un piccolo omaggio a due piccoli grandi grandissimi capolavori c:
Per quanto riguarda il titolo è una frase di Ovidio ripresa da Petrarca in uno dei suoi scritti... si, lo so, sono un caso perso ahahah

Volevo inoltre ringraziare un po' di persone prima di chiudere: Anto, che con tutti i suoi insulti e scleri e complimenti mi costringe a scrivere cose assurde e mi riempie di affetto; Deb e le nostre bolle che scoppieremo insieme; ed Ale che oltre a dare degli abbracci fantastici ha gentimente fornito la frase "Dipingimi come una delle tue ragazze francesi, Dare" ahaha
Vi voglio bene, ragazze.

Un grande grazie inoltre alle 67 persone che hanno messo mi piace alla mia pagina su facebook (No_H8 - EFP, scusate, non so taggare ç__ç).
Grazie di cuore. E' davvero importante per me.

Per ultimo, ma sempre più importante, grazie alla mia ragazza che è la mia Darren e la mia Blaine.
Questa os è il mio regalo di San Valentino per te, perchè la maggior parte delle cose che pensano i personaggi le penso anche io.
Ti amo

Buona lettura a tutti c:

 
  
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