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Autore: JeanLa357    06/12/2008    3 recensioni
"Fu un attimo.Le lame dei kunai impiantate nei due corpi, sotto la pioggia battente..e in quell' attimo forse, nella disperazione che accompagna gli uomini sul punto di una morte prematura, forse avevano capito l'immenso baratro che stava loro di fronte..." triste,ma davvero triste T__T una mia interpretazione dei rispettivi sogni di due amici, legati ma divisi allo stesso tempo. enjoy ^^
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Baratro



La pioggia cadeva fitta sui corpi senza vita degli shinobi:

cadaveri immobili freddi e senza colore...

solo il rosso del sangue spiccava sul bianco della loro pelle.


E la pioggia lavava il loro sangue, bagnando le loro ferite e trasportando quel liquido rosso nei rivoli creatisi sul terreno, ormai fangoso..


un lampo squarciò il cielo e per un momento illuminò due figure, in piedi, sull'alto di una collina..

due shinobi,..


due ragazzi,

uno di fronte all' altro..

feriti e con il fiato corto di chi ha combattuto allo stremo..


ma ancora in piedi..

gli occhi dell' uno piantati dentro quelli dell'altro..

fissi, quasi a sfidarsi...

iridi rosse contro iridi blu....

lo sguardo triste, spento.. velato da una patina di dolore e sofferenza...

e stranamente deciso e con ancora una luce da combattente nel profondo di quegli occhi..


ancora un lampo, seguito questa volta da rumore sordo di un tuono... spaventoso ma lontano...


e in quel momento, sotto la pioggia incessante, loro due si sentivano distanti come lo era quel fulmine, caduto chissà dove..

distanti nello spirito, nella mente...

perché avevano smesso di capirsi...

già da molto tempo il loro pensieri erano cambiati ed entrambe le loro ricerche erano ricerche di qualcosa di inesistente...


qualcosa senza senso..


l'uno perseguiva il sogno di una vendetta inutile e impossibile..

l'altro cercava disperatamente - ma invano - di raggiungere quel suo compagno, per portarlo indietro..



e sopraffatti da quella ricerca non si erano accorti che più continuavano a perseguirla, più essa perdeva di senso..


perchè le cose erano cambiate e loro due non se ne erano accorti..



anche in quel momento, sotto il temporale, sotto la pioggia che bagnava i corpi esanimi dei loro compagni, morti a causa del loro sogno

continuavano ad essere cechi...

a non vedere ciò che altri avevano già intuito, forse da tempo:

continuavano a non vedere che il sudore, il sangue -loro e dei loro compagni- e tutte le lacrime versate, non erano servite a niente..

poiché entrambi non volevano rinunciare al loro sogno.. testardi, impertinenti, contro tutto e contro tutti..

scivolando sempre più in quel baratro che presto li avrebbe inghiottiti..

entrambi..


ed in quel momento stavano per arrivare al fondo di quel buco che giorno dopo giorno si era fatto sempre più scuro e immerso nel buio..

il buio della pazzia, del rimorso, delle lacrime di sangue..

il buio della fine..


Eccoli.

Uno di fronte all'altro.

Ognuno di fronte al proprio baratro,

che al coltempo li separava e li legava indissolubilmente.


Un altro lampo... ma niente era cambiato da poco prima...

si guardavano fissi..

le armi strette in mano pronti ad affondare nella carne del “nemico”...

i muscoli tesi e pronti a scattare..

e nello sguardo un' infinità di emozioni espresse in solo momento:

rabbia, dolore, rimorso, amore, sofferenza, amicizia.... tristezza


e di nuovo la precaria luce di un fulmine illuminò quegli occhi..

decisi a continuare ancora, e perseguire il proprio sogno..per mantenere una promessa..

fatta a se stessi..

a qualcun altro..


ma inevitabilmente, ancora ciechi alla realtà dei fatti..

ancora ciechi all' evidenza dei fatti.

Ciechi ed ignari del baratro che si presentava davanti a loro.



Fu un attimo.


Le lame dei kunai impiantate nei due corpi, sotto la pioggia battente..

e in quell' attimo forse, nella disperazione che accompagna gli uomini sul punto di una morte prematura, forse avevano capito l'immenso baratro che stava loro di fronte,

e che adesso, come fosse bramoso delle loro anime, si apprestava ad inghiottirle,

privandoli del calore del loro corpo,

del dolore della carne,

della gioia di un abbraccio,

dell' amarezza delle lacrime.


Forse, capendo di aver perso tutto, tutto quello che era importante per la loro vita, erano riusciti a comprendere che avevano agito sempre senza uno reale scopo...


forse invece erano rimasti volontariamente ciechi a quella verità ormai certa e non più invisibile ai loro occhi..


perchè si rendevano conto che era meglio cadere nel baratro della morte a causa di uno scopo, seppur finto, che dava la speranza di aver speso la vita per una giusta motivazione,

piuttosto che essere costretti ad ammettere di avere sempre sbagliato.

** * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Oh Mamma!!! ma quanto è triste questa  fic??? dev'essere il periodo.. Natale è alle porte e anche se  si è felice e allegri (di solito) lascia sempre un pò di malinconia.. forse perchè si perde di vista il vero significato di questa festa?? é.é  ......vabbè lasciando da parte i miei contorti pensieri da pseudo- "cattolica o che verrebe esserlo" .. si è capito si di chi parla questa storia? ma ovviamente i due protagonisti sono Naruto e Sasukk.. ehm!... naturalmente è una cosa assurda far morire Naru-chan! mi sono punita dopo aver finito di scrivere (non pensate male eh!!!) mentre di Sasuke.. credo che sarà la fine che lo aspetta *^* .. chiedendo scusa ai fan di costui, me ne vò a  ideare altre pazzie!!! spero  sia piaciuta (sese!!!sogna! nd tutti)  e che commentiate!!! a prestto! ciauz ^^

  
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