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Autore: Norwegian Wood    16/02/2015    1 recensioni
Sono passato da quello che ero a quello che volevo essere.
Spero di riuscire a lascirvi delle emozioni e a farvi immedesimare nel personaggio.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un uomo
Oggi è successa una cosa strana, mi hanno detto che devo fare la pace con me stesso. Subito ho pensato che fosse la solita frase del cazzo; mi sono detto, il mio me stesso l’ho cancellato molto tempo fa, da dieci anni ormai. In realtà non l’ho eliminato, l’ho modificato, cambiato con un altro. Ora è lui il mio me stesso.
Sono passato da quello che ero a quello che volevo essere. Avevo capito che non sarebbe bastato cambiarsi d’abito, avrei dovuto cambiare il mio corpo per avere quel che desideravo.
Ci sono riuscito, sono il corpo che volevo essere, ma ora non so più che abito indossare. Nessuno che mi piaccia totalmente e nessuno che rifiuterei pienamente.
Le mie certezze sono state sbattute nella spazzatura, come quando arrivi su una spiaggia dopo un uragano, è la stessa spiaggia ma non riesci più a riconoscerla, a renderla famigliare.
Sono io quella spiaggia, desolata, distrutta, non suscita in me alcuna emozione.
Forse le ha ragione, una parte del vecchi me risiede ancora in questo corpo. Nascosta in qualche cavità nelle mie viscere.
NO, non voglio, non posso;
preferisco una vita a metà che rivedere quell’essere tanto ripugnante. Sarebbe peggio tornare com’ero, rendersi conto di non essere arrivato da nessuna parte.
 
In questi mesi ho visto la verità, mi sono reso conto di non essere riuscito a diventare quello che volevo essere: cinico, distaccato, dominatore del mio corpo e mente. Utilizzatore del cervello come di un muscolo senza lasciarsi soggiogare.
 Volevo evolvermi in acqua, imperturbabile, inafferrabile, al di sopra di qualunque legge divina e terrena. Un uomo che vive nella società ma non ne è inquinato.
Un “Super Uomo”.
Ma l’acqua è solo acqua e l’uomo e solo un uomo, sempre resteranno tali. Pure in questo non ho avuta la costanza e la determinazione per arrivare fino in fondo. Ho creduto di essere diventato quel Super Uomo, ma mi sbagliavo. Al primo momento di vero sconforto sono crollato. Mi sono reso conto di essere ancora lontano. Ho scalato una collina per scoprire che le montagne sono ancora più alte, troppo elevate per raggiungerle in una sola vita.
Sono un essere incompiuto, formato da tanti pezzi diversi. Si uniscono per non restare soli. Provano a completarsi, a convivere, ad accettarsi, ma non sono altro che pagine di diversi libri. Senza tutti i fogli non si può scrivere la parola fine al nostro romanzo. Rimaniamo solo una bozza che vaga per le strade della vita, alla ricerca di un Super Uomo irraggiungibile  
 
 
   
 
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