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Autore: Queenofnothing    18/02/2015    4 recensioni
Esistono amori impossibili, e poi ci sono amori che è impossibile non amare.
tratto dal Cap 1:
Ok questo che voleva dire?e quel tono?no era impossibile. Era la mia immaginazione a suggerirmi che Emma aveva appena fatto delle allusioni? Si doveva essere così, come sempre era il suo modo di giocare e sfidarmi.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve questa è la prima storia che scrivo, e non so come mi sia venuto in mente di scriverla!!ma ovviamente la mia follia ha preso il sopravvento scaraventandomi a scrivere questa storia, che le mie mani hanno deciso di scrivere di propria iniziativa,su come si evolve dovrò aspettare anche io e leggere man mano che le dita digitano il testo. Spero che vi piaccia, se non vi piace prendetevela con le mie dita emancipate, ma spero comunque che abbiate pietà  e che possiate darmi consigli o giudizi al riguardo.buona lettura. 




Era di nuovo lunedì, odiavo immensamente i lunedì forse il fatto di averli ripetuti per ben 28 anni aveva contribuito a farmi odiare maggiormente questo giorno.

Ovviamente nonostante questo, la mia ferrea educazione mi impose di alzarmi comunque ed iniziare la mia routine mattutina,così mi alzai presi il necessario e andai a farmi una doccia per svegliarmi.

Dopo 20 minuti circa uscii dal bagno aprii il mio immenso armadio e scelsi una delle mie eleganti gonne nere sopra al ginocchio che mi cingeva perfettamente i fianchi e una camicia bianca con i primi bottoni appositamente slacciati che mettevano ben in mostra il mio décolleté, di cui andavo particolarmente fiera.

Bene ero ormai pronta,dopo aver messo le mie amate scarpe tacco 12 come sempre, l'immancabile trucco agli occhi e il mio immancabile rossetto mi diedi un ultima occhiata allo specchio.

< Bè oggi Regina sei come sempre impeccabile > mi dissi contemplando il mio riflesso.

Sarà meglio svegliare Henry, altrimenti farà tardi a scuola anche,se con i geni della signorina Swan probabilmente anche se lo svegliassi alle 4 di mattina, riuscirebbe a fare o semplicemente arrendermi ad alcune cause perse.

Mi diressi così in camera di Henry, entrai piano,e rimasi a guardarlo dormire con il sui viso rilassato e i sui fumetti sparsi sul letto e a terra, ecco un altro gene editato dalla signorina Swan.

< Henry tesoro è ora di alzarsi > dissi mentre andavo alla finestra e iniziavo a tirarla su e far entrare più luce nella stanza.

< Mm... noooo daiii altri cinque minuti... > disse in risposta Henry che al primo raggio di luce si portò il piumone fin sopra la testa.

< Henry ,io te li darei altri cinque minuti se non sapessi che si trasformeranno in 45 minuti, quindi piccolo vampiro esci dal tua cripta e affronta la luce del sole se non vuoi che materializzi sulla tua testa un bellissimo secchio di acqua ghiacciata che farò rovesciare se non esci subito di lì e inizi a prepararti > dissi con voce severa nascondendo il mio divertimento.

Henry in risposta cacciò il sui faccino da sotto il piumone e facendo gli occhi da cucciolo disse

< Maaaaammmaa, non oseresti far ammalare il tuo piccolo principe,vero?perché sai come sono quando sono in modalità "malato"... >

Ecco come sempre riusciva sempre a controbbattere e trovare una via di fuga, era astuto, come facesse non so, sapeva dove e come colpire per provare a vincere e in questo aveva preso da me pensai sorridendo.

Ma ovviamente io ero Regina e nemmeno mio figlio riusciva a vincere con certi giochetti per quanto ci provasse,così sfoggia il mio miglior ghigno e con uno schiocco di dita materializzai un secchio sulla testa di Henry che appena lo vide apri la bocca, mi guardo e si tuffo letteralmente fuori dal letto.

< Io vinco sempre,sono Regina Mills! > dissi mentre mi lascia andare ad una spassosa risata.

Scesi in cucina e inizia a preparare la colazione per Henry e l'acqua per la mia tisana , stavo per indossare il mio grembiule da cucina quando sentii qualcuno bussare alla porta.

Andai verso la porta incerta su chi fosse a quest'ora del mattino,a disturbare la mia quiete , ma quando aprii la porta finchè non aprii la porta ritrovandomi una biondina con un grosso sorriso stampato sulla faccia.

< Signorina Swan, chi altro se non lei poteva disturbare la mia quiete mattutina > dissi sarcasticamente poggiandomi alla porta semi aperta.

< Regina vedo che come sempre salti di gioia al solo vedermi, ma tranquilla so che dentro di te sei felice di vedermi e di invitarmi a fare colazione con te ed Henry > disse e senza aspettare nessun invito si fiondo in direzione della cucina lasciandomi sulla soglia.

< Ma prego signorina Swan si accomodi pure e mi permetta di invitarla a fare colazione con noi > dissi sarcastica mentre richiudevo la porta e mi dirigevo in cucina.

Appena entrai in cucina vidi la biondina vicino i miei fornelli intenta a sbirciare cosa stavo preparando per la colazione.

< Allora Regina cosa hai intenzione di preparare per colazione? Perché io ho fame e non ho fatto colazione e potrei avere un calo glicemico da un momento all'altro e non non essendo nel pieno delle mie forze non potrei svolgere il mio ruolo di sceriffo al meglio, e tu non vuoi che la città sia protetta da uno sceriffo svenuto e malnutrito vero? > disse con la stessa aria da cucciolo con il quale Henry cercava sempre di ottenere ciò che voleva.

< Bene , ma sai io non sono più il sindaco e neanche più il tuo superiore, quindi come tu decidi di tenerti in salute e di come svolgi il tuo ruolo di sceriffo, non sono più problemi che mi riguardano > dissi con la mia solita aria di superiorità e ripresi con la preparazione della colazione, tenendo sempre d' occhio la biondina che nel frattempo aveva preso posto su uno degli sgabelli al lato opposto dell'isola della cucina e con la testa poggiata sulle braccia continuava a fissarsi con il broncio da cucciolo bastonato.

< E va bene Emma!va bene, puoi fare colazione con noi a patto che la smetti con quel broncio da bambino di 4 anni , e di bambino ne ho già uno non me ne servono altri > e così dicendo andai verso il bollitore dell'acqua che avevo messo a riscaldare, versai il contenuto in una tazza e aprii uno degli scaffali per prendere il pacco con le bustine delle tisane.

< Maledizione!come hanno fatto quelle maledette a finire così in alto > imprecai cercando di allungarmi il più possibile per cercare di prendere le bustine, ma nonostante i miei tacchi 12 e i miei tentativi non riuscivo a prendere quella maledetta scatola.

< che diav... > dissi cercando di girarmi, ma mi fu impossibile perché Emma si era alzata e messa dietro di me, e allungandosi riuscì a prendere la scatola.

< Ecco fatto, vedi nonostante i tuoi tacchi 12 Regina sei ancora poco elastica .. > disse guardandola e ridacchiando < dovresti fare più attività fisica > detto questo si volto e si riposizionò al suo sgabello.

< Mamma sono pronto! Ho fame! > disse Henry correndo per le scale e arrivando come un terremoto in cucina.

< Ma!cosa ci fai qui? È successo qualcosa?una nuova operazione? > disse Henry appena vide Emma

< Ehi ragazzo, vedo che esplodi di energia stamattina, comunque no tranquillo tutto bene , nessun attacco o pericolo all'orizzonte > disse Emma che fece segno ad Henry di andare a sedersi vicino a lei.

< E allora perchè se qui? Se non c'è nessun pericolo? > disse guardando incuriosito sua madre seduta accanto a lui.

Emma stava per rispondere al ragazzo ma venne anticipata da Regina che nel frattempo aveva preparato 2 piatti di pancake e due spremute di arancia che mise di fronte Emma e Henry e disse :

< Perché? Vuoi sapere perché la signorina Swan è qui? Bene.. vedi Henry tua madre ha deciso di presentarsi senza motivo alla mia porta, autoinvitarsi e scroccare una buonissima colazione alla sottoscritta , invadendo la mia cucina e convincendomi a cibarla mettendo su quel broncio da cucciolo,che tu Henry conosci fin troppo bene se non sbaglio.. > dissi andando a prendermi la tazza contenente la mia tisana e sedendomi di fronte a loro dissi < E ora mangiate prima che si freddi tutto>.

Ovviamente non feci in tempo a finire la frase che i due si fiondarono sui piatti ripulendoli letteralmente.

< Dovrei fare irruzione più spesso qui la mattina e provare a scroccarti altre colazioni >. disse Emme che ormai piena continuava a massaggiarsi la pancia.

< Non ci provi nemmeno signorina Swan a presentarsi qui anche domani, se non vuole diventare un altro animale domestico da affidare alle cure della sua smielosa madre > disse Regina avvicinandosi ad Emma e con un tono severo che non ammetteva repliche.

Ma l'intendo di Regina di intimidire Emma fu un buco nell'acqua perché Emma guardandola fisso negli occhi e con un sorriso sulle labbra disse :

< Regina sarebbe un occasione per passare una parte importante della giornata insieme a Henry come una famiglia, e comunque potrei ripagarti... in qualche modo > disse l'ultima parte abbassando la voce e continuando a fissare Regina dritto negli occhi.

Ok questo che voleva dire?e quel tono?no era impossibile. Era la mia immaginazione a suggerirmi che Emma aveva appena fatto delle allusioni? Si doveva essere così, come sempre era il suo modo di giocare e sfidarmi.

A quel punto notai la distanza troppo ravvicinata con il viso della biondina e decisi prontamente di allontanarmi e ricompormi subito.

Emma in risposta sfoggiò un sorriso di vittoria continuando a mantenere i suoi occhi fissi nei miei.

< Ehm.. mamma > disse Henry rivolgendosi a Regina < direi che si è fatto tardi, meglio che vada prima che perda l'autobus e arrivi anche oggi in ritardo a scuola >

< Vuoi che ti accompagni? > risposero all'unisono Emma e Regina.

< No grazie, oggi no > e detto questo prese a prendere il suo zaino e usci di corsa sbattendo la porta di casa.

< Bene signorina Swan non dovrebbe andare anche lei a lavorare o devo dedurre che lo sceriffo non prende sul serio il suo lavoro e le sue responsabilità di sceriffo? > dissi mentre prendevo i piatti e iniziavo a ripulire la cucina.

< Ehi!Io prendo molto seriamente il mio lavoro, difatti mi sembra che fino ad ora stiate tutti bene e al sicuro giusto? > disse con quella sua aria soddisfatta, alzandosi e iniziando ad aiutare a mettere in ordine.

< Lascia stare signorina Swan, finirò io di mettere a posto,dopotutto non ho molto da fare durante il giorno quindi non si preoccupi e vada pure, potrebbe esserci qualcuno più bisognoso dei suoi servigi > dissi mettendo l'ultimo piatto nella lavastoviglie per poi tornare a guardare la biondina.

< Ok.. Regina grazie per la colazione, e dicevo sul serio prima.. insomma... cioè se posso vorrei ripagarti in qualche modo > disse abbassando lo sguardo e assumendo la tipica posizione di quando non riusciva a dire qualcosa o si sentiva a disagio, mettendo le mani in tasca , abbassando lo sguardo e dondolando da un piede all'altro.

Ma perché?perchè doveva sentirsi a disagio quando fino a poco fa era così sicura e strafottente da fare delle allusioni o sfidandomi a ogni opportunità?non capivo, ma vederla così a disagio la faceva apparire piccola e indifesa , mi suscito tenerezza, ma forse probabilmente solo per la somiglianza con Henry, così cercai con il mio sarcasmo di toglierla da quell'imbarazzo.

< Suvvia signorina Swan, non si preoccupi,e poi Henry è stato molto felice di fare colazione tutti insieme.. e per quanto riguarda il ripagarmi, non vedo proprio come lei possa ripagarmi, ho tutto ciò che mi occorre, non sarò più il sindaco ma comunque posso permettermi una vita agiata anche senza lavorare > dissi sorridendo e avvicinandomi a lei.

< Già.. avevo dimenticato che sei straricca e non hai voluto darmi un aumento di stipendio per il mio esemplare servizio alla popolazione, ma ..> disse avvicinandosi a me, notando come il suo sguardo divenne in qualche modo più intenso e fisso su di me, e i suoi passi lenti e decisi come se si fosse trasformata in un predatore che si avvicina lentamente alla sua preda.

Arrivata di fronte a me a pochi respiri di distanza e senza mai staccare gli occhi dai miei si sporse in avanti, mentre io rimasi pietrificata dalla situazione, non riuscivo a spiccicare parola o allontanarmi , non sapevo più se stavo respirando , non capivo cosa stesse succedendo e perché,e mentre pensavo che Emma stesse per baciarmi, lei giro la testa e raggiunse il mio orecchio sussurrandomi < potrei ripagarti … in natura, e sarebbe meglio di tutte le cose materiali che potresti avere su questa terra >.

Ok probabilmente era un sogno, non era reale, eppure quelle parole sussurrate, il lieve cenno di un sorriso che avevo avvertito mentre sfiorava il mio orecchio, sembrava tutto cosi reale e avevano scaturito un turbine di emozioni che non riuscivo a distinguere e che non sapevo di poter provare.

Ma i miei pensieri furono interrotti da un suono.

Driin!Driin!Papà ti sta chiamando!Papà ti sta chiamando!

Mi ridestai all'istante mentre vidi Emma sbuffare e dire qualcosa tra i denti che non compresi , ricomporsi velocemente e allontanarsi di qualche passo per poter prendere il cellulare e rispondere a David.

< Ehi David che succede? Ci sono guai alla stazione? > disse Emma rispondendo alla chiamata, mentre continuava a guardare Regina o la sua reazione.

Ok regina dai è stato palesemente uno scherzo,sarebbe una cosa inverosimile, e impossibile, avrai capito male come sempre.

E poi lei ha Mr Eyelainer e la loro storia sembra andare a gonfie vele.

No è stata solo un interpretazione sbagliata, lei voleva alludere a qualche altro modo, tipo falciarmi il prato?Ok Regina non stai andando nella direzione giusta, smettila e datti un contegno!Sei una regina o cosa?

< Regina... Regina ci sei? > disse Emma

< Cosa? Che succede? > dissi ridestandomi da quegli assurdi pensieri in cui mi ero persa, e assumendo la mia andatura da Regina.

< Era David , mi vuole in centrale perché a quanto pare Brontolo ieri sera ha alzato un po' il gomito .. e sai come diventa quel nano quando è alticcio > disse facendo una smorfia, e rimettendosi in telefono in tasca.

< Si direi che ne so qualcosa, quel nano è abbastanza impegnativo da sobrio figurarsi da ubriaco, non preoccuparti vai > dissi mentre inizia a incamminarmi verso la porta d'ingresso seguita da Emma.

Aprii la porta facendo passare Emma che appena varcata la soglia si girò, mi guardò e con un sorriso non troppo innocente, anzi tutt'altro disse

< Grazie ancora per la colazione... e la mia proposta per ripagarti..sai è sempre valida qualora tu volessi riscuoterla >

E così dicendo si voltò e s'incamminò verso il suo orribile catorcio mobile, mentre io ero rimasta lì sulla soglia d'entrata , ferma pietrificata a quelle ultime parole pronunciate.

Non era la mia immaginazione, aveva veramente fatto allusioni e flirtato con me.

Emma Swan ci aveva provato con me!No!non poteva essere!Non Emma Swan, non la figlia di Biancaneve e nonché altra madre di suo figlio, no questa bravata avrebbe potuto rovinare tutto quello che era riuscita a rattoppare in questi mesi, tutti i rapporti e l'equilibrio costruito e lei non poteva permetterselo.

Ma cosa avrei fatto adesso?




 

  
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