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Autore: kiko90    18/02/2015    6 recensioni
Chi di voi si è mai chiesto almeno una volta se il paradiso esista o meno? E per i pirati, considerati anime dannate, esisterà? Margaret pensa di si...
*panda day*
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Margaret
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti al Panda Day, il giorno del delirio in cui da un'unica parola nascono fanfiction di ogni genere!
Perché Panda?!
Perché ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perché 'Panda Day' suona che è una meraviglia e perché i panda sono carini e coccolosi.
Il meccanismo, se qualcuno vuole partecipare, è semplice.
Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fanfiction (tutti i generi, tutti i rating, tutti i pairing ma niente long) e basterà scrivere *Panda Day* nell'intro alla storia e il prompt della settimana in piccolo sotto al titolo sempre tra i due asterischi.
E non dimenticate la foto di Pandaman in basso a destra!
Prossima parola: nomade
Grazie a tutti e buona lettura!



IL GIARDINO DEI PIRATI *giardino*


La vita, com’è strana la vita.
Nove lunghi mesi di gestazione per poi venire al mondo ed essere subito circondati da visi e parole che però ancora non conosciamo, non comprendiamo.
Un vagito, un pianto, qualcosa di quanto più naturale esista, e così tremendamente diverso dalla morte.
La nascita è una gioia, si aspetta per mesi il giorno della venuta al mondo della creatura che si ha in grembo, invece la morte, meschina, arriva improvvisamente e ti porta via dai tuoi cari.
È strano pensare che dopo una vita fatta di gioie e dolori, di avventure e nuove scoperte la mia vita si stia spegnendo così, con un ultimo sorriso.
È strano dirlo, forse posso risultare un po’ pazza, ma ho aspettato questo momento con ardente bisogno è curiosità.
La morte cinque anni fa mi ha portato via l’uomo che amo, si perché io Law continuo è continuerò ad amarlo sempre, che sia accanto a me oppure no. Sapevamo entrambi che non ce l’avrebbe fatta a superare quella malattia però finché lui non mi ha lasciato non mi sono resa conto che la speranza che si salvasse, che si alzasse da quel letto, era sempre stata rinchiusa dentro di me.
Quando lui si era spento pensavo di essermi spenta con lui, che la mia vita fosse giunta al termine nell'istante stesso in cui le sue palpebre si erano chiuse lentamente, per sempre, ed invece non è stato così; i Kami avevano altri progetti per me prima di farmi tornare tra le sue braccia. Adesso lo so, adesso lo comprendo guardando gli occhi grigi di Liam, nostro figlio, stesso carattere apatico del padre, è lui ad immagine e somiglianza. I pugni tesi per nascondere il dolore di questo momento però con quel ghigno così determinato, un po’ forzato, che in tutti i modi cerca di rassicurare, come un vero guardiano, sua sorella minore Kelly, così fragile a suo confronto.
Kelly, una guerriera, un amazzone come me, sempre così curiosa e testarda, ora piange al mio capezzale. Vorrei dirle che io non ho paura di morire, che io non desidero altro che tornare da suo padre, lassù nel giardino dei pirati, ma so che non lo capirebbe, perché anche io cinque anni fa non ho capito che Law era pronto ad andarsene sapendo che io non sarei rimasta sola, che io avevo ancora qualcosa da fare su questa terra; non volevo capire che la mia vita potesse, seppur non come prima, continuare e farmi sentire a volte felice.
Sbatto lentamente le palpebre sentendole sempre più pesanti, mentre un leggero tremore mi smuove gli arti.
Liam e Kelly sono ormai grandi, so che si proteggeranno a vicenda e che dietro la porta di questa cabina ci sono due persone che li amano e li renderanno felici.
Chiudo gli occhi ed attendo, attendo di varcare le porte di quel fantastico giardino dove Law mi aspetta, il giardino dei pirati.
Sorrido debolmente è penso a quella sera, quando dalle nostre menti e nata questa folle idea del giardino ed in un attimo e come se venissi catapultata di nuovo lì, su quell’isola sperduta del Nuovo Mondo, nel bel mezzo della foresta sdraiata a terra con lo sguardo rivolto verso l’alto dove le cime degli alberi si aprivano facendoci scorgere uno stralcio del manto stellato.
Mi sento così leggera proprio come quella sera e forse è proprio vero che sono ritornata su quell’isola, forse la mia anima è volata fin laggiù per farmi assaporare quell’intensa felicità un ultima volta, immergendomi in quel ricordo tanto dolce quanto amaro.

Ammiravo le stelle così luminose e belle e ridevo perché ero riuscita nel bel mezzo della notte a trascinare Law nel centro dell’isola e farlo sdraiare sull’erba umida solo per quella mia folle curiosità.
Dopo anni di navigazione sotto e sopra le acque volevo assaporare di nuovo il profumo che gli alberi rilasciavano la notte, i sussurri del vento nelle fronde, spiare i gufi mentre si svegliavano per cacciare… e il mio animo di amazzone che lo richiedeva, che scalpitava dentro di me e Law lo aveva capito per questo mi aveva seguito fin lì, per questo quando lo avevo guardato negli occhi dicendogli che volevo scendere dal sottomarino e farmi un giro nella foresta non aveva obiettato, ma, protettivo come sempre, mi aveva seguito senza dire una parola.
Correvo libera tra i fusti degli alberi, silenziosa come una pantera, attenta come una cacciatrice che studia la sua preda.
Lui qualche passo dietro di me, sentivo il suo sguardo profondo sulla schiena, mi studiava, ammirava la mia libertà selvaggia, la stessa libertà che lo aveva conquistato.
Mi ero arrestata nel centro della foresta ammirando la luna piena filtrare i suoi raggi tra le chiome degli alberi ed illuminare una piccola radura costellata di fiorellini rosa. Ricordo che i miei occhi si erano inumiditi dalla gioia, quel luogo mi ricordava tanto la mia isola, Amazon Lily, la terra dove sono nata e cresciuta ed infine fuggita per amore.
Senza pensarci, avventata come sempre, mi ero buttata su quel prato ridendo ed inspirando il dolce profumo dei fiori, finché Law non mi aveva raggiunto e con la sua stazza mi aveva sovrastato, oscurando il cielo.
Lo avevo guardato per qualche secondo prima di ridere ed afferrargli le mani trascinandolo sopra di me.
-Margaret- mi aveva richiamato con la sua voce roca, ma io nei suoi occhi non leggevo rimprovero ma desiderio, lo stesso ardente desiderio che lui poteva leggere nei miei.
Le nostre bocche si erano subito cercate ed unite, il suo respiro caldo entrava nella mia bocca facendomi sentire sempre più leggera, sempre più libera di fare ciò che volevo senza leggi che mi impedivano di conoscere il mondo e i suoi abitanti.
Ci eravamo amati allungo su quel prato finché esausti ci eravamo sdraiati uno accanto all’altra, innamorati, felici.
-Law, secondo te esiste il paradiso per noi pirati?- era una domanda spontanea la mia, non ci avevo mai pensato, ma avevo sentito molte volte che i pirati venivano considerati come anime dannate, ma io non mi sentivo affatto un’anima dannata, ma solo dannatamente libera e felice.
-Non credo che per noi pirati esista un paradiso- aveva risposto fissando il cielo.
Lo guardai per un po’, studiando il suo profilo netto e preciso prima di rispondergli –io sono convinta di sì. Tutti si meritano un luogo dove passare l’eternità dopo la morte, un luogo di pace anche per noi pirati- dissi convinta iniziandomi ad immaginare come potesse essere quel luogo –come un grande giardino con tanti fiori. Sarebbe bello dopo anni passati a varcare i sette mari, riposare nella quiete di un giardino senza marine che ti inseguono o loschi pirati che vogliono solo la tua testa, solo pace…- era così bello immaginare quel luogo magico, quel giardino solo per i pirati e non solo per me, ma anche per Law. Lo leggevo nelle sue iridi scintillanti, nei lineamenti del suo volto rilassati e non più tesi, anche lui si stava immaginando quel luogo e gli piaceva.
-il giardino dei pirati, suona bene- disse ghignando –anche se dubito che ci potrebbe essere molta pace e tranquillità una volta che ci giungerà anche Eustass-ya- ghignò.
-ma ci saremo noi, ed a me basti solo tu- dissi sincera baciandogli la mascella, sapevo che per lui valeva lo stesso e che non me lo avrebbe confessato, ma non mi importava, io amavo Law e lui amava me.

Dopo quella sera non avevamo più parlato del giardino dei pirati, avevamo vissuto per mare fino alla fine, dando alla luce i nostri due figli e scegliendo per loro due nomi che potessero guidarli e rappresentarli al meglio, guardiano e guerriera.
Poi era giunta la malattia che pian piano aveva ridotto Law allo stremo delle sue forze e, quella fatidica sera, mentre piangevo al suo capezzale, infischiandomene del suo ordine di non piangere per lui, un ghigno, il suo ghigno, gli illuminò il volto per un ultima volta.
Smisi di piangere beandomi di quella visione e mi avvicinai al suo volto.
-ti aspetto nel nostro giardino dei pirati- mi disse spegnendosi per sempre.
Si era ricordato di quella sera nella radura, della mia folle idea del paradiso ed e lì che intendeva aspettarmi.

Apro gli occhi sentendo che è giunto il momento.
Osservo Liam stringere la spalla di Kelly e lei bagnarmi la mano con le sue calde lacrime.
-il giardino dei pirati- sussurro e vedo Liam e Kelly annuire tristemente, gli ho raccontato molte volte quella storia e sono sicura che come me anche loro credono nell’esistenza di quel paradiso.
È ora, proprio come Law sorrido anche io, a loro, i nostri figli e mi spengo, per sempre.

Mi sento leggera e libera come non mai. Sono immersa nella luce ed infondo ad essa vedo una figura, la riconosco, è lui, è Law.
Corro volteggiando tra le nuvole e mi fiondo tra le sue braccia, forti e calde proprio come le ricordavo.
-Ben arrivata Margaret- mi sussurra all’orecchio mentre i miei occhi vagano dietro di lui e sorridendo scorgo una miriade di colori adagiati su un meraviglioso tappeto verde.
Eccomi sono arrivata anche io nel giardino dei pirati finalmente.
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Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Eccomi con una nuova LawMargaret anche se questa volta è decisamente più triste.
I nomi scelti per i figli di Law e Margaret, Liam e Kelly, sono due nomi di origine irlandese e significano guardiano e guerriera, io li trovo appropriati, spero anche voi.
Spero che la ff vi sia piaciuta e se vi va fatemelo sapere anche con una piccola recensione!
Grazie a tutti coloro che hanno letto!
Buon Panda Day
Kiko90
   
 
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