[Brian’s P.O.V]
Nick è via da mesi.
Non viene più a casa dal mio ultimo compleanno.
Mi manca terribilmente.
Ho provato a chiamarlo ieri ma non mi ha risposto.
Non so come contattarlo.
Il mio cuore si sta rompendo in pezzettini.
AJ mi ha chiamato ieri sera ma non ho potuto rispondergli.
Penso che ora sia il momento perfetto per richiamarlo.
“Pronto?”
“Jay, mi senti? Sono Rok.” Cerco di essere felice per nascondere la mia tristezza.
“Ciao Rok! Come stai? Sei impegnato? Devo portarti in un posto…” Sembra preoccupato.
“Io sto bene… Ma dove andiamo?”
“Vedrai… Sto venendo da te. Preparati.” Ha detto mentre chiudeva la chiamata.
Ho paura.
Dove mi vorrà portare?
Spero che non mi porti in un pub perché se lo fa, lo ammazzo.
“Rok! Vieni giù!” Jay è qui.
Mi metto la giacca mentre scendo.
Entro nella macchina di Alex e lui automaticamente inizia a guidare.
Stiamo in silenzio per dieci minuti.
“Dov’è Nick?” Gli chiedo.
“E’ in riabilitazione. Ti sto portando là.” Mi risponde.
Sono scioccato.
Perché non me l’ha detto?
Questo mi spezza sempre di più.
Guardo fuori dal finestrino e osservo la pioggia.
“Rok, tutto okay?” Mi chiede Jay.
Lo guardo e annuisco.
Non riesco a credere che il mio fidanzato sia un tossico-dipendente.

 

 
[Nick’s P.O.V]
Giorno 365 su 365.
Non posso più stare in quest’ospedale.
E’ quasi il 2006 ed io non voglio passarlo qui.
Mi mancano i miei amici.
Mi manca la mia casa.
Mi manca Brian.
Credo che lui sia l’unica ragione per cui io sono qui.
Perché sono drogato di lui.
Lui è la mia droga.
Mi sento molto solo qui…
Nessuno entra nella mia stanza…
Solo Katrina.
E’ la mia infermiera.
E’ dolce.
Ed è una delle prime ragazze che non hanno urlato quando mi hanno visto.
“Buon giorno Nick. Come ti senti oggi?” Dice Katrina mentre entra.
“Ciao Kat… Beh… Sto bene, ma sono triste.” Le dico, guardandomi i piedi.
“Qualcuno è qui per te…” Mi dice, mentre esce dalla camera.
Chi c’è?
Chi vuole vedermi?
Scommetto che è venuta la Morte per portarmi con lei.
Guardo verso la porta e aspetto, fino a quando vedo AJ entrare, mano nella mano con un coniglio molto alto.
Speravo veramente che da quella porta entrasse Brian insieme ad un bouquet di rose.
“Oh. Ciao AJ. Chi è quel coniglio?” Sorrido quando vedo la maglietta dell’animale, dove sopra c’è la tipica “Fangirl” emoticon.
“Chiudi gli occhi.” Mi ordina AJ.
Io chiudo gli occhi e sto in silenzio.
Sento che qualcuno si siede di fianco a me e mi tiene le mani, sono famigliari, ma non riesco a ricordare di chi siano.
Percepisco che c’è “amore” nell’aria.
Dopo un po’ di minuti, questo straniero mi bacia.
Non è possibile.
Queste sono le sue labbra.
Sono inconfondibili.
Penso di essere in un sogno.
Brian mi sta baciando.
“B… Brian?” Sussurro mentre apro gli occhi.
E’ accanto a me…
Non posso crederci…
Di fronte a me c’è Brian Littrell, il mio ragazzo, vestito come un coniglio.
“Ehi tesoro…” Mi dice mentre mi abbraccia.
“Mi… Mi sei mancato, Bri.” Gli dico, mentre lo abbraccio più forte.
Qualcuno viene da noi.
E’ il Dr. Smith.
“Carter, puoi andare a casa.” Mi dice.
Mi sento così felice dopo aver sentito ciò!
Vado a casa!
Posso dormire di nuovo con Brian!
Dopo qualche minuto preparo la mia borsa, con i miei pantaloni, magliette, biancheria intima…
AJ è già in auto, Brian è ancora qui con me.
“Perché non me l’hai detto?” Mi chiede Brian, guardandomi.
“Perché avevo il timore che tu non mi avresti amato più.” Gli dico, guardando il bellissimo pavimento in marmo.
“Cucciolo, ti amerò per sempre. Nessuno e niente potrà fermarmi.” Mi dice, avvicinandosi.
“Bri… Credo che debba stare qui di più.” Gli dico, sorridendo.
“Perché? Il dottore ha detto che puoi venire a casa!” Mi dice.
“Perché… Sono drogato di te.”