Era quasi l'ora di pranzo e in quel preciso momento Candela stava finendo di decorare una torta per un ordinazione, quando si dilettava nelle decorazioni era molto felice era la cosa che le piaceva di più del suo lavoro ma quel giorno non lo era affatto, si sentiva frustrata e molto abbattuta e la causa del suo malessere aveva un nome: Tristan Ulloa. Si proprio lui che le aveva rubato cuore fin dalla prima volta che l'aveva visto e che da poco tempo aveva iniziato una relazione con lui che non andava per niente bene, Tristan da quando aveva saputo dell'imminente arrivo di sua figlia Aurora non faceva altro che occupare le sue giornate ad abbellire la camera della primogenita e a curare il resto dei preparativi e questo lo portava a trascurarla e anche parecchio e a lei questo non andava molto a genio d'altronde non ne aveva tutti i torti visto che lui dopo quei lunghi sedicianni non era più capace di gesti romantici come l'ultima volta che l'aveva invitata al Jaral e si era trovata davanti Martin che stava cenando insieme a suo padre e lei giustamente ne era rimasta delusa dopo che si aspettava una cena a lume di candela mentre il ragazzo molto mortificato le aveva detto che non sapeva nulla della sua presenza, lei nonostante tutto lo comprendeva benissimo ma c'era anche da dire che tutto questo era veramente assurdo e lei non poteva più sostenere una relazione che disturbava entrambi, doveva fare assolutamente qualcosa altrimenti sarebbe impazzita. Con un sospiro si avvicinò alla sedia vicino al tavolo, prese la mantella e mentre stava per indossarla per uscire a fare un pò di spesa lo vide entrare dalla porta con una borsa a tracolla.
"Candela, stai uscendo"? le disse lui
"Si, ha comprare da mangiare per il pranzo"! rispose lei
"Non c'è ne sarà bisogno, di ritorno dalla campagna ho portato un pò di frutta e della lomba di maiale che Rosario ha messo nella bisaccia, pranziamo"? le disse lui prendendole la mano
"A dire la verità, visto che sei venuto qui , dovrei parlarti"! rispose lei con un velo di tristezza in volto
"Candela, perchè quella faccia"? le chiese preoccupato
"Mi dispiace molto dirti questo, ma credo che questo non sia il nostro momento Tristan, non trovo il senso di forzare una relazione che ci distrurba"! le disse lei
"Perchè? pensavo fossimo sulla strada giusta, che stessimo imparando a conoscerci, ad amarci"! rispose lui con gli occhi languidi
"Da parte mia provo già un amore molto grande per te"!
"Ed è cosi anche per me Candela, amore e stima che nel mio cuore non albergavano da molto tempo , lo sai bene"!
"Si, non dubito della nobiltà dei tuoi sentimenti"!
"Allora che cosa c'è Candela, se per caso ti ho offeso in qualche modo ti chiedo perdono"! le disse lui guardandola negli occhi
"No sono io a dispiacermi per dover rompere quello che con tanta attenzione stavamo forgiando"!
"Candela ascoltami, se sono di nuovo un uomo è grazie a te"!
"Tristan, credo che dovremmo aspettare di poterci concedere senza ambagi"! rispose lei accarezzandogli il viso
"Aspettare che cosa"?
"Aspettare che torni Aurora, e si adatti alla sua nuova situazione, alla sua dimora,alla sua famiglia, e che tu non ti senta in obbligo di nasconderle la nostra relazione ne a lei ne a nessun altro"!
"Capisco, capisco che sono uno sciocco , e che non so apprezzarti, scusami"! le disse lui con rammarico
"Non è una scusa quella che voglio, ma amore, incondizionato e senza misura e per ora tu non sei pronto ad offrirmelo, ancora no"! rispose lei mentre calde lacrime le solcavano il viso
"Ascoltami bene, ti dò la mia parola che saprò dimostrartelo, te lo giuro"!
"Io sarò qui ad aspettarti"! Tristan la prese per mano e la strinse a sè maledicendosi per averla messa da parte per delle stupide pareti, ma come si poteva mettere da parte una donna meravigliosa come lei? solo un idiota l'avrebbe fatto e in questo caso lui era in cima alla lista degli idioti e sicuramente oltre a Martin e Rosario anche Pepa gli e ne avrebbe dette di santa ragione e avrebbe fatto più che bene perchè Candela non si meritava questo, aveva già sofferto troppo in passato e adesso si meritava tutta la felicità e la serenità del mondo ma evidentemente lui era cosi cieco da non rendersene conto.
"Sei un imbecille, un insensibile, come puoi farle questo? vergognati"! lo rimproverò una vocina interna
"Adesso vai, avrai tante cose da fare prima dell'arrivo di tua figlia, non perdere tempo con me"! disse lei staccandosi dal suo abbraccio a Tristan la voce di Candela sembrò fredda e distaccata anche se lei non lo era affatto visto che era la donna più dolce del paese ma forse l'aveva fatto per rendere un pò più facile il distacco che le stava lacerando il cuore e l'anima e anche lui l'aveva compreso e si senti morire nel profondo e finalmente si era reso conto che tutto questo l'aveva provocato lui ma forse non cosi tanto da trovare la soluzione per rimediare al danno che aveva fatto. Senza dire una parola si diresse verso la porta, afferrò la maniglia e l'aprì quando ad un tratto si blocco, c'era qualcosa in lui che gli suggeriva di non farlo perchè se l'avrebbe fatto molto probabilmente l'avrebbe persa per sempre non avrebbe più avuto l'occasione di essere di nuovo felice accanto a quella perla di donna che la vita si era decisa a mettere sul suo cammino, lei intanto si era allontanata , era girata di spalle per non assistere alla scena di vederlo andar via e quando sentì il rumore della porta che si chiudeva dietro di lei il suo cuore perse un colpo mentre le lacrime continuavano a rigare il suo bellissimo viso d'angelo, si disse che nella vita aveva subito di peggio e che doveva reagire per non farsi schiacciare dal dolore per l'ennesima volta, che doveva ricominciare da capo, e cosi dopo fece, si asciugò le lacrime e si accinse ad uscire per andare a fare la spesa per il pranzo come avrebbe già dovuto fare prima dell'arrivo di Tristan in pasticceria. Stava per voltarsi per andare a prendere la matella ma non ebbe neanche il tempo di farlo che sentì due forti braccia cingerle la vita.
"No, no, non posso farlo"! mormorò Tristan si era proprio lui, era ancora li,non se era andato, non aveva avuto il coraggio di uscire da quella porta perchè l'amore che sentiva per quella donna era puro e sincero e non poteva fare a meno di lei, la desiderava nella sua vita più che mai, perchè lei era stata la sua salvezza e il suo punto di riferimento dopo tutto quello che aveva passato. Lei dall'emozione non riuscì a pronunciare neanche una parola quindi si limitò soltanto a gustarsi le sue braccia intorno al suo bacino.
"Ti prego non mandarmi via, non mi lasciare, ho capito che sono un idiota, che non ti meriti tutto questo, non posso lasciare che questa situazione rovini la nostra relazione, non posso uscire da quella porta perchè sò che se lo farò tu li fuori non ci sarai e io senza di te non posso stare,allontanami da te e mi uccidi"! concluse lui con le lacrime agli occhi a quelle parole Candela sentì il cuore fermarsi per poi accellelare ma cosi forte che le parve che le rimbalzasse dal petto da un momento all'altro,mentre una grande gioia le attraversava tutto l' essere.
"Ti prego parlami , dimmi qualcosa, non sopporto più questo silenzio, dimmi che mi odi,che mi detesti,che sono un codardo, ma parlami"! la supplicò lui
"Sta zitto e baciami"! rispose lei voltandosi verso di lui Tristan non se lo fece ripetere due volte, si prese la sua bocca che baciò con travolgente passione dopo di che la prese in braccio e la portò su nella stanza da letto dove fecero l'amore per un tempo infinito avvolti dalla fiamma dell'amore.

Ciaooo a tutti e come sempre eccomi qui a postare un altra follia spero vi sia piaciuta un beso :*
Cla