Anime & Manga > Escaflowne
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Autore: Selhin    04/12/2008    2 recensioni
Mi dispiace per chi la segue, ma non riesco più a scrivere questa storia. Il mio stile è troppo cambiato, eppure non me la sento di cancellarla. Grazie per avermi seguito. Un seguito della serie tv...sono passati 3 anni dal ritorno di Hitomi sulla Terra...da allora è cresciuta, è cambiata...ma una nuova visione le farà capire che un nuovo nemico si prospetta all'orizzonte... e perciò farà ritorno su Gaea...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cap 9- Dhelil

Cap 9-  La principessa oscura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Arrivarono al ponte in gran fretta.

Il ragazzo aveva il fiato corto, ed appoggiò delicatamente la gatta a terra sostenendola per le spalle.

  - Mi spiace…- mormorò lei guardandolo.

Lui si voltò stupito - E di cosa?-

  - Chissà che fatica hai fatto per portarmi fin quassù…- ma non finì la frase che lui le chiuse la bocca appoggiandoci l’indice.

  - Smettila…- disse severo -…ti ho già detto che non eri pesante. E poi per chi mi hai preso? Secondo te non ho la forza di portare una ragazza su per le scale? -

Hiroshi si allontanò da lei, lasciandola rossa in viso, e si voltò ad aprire la porta che dava sul ponte della Crusade. Un forte vento freddo lo investì, il cielo era azzurro e senza nuvole, ma il suo sguardo si focalizzò su una figura che avanzava verso di loro.

Accompagnato da Merle, raggiunse Allen e Millerna che guardavano la scena stupefatti.

  - Che cos’è?- chiese Hiroshi, non riuscendo a distinguere la figura che si avvicinava.

Poi Merle capì per prima ed urlò entusiasta - E’ l’Escaflowne!!!-

Il ragazzo la osservò confuso ma quando vide gli altri annuire felici, preferì stare ad osservare che fare domande.

Guardò quel gigante di metallo, riscoprendone il profilo di un drago. Un drago bianco, ed era bellissimo.

Poi finalmente il guymelef li raggiunse abbastanza da distinguerne le figure a bordo.

Erano Van e Hitomi.

  - Ma cosa?- chiese Allen fra se.

  - Hitomi è…- Millerna non finì la frase troppo sorpresa, ma al posto sua la terminò la gatta preoccupata e confusa - Sta pilotando lei l’Escaflowne? Perché?-

L’Escaflowne si avvicinò il necessario alla Crusade, per poi precipitarci violentemente sopra. Lo sbalzo d’aria costrinse i quattro a ripararsi gli occhi, non vedendo bene ciò che accadde.

Come il guymelef piombò sul ponte della nave, cadendo su un fianco ma senza danneggiarla, anche Hitomi cadde a terra pallida e priva di sensi.

Il primo a precipitarsi al suo fianco fu Van, scendendo velocemente dall’Escaflowne. L’afferrò per le spalle, voltandola per guardarla in viso e accertarsi che stesse bene. Fu la sua voce che la chiamava a far capire al resto del gruppo cosa stava accadendo.

Allen corse dai due, seguito da Millerna, mentre Hiroshi aiutò Merle a camminare, avvicinandosi.

  - Cosa è successo?- domandò Allen mentre compiva il gesto di prenderla in braccio.

Ma fu fermato dal braccio del re che lo guardava ostilmente, come faceva in passato, ed infatti l’uomo ebbe come un déjà vu. Van lo fissava con i suoi occhi scuri, ed era ovvio che non voleva lasciare Hitomi a nessuno.

Si chinò sulla ragazza e la prese fra le braccia, tirandosi in piedi, e senza dire una parola iniziò a camminare verso la porta che conduceva all’interno della Crusade. E a Merle, vedere quella scena, fece salire le lacrime.

  La portò nella camera che occupava Millerna, e la sistemò con delicatezza sul letto, coprendola con delle lenzuola fresche.

Merle e gli altri, che lo avevano seguito, osservavano la scena in silenzio. Per i tre abitanti di Gaea era come rivedere il Van di pochi anni prima, per questa ragione non osarono interrompere quell’atmosfera, anche se tutti si chiedevano cosa fosse successo al ragazzo.

  - Millerna…- disse lui all’improvviso voltandosi verso di loro che se ne stavano sulla soglia della stanza -…puoi portare un panno e dell’acqua fresca, per favore?-

La donna non rispose nemmeno, e corse via a eseguire la richiesta.

Quando tornò, aiutò il ragazzo a sistemare il tessuto imbevuto d’acqua sulla fronte della ragazza, che dormiva profondamente.

Uscirono dalla stanza, per lasciarla riposare tranquilla, e quando Van si chiuse la porta alle spalle notò gli sguardi che gli altri gli lanciavano.

  - Cos’avete da fissarmi così?- chiese sbigottito.

Esitarono a parlare, poi fu Hiroshi a prendere parola.

  - Possiamo sapere cos’è successo?-

 

 

 

  Van prese un bel respiro prima di concludere - Ecco, è tutto…-

Il suo racconto aveva lasciato tutti i presenti a bocca aperta, soprattutto Allen, che restò silenzioso per tutta la durata della conversazione.

A Van fu raccontata, un po’ da Hiroshi, un po’ da Millerna, anche ciò che era accaduto durante la loro fuga da Fanelia.

  - Adesso mi spiego il perché di tutte queste bende.- concluse il re guardando la gatta che abbassava lo sguardo quasi imbarazzata. Poi si voltò a osservare fisso negli occhi il suo sosia terrestre.

  - Grazie, per averla protetta come ti avevo chiesto.-

L’altro rispose solo con un cenno d’assenso, non sapendo cos’altro dire.

E ancora una volta fu Van a interrompere il silenzio circostante.

  - Bene, adesso vedo come sta Hitomi.-

Si voltò e fece per entrare nella stanza dove la ragazza riposava tranquilla.

  - Aspettate signorino Van…- Merle lo fermò tenendolo per un braccio -…non dovreste riposarvi un pochino? Sarete distrutto anche voi…-

Ma il re le sorrise - No, non ne ho bisogno per adesso…non ho fatto praticamente nulla…-

La gatta lasciò la presa comprendendo ciò che il ragazzo pensava in quel momento.

Questo sguardo…

  - Va bene, ma non esagerate, e se Hitomi si sveglia venite a dirmelo…-

Il re annuì grato all’amica che gli evitava altre domande, a cui probabilmente non avrebbe saputo dar risposta. Entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle mentre Hiroshi accompagnava la gatta nella sua stanza, e Allen e Millerna si allontanavano per la loro.

Il silenzio che regnava nell’alloggio della terrestre era interrotto solo dal respiro tranquillo di lei.

Il re prese silenziosamente una sedia, e l’accostò al letto per vegliare su quella strana ragazza che in qualche modo gli aveva salvato la vita nei giorni precedenti.

  Ripensò alla sua determinazione nella decisione di pilotare un guymelef come l’Escaflowne, a quanto gli fosse apparsa bella mentre era concentrata nel procedere incessantemente, alla sua affermazione detta ingenuamente quella stessa mattina all’alba.

E a quanto lui sentisse la stessa cosa dentro di se.

Ma com’era possibile.

Allora era vero che l’aveva già conosciuta, protetta e amata…?

Era così assurda quella situazione e così complicata che restò a rimuginarci sopra per tanto di quel tempo che nemmeno si accorse dell’arrivo della sera, quando finalmente lei si svegliò con uno sbadiglio assonnato.

Vide una figura accanto a lei, ma essendo ancora mezza addormentata il tutto si riduceva a linee e ombre sfocate.

  - Hiroshi, sei tu?- erroneamente sbagliò persona, e quando, dopo essersi stropicciata gli occhi, la figura divenne nitida s’imporporò dall’imbarazzo.

  - Mi spiace, sono solo io…- le rispose Van con un sorriso tirato, come se fosse rimasto deluso dall’errore di lei.

  - Oh, ma no…scusami ero ancora addormentata…mi dispiace…-

Hitomi si tirò su a sedere, e con lo sguardo basso osservava di sottecchi il ragazzo. Perché è qui?

  - Cos’è successo?- gli chiese alla fine, rompendo il silenzio che s’era creato.

Lui alzò le spalle - Sei svenuta non appena siamo stati tanto vicini alla Crusade da precipitarci sopra…- poi guardò i suoi occhi spalancati dalla sorpresa, e la rassicurò prima che parlasse -…ma tranquilla, nessuno si è fatto male. Evidentemente eri troppo stanca, siamo stati fortunati ad essere arrivati in tempo…-

La ragazza si rilasciò cadere sui cuscini tranquillizzata. Calò nuovamente il silenzio tra i due senza che se ne accorgessero, troppo presi dai loro pensieri. L’una si domandava il perché della presenza del ragazzo, mentre l’altro poneva a se stesso la stessa domanda.

  - Ehm…Van?- improvvisamente Hitomi interruppe quel silenzio che s’insinuava sempre fra di loro. Lui la scrutò interrogativo, annuendo - Perché…sei qui?- Come pronunciò quelle parole, se ne pentì subito.

Il ragazzo si stupì di quella domanda, la stessa che si chiedeva da solo e che gli aveva posto anche la piccola Merle con lo sguardo prima di lasciarlo entrare. Alzò le spalle - A dire il vero…non lo so nemmeno io…- lei non capì e glielo lesse negli occhi verdi - Sentivo di dover stare qui, ad aspettare che ti riprendessi…tutto qua…-

Hitomi annuì con un mezzo sorriso. Le faceva piacere sapere che Van, nel suo inconscio, pensava e si preoccupava per lei, eppure il fatto che ne avesse cancellato il ricordo diventava sempre di più un problema. Si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sorridendo con lo sguardo basso. Era imbarazzata e Van, notandolo, si sentì a disagio a sua volta. Cosa gli stava succedendo? Cos’era quella tensione che avvertiva nello stare con lei?

   - Bè, grazie…- disse lei semplicemente -…significa molto per me…-

La guardò, incrociando i suoi occhi, e d’impulso sentì il bisogno di allontanarsi. Di uscire da quella stanza, di scappare da lei perché non capiva se stesso, e aveva paura di ciò che non conosceva. SI alzò in fretta, senza guardala direttamente.

  - Bene…vado ad avvertire Merle e Hiroshi che ti sei svegliata…- e uscì dalla stanza in fretta, senza lasciarle il tempo di parlare, ma solo uno sguardo incredulo e confuso.

 

 

 

  La mattina successiva Hitomi fu la prima ad alzarsi.

Si recò sul ponte della Crusade ed osservò il paesaggio mattutino, avvolta da un fresco venticello che le faceva venire i brividi. Si sentiva davvero bene, dopo parecchi giorni passati tra ansia, paura e inquietudine. E voleva godersi questo momento di pace fino in fondo.

  - Già in piedi questa mattina?- una voce molto familiare alle sue spalle la riportò alla realtà.

Si voltò, e dopo giorni, vide finalmente il suo migliore amico.

  - Hiroshi!- lo strinse in un abbraccio che lui9 ricambiò con il medesimo trasporto.

  - Come stai? Ero preoccupato…-

  - Tutto bene…- gli rispose Hitomi sorridendo -…e tu?-

Il ragazzo fece spallucce - Bene, bene…mi sto abituando ormai a tutto questo…- e con le braccia indicò tutto ciò che gli stava intorno -…il mio ginocchio sembra guarito, o almeno così dice la dottoressa di volo…- strizzò l’occhio -…e ho compiuto anche un’impresa piuttosto eroica. Degna di un eroe da fumetti.-

La ragazza lo osservò stralunata - Quale impresa?-

  - Ma come? Nessuno te l’ha raccontato?-

Lei scosse la testa - La fuga da Fanelia…- cercò lui di inviarla al discorso.

  - Una fuga, sarebbe la grande impresa eroica?- lo prese in giro l’amica, ridendo.

  - No, no, no…con fuga non intendevo “fuga”…-

  - Ah già…mi ero scordata che il tuo dizionario è tutt’altra cosa rispetto a quello di noi comuni esseri mortali. E cosa intendevi allora?-

  - Ho salvato la vita a Merle…per un pelo direi…ti giuro, ero preoccupatissimi. Quando l’ho vista sotto quelle macerie mi è sembrata morta, e mi sono spaventato davvero…-

Hitomi tornò seria all’istante - Ma sta bene vero?-

  - Si certo…ora sta bene, ma c’è mancato davvero poco…-

Notando lo guardo strano dell’amico, Hitomi si chiese cosa fosse davvero successo dentro di lui. Sembrava diverso, forse più grande. Ma anche lei si sentiva più matura. Gaea era un mondo che ti cambiava totalmente, e pur credendo di essere pronta ad affrontare qualsiasi cosa, si rendeva conto che i problemi e gli ostacoli superati fino ad ora, non erano nient’altro che un piccolo pezzo del percorso.

  - Ah eccovi qua!- esclamò Millerna alle loro spalle - Non state a bighellonare troppo, siamo arrivati a Palas…-

 

 

 

  Quando arrivarono a palazzo, sembrò a tutti di esservi stati lontani per mesi e mesi.

Ad accoglierli a braccia aperte trovarono Celena, Dryden e la piccola Marlene.

  - Mamma!- strillò la bambina correndo tra le braccia della donna.

Celena raggiunse suo fratello, ringraziando per il fatto che stesse bene, e Dryden, dopo aver salutato la moglie, fece un cenno di saluto a Hitomi.

  - Ci siete tutti…- disse infine guardandoli -…e avete portato anche il giovane re di Fanelia. Ho saputo cos’è accaduto…mi spiace davvero…anche per questo eravamo preoccupati.-

  - Si ma…- iniziò Hitomi -…sono sorti altri problemi.-

  - Che genere di problemi?- domandò il re di Asturia, notando anche la strana voce cupa della ragazza.

  - Ecco…- iniziò a dire ma venne interrotta da una voce femminile alle loro spalle. Urlava a gran voce, e veniva verso di loro. Si voltarono e una ragazza bellissima, con i capelli lunghi e corvini, stava correndo nella loro direzione.

Si fiondò fra le braccia di Van, stringendolo e iniziando a piangere, parlando tra un singhiozzo e l’altro - Oh, cielo…meno male che sei salvo! Ero così preoccupata! - Aveva una bella voce, dolce e musicale.

Il ragazzo pareva confuso, e non ricambiò la stretta.

  - Scusa ma…- iniziò a dire.

Hitomi osservò quella scena assurda, chiedendosi chi fosse quella ragazza. Ma anche Merle e Millerna parevano confuse. Quest’ultima chiese a Dryden - Ma chi è?-

Lui scoppiò in una gran risata - Ma come Millerna…non ti ricordi di lei? Sicché è passato un anno e anche io sulle prime non l’ho riconosciuta subito…ma dai guardala bene, non ti ricorda nessuno?-

Nel frattempo la ragazza si era staccata appena dal re di Fanelia, e guardò la regina.

Aveva degli occhi splendidi, e agghiaccianti al tempo stesso. Erano grigi, del colore del ghiaccio, e risaltavano con la sfumatura della pelle chiara, contrastando con i capelli scurissimi.

Ed improvvisamente Millerna sembrò ricordare - Ness…?-

La ragazza annuì, e corse ad abbracciare la donna, ancora semi-confusa.

  - Stai bene Millerna? Eravamo così preoccupati! -

  - Si, sto bene…ma tu…oh, cielo…non ti avevo riconosciuta scusami.-

Ness scosse il capo lasciando ondeggiare i lisci capelli scuri - Non preoccuparti…certo è un po’ seccante che non mi abbiate riconosciuta subito, l’ha fatto anche tuo marito!-

Rise, di una risata strana. A udirla si sarebbe detta dolce come la voce, ma aveva un che di sinistro in fondo.

Poi si voltò a guardare la piccola Merle.

  - Merle, cara che ti è successo? Sei tutta una benda?- si affrettò a raggiungerla, mentre anche la gatta dimostrò sulle prime di non sapere chi fosse - Stai bene?- le chiese ancora la ragazza.

Merle si limitò ad annuire, osservandola stupita - Scusami Ness…nemmeno io ti avevo riconosciuta subito…-

  - Oh anche tu! Ma uffa…-

Poi tornò verso il ragazzo che aveva osservato tutta la scena sconcertato.

  - E tu, ti ricordi di me vero?-

  - Io veramente non so…- e di nuovo com’era successo con Millerna, improvvisamente lui sembrò ricordare dal nulla, solo guardandola negli occhi color ghiaccio -…Ness…è vero, che stupido.-

  - Oh, meno male!- lo abbracciò senza preoccuparsi degli sguardi increduli dei presenti - Sarei persa se tu ti dimenticassi di me.-

Hiroshi era rimasto stupito almeno quanto Hitomi, che al suo fianco osservava quella ragazza con incredulità.

  - Ehi, frena un attimo!- disse ad alta voce, cosicché tutti i presenti si voltarono verso di lui.

  - Chi è questa?- chiese infine guardando la ragazza che, doveva proprio ammetterlo, era bellissima.

Nessuno osava parlare, ed infine fu proprio lei ad interrompere quel silenzio.

  - Il mio nome è Ness, piacere. Sono la futura regina di Fanelia…e voi chi siete?-

 

 

 

 

 

 

 

******************************

 

Ciao a tutti!!!!!

Infine ce l’ho fatta ad aggiornare…non so davvero come chiedere scusa per il lungo ed estenuante ritardo…mi dispiace davvero da morire >___< non c’è scusa che tenga, sono stata imperdonabile…

E purtroppo temo che sarà sempre così lunga l’attesa d’ora in avanti…perché la mia vita si è riempita di impegni…e tra una cosa e l’altra mi rimane pochissimo tempo per scrivere…

 

Inoltre l’ispirazione e la connessione fanno fatica a camminare a braccetto…quindi mi dispiace ancora…non so cos’altro dirvi…

 

Passo ai ringraziamenti per lo scorso capitolo, che è meglio…

 

nuvia: grazie per i tuoi complimenti…spero ti piaccia il capitolo!

 

demetra85: ehilà…alla fine ce l’ho fatta visto!!! Scusami per il tremendo ritardo…non so davvero come altro scusarmi…cmq grazie per i complimenti per lo scorso capitolo ^___^ aspetto la tua recensione!!!

 

Jenny76: Non sei l’unica in ritardo, visto?? Che ne dici del mio?? XD Grazie per i bellissimi complimenti, e ti ripeto che sei sempre troppo gentile…in questo capitolo non succede molto, provvederò nel prossimo…ormai temo nel prossimo anno XD un bacio e grazie ancora

 

Ashley: Ciao, grazie…sono felice che la mia storia ti piaccia!!! Continua a seguirmi…anche se mi vedrete a sprazzi!!! Ciaoooooo!!!!!

 

Ringrazio anche tutti voi che avete messo questa storia fra i preferiti ^^

 

 

 

 

 

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Grazie a tutti…fatemi sapere, aspetto le vostre recensioni!!!!

 

Selhin ^_____^

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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