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Autore: clary30    15/02/2015    2 recensioni
Una ragazzina minuta, dai capelli rossi, gli occhi verdi, con un passato che ignora, un amico straordinario e un grande amore alle porte...
AS LONS AS I CAN STILL DREAM I WILL DREAM OF YOU
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Simon Lewis
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                   IN PALESTRA
-Jace ! Jace! –

Clary arrivò in palestra come un tornado e Jace temette il peggio.

-cosa succede Clary? –

Gli raccontai tutto quello che mi aveva detto Magnus e dopo che ebbi finito lo sentì borbottare

-è molto strano … molto strano… -

- va bene dai adesso noi ci alleniamo e domani andiamo alla festa di Magnus così vedremo di capirci qualcosa in più. –

Detto questo mi porse un pugnale e mi disse .

- cominciamo con il lancio dei pugnali -

- dammene altri quattro – dissi

- perché? –

-perché li voglio tenere tutti in mano prima di lanciargli. –

- va bene – e mi porse altri quattro pugnali poi mi disse.

- lanciali sul bersaglio e cerca di beccare il cerchio rosso su ogni bersaglio –

Mi posizionai davanti al primo bersaglio e mi preparai a lanciare. Lanciai il primo e nel giro di trenta secondi avevo lanciato tutti e cinque i pugnali centrando esattamente il cerchio roso di ogni bersaglio.

Jace aveva uno sguardo stralunato.

- ma come fai? – sembrava sinceramente impressionato.

- sicura di non essere mai stata allenata? –

- no mai. Mia madre mi ha anche sempre vietato di fare attività sportive. –

-anche questo è strano – mormorò. – adesso passiamo alla camminata sulla trave –

La trave era un aggeggio di legno di circa 10 centimetri di spessore posto vicino al soffitto a circa 10 metri di altezza dal suolo.
Una persona normale avrebbe avuto una paura pazzesca di starsene li sopra a fare salti e acrobazie, o anche semplicemente camminare, sapendo che nel casso cadessi ti saresti spiaccicato al suolo come una sottiletta
Questo lo avrebbe pensato chiunque ma non io, dato che il mio cervello stava pensando
“ ma è un gioco da ragazzi! “
“stai zitta stupida coscienza, non ti rendi conto che potrei morire?”
“ma che cavolo dici, sei perfettamente in grado di fare tutto ciò e nel profondo lo sai”
“ ti ho detto di tacere”

Perfetto ora si metteva pure a parlare con la sua coscienza, fantastico!

- va bene Clary. Cominciamo. – dice Jace – adesso Sali là sopra e mi fai vedere cosa sai fare. –

- D’accordo –

Comincio a salire per arrivare a posizionarmi sopra la trave.
Quando finalmente mi trovo in equilibrio sopra di essa, comincio a saltare e a fare dei salti che nemmeno sapevo di conoscere, tantomeno di saperli fare e infine, finita la mia esibizione salto a terra esattamente davanti a un Jace veramente molto stupito con un triplo salto mortale avanti, dall’arrivo perfetto.

- Ecco fatto! –

- tu sei un mostro Clary! Non nel senso cattivo, cioè sei un fenomeno della natura! –

- oh sì adesso sì che mi sento sollevata. Prima Alec adesso te. Ma la smettete di dirmi che non sono normale! – sbotto io con aria stressata.

-  tu lo vuoi capire che nessun Nephilim nel corso della storia è mai stato in grado di fare ciò che fai tu senza un briciolo di allenamento? –

- ora me ne vado nella mia stanza a dormire, ci vediamo domani mattina. –

- va bene alle 8 in biblioteca –

Mi avvio verso la mia stanza e prima di entrare mi accorgo che è esattamente di fronte a quella di Jace e sul viso mi compare un sorrisino idiota.

Mi faccio una doccia veloce e poi dopo aver preso il mio album da disegno con tutto il materiale necessario mi avvio verso la serra.
Appena entro tutti i colori di quel luogo magico mi esplodono davanti agli occhi
 È meraviglioso.
Comincio a disegnare e subito dopo mi ritrovo a guardare sul foglio prima bianco un intrigo di linee nera che non comprendo.
È una runa.
Nel mio cervello si forma un’unica parola … MEMORIA.

La fisso ancora un po’ poi di scatto chiudo l’album e torno nella mia stanza quasi correndo.
Quando passo davanti a quella di Jace sento delle voci che parlano concitate al suo interno.
Sono Isabelle, Alec e Jace.
Sento la voce di Alec:

- dobbiamo avvertir i Fratelli Silenti –

- no! Prima andiamo alla festa di Magnus e dopo aver sentito quello che di deve dire decideremo cosa fare –

- ragazzi, al momento non dobbiamo parlarne nemmeno con Hodge, mi sembra un po’strano ultimamente. –

- hai ragione Izzy. L’ho notato anche io. –

Dopo quello scambio di battute Clary sente la voce di Isabelle :

- va bene ragazzi adesso io me ne vado in camera mia e ci vediamo domani mattina in biblioteca alle 8. Notte!-

Clary ebbe appena un secondo di tempo per scomparire all’interno della sua stanza prima che la porta di Jace si aprisse e ne uscisse Isabelle.

Clary si fece un’altra doccia  poi si infilò a letto.

Dopo parecchie ore in cui continuò a girarsi e rigirarsi, finalmente riuscì ad addormentarsi. Ma il suo sonno ebbe vita breve.

Si trovava in una pianura verde, verde smeraldo, brillante.
C’era una casa, no non una casa, una tenuta, come quella di Luke in cui passavano la estati.
Poi comparve un’altra immagine.
C’era la stessa casa ma stava andando a fuoco.
Poi vide una donna che scappava con qualcuno in spalla, poi davanti ai suoi occhi vide due profondi occhi neri , privi della lucentezza e del colore sempre presenti, erano due buchi neri, due pozzi di inchiostro nero senza fondo e poi una voce che diceva sei mia Clarissa Adele Morgenstern.

Poi il buio e Clary si svegliò urlando.

- Aaaaaaaaaaaaaaah! -

 
   
 
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