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Autore: kibachan    15/02/2015    3 recensioni
Secondo viaggio nei pensieri più profondi di Erik Lehnsherr e Charles Xavier, questa volta durante gli avvenimenti di "days of future past".
mentre Erik è sereno e determinato nella sua crociata contro l'umanità, ora è Charles h bruciare nelle fiamme della disperazione. I ruoli si sono invertiti...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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premessa: ok! Lo so che avevo promesso di scrivere il capitolo 15 di restarting... ma questa settimana ho avuto finalmente l'ispirazione per scrivere questa song-fic: il seguito di “i love the way you lie” con protagonisti Erik Lehnsherr e Charles Xavier, questa volta ambientata nel film “days of future past”.Amo 'sti due e sono sicura che anche chi aspettava restarting apprezzerà la deviazione XD. Spero che leggerla emozionerà voi come ha emozionato me scriverla!

 

Everything burns

 

'Till everything burns 
While everyone screams 
Burning their lies 
Burning my dreams 
All of this hate 
And all of this pain 
I'll burn it all down 
As my anger reigns 
'Till everything burns 


Charles

Tutto brucia.
Sei contento Erik? Ecco dove ha portato la 'guerra santa' che hai sponsorizzato per tutta la vita.
Era la nostra sopravvivenza o la loro dicevi. Avevi torto.
Perchè a questo fuoco non sopravviverà nessuno.

 

 

Erik

Tutto brucia.
Sei contento Charles? Ecco dove ci ha portato la tua diplomazia. Te l'avevo detto che la pace era impossibile. Avremmo dovuto schiacciarli finché ne abbiamo avuto la possibilità. E invece l'homo sapiens è stato così idiota da dar vita a un fuoco a cui nessuno sopravviverà.

E ora siamo di nuovo insieme. A tentare di mettere una pezza a questo gran casino.
Ti guardo dare istruzioni a quel cavernicolo di Wolveryne su come parlare al te del passato, e nascondo un sorriso.
Non lo ammetterò mai a voce ma non mi importa se lo senti nella testa. Una parte di me è contenta di essere di nuovo con te.

 

50 anni nel passato

 

'Till everything burns 
While everyone screams 
Burning their lies 
Burning my dreams 
All of this hate 
And all of this pain 
I'll burn it all down 
As my anger reigns 
'Till everything burns 

 

Charles

Tutto è bruciato.
Tutto quanto.
Giaccio su un vecchio divano consunto con la testa leggera... vuota.
I fumi dell'alcool annebbiano quel poco di attività cerebrale che mi è rimasta.
Poca... rispetto a cosa potevo fare in passato... ma va bene così.
Non la voglio più questa mente.
Non voglio quel potere.
Cammino e tanto basta.
Il prezzo è rinunciare a sentire l'intero pianeta piangere i suoi caduti in una guerra più assurda di quella contro i mutanti?
Ben venga.
A me non importa più.

Poi arriva un tizio assurdo e mi strappa dal mio torpore. Vuole il professor Xavier, vuole incastrarlo in una missione che salverà il mondo dice..... pazzesco...
“non c'è più nessun professore qui...” gli biascico in faccia.
Non c'è più niente.
Le mie sicurezze.
I miei sogni.
La mia vita.

Ma quello insiste.
Quasi rido quando dice che non solo vuole me, ma vuole anche te...... Erik.
Un tale sconforto mi assale al solo pensare il tuo nome che butto giù mezza bottiglia di alcool in una sola sorsata.
Ancora troppa attività cerebrale per i miei gusti.
Ero uno sciocco.
Credevo di poterti cambiare.
Ero convinto. Sicuro di me. Ero solo uno stupido ragazzino.
Credevo di sapere tutto, Erik, quanto ti ho incontrato, io mi sentivo padrone del mondo e del destino.
Ma non era vero.
Erik, tu mi hai travolto.... travolto completamente. Credevo erroneamente di strati aiutando ad uscire dal baratro.
E invece eri tu che mi ci trascinavi dentro.
Ero convinto di averti aiutato a domare il tuo fuoco.
E invece fiamme hanno finito per divorarmi. Mentre tu ne rinascevi come la fenice dalle ceneri, io rimanevo sfigurato. Arso vivo
perchè non eri come gli altri Erik. Non sei stato un allievo... un collega... un alleato...
sei stato l'unica persona con cui io mi sia sentito davvero alla pari, l'unica con cui io sia stato davvero me stesso.
Tu mi sei entrato dentro. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentito più vicino a te che a chiunque altro, e quando te ne sei andato mi hai tolto tutto, Erik.
Le mie gambe, i miei sogni, i miei poteri..... Raven.
E ora non ho più niente.

Il troglodita insiste ancora.
E sia. Tanto che altro ho da fare?

 

Erik

Ero qui a farmi i fatti miei quando qualcuno si è preso il disturbo di farmi evadere.
Che gentili.
Sono una persona nuova rispetto al passato. Ho autocontrollo da vendere.
Però non nego che trovarti lì mi ha scosso, Charles.
Neanche il tempo di accertarmi che fossi veramente tu che mi hai dato un pugno in faccia.
Ci sta.
Sorrido all'inizio, pensando che anche se ne hai di motivi per avercela con me, non ti facevo tipo di alzare le mani gratuitamente.
Ma ti osservo meglio, mentre un tipo peloso mi spiega a cosa devo tanta grazia, e ti vedo diverso.
Non c'è solo rabbia nei tuoi occhi.
Sei insicuro Charles? È dubbio? Smarrimento? Quello che avverto?
A tal punto le fiamme ti hanno divorato Charles?

Ci attaccano e le mie dita fremono al solo pensiero di far vibrare di nuovo il metallo. Ma prima ancora che mi muova tu sei già nella mia testa e gridando mi afferri sul petto. Mi blocco per un istante, perché in quel gesto rivedo il Charles che conosco.
Ma è solo un attimo e la sensazione svanisce.
Che pena mi fa Charles....

 

Charles

Ti guardo mentre ti avvicini con la scacchiera in mano.
Immagino che non serva un potere come il mio per cogliere quanto io sia furioso e mi trattenga a stento.
Non so perché ma mi sembra quasi di vederti gongolare, all'idea che l'uomo inventerà una macchina per annientarci.
Ti senti di aver avuto ragione, ma non è così.
Sarà Raven a scatenare una guerra, e lo farà per come tu l'hai plagiata.
Dio se solo ci penso esplodo.

 

Erik

Ci ho provato ma sembra che il mio kalamut della pace non ti interessi Charles.
Ti guardo e la mia pena aumenta, di pari passo con la rabbia.
Te ne stai lì come l'eroina di una tragedia, a crogiolarti nel pensiero che sia tutta colpa mia e che tu sia l'unica vittima della mia disumana crudeltà, ma ti sbagli.
Come avevo previsto di scagli contro di me con il fuoco che ti brucia negli occhi, ma io sono una pietra.
Non sono io che ti abbandonato Charles. Sei tu che hai abbandonato tutti noi, nascondendo la testa sotto la sabbia mentre i nostri ragazzi venivano trucidati come bestie.
Ti urlo in faccia la mia fredda rabbia mentre il mio sconfinato potere comprime l'aereo su cui ci troviamo. Tutto brucia Charles.
Tu dici che non siamo i responsabili di quello che è accaduto ma ti sbagli.... lo siamo.... tutti e due.... sopratutto tu e la tua ignavia.

 

 

Charles

Lo odio ma mi fai paura Erik. Ora che non sono più sicuro di me, mi fai paura. Ma non distolgo gli occhi mentre fai tremare le pareti.
Perchè tu hai ragione.
Tutto è bruciato e la colpa è nostra, è mia.
Ma nella tua narcisistica follia non ti rendi conto che anche quello che non è ancora accaduto sarà colpa nostra.
Tu dici di no, dici che non saremo noi e responsabili, ma gli umani.
Ti sbagli Erik. Noi lo siamo. Siamo colpevoli.
Tu.... di quello che hai fatto a Raven, e io.... di non essere riuscito ad amarla abbastanza da impedirlo.

 

 

Erik

Non hai più i poteri Charles? Tu non hai più i tuoi poteri?
TU HAI RINUNCIATO VOLONTARIAMENTE AI TUOI POTERI... PER LE TUE GAMBE CHARLES???
sono talmente incredulo che per un attimo mi dimentico perché sono qui.
Tu sei pazzo.... sei completamente pazzo. Hai rinunciato ad essere un dio per poter camminare????
Una piccola parte di me si sente morire per essere la causa di questo tuo viaggio senza ritorno nella pazzia. Sono stato davvero io a ridurre in cenere la più potente mente della terra?
Ma a maggior ragione ora che tu non puoi fare nulla tocca a me impedire che il mondo si autodistrugga.

 

 

Charles

Non ci credo per un attimo quando ti vedo puntare la pistola contro Raven.
Cristo santo Erik ma cosa fai?
So che ami Raven, almeno quanto la amo io... ma perché scegli sempre la strada più violenta che raggiungere uno scopo!
Anche se senza poteri sono completamente inerme davanti a te mi metto in mezzo di getto, e so che è da pazzi perché come sei pronto ad uccidere Raven non esiteresti ad uccidere anche me, ma non mi importa.

 

 

Erik

Ovviamente sei tra me e lei, a tentare di fermarmi.
Mi fai una rabbia.
Ti credi un eroe Charles, a rischiare la vita per una donna che ti ha abbandonato?
Sei un illuso.
Io sono l'eroe. Il vero coraggio qui non sta nell'impedire col proprio corpo che una sola donna muoia, sta nell'uccidere con le proprie mani l'unica creatura che è stata capace di sciogliere il mio cuore di ghiaccio.... perché è la cosa giusta da fare.
“Charles, levati” ti ordino.
Conosco Raven meglio di te, non è fermandola oggi che la dissuaderai dall'uccidere quel tipo.
Ovviamente non ti sposti e io ragiono per un attimo sul fatto che dovrei spararti e toglierti di mezzo.
Ma la mia mano esita.
Non posso.
Ringhio quasi dalla rabbia.
Detesto il fatto di avere ancora una debolezza.
tu.

Raven ne approfitta per scappare e io ti scaravento di lato per inseguirla. La rabbia mi brucia ancora più forte nel constatare quanto è stato facile liberarsi di te.
Ti lancio un'ultima occhiata di puro sdegno prima di lanciarmi a finire il lavoro. In passato ti sarebbe bastato essermi a qualche chilometro per entrare nella mia testa e usarmi come una marionetta, e ora invece più che implorami con lo sguardo non puoi fare.
Non sei più un mio pari Charles.

 

 

Charles

Raven è riuscita a scappare e io esplodo per il male alle gambe. L'effetto del siero di Hank sta finendo e io già comincio a sentire gli angoscianti pensieri di Logan.
Mi viene da vomitare solo all'idea.... di rituffarmi in quell'oceano di menti.
Ma non ho scelta.
Solo il mio potere può provare a fermare Erik e Raven.
Ma il prezzo è la mia mobilità, la mia virilità... la stessa condizione di uomo.
Guardo con odio la sedia a rotelle, guardo con odio la mia immagine di mezzo uomo. Mi sento morire quando mi avvicino a cerebro.
Odio questo corpo.
Lo guardo Erik... e penso che ridotto così non potrò mai più considerarmi un tuo pari.

 

 

Erik

L'unico modo per impedire il futuro.... è attaccare per primi.
L'ho sempre pensato.
Noi siamo l'evoluzione. Noi dobbiamo essere la specie dominante.

Mi stupisco nel vederti qui Charles. Ma quasi sono contento. Vedo che finalmente hai smesso di nasconderti. Forse la penseremo sempre all'opposto, amico mio, ma almeno ti è tornata la voglia di combattere.
Sorrido quando scorgo la sedia a rotelle. Ora sei di nuovo l'uomo che ho sempre stimato Charles. Ma stavolta non puoi fermarmi.
Il mio potere arde come non mai nelle mie vene, e in un attimo il gruppo di uomini più potenti del mondo è in ginocchio, completamente in mia balìa.
Ti volto le spalle e fingo di non dare importanza al fatto che ti è crollato il palco addosso.
Impercettibilmente lascio andare un sospiro quando percepisco il tuo cuore battere contro le travi di metallo.
Sei vivo e tanto basta.
Io ho da fare Charles. Devo salvare la razza umana e quella mutante dall'estinzione.

 

 

Charles

Credevo di morire nel crollo e invece sono ancora vivo. Strano ma ho avuto la sensazione che queste travi più che schiantarsi si siano poggiate addosso a me.
Sei stato tu vero Erik?
Vorrei sondarti la mente per tentare di cogliere qualche briciolo dell'umanità che avvertivo quando eravamo più vicini, ma tu hai l'elmetto... e io ho da fare.
Mi sento male e perdo sangue ma non mi importa.
Tutto il mio essere è concentrato sul parlare alla mente di Raven. E anche se sono senza fiato sorrido quando avverto la sua rabbia sciogliersi, e finalmente cambiare idea.
Forse avevi previsto che io t'avrei inseguito Erik, ma non che Raven rinunciasse e ti si rivoltasse contro.
Anche se sono sotto decine di chili di lamiere mi basta un istante senza elmetto per essere nella tua testa.
È la solita esperienza devastante.
Ma mi è anche mancato in qualche modo.

Un attimo ed è tutto finito.
Le macchine sono inermi a terra.
Il presidente è ancora vivo e ha visto un mutante blu salvargli la vita. Forse siamo riusciti ad impedire il futuro.
Tu ti rialzi. Sei tranquillo.
Hai sempre incassato bene Erik.

 

 

Erik

Ti guardo mentre Hank ti tira fuori dalla lamiere e ancora smorzo un sorriso. Il tuo sguardo è di nuovo fiero.
Se suonarmele ti ha fatto tornare l'uomo di un tempo.... per questa volta va bene così.
“è solo una battaglia questa” ti dico senza avere il coraggio di avvicinarmi troppo a te “non è finita.... lo sai Charles?”

 

Charles

“lo so”

 

Erik

“arrivederci.... vecchio amico mio”

 

Charles

“arrivederci.... Erik”
Ti guardo andar via.
E sorrido.
So che vorresti che mi facessi da parte, per non essere costretti a scontrarci.
Ma non posso lasciar perdere Erik. Non posso lasciarti perdere.
E non è solo perché sono stato io... a risvegliare dentro di te il devastante potere che ti rende tanto pericoloso.
Ma anche e sopratutto... perché non smetterò mai di coltivare la speranza..... che tu possa trovare la pace.... Erik.

  
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