Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: aenima    20/02/2015    1 recensioni
«Io sono un'ombra. Però un'ombra diventa più nera se la luce è più forte.»
«L'hai detto anche ad Aomine?» Sbottò poi, continuando a fissarlo di sottecchi.
«Cosa?» Rispose l'alto, ricambiando lo sguardo.
«Lo sai.»
Genere: Generale, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KagaKuro
シャドー - Shadow.





«Io sono un'ombra. Però un'ombra diventa più nera se la luce è più forte.»

La voce di Kuroko rimbombava nella testa di Kagami, seduto in panchina mentre palleggiava con una mano poggiata sulla guancia. Non capiva. Non capiva come cazzo potessero venirgli in mente quelle cose.
«Idiota.» Mormorò lanciando la palla verso il campo, dove il resto della squadra si stava allenando. Cercò una testa azzurra, perdendola di vista appena vi posava lo sguardo.
Kagami sbuffò ancora: voleva giocare.
«Ehi, Kagami-kun.» Il rosso saltò sul posto non accorgendosi, come spesso accadeva, di lui. «Non spuntare così all'improvviso, idiota!»
Kuroko rimase impassibile, bevendo un lungo sorso d'acqua. «Veramente sono qui da sette minuti.» Si asciugò delle goccioline di sudore dalla fronte e dai capelli con l'asciugamano che aveva poggiato in testa, con lo sguardo rivolto verso il campo. «Sta zitto, idiota.» Lo rimproverò di nuovo l'altro, assottigliando lo sguardo per seguire gli allenamenti. Con la coda dell'occhio notò Kuroko prendere Numero 2 in braccio, sedendosi sulla panchina con gli occhi puntati alla partita.
Aveva sempre quell'espressione indifferente, difficile da decifrare. Kagami deglutì stringendo i pugni, infastidito, portando la sua attenzione altrove.
«Qualcosa non va?»
«Ho detto stai zitto.»
Kagami non ebbe più risposta, quando sbirciò si rese conto che lo sguardo di Kuroko non si era mosso nemmeno di un millimetro.
Ci fu un attimo di silenzio, senza contare il rumore stridulo della scarpe da ginnastica sul pavimento lucido della palestra. Il ragazzo più alto passava lo sguardo dagli allenamenti al suo vicino almeno un paio di volte prima di parlare.
«L'hai detto anche ad Aomine?» Sbottò poi, continuando a fissarlo di sottecchi.
«Cosa?» Rispose l'alto, ricambiando lo sguardo.
«Lo sai.»
Numero 2 abbaiò, scodinzolando, scendendo dalle gambe di Kuroko per raggiungere la palla. Sospirò, sistemandosi i polsini. «Eravamo amici e compagni di squadra. Tutto qui.»
Kagami quasi ringhiò, sembrava che volesse evitare il discorso. Lo faceva imbestialire.
«Non hai risposto alla mia domanda.» Si voltò fissandolo duramente. Il ragazzo dai capelli azzurri lo guardò negli occhi con la solita espressione. «Sì.  Ma solo perché mi piaceva il basket di Aomine.»
Il rosso cercò di capire cosa stesse passando per la testa a quel piccolo idiota, arrivando sempre alla conclusione che un cretino del genere non  fosse dotato di pensieri.
«Tu sei diverso, Kagami-kun. Lo dovresti sapere.» Kuroko avvicinò il suo pugno con un sorriso appena accennato, colpendo la mano chiusa di Kagami.
Si alzò posando l'asciugamano vicino alla bottiglia d'acqua, correndo il campo.
Kagami alzò un angolo della labbra in un sorriso, scuotendo la testa.
«Idiota.»

##



Beh, insomma, potevo fare meglio. '^'
Un'altra KagaKuro, non mi annoiano mai, sono troppo carini. :3 Non credo di dove dire qualcosa di importante se non "avete avuto un bel coraggio per arrivare fin qui". Ma, se qualcuno ci è arrivato davvero, lo ringrazio con tutto il cuore. *^*
Tornerò, spero con qualcosa di interessante, e sarà su Midorima e Kise. Sono l'amore, basta. <3
Un salutone!
Cecia.
   
 
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