La prima volta (se fosse stata)
Sbatte forte alla finestra la calma in tempesta, mentre gira la testa e va via ciò che resta,
senza lasciar traccia di ciò che è passato, il futuro rimane, chiedo aiuto al Parnaso,
che poi non ce la faccio, rimane il distacco, nel presente ciò che conta è non dare di matto,
traballando non taccio, le si è rotto il tacco, l’aiuto senza pensare perché ciò che è fatto è fatto.
Sono tanti i pensieri che portan danni, sono tante le vie dei malanni.
E se poi ci capito diventano guai, incontrerò i miei amici, quelli falsi, i bravi.
Non tutte le malattie son fatte per nuocere, tu sei la sola che non riesce a farmi rodere.
Ma se questo è il tuo potere non andartene più, nel mio mondo ci puoi restare solo tu.
Appena l’ho vista è stata una conquista, senza dire ‘resta’ è partita la festa,
neanche il tempo di un caffè, si erano fatte già le tre, sonno non ce n’è, andiamo a fissare di notte il mare.
Sale l’alba e la calma di botto si ferma, la tua voce così calda, di seta quelle labbra,
che se il sole sale a me non importa, avvicina il tuo corpo e abbracciami un’altra volta.
Sono tanti i pensieri che portan danni, sono tante le vie dei malanni.
E se poi ci capito diventano guai, incontrerò i miei amici, quelli falsi, i bravi.
Non tutte le malattie son fatte per nuocere, tu sei la sola che non riesce a farmi rodere.
Ma se questo è il tuo potere non andartene più, nel mio mondo ci puoi restare solo tu.
Il vento ci assale, inizia un temporale, due cretini sotto la pioggia rimasti a cantare,
è ciò che ci piace, e con essa tutto tace, si ferma il cuore in un attimo di pace.
Non importa se rimane incollato sulle ossa, del resto l’acqua porta via ciò che sporca,
rimasto dentro troppo a lungo, cercato e non avuto, la vita inizia ora, grazie al tuo aiuto.
-DreamEater