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Autore: Gingeor    16/02/2015    3 recensioni
Osservava la bocca circondata dalla peluria disordinata della barba di Jon, la forma delle labbra carnose, screpolate dal freddo, socchiuse, da cui usciva un respiro bianco, che subito condensava, confondendosi con il paesaggio nevoso tutt’attorno; era sicura che lui stesse facendo lo stesso, scrutando il taglio sottile della sua bocca, e la forma del suo mento affilato.
Era tutto un gioco. Avvicinarsi, fingere di voler baciarlo, e poi insultarlo, ed allontanarsi subito.
Una seduzione interrotta a metà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Ygritte
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fredda,viscida.
Qualcosa stava scivolando sul suo volto.
Il ragazzo aprì gli occhi di scatto, e cercò di alzarsi abbastanza repentinamente da levarsi ciò che si era improvvisamente ritrovato in faccia, ma avendo le mani legate perse l’equilibrio, e cadde sul suolo nevoso con un mugolio strozzato.
Una risata echeggiò alle sue orecchie, una risata che oramai aveva imparato a riconoscere.
”Avresti dovuto vedere la tua faccia, Corvo! E il modo in cui sei cascato nella neve!”
I capelli fiammeggianti si muovevano insieme al suo corpo, seguendo gli spasmi di una risata incontrollabile.
“Lo trovi divertente? Tirare palle di neve per svegliare qualcuno…”
La ragazza si calmò, ma senza perdere il sorriso beffardo, e annuì silenziosamente.
Poi diede uno strattone alla fune che teneva le sue mani legate e costrinse Jon ad alzarsi in piedi.
Il viso ormai diventato serio si avvicinò a quello del ragazzo e si fermò solo quando fu a pochi centimetri dalle labbra di lui.
Osservava la bocca circondata dalla peluria disordinata della barba di Jon, la forma delle labbra carnose, screpolate dal freddo, socchiuse, da cui usciva un respiro bianco, che subito condensava, confondendosi con il paesaggio nevoso tutt’attorno; era sicura che lui stesse facendo lo stesso, scrutando il taglio sottile della sua bocca, e la forma del suo mento affilato.
Era tutto un gioco. Avvicinarsi, fingere di voler baciarlo, e poi insultarlo, ed allontanarsi subito.
Una seduzione interrotta a metà.
Dopotutto, lui non sapeva niente di lei. Né sapeva nulla di qualsiasi altra ragazza.
Chissà se aveva mai baciato qualcuna?
Non che le importasse, ciò che voleva era prendersi gioco di lui e basta.
Alzò gli occhi e per qualche istante i loro sguardi s’incrociarono, lei con le iridi di ghiaccio, lui con gli occhi di corteccia: caldi, accoglienti, profondi.
Ygritte pensò che era davvero bello. Ma stupido.
”In marcia, Jon Snow.” Sibilò con arroganza.
Si allontanò un istante dopo e lo lasciò camminare davanti a lei.
I compagni accanto a loro erano già in cammino, così si aggregarono in silenziò alla fila di uomini.
Ad Ygritte piaceva pronunciare il suo nome, le dava un senso di superiorità indiscussa.
Lui poteva anche credersi migliore di lei, provenendo da un chissà quale castello in qualche posto profumato e rigoroso, ma chi teneva la corda della prigionia era lei.
Che se ne faceva di due nomi, poi? Non lo avrebbe mai capito, ne era certa.
La ragazza se li era ripetuta mentalmente tante volte, ma non certo perché avesse problemi di memoria; per allenarsi.
Jon Snow. Jon Snow! Jon, Snow. Ogni volta che nella sua mente riverberavano distintamente quei due nomi, Ygritte pregustava il piacere di poterli nuovamente pronunciare, con un’accezione forse più canzonatoria, smielata, spazientita o adirata.
Osservò i capelli arruffati del ragazzo, la camminata stanca ma fiera, i vestiti orrendamente neri, sotto i quali si intuiva una corporatura tonica e muscolosa.
E forse, al di sotto di quegli strati scuri, la pelle di lui era profumata, calda, accogliente.
Stava davvero fantasticando su quel corvo?
Ygritte sogghignò tra sé e sé. Dopotutto, che male c’era a giocare un po’? Jon era davvero bello, con quei suoi ricci arruffati , gli occhi indagatori, la barba disordinata e il fisico atletico…quel gioco di seduzione ormai le riusciva benissimo, fin troppo bene; sovente desiderava davvero appoggiare le sue labbra su quelle del ragazzo e…No! Questo no!
Ygritte scosse la testa con forza,come a voler scacciare quei pensieri. Niente contatti con quel corvo, per nessun motivo. Questo almeno era il messaggio che i suoi compagni di viaggio tentavano di esprimere con sguardi torvi, di continuo.
Forse perché non avevano ancora capito le intenzioni della ragazza. Non ci sarebbe mai stato nulla di serio, di questo lei era certa.
Quando all’ennesima sosta Ygritte lanciò una lunga occhiata al ragazzo, egli non spostò – come era solito fare – gli occhi verso un’altra direzione, ma le rispose con uno sguardo penetrante, deciso.
Non vi si leggevano astio o alcun tipo di fastidio, se non una certa curiosità.
E, per un momento, una sorta di lieve frustrazione. Poi il ragazzo spostò lo sguardo altrove.
A cosa stava mai pensando?
Ygritte sorrise quasi involontariamente, pregustando il momento in cui, ancora una volta, si sarebbe avvicinata al Corvo.
Provocandolo, certo, ma stavolta sarebbe stata così vicina da sentire il suo respiro condensato sul viso.
E chissà, forse, il sapore delle sue labbra.

 
 
 Author's corner
Saaaalve a tutti! Diciamocelo, le fanfiction su questa coppia sono davvero troppo poche, non potevo rimanere ferma!
(Anche se ammetto che in questa ff non accade effettivamente nulla.................)
Vaaaabbè, è la prima volta che pubblico qualcosa, siate in qualche modo clementi ^^"


 
  
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