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Autore: essellunga1998    15/02/2015    3 recensioni
“Mamma…?”
“Eri-san sta arrivando.
Mi ha chiamato per avvisarti che arriverà con un po’ di ritardo per via del traffico, ma per il tuo combattimento dovrebbe esserci!”
La ragazza guarda il bambino così basso per lei, ma così simile all’altro…
Si morde il labbro inferiore e poi prende un po’ di coraggio e chiede.
“Conan-kun…?
Verrà anche Shinichi…?”
Lo sguardo sorpreso e poi improvvisamente rabbuito del bambino le fa capire molte cose.
Le solite cose.
“Ran-neechan.
Shinichi-kun non può venire per via del caso che st…”
“…Che sta risolvendo. Lo so.
Oramai questa tiritera la conosco a memoria.
Grazie lo stesso Conan-kun…”
Lo sguardo triste e spento della ragazza lo fa desistere.
Sa di essere la causa di quel dolore, ma non può che fare un ultimo tentativo come il bambino che non è.
Quando, con una mano, esprimi i tuoi pensieri e desideri.
Le tue paure...
Il tuo amore...
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mano: una fonte di informazioni mal celata ma mai veramente considerata.

Capitolo 1: thumb: Good Luck


Quella giornata era la più importante.
Da quando i suoi genitori la avevano fatta iscrivere al suo primo corso di Karate, avevano visto in lei non la classica ragazzina che veniva lì per divertimento, per autodifesa o per il volere dei genitori.
Lei sembrava essere nata per quello sport.
Arte di bellezza e perfezione nelle tecniche e mai di violenza.
Arte di difesa e mai di attacco.
Il karate.
E quella giornata segnava il suo percorso verso la fine di quella lunga e “seconda” vita.
Ma qualcosa non andava.
Sembrava agitata, confusa.
“Ran-neechan, qualcosa non va…?”
Una vocina di un bambino all’apparenza innocente, ma troppo cresciuto per quel corpo così piccolo.
“Oh, Conan-kun! Ciao!
Non dovresti essere di là con papà…?”

La voce spaventata e poi incrinata di una ragazza che ha visto e subito troppo per la sua giovane età.
“L’Oji-san sta intrattenendo della gente con le sue << magnifiche >> deduzioni, in attesa di vederti.”
Un sospiro sconfortato da parte della ragazza.
Suo padre non sarebbe cambiato mai.
“Mamma…?”
“Eri-san sta arrivando.
Mi ha chiamato per avvisarti che arriverà con un po’ di ritardo per via del traffico, ma per il tuo combattimento dovrebbe esserci!”

La ragazza guarda il bambino così basso per lui, ma così simile all’altro…
Si morde il labbro inferiore e poi prende un po’ di coraggio e chiede.
“Conan-kun…?
Verrà anche Shinichi…?”

Lo sguardo sorpreso e poi improvvisamente rabbuito del bambino le fa capire molte cose.
Le solite cose.
“Ran-neechan.
Shinichi-kun non può venire per via del caso che st…”
“…Che sta risolvendo. Lo so.
Oramai questa tiritera la conosco a memoria.
Grazie lo stesso Conan-kun…”

Lo sguardo triste e spento della ragazza lo fa desistere.
Sa di essere la causa di quel dolore, ma non può che fare un ultimo tentativo come il bambino che non è.
“Ran-neechan!”
La voce infantile, ma anche così adulta di quel bambino tanto strano le fa alzare gli occhi grondanti di lacrime dal pavimento.
Il bambino sussulta e vacilla un attimo di fronte a quelle lacrime tanto ingiuste sul suo bel volto, ma poi riprende forza.
“Ran-neechan!
Sono sicuro che Shinichi-kun sarebbe molto orgoglioso di te. Lo so.
Perché sei sempre stata la più brava e la più forte in tutto.
Non è qua con te fisicamente, ma ti starà pensando e augurando tanta fortuna da dove è in questo momento!”

La ragazza alza totalmente la testa, sorpresa.
Quel bambino è una continua fonte di sorprese.
Ed il pollice alzato lo simboleggia.
Il pollice della buona fortuna.
Di chi sa che vincerai qualsiasi guerra o demone che ti persiste.
Di chi sa che ne uscirai vincitore.
Il bambino la guarda e le sorride, per poi guardare l’orologio situato sul suo piccolo polso ed esclamare:
“Oh no!
Sta per iniziare la prima gara! A dopo Ran-neechan!
Buona fortuna!”

La porta che si chiude davanti a lei e dietro a lui.
“Grazie… Conan-kun…”
Un sussurro perso nella stanza.
Un dolce sorriso diretto al vuoto.

“Puoi farcela, Ran.
 Puoi farcela, piccola.
Good Luck…”



Ora mi ucciderete, lo so.
Volevo che finisse in un’altra maniera, ma non mi dispiace affatto anche questo finale un po’ spicciolo.
Anyway, Esse torna all’attacco con una nuova serie divisa in cinque capitoli autoconclusivi.
Uno per ogni dito della mano.
Ora vi domanderete (ma anche no): Questa idea da dove nasce?
Tutto da un film.
IL fim.
Ieri sera, insieme alla mia migliore amica, ci siamo viste per l’ennesima, estenuante volta  “L’asso di picche”.
In effetti, a SanValentino, questo film insieme a “Solo nei suoi occhi” sono l’eccellenza della coppia ShinRan.
Insomma, nel primo film c’è il bacio (tecnicamente è uno scambio di ossigeno, ma poco importa) ed il secondo è dedicato a loro due, con un contorno di trama.
Quindi, vedendo “L’asso di picche”, un’idea è iniziata a nascere in me.
E poi tutto è nato da se.
In effetti, se notate, c’è la comparsa di Conan (mai presente nelle mie storie).
Conan sarà fondamentale in questa storia.
Anche perché sarà più importante del suo vero alter ego.
Comunque sia, grazie chi continua a seguirmi nonostante i miei parti travagliati.
Un auguri a tutti quanti!
Un bacio.
Essellunga1998

 
  
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