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Autore: LoL____K    16/02/2015    0 recensioni
Fanfiction ispirata al MV di THRILLER (스릴러), dove Ilhoon entrerà in contatto con il mondo delle tenebre, a lui sconosciuto, dovendo combattere con la propria sanità mentale per poter credere a ciò al quale andrà in contro.
-Non capisco, è stato lui a ridurti in questo stato, ma era tuo amico?!- disse sconvolto, iniziando a credermi, ma in lui vi era sempre una vena di incredulità, d'altronde non capita tutti i giorni di trovarsi uno zombie alla porta.
Genere: Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- AHHHHHHHHHHHHHHHHHH! MINHYUK!- gridai spaventato quando vidi il ragazzo sul ciglio della porta -Ma che diavolo ti è successo?- chiesi lasciandolo entrare. 
Aveva un aspetto orribile, carnagione pallida quasi trasparente, occhi infossati e con le occhiaie, per non parlare della puzza di morto che emanava.
Lo feci sedere sul divano e gli preparai un bagno caldo senza chiedere ulteriori spiegazioni, mi era fin troppo chiaro che qualcosa non andava nel mio fratellastro e d'altronde non lo vedevo ormai da anni, tuttavia preferii aspettare prima di sommergerlo di domande sul perchè si trovasse li e come mai fosse ridotto in quel modo.
-Minhyuk... - bussai alla porta del bagno - Tutto bene?- non ricevetti nessuna risposta per qualche minuto, stavo per bussare nuovamente alla porta quando lui la aprì.
Lo osservai, il suo aspetto non era migliorato di molto ma per lo meno si era lavato via dal corpo il misto di terriccio e sangue col quale aveva sporcato il pavimento del mio soggiorno ed il copri divano. 
Dopo un te caldo finalmente si decise a rispondere alle mie numerose domande.
-Sono morto.- disse sinteticamente con un tono freddo, quelle furono le prime parole che mi rivolse quel giorno.
-Che cazzo dici? Dai piantala di scherzare Minhyuk...- non sapevo se ridere o piangere a quell'affermazione alquanto insolita, tantè che la mia espressione era un insieme informe di perplessità e ironia, speranza e paura.



-Non sto scherzando. Io sono morto!- Lo guardai per un attimo poi abbassai la testa. 
-Non ci credo, non può essere vero.- A queste parole mi decisi a prendergli la mano e appoggiarla al mio petto. 
-Non batte. Il mio ormai è un cuore morto, non puoi farci nulla. Mi spiace ero venuto qui in campagna per trovare un mio amico, ma lui non è più quello di una volta. -
-Non capisco, è stato lui a ridurti in questo stato, ma era tuo amico?!- disse sconvolto, iniziando a credermi, ma in lui vi era sempre una vena di incredulità, d'altronde non capita tutti i giorni di trovarsi uno zombie alla porta.
-Lui l'ha fatto solo per permettermi di vivere ...o meglio non finire la mia vita in giovane età.- dissi mantenendo un tono piatto.  
-Minhyuk non capisco, perchè saresti dovuto morire così presto? Cosa è successo in questi due anni?- mi chiese Ilhoon sempre più ansioso. Finalmente cominciava a credermi.  
-Ho scoperto di essere malato gravemente e che mi restavano pochi anni da vivere, tra le cure e gli esami ero sempre chiuso in ospedale, il tempo si accorciava freneticamente ed io non guarivo ma poi...- presi un lungo respiro.
-E poi?- disse lui impazziente e con il fiato corto, ormai preso dal racconto e preoccupato.
-Un giorno mi chiamò Eunkwang... dicendomi che aveva saputo della mia malattia e che essendo un ricercatore poteva trovare una cura, non so se fosse per la disperazione o per la speranza che accettai.
Iniziai ad organizzarmi con lui e a stabilire degli incontri, quando potevo uscire dall'ospedale lui mi raggiungeva a Seoul e mi faceva dei prelievi.- alzai lo sguardo e guardai Ilhoon intensamente, cercando di capire come stesse reagendo alla notizia dato che la parte più folle del racconto non era ancora iniziata.




Stavo iniziando a credere a quel fantasioso viaggio mentale di Minhyuk tanto che sentivo uno strano magone allo stomaco più il racconto proseguiva, ricco di dettagli macabri e inquietanti che mi facevano rizzare i peli lungo la schiena.
-Ti prego basta.- lo supplicai sentendo il mio stomaco capovolgersi per via di un conato provocato da quel fetido odore ricomparso nella stanza, che inizialmente ricollegai agli abiti malmessi di Minhyuk -Perchè mi racconti tutto questo?- domandai alzandomi dalla sedia ed andando verso il lavandino in cerca di un po di solievo.
-Perchè voglio che tu sappia la verità- si alzò per raggiungermi -e sappia il motivo per qui ti lasciai solo due anni fà- 
Boccheggiai a quelle parole, si ero rimasto solo, definitivamente solo, poco dopo la scomparsa dei nostri genitori in un incidente aereo; Minhyuk, ormai maggiorenne, decise di partire per la città con la scusa di voler badare alla grande azienda ed al patrimonio di cui eravamo gli unici eredi.
-Minhyuk sai bene che da bambino credevo a qualsiasi idiozia tu dicessi, ma questo è troppo. Insulti la mia intelligenza così, piantala con le stronzate e dimmi che cavolo v...- non feci in tempo a finire la frase che lui mi prese per un braccio e mi fece voltare, piazzò il suo viso sciupato e all'apparenza stanco a pochi centimetri dal mio; i suoi occhi erano fissi sui miei, privi di luce e una qual si voglia umanità, neri come la pece e bui come l'abisso. 
Avevo il cuore a mille, non capivo da dove venisse tutta quella forza dato il suo aspetto malaticcio e cadaverico.
Era sempre stato più forte di me, ma quella sera notai in lui una carica di energia oscura e innaturale e ciò mi spaventava tremendamente.
- M-Minhyuk mi stai facendo male...- gemetti dolorante, la mia mano aveva cambiato tonalità, diventando scura e con le vene in rilievo, percossa da un fastidioso formicolio che cessò non appena quella presa si sciolse.



Mi allontanai da lui, non so cosa mi fosse preso.
Avevo decisamente perso il controllo, ma avevo bisogno di lui per andare avanti nella mia esistenza.
Lui era l'unico frammento restante del mio passato ed il legame mancante con la mia natura umana. 
Sentii i suoi passi venire verso di me e pian piano il suo corpo appoggiarsi al mio, in cerca di un contatto meno irruento.
-Risolveremo tutto, te lo prometto Minhyuk!- disse con la voce spezzata dalle lacrime - Non ti permetterò di lascermi solo di nuovo.- cercò di alleggerire la tensione ironizzando ma senza riuscirci.
Ironizzare, era un aspetto tipico del suo carattere, nei momenti difficili. Chiusi gli occhi.
Quell'abbraccio delicato mi fece tornare indietro nel passato, in particolare agli anni della mia maturità in cui, a causa dell'assenza dei nostri genitori, ero io a prendermi cura di lui e quando le cose andavano male c'era il mio dolce fratellino a tirarmi sù il morale.
Mi voltai verso di lui. 
- Va bene Ilhoon non mi allontanerò mai più, ma uno zombie ha delle esigenze molto particolari- abbozzai un sorriso prima di allontanarmi da lui - come prima cosa dovremo fare scorta di un paio di semplici cose.- 


DISCLAMER: i personaggi in questa storia sono persone reali e ciò che succede nella storia è pura fantasia.
ANGOLO DELLE SCRITTRICI
Questa storia è scritta a due mani, da me (ovviamente XD) e dalla mia amica PAiPAi.
Presto pubblicheremo il prossimo capitolo, sperando che questo primo possa piacere. 
Se avete letto fin qui lasciate una recensioncina (se vi va ^ ^ )
Presto se ne vedranno delle belle in questa fan fic! KEKEKEKE! *risata malefica* 
E DEMENZIALITA' sarà la parola chiave.
  
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