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Autore: Neflehim    19/02/2015    3 recensioni
"Poteva andare diversamente … "
" No, non poteva."
" Già"
" Lo abbiamo fatto per Sasuke"
" Si, è vero"
" L’abbiamo deciso assieme, ricordi?"
"Si"
"Amiamo Sasuke, giusto?"
" Si, lo amiamo…"
" Ti amo, lo sai?"
" Lo so. Ti amo anch’io, lo sai?"
" Si,lo so"
" Quindi … è un addio?"
"Si è un addio, amore"
"Addio, amore"
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Cap 1  Risveglio.


<< Poteva andare diversamente …>>

<< No, non poteva.>>
<< Già>>
<< Lo abbiamo fatto per Sasuke>>
<< Si, è vero>>
<< L’abbiamo deciso assieme, ricordi?>>
<< Si>>
<< Amiamo Sasuke, giusto?>>
<< Si, lo amiamo…>>
<< Ti amo, lo sai?>>
<< Lo so. Ti amo anch’io, lo sai?>>
<< Si,lo so>>
<< Quindi … è un addio?>>
<< Si è un addio, amore>>
<< Addio, amore>>

Già …addio.
La ragazza sorrise amaramente alla luna attraverso il vetro della finestra.
Non un addio materiale, no. Lui era venuto ogni sera… a trovarli.
Ogni sera aveva cenato con loro. Si era comportato da amico. Aveva sorriso quando lei era costretta a trattare Sasuke da fidanzato… reprimendo il dolore. Proprio come ogni giorno faceva lei, da lì a quattro anni.
Era un addio al loro amore … ai loro sentimenti, alla loro storia.
Tutto sepolto sotto chili e chili di amicizia ed affetto.
Si passò una mano tra i capelli e in un momento di lucidità, si accorse che non aveva permesso loro di allungarsi oltre le spalle.
Scoppiò in una risata silenziosa, comprendendo che in qualche modo il suo inconscio combatteva ancora, che il suo cuore non si era arreso.
Illusa.
Ricordò quando ai tempi dell’Accademia, Ino le aveva detto :
 << Ho sentito dire che a Sasuke piacciano le ragazze con i capelli lunghi>>
Ripensandoci ora si diede della stupida per non aver aperto gli occhi subito .
Se lo avesse fatto forse le cose sarebbero andate diversamente.
Forse avrebbero avuto più tempo da passare assieme come amanti e non un solo misero anno.
Forse … già.
Ormai le rimanevano solo i rimpianti.
Era stanca, Sakura.
Un tempo, essere la donna di Sasuke Uchiha era il suo più grande sogno .
Il primo appuntamento… il primo bacio, la prima volta, il matrimonio, la casa, la famiglia … si era già costruita una vita immaginaria nella sua mente, di come sarebbe stata la sua storia d’amore con il ragazzo.
Illusa.
Si perché in realtà, Sasuke non l’aveva mai davvero guardata. Ne ritenuta degna .
Grazie.
Nonostante gli anni ricordava bene la notte in cui il ragazzo aveva spezzato il cuore a due persone .
Non era riuscita a dimenticare il dolore di essere stata rifiutata. Eppure messo a confronto alla sofferenza che stava provando ora , si rendeva conto che quello assomigliava piuttosto alla puntura di un ape.
Mentre invece adesso sentiva il cuore costantemente stretto in una morsa.
Una mano lo stritolava e lei era arrivata a chiedersi con speranza, quando quella mano, glielo avrebbe strappato dal petto facendo cessare il dolore.
Era stanca davvero, Sakura.
Quanto ancora la vita si sarebbe accanita su di loro?
Sei mesi.
Il cuore le diede un'altra fitta.
<< Vai via?!>>
Un sospiro.
<< Si Sakura, non possiamo più continuare così>>
Una lacrima.
<< Non credo di potercela fare a sopportare anche questo.>>
Un abbraccio.
<< Ce la farai. Forse riuscirai anche ad amarlo di nuovo.>>
Uno schiaffo.
<< Dì la verità , sei tu che vuoi farla finita! Non mi ami più vero?!>>
Un altro abbraccio.
<< Mai Sakura. Mai, smetterò di amarti. E’ il meglio per tutti e due. Tu sei forte. Più di me di sicuro. Sono io il codardo, Sakura. Il debole. Per me è troppo da sopportare.>>
Un singhiozzo.
<< Andiamo via assieme.>>
Uno sguardo rassegnato.
<< Non credi neppure tu a quello che dici.>>
Un assenso.
<< No, non ci credo.>>
Disperazione.
<< E’ meglio così.>>
Dolore.
<< Si è meglio.>>

Così se ne era andato. Aveva lasciato la Foglia. Nessuno sapeva dove fosse. Nessuno. Era sparito dalla circolazione. Esattamente come aveva fatto Sasuke anni prima.
Ricordava bene quando il filo si era spezzato.
Quattro mesi dopo la sua partenza, lei era crollata del tutto.
Aveva tentato il suicidio,accecata dal dolore.
Ino, sua sorella , l’aveva riportata alla vita per miracolo prima che cadesse per sempre nell’oblio.
Ricordava, quanto l’aveva insultata quando aveva scoperto la verità, ma soprattutto ricordava quando aveva dovuto affrontare Sasuke e rivelargli come stavano davvero le cose.
Era irato. Oh si, che lo era.
Si erano lasciati ma alla fine lui aveva capito. Non gli aveva portato rancore. Era rimasto alla Foglia.
Le scappò una risata disillusa,vuota.
Se lo avessero saputo prima, si sarebbero risparmiati tanta sofferenza. Sasuke non l’amava, lo sapevano bene. Le voleva bene, esattamente come voleva bene a Naruto. Non lo mostrava mai ma era roso dai sensi di colpa e da due mesi lo stava cercando.
Esattamente come aveva fatto Naruto anni prima.
Ne era certa, anche se nessuno lo sapeva. Ogni volta, Sasuke al ritorno da una missione, ne richiedeva subito un'altra in un posto sempre più lontano.
Lei invece era rimasta in pausa e non riusciva ad andare avanti.
Aspettava.
Quei due mesi li aveva passati in una stanza d’ospedale, seduta sul letto, in attesa.
Era diverso da quando era andato via Sasuke. Stavolta sembravano averle strappato via l’anima lasciandole il cuore trafitto costantemente dalle spine.
Quando era scomparso Sasuke, grazie a Naruto era riuscita a riprendersi; lui era stato la sua ancora di salvezza.
Ora invece, era proprio la sua ancora ad essersene andato e lei non si era sentita solamente persa…. semplicemente vuota, non aveva più una coscienza se non quella che vagava tra i ricordi.
Mentre viaggiava una piccola parte della sua mente recepì che qualcuno era entrato nella sua stanza, ma lei lo ignorò, come sempre.
Il suo sguardo era fisso fuori dalla finestra da molti giorni. Non mangiava, non beveva, a malapena dormiva qualche ora per poi risvegliarsi in preda agli incubi.
Era diventata apatica e quando i medici se ne erano accorti, avevano deciso di iniettarle una flebo continua per impedire al suo corpo di disidratarsi.
<< Sakura...>>
Ino.
Ogni giorno passava per vedere come stava. O come non stava piuttosto.
Probabilmente con la speranza che lei la vedesse, di nuovo.
Di riuscire a staccarla dai ricordi a cui si aggrappava morbosamente.
<< Sakura... ti prego guardami...>>
Non le rispose Sakura.
A malapena riusciva a sentirla.
Si voltò però verso la sua vecchia amica, che fece un passo indietro spaventata ancora una volta dal vuoto che poteva leggerle negli occhi.
Cercò di sorriderle perchè non si meritava un trattamento del genere Ino , ma tutto quello che le uscì fu una smorfia.
Si arrese e si girò di nuovo verso la finestra consapevole che il sorriso non le sarebbe più tornato finché lui non sarebbe tornato.
Sentì in lontananza la porta chiudersi .
Ino era uscita.

Passò un altro mese ma ormai non riusciva più a distinguere lo scorrere del tempo.
Il cielo quel giorno splendeva di un sole che accecava.
Si chiese come facesse ad essere così sereno quando dentro di lei il suo sole era scomparso da tempo.
Il mondo va avanti anche senza di te... gli rispose beffarda una vocina dentro la sua testa.
Una piccola parte della sua mente registrò dei passi e delle voci concitate fuori dalla sua camera, ma non gli diede molta importanza neppure quando sentì la porta aprirsi cigolando.
<< Sakura...>>
La voce di Shizune le arrivò ovattata alle orecchie.
<< Sakura so che non vuoi sentire nulla, ma ti prego questa volta ascoltami.>>
C'era una determinazione e una vena così vivace che attirò la sua attenzione, facendo scostare il suo sguardo dal cielo per poi soffermarlo negli occhi di Shizune che rabbrividì.
<< Sakura ci sono notizie splendide!>>
Non cambiò espressione la ragazza neppure quando sentì le parole successive.
<< Naruto sta tornado!>>
Qualcosa nel suo cuore sembrò sbriciolare il ghiaccio che lo aveva avvolto.
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
E' tornato...
Quelle due parole si ripetevano senza fine nella sua mente mentre il suo corpo sembrava risvegliarsi dopo un lungo sonno.
Sentì muscoli urlare dal dolore per la troppa immobilità .
Il braccio con la flebo tirare, la testa dolerle.
Shizune vide il miracolo compiersi davanti ai suoi occhi mentre quelli della ragazza tornavano vivi e vispi come un tempo.
Dopo tanto tempo sentì di nuovo la voce di quell'ormai donna a cui tanto aveva voluto bene.
<< Trovami un dottore degno di questo nome, che mi rimetta in forze prima del suo arrivo!>>
   
 
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