Feliks lanciò un'occhiata all'orologio al muro, ticchettando con contemporaneità quasi allucinante la testa a tempo con la stanghetta nera che scandiva inesorabilmente i secondi. Un piccolo sogghigno scaturì dalle labbra socchiuse, mentre la lancetta finalmente annunciò il secondo prestabilito.
"ORA!" cinguettò il biondo tirando le braccia in aria e facendo oscillare i cuscini dello smunto divano arancione.