Fandom: Skyfall
Genere: romantico
Tipo: flash-fic
Parole: 309
Raccolta: Di missioni, tecnologia e quotidianità
Personaggi: James Bond, Q
Coppia: slash
Rating: PG, verde, K
Pairing: 00/Q
Avvertimenti: movieverse, fluff
PoV: terza persona
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Ian
Fleming. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza
scopo di lucro.
Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su
FaceBook dal 13 al 14 febbraio 2015.
Prompt: Skyfall - 00Q - Il primo Natale
passato assieme.
Gentilmente proposto da Marta CrackedActress
London
Eye
di
Bombay
Q
correva sotto la neve che fioccava copiosa da quella mattina, era in ritardo.
M
lo aveva bloccato in ufficio il giorno di Natale, perché un ragazzino
dall’altra parte del globo stava tentando di entrare nel loro sistema, Dio
quanto lo capiva, aveva passato diversi Natali abbandonato a se stesso con solo
un computer per amico, beh lui aveva quasi scatenato un conflitto nucleare,
mentre il suddetto ragazzino tentava solo di entrare nel database dei servizi
segreti inglesi. Però cavolo era Natale!!! Lui e James
stavano insieme da tre mesi e l’agente doppio zero era a Londra per non si sa
bene quale congiunzione astrale… e lui era in ritardo.
Raggiunse
il London Eye e vide Bond che lo appettava seduto su una panchina
l’ombrello aperto sopra la testa.
“Mi
dispiace, M mi ha incastrato non potevo dirgli no… e…”
Bond
rise scompigliandogli i capelli umidi “Tranquillo non ti devi giustificare, so
come funziona.”
“Andiamo?”
lo invitò, prendendolo per mano, il ragazzo era
convinto che il compagno avesse prenotato in un ristorante di lusso ed invece
di diresse verso la ruota panoramica.
Estrasse
un tesserino che Q riconobbe come uno dei documenti falsi che gli forniva, ma
non fece domande visto che saltarono la fila e
salirono su una cabina interamente vuota.
“Non
soffri di vertigini vero?”
Q
scosse la testa mentre lentamente la cabina lasciva il
suolo. Davanti ai loro occhi si stagliava Londra addobbata a festa. Uno
spettacolo da mozzare il fiato.
Quando
furono sulla sommità, Q tirò fuori il cellulare e con un sorriso che non
presagiva nulla di buono digitò rapidamente sul
piccolo monitor. La corsa si arrestò e la cabina oscillò un momento.
Bond
gli cinse la vita con le braccia da dietro “È bellissimo” bisbigliò il ragazzo
voltandosi nell’abbraccio dell’agente.
“Buon
Natale, James…” sussurrò prendendogli il volto tra le mani.
“Buon
Natale, Q.”