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Autore: Yulin Fantasy    14/02/2015    1 recensioni
[Fratelli Marx\Marx Brothers]
{Con questo mio scritto non intendo dare rappresentazione veritiera di questa persona}
{Groucho x my OC}
{Buon San Valentino}
- Non potevo prenderti nient’altro. Sarebbe stato meglio un libro… quelle rose, un giorno, appassiranno e non si sarà nulla per ricordarle…-
Prima che potesse aggiungere qualcosa, Juliet gli diede una rosa.
- Mettila nel tuo libro preferito, da cui sai che non ti separerai mai. E io farò lo stesso. Così, rimarrà per sempre il ricordo di noi… della nostra amicizia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza stava correndo tra le strade ancora un po’ innevate della strada.
Beh, era febbraio… il quattordici febbraio, per precisione.
La ragazza teneva stretto a se un libro, preso dalla biblioteca.
Era un bel romanzo, parlava dell’amore.
Lei non poteva sapere cosa fosse l’amore.
Sapeva che era un emozione strana, ma non l’aveva mai provato..
Quando arrivò in un giardino, protetto dalle mura delle case circostanti, si mise seduta su una panchina a leggerlo.
- Ehy, Juliet!-
Juliet alzò la testa e vide Julius, pure lui con in mano un libro, sorriderle. Come lei, aveva tredici anni.
- Sapevo che ti avrei trovata qui.-
- Ciao Julius. Sono felice di vederti.-
- Pure tu sei andata a prenderti un nuovo libro?-
La ragazza annuì. Lo mostrò all’amico.
- “Romeo e Giulietta”? E’ bello?-
- Sì, molto bello. Parla di queste due persone che si amano… tu sei mai stato innamorato, Julie?-
Chiese, curiosa. Julius scosse la testa.
- Neppure io. Le mie compagne di classe dicono che sono strana, che dovrebbe essere normale che io abbia almeno una cotta…-
- Ma non è così, vero?-
Juliet si prese i capelli castano scuro tra le mani.
- No. Cioè, forse, anche se fossi innamorata, non me ne accorgerei…-
Il ragazzo sembrò sorpreso da questa affermazione e la sua espressione divertì l’amica, che si mise a ridere.
- Ma, Juliet, tu potresti avere tutti i ragazzi ai tuoi piedi, se solo lo volessi!-
- Questo me lo stai dicendo solamente per farmi felice.-
- No, per niente.-
Ribatte lui. Poi, prese la mano di Juliet.
- Posso… posso portarti in un posto?-
La ragazza sembrò sorpresa.
- Quale posto?-
- Un bel posto. Chiudi gli occhi e lasciati guidare da me.-
Juliet tentennava un po’, ma poi decise di fidarsi: in fondo, era il suo migliore amico. Prese la sua mano e lo seguii. Intanto Julius le parlava, per farle capire che le era vicino.
Parlava di quello che succedeva a casa, dei suoi fratelli, di sua cugina e sua zia, dei suoi genitori, dei suoi nonni… della scuola, dei libri, della musica…
E Juliet lo ascoltava, ormai incantata dalla sua voce, che parlava in modo chiaro e diretto e dal suono soave e cristallino che aveva… non avrebbe mai smesso di ascoltare la sua voce. La voce di Julius.
A un certo punto si fermarono.
- Sei pronta?-
- Sì!-
Aspettò qualche secondo, per poi dire:
- Ora puoi aprire gli occhi.-
Juliet allora aprì gli occhi: era nella vecchia casa, una casa ormai abbandonata, ma ora non lo sembrava più. Era stata pulita e arredata poveramente, e alcune assi di legno erano state saldate.
- Dicevi sempre che ti sarebbe piaciuto venir a vivere qua… ecco, io ho solo accelerato i tempi.-
La ragazza corse da Julius, con le lacrime agli occhi della commozione.
- Oh, Julie! Grazie! Non mi dirai che hai fatto tutto da solo?-
- Ehm… no. Mi sono fatto aiutare dai miei fratelli maggiori e da mio padre.-
Solo in quel momento, Juliet notò sul tavolo un bellissimo mazzo di rose.
- E… queste?-
- Un mio personale regalo. Ho messo da parte un po’ di soldi… e, appena sono passato davanti al rosario e ho visto a queste rose… ho pensato a te.-
Juliet prese una rosa tra le mani, stando attenta a non pungersi.
- Sono… sono davvero meravigliose, Julius.-
Sussurrò lei. Il ragazzo sorrise, ma poi sospirò.
- Non potevo prenderti nient’altro. Sarebbe stato meglio un libro… quelle rose, un giorno, appassiranno e non si sarà nulla per ricordarle…-
Prima che potesse aggiungere qualcosa, Juliet gli diede una rosa.
- Mettila nel tuo libro preferito, da cui sai che non ti separerai mai. E io farò lo stesso. Così, rimarrà per sempre il ricordo di noi… della nostra amicizia.-
Disse. Julius prese il fiore e lo guardò per un po’. Poi prese per mano la ragazza e le diede un bacio, facendo arrossire entrambi.
- S… scusa… non volevo, è stato un impulso improvviso, io…-
Prima che potesse dire qualcosa, Juliet gli ricambiò il bacio, delicatamente sulla guancia.
- Così… siamo pari.-
Disse lei. Julius annuì, per poi guardare la rosa.
- Prometto… che la nostra amicizia non si spezzerà mai.-
- Lo prometto.-

 

Sono passati anni ormai, da quella promessa.
Lei corre, corre più veloce che può.
Quando aveva riaperto il libro, i petali di rosa erano caduti a terra.
E lui era tornato.
Forse era un segno, o forse no…
Sapeva solo, che anche se ora era una donna, in quell’istante era tornata bambina.
Riuscì a trovarlo, prima che potesse entrare al teatro.
- JULIUS!-
L’uomo si girò e rimase sorpreso.
- J… Juliet?-
La donna sorrise e andò da lui, porgendoli i petali della rosa.
- L’avevamo promesso, no? Non ci saremmo mai dimenticati l’uno dell’altro…-
Julius sorrise e Juliet aggiunse.
- Non è vero, Julius? O forse ti dovrei chiamare… Groucho?-

ANGOLO AUTRICE
Buon San Valentino! Ve lo auguro con questa romantica fiction su Groucho e una delle mie OC più importanti, Juliet! Sto anche scrivendo una long su di lei.
Spero che vi piaccia!
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy

 

   
 
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