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Autore: jitory    16/02/2015    0 recensioni
Non so se posso dire che è finita perchè non è mai realmente iniziato nulla.
La nostra storia non può avere una fine, non può, non è mai iniziata e mai potrà
finire.
Noi possiamo pure non crederci e piangere, gridare, imprecare, disperarci, ma è così.
Noi non siamo mai stati un "noi".
Sai cosa siamo?
Nulla se non Kwon Ji Yong e Lee Seung Hyun, leader e maknae.
Siamo Nyongtory, siamo così dannatamente belli sul palco che quasi ci credono.
E gridano loro, tu sorridi e li lasci fare ma sai che questo non è giusto.
Sul palco mi guardi con gli occhi pieni di amore, fuori non lo fai mai così tanto.
Ma io vedo i tuoi occhi ed il tuo sguardo che mi cercano costantemente, io vedo il
modo in cui ti perdi a guardarmi.
Chi vuoi prendere in giro Ji Yong?
Sei forse innamorato del piccolo maknae con cui fai fanservice!?
Non è tempo di rischiare? O sei troppo vigliacco per provarci?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, G-Dragon, Seungri
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 15
I Big Bang erano davvero tornati, ho già detto che il concerto è stato pazzesco?
Bhe, June e Young nel corridoio a sbaciucchiarsi, Daesung e lo hyung ubriachi che
decisero di prendere un taxi ed andare a casa del primo per festeggiare il concerto
(eheh perv mode). Infine c'erano Ji Yong e il maknae lì a fissarsi della serie "Mmm
se solo potessi che ti farei"; Ji sfoderò la sua portentosa abilità checcaggine lancia-
ndo sguardi al piccoletto che si ritrovava a far finta di cazzeggiare al cellulare ma 
che dopotutto ricambiava con leggero imbarazzo.
Dopo essersi così lasciati andare e divertiti quella sera a Ji era tornato il buonumore
e anche a Ri gli si era appiccicata addosso una strana voglia di sorridere e fare 
baldoria; e cosa ci sarebbe di meglio che festeggiare questo comeback con il suo
sexy leader?
Restarono lì fino all'1,30 per salutare lo staff, Young intanto era andato anche lui
a casa a spassarsela con la sua ragazza proprio come i due ubriaconi; Ji e Seung
ora avevano 2 possibilità: 
1. ognuno a casa propria, tutto come prima, noia mortale, probabilmente maree di
lacrime
2. andare a casa insieme, ubriacarsi, festeggiare, divertirsi, rischiare
Già, rischiare. E aggiungerei anche mandare tutto all'aria in caso non fosse andata
bene fra loro; Ji stasera aveva messo da parte l'orgoglio e sul palco aveva capito che
lo amava e Ri lo stesso.
L'unica barriera che restava fra loro era questa scelta e la tizia che faceva le foto 
per YG che se la menava che continuavano a muoversi, ma quest'ultima sarebbe
stata abbastanza facile da eliminare.
"Ciao a tutti, buona notte"
Così i 2 se ne andarono, Ji nel corridoio mise un braccio intorno alle spalle del 
maknae, gli chiese come stava,"tutto bene?","si tutto ok", sorrise e fece scivolare la
sua mano sulla sua schiena per poi arrivare più in fondo.
Non preoccupatevi, non vuole palparlo (non adesso almeno).
La mano arrivò rapida al suo fianco e poi alla mano di Ri.
Si tenevano la mano come due fidanzatini felici, o meglio, Ji aveva preso la mano a
RiRi e questo lo imbarazzava ma lo faceva sentire così bene, strano ma felice.
Arrivarono in macchina di Ji, la sua bella Lamborghini bianca, il più grande fissò il
piccoletto, "Vuoi venire con me o...".
Ri rimase qualche secondo in silenzio, secondi di panico interiore per l'altro.
"Ricordi quando litigammo su Whatsapp perchè ti scrissi quelle cose che ti avevano
dato fastidio?"
Gelo.
"Bhe, io te lo ripeto e mi spiace se ti arrabbi Kwon Ji Yong-sshi, io voglio stare con 
te...quindi si, vengo con te"
Sorrise, il più bel sorriso della serata probabilmente: uno di quei sorrisi che ti rima-
ngono impressi in testa e non ti escono neanche dopo aver bevuto litri di vodka.
Arrivarono a casa, l'atmosfera era così stranamente surreale; nessuno dei due si sar-
ebbe mai immaginato che questa sera sarebbe mai arrivata.
Erano quasi le 2,20, Ji entrò in camera e si spogliò, Ri era seduto in soggiorno ad
aspettare chissà cosa: s'aspettava che il fatto che l'avesse portato qui significasse
qualcosa, invece sembrava tutto così senza significato.
Lui che lo molla lì sul divanetto, si va a cambiare e non lo guarda nemmeno; eppure 
aveva un briciolo di speranza che qualcosa si sarebbe smosso.
Ji tornò dopo circa mezz'ora.
"Scusa ma ho fatto una doccia"
"Non preoccuparti"
Si sedette di fronte a Ri tirando fuori una sigaretta.
"Non farlo per favore, lo sai che non mi piace"
Ji la ripose nel pacchetto.
"Grazie"
"E di che?"
"Di avermi portato qui e di non aver acceso quella sigaretta", sorrise.
"Yaa-babo!"
Gli tirò un colpetto sulla testa facendolo ridere come risposta.
"Davvero grazie Ji Yong"
Ji Yong e non hyung ma neanche oppa.
Si spostò accanto a lui sullo stesso divanetto rosso fuoco, prese un cuscino e lo 
mise dietro la testa di Seung e s'accoccolò sulla sua spalla; il silenzio immergeva
le orecchie dei due.
"Mi dispiace se in questi mesi ti ho trattato male"
"Anche a me spiace se-"
"No tu non hai fatto nulla, ho sbagliato io a risponderti male, a farti arrabbiare, ad
essere così orgoglioso e a non ammettere che in fondo tu sei speciale per me"
Lo fissò negli occhi e li carezzò la guancia con le dita che tremavano ma poco, poi
sorrise leggermente e s'avvicinò a lui sempre più, centimetro in centimetro la distan-
za s'accorciava ed il respiro ed il battito cardiaco diveniva affannoso e veloce.
"Sei molto...", sospirava ormai sulle sue labbra, "...molto speciale maknae".
La distanza creata in quei mesi si dissolse con il tocco leggero delle sue labbra su
quelle di Ri, tutte quelle incertezze,paure,lacrime di quei mesi s'erano sbriciolate in
quell'istante.
Ji se lo portò vicino, lo fece sedere sulle ginocchia continuando il bacio, Seung per
poco non si lanciava tra le braccia e nel petto di Ji.
Era una sensazione così forte e bella che Ri sembrava voler sprofondare in Ji e sfio-
rarli l'anima e vedere tutto ciò che c'era di buono e bello in lui.
Si fermarono solo perchè il fiato era finito e l'aria mancava ma fossero stati in gra-
do di andare avanti l'avrebbero sicuramente fatto.
Ancora increduli si fissarono a lungo negli occhi poi come un lampo Ji lo prese un
po' a fatica in braccio, se lo teneva stretto stretto, lentamente arrivarono alla camera
da letto; lo poggiò sul lenzuolo. Ri ancora scioccato si distese sul letto, incredulo.
   
 
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