Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |      
Autore: Jade Tisdale    17/02/2015    2 recensioni
Questa one-shot è dedicata a m_j. E' solo per merito suo se l'ho scritta!
«Gli hai già comprato un regalo? Mancano solo tre giorni.»
La viola soffiò dentro alla sua tazzina. «No, non ne ho avuto il tempo.»
Minto fece un sorrisino. «In realtà, credo che potresti fargli un super regalo con due semplici paroline...»
[...]
Zakuro ruotò leggermente la testa di lato. «Che ti prende, Shirogane? Non dirmi che hai paura di dover cominciare a cambiare i pannolini!» scherzò, scoppiando a ridere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

I have the best daddy!

 

 

 

 

 

Faceva freddo. Troppo freddo per i suoi gusti.
Il Natale era alle porte e finalmente poteva concedersi un po' di pausa dal lavoro. Quale modo migliore di cominciare le vacanze restando a letto fino a tardi?
Zakuro Fujiwara, ventun anni, se ne stava rannicchiata sotto alle coperte, nella speranza che Ryou la abbracciasse per scaldarla. Ma ciò non sarebbe mai accaduto e lei lo sapeva benissimo.
Un anno dopo la fine del Progetto Mew, più o meno nel periodo in cui avevano deciso di andare a vivere insieme a casa di lei, Ryou fu contattato da un vecchio amico di suo padre, che lo invitò a lavorare nella sua azienda di elettronica. Il biondo, ovviamente, non si lasciò scappare un'occasione simile. All'inizio faceva dei turni abbastanza leggeri, ma col tempo, fu promosso come vicedirettore: da allora, iniziò a lavorare cinque giorni su sette, svegliandosi alle cinque di mattina e ritornando all'ora di cena. Ovviamente, essendo in stretto contatto con il direttore, ogni tanto si concedeva delle giornate di pausa, anche andando fuori dalle ferie previste. In fondo, con il patrimonio lasciato dai suoi genitori e con lo stipendio di Zakuro, erano già straricchi, ma la modella gli aveva detto che, essendo l'uomo di casa, non avrebbe tollerato di vederlo a poltrire sul sofà davanti alla tv tutto il giorno. E così, Ryou aveva iniziato a lavorare. Aveva inoltre riaperto il Caffè Mew Mew, permettendo così alle ragazze -eccetto Zakuro, che a causa del suo lavoro poteva aiutarle solo occasionalmente- di lavorare e di intascare un buono stipendio. Poco più di un mese prima, inoltre, lui e Zakuro si erano sposati. Avevano trascorso la luna di miele in America e furono due settimane davvero divertenti.
Consapevole che era l'unica cosa da fare per evitare di morire congelata, la viola si alzò di malavoglia e andò a farsi un bagno caldo. Non appena mise piede dentro alla vasca, il suo cellulare cominciò a squillare.
La modella inveì mentalmente contro la sua manager. Solitamente era sempre lei a disturbarla di prima mattina, persino in viaggio di nozze aveva avuto il coraggio di chiamarla!
Con un sospiro, si mise l'accappatoio e si diresse verso il mobiletto posto di fianco alla lavatrice. Con grande sorpresa, il nome sul display era quello di Ichigo.
«Zakurooo! Devi venire subito al Caffè!»
La modella fece una piccola risata. «Buongiorno anche a te, Ichigo. E' successo qualcosa in particolare?»
Si udì in sottofondo un rumore di piatti rotti e successivamente la voce di Minto che sgridava Purin.
«Beh... più o meno. Potresti raggiungerci il prima possibile?»
«Si, va bene.»
«Perfetto! A tra poco allora.»
Prima che la modella potesse aggiungere qualcos'altro, la rossa aveva già chiuso la telefonata.

 

«E' mai possibile che tu debba rompere sempre qualcosa?» gridò Minto, mentre una vena pulsava pericolosamente sulla sua tempia destra.
«Non è stata colpa mia!» si giustificò Purin.
«Ah no? Beh, allora sarà stata colpa mia, cosa vuoi che ti dica!?»
Zakuro si schiarì la voce, attirando l'attenzione dei presenti. Le prime a voltarsi nella sua direzione furono Minto e Retasu.
«Zakuro!» esclamò la blu, arrossendo lievemente. «Finalmente sei arrivata!»
La viola abbozzò un sorriso, dopodiché si avvicinò a Purin e le diede un buffetto sulla guancia.
«Possibile che tu debba sempre combinare dei pasticci?»
La bionda le fece una linguaccia. «E' da mezz'ora che litighiamo e come per magia, non appena arriva Zakuro, Minto si calma!»
La diretta interessata si girò da un'altra parte, più che altro per nascondere il rossore che aumentava a dismisura sul suo viso.
«Come mai siete tutte qui? Non è il giorno di chiusura questo?» ironizzò la modella, togliendosi il cappotto.
«A dire il vero, ieri c'erano un sacco di clienti ed essendo stanche abbiamo lasciato tutto com'era e siamo tornate subito a casa: così oggi siamo venute per pulire.» spiegò Retasu. «E poi, Ichigo ci ha chiamate dicendoci che doveva parlarci.»
«A proposito di Ichigo, dov'è finita? Era qui un secondo fa...» disse Purin, guardandosi intorno.
Proprio in quel momento, la rossa, seguita da Keiichiro, le raggiunse: entrambi avevano alcuni pacchi in mano, che posarono su uno dei tavoli.
«Regali? Sono per noi?» domandò la Mew Scimmia, con gli occhi che brillavano.
Ichigo annuì. «Certamente! Come sapete, domani io e Masaya partiamo per l'Europa, perciò vi do i miei regali di Natale con qualche giorno di anticipo! Ci sono anche quelli dei vostri cavalieri.» aggiunse, rivolta a tutte le Mew Mew.

 

Mentre tutti gli altri se ne stavano in cucina a mangiare un pezzo di torta al lampone, Zakuro e Minto si sedettero in un tavolo appartato a bere del tè insieme.
«Cosa farete tu e Ryou a Natale?» chiese la blu, passando lo zucchero all'amica.
«Quest'anno andrà al lavoro, ha già fatto troppe assenze il resto dell'anno.»
«Gli hai già comprato un regalo? Mancano solo tre giorni.»
La viola soffiò dentro alla sua tazzina. «No, non ne ho avuto il tempo.»
Minto fece un sorrisino. «In realtà, credo che potresti fargli un super regalo con due semplici paroline...»
Zakuro arrossì. «No, Minto.» disse in tono pacato, posando la tazzina sul tavolo. «Non sono ancora pronta. E poi, non so se lo voglio tenere...»
La Mew Bird si fece triste in volto. «Tu non... non stai pensando seriamente di abortire, vero?»
La modella alzò lo sguardo -estremamente serio- verso l'amica. «Certo che no!» disse, scoppiando a ridere. «Stavo scherzando! Dovresti vedere la tua faccia!»
Dopo un primo momento di shock, Minto si riprese e sorrise. «Non a caso sei una delle attrici più famose al mondo.»
Zakuro incrociò le braccia, ancora sorridente. «Sto solo aspettando il momento giusto per dirglielo. E per dirlo alle altre.»
«Dirci che cosa?» domandò Purin, prendendo una sedia e mettendosi di fianco alla viola.
Quest'ultima arrossì nuovamente. «Niente.»
«C'è qualcosa che non va?» domandò Keiichiro.
La Mew Lupo scosse la testa. «E' tutto a posto, state tranquilli!»
Ichigo e Retasu si scambiarono un'occhiata, mentre Purin iniziò a tempestare di domande la modella, nella speranza che le rivelasse qualcosa. Ma Zakuro non si lasciò sfuggire neanche il minimo dettaglio.

 

 

 

Il Natale non tardò ad arrivare. Dopo aver parlato con Minto qualche giorno prima, Zakuro aveva preso una decisione: non appena Ryou sarebbe rincasato, gli avrebbe dato la notizia della sua gravidanza.
Erano passate da poco le sette quando, all'improvviso, la porta d'entrata si spalancò.
«Tesoro, sono tornato!» esclamò raggiante l'americano, togliendosi la giacca.
La Mew viola si avvicinò e gli sorrise. Non appena Ryou posò la sua valigetta, abbracciò la moglie e le diede un bacio a fior di labbra.
«Buon Natale, amore mio.»
Zakuro arrossì di colpo.«B-Buon Natale anche a te...» sussurrò, stringendosi a lui.
Il biondo alzò un sopracciglio. «Stai bene? Mi sembri un po' pallida...»
La modella deglutì. Non era mai stata così agitata in tutta la sua vita, mai, nemmeno quando si era sposata.
Sospirò, prendendo la mano di Ryou. «Vieni con me.»
Il biondo la seguì nel grande salone. Vicino al camino vi era un grande albero con numerosi regali, tra cui spiccava uno in particolare, con un fiocco celeste e la carta verde.
«È per me?» chiese, guardando negli occhi Zakuro.
Quest'ultima sorrise. «Non esattamente.»
La Mew Lupo aprì il pacchetto e mostrò al marito il contenuto. Si trattava di una t-shirt da bimbo bianca, con le maniche verdi e una frase scritta sopra: "I have the best daddy!"
Il biondo spalancò gli occhi. «Che cosa significa?»
Zakuro abbassò lo sguardo. «Io... io sono incinta.»
Ryou arrossì visibilmente, forse la prima e unica volta in tutta la sua vita. «N-ne sei sicura? Cioè, v-voglio dire...»
«È successo in viaggio di nozze e... ho rifatto il test quattro volte. Direi che dopo più di un mese ne sono praticamente certa.» soffiò la viola.
«Ah...» fu tutto ciò che il biondo riuscì a dire.
Zakuro ruotò leggermente la testa di lato. «Che ti prende, Shirogane? Non dirmi che hai paura di dover cominciare a cambiare i pannolini!» scherzò, scoppiando a ridere.
Il colorito sul viso dell'americano ritornò ad essere quasi del tutto normale.
«Beh, no. Però... non me lo aspettavo.» ammise, grattandosi la testa. «Forse è un po' troppo presto. Per entrambi
«So benissimo che è presto e che non siamo pronti, ma è successo. Sono spaventata a morte Ryou, per la prima volta nella mia vita sono terrorizzata. Ma se è successo, un motivo ci sarà, non credi?»
L'ideatore del Progetto Mew assorbì il significato di quelle parole. Zakuro era sempre stata una ragazza estremamente saggia e di certo non si aspettava che, in quella situazione, avrebbe gettato la spugna. E il suo ottimismo riuscì a convincerlo.
Il biondo prese la moglie tra le braccia e le diede un bacio sulla fronte: quest'ultima si accoccolò sul suo petto e chiuse gli occhi.
«Se restiamo uniti, ce la faremo.» disse ad un tratto la viola.
Ryou annuì. «Mi fido di te, amore mio.»
Zakuro arrossì per l'ennesima volta. Suo marito sapeva benissimo che quando la chiamava con quegli appellativi sdolcinati, il suo viso cambiava immediatamente colore, ma Ryou, per farle un dispetto, lo faceva di continuo.
«Spero che nostro figlio non diventi stronzo come te.» sbuffò la ragazza, mostrando un finto broncio.
«Tranquilla, sono certo che diventerà come me. Anche perché, se accadesse il contrario e somigliasse a te...»
«Ryou.» lo bloccò, facendosi seria in volto. «Ti conviene fermarti prima di incasinare questo momento di tranquillità.»
L'americano prese ad accarezzarle dolcemente i capelli. «E va bene, sto zitto, che è meglio!»
In fondo, ne abbiamo passate tante insieme: un pargoletto non sarà così difficile da crescere, vero? ...Vero? pensò il biondo, mentre l'ansia cresceva dentro di lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come ho già detto nell'introduzione, questa one-shot è dedicata a m_j!
E' stata lei a darmi l'idea tramite una recensione ad un'altra mia storia, in particolare riguardo alla maglietta con scritto "I have the best daddy!"
Visto che me l'aveva suggerito/chiesto, questa fic l'ho scritta per lei. Ci tenevo a ringraziarla per avermi dato quest'idea, senza le sue parole non l'avrei mai scritta! Perciò, se dovete farmi dei complimenti (anche se ne dubito, alla fine non è poi un granché), in buona parte bisogna farli a lei :3

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Jade Tisdale