Io tifo per te

Cancro al cervello.
Queste parole rimbombano come un rumore assordante nella mia testa.
Le lastre parlano chiare, una nuova metastasi mina il raggiungimento della tua tanto agognata libertà.
Perchè questo, perchè tu?
In questi anni ho dovuto affrontare tante situazioni simili, tanti pazienti a cui ho dovuto riferire la triste realtà riguardo la loro salute, ma non è stato mai così difficile come parlare con te, Leo.
Sono ormai due anni che ti conosco, due anni di sofferenza, di cure mediche, ma anche di piccole gioie, grazie ai tuoi amici Braccialetti.
In questi ultimi mesi, dopo la chemio, ho sperato che tu potessi tornare alla vita al più presto possibile, soprattutto in seguito alla morte del tuo caro amico Davide, che ti ha permesso definitivamente di aprire il tuo cuore e di confidare le tue più profonde paure alle persone che più ti sono state vicine. Ma adesso non posso accettare che, dopo tutto quello che hai passato, possa ritornarti anche quel maledetto tumore, nemico contro il quale hai lottato con tutte le tue forze.
Sei un ragazzo forte, eppure così giovane. Ormai sei quasi come un figlio per me, ho imparato a vederti sorridere, scherzare, ma anche soffrire, piangere.
Ieri sera, quando ho dovuto rivelarti la verità, vedere il tuo volto lacerato e distrutto dalle lacrime amare è stato come un pugno nello stomaco. Ti ho detto di essere forte, stupidamente, come se non conoscessi il tuo passato. Ma ho dovuto farlo, e non sai quanto ti ammiro, caro Leo. Hai una forza incredibile, sei un eroe con una corazza quasi indistruttibile, con la quale affronti le terribili difficoltà della vita.
Non te ne sei accorto, ma l'altra notte ero nella tua stanza e, vedendoti dormire beato, ho pregato, pregato affinchè questo incubo finisca, affinchè una volta per tutte tu ce la possa fare.
Io ti prometto di mettercela tutta, non mi arrenderò, anche se sarà molto dura. Farò di tutto per vederti finalmente felice.
Ti prego, continua a lottare, Leone.
Farò sempre il tifo per te.