20/02/2015
1 recensioniA Costy, ti voglio bene. ♡
“Ho sposato Chris Colfer!”Chris scosse la testa e sorrise, osservando il suo ragazzo saltellare da una parte all'altra del set urlando a chiunque gli passasse a fianco di averlo sposato.
Scoppiò a ridere quando fece la stessa cosa con Ryan Murphy, che per tutta risposta borbottò un “Davvero, Darren? Giuro che non lo sapevo -d'altronde sono solo il produttore, perché avrei dovuto?”
Avevano appena finito le riprese della 6x08, intitolata “A Wedding”, ed erano tutti esausti.
Le ragazze, nei loro vestiti rosa da damigelle, erano abbandonate stancamente sulle sedie, senza neppure la forza di cambiarsi. Mark e Chord erano in un angolo a parlottare ed Harry e Kevin scattavano foto insieme a Vanessa, mentre il resto della troupe finiva di sistemare l’attrezzatura.
E poi c'era Darren, che per chissà quale incomprensibile ragione era ancora pieno di energie; nessuno riusciva a capire come riuscisse ad essere sempre così allegro ed euforico, anche al termine di un’estenuante giornata di lavoro. Gli altri gli sorridevano facendo finta di ascoltarlo, tirando poi un sospiro di sollievo quando finalmente li lasciava stare e rivolgeva la sua attenzione a qualcun'altro.
“Chris, dovresti dire qualcosa al tuo ragazzo. Sai che lo adoriamo, ma l’unica cosa che vorremmo fare ora è starcene tranquilli, ed è un po’ difficile se continua ad urlare in ogni momento” disse Jenna sbadigliando, mentre Amber annuiva.
Chris sorrise alzandosi dalla sedia, attraversò la stanza raggiungendo Darren e “Andiamo, hobbit. Smetti di importunare tutti quanti” disse divertito, tirandolo leggermente per un braccio.
“Ma non l'ho ancora detto ai costumisti” protestò Darren, imbronciato.
“Glielo dirai dopo"”
“E neanche a-“
“Dare, esci di qui e non fare storie” gli intimò, spingendolo verso l’uscita del capannone.
“Non avevo ancora finito” esclamò Darren, una volta fuori. “Non puoi trascinarmi via così e-“
Chris alzò gli occhi al cielo, poi gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
Quando si separarono, Darren lo guardò, piacevolmente sorpreso. “A cosa devo questo bacio improvviso?” “Parli troppo” rispose Chris con un sorriso. “Davvero troppo, Dare, ogni tanto dovresti tacere. E se questo è l'unico modo per farti stare zitto...”
“Ma hey! Non è vero” esclamò. “Non parlo troppo, ho solo tante cose da dire e- merda, in effetti hai ragione”
“Io ho sempre ragione, Criss”
“Modesto, eh?”
“Ovviamente” replicò Chris. “Andiamo”
Lo prese per mano, dirigendosi verso un punto imprecisato del prato che si stendeva davanti a loro.
Ad un certo punto Darren inciampò, perse l'equilibrio e si ritrovò con la schiena contro il terreno, e Chris, che non gli aveva lasciato la mano, gli finì addosso ridendo.
Lo guardò per un momento con un ghigno sul viso, poi prese a fargli il solletico ovunque, mentre Darren si dimenava, cercando di sottrarsi a quella tortura.
“Chris, no, fermo” tentò. “Amore, basta, ti prego!”
“Mi stai supplicando, per caso?”
“Io non- okay, sì” ammise, senza fiato. “Solo -smettila, ti prego, non ce la faccio più”
Assunse la sua migliore espressione implorante, mentre Chris fingeva di pensarci su, lasciandogli poi un bacio sulle labbra e spostandosi delicatamente per sdraiarsi vicino a lui.
”Sai che ci uccideranno per questo, vero?” disse, guardando lo smoking ormai stropicciato e pieno di macchie causate dall'erba.
“Mh, troveremo una scusa”
“Tipo?”
“Ci penseremo dopo” rispose Darren tranquillamente.
“Se ci urleranno contro darò la colpa a te” ridacchiò Chris.
Darren gli pizzicò un fianco. “Ti ricordo che sei stato tu a cadermi addosso”
“Chi è stato ad inciampare?”
“C'era un buca” borbottò Darren. “E comunque è anche colpa tua”
”Okay, okay” acconsentì Chris, strofinando il naso nell'incavo del suo collo.
Darren sospirò, sereno, lo sguardo sognante rivolto al cielo che si stava ormai tingendo della luce rosata e infuocata del tramonto.
“Che c'è?” sussurrò Chris, curioso, vedendo l'espressione pensierosa dipinta sul volto dell'altro.
“Stavo pensando ad oggi” gli rispose, stringendolo a sé. “Alla cerimonia, e al fatto che quel completo ti sta da dio e avrei voluto scop-“
“Dare!”
“Cosa? Non è colpa mia se sei illegalmente sexy, qualunque cosa tu abbia addosso”
“Scemo” mormorò Chris, arrossendo leggermente.
Darren rise, voltandosi su un fianco per riuscire a guardarlo negli occhi.
Si perse in quel mare infinito, mentre gli accarezzava piano una guancia, beandosi del suo sorriso. “Seriamente, stavo pensando a quanto sia stato tutto perfetto”
Chris chiuse gli occhi, le immagini e l’emozione di qualche ora prima che si sovrapponevano.
Lui e Darren che si incontravano davanti a quell'altare improvvisato, e il resto del mondo svaniva.
Non c'erano più la troupe, il resto del cast, i produttori.
I loro sguardi erano incatenati uno all'altro, le mani che si stringevano, i sorrisi che illuminavano i loro volti. Non erano più Kurt e Blaine, erano semplicemente Chris e Darren. Ogni sorriso, ogni risata e ogni "Ti amo", il cercarsi continuamente perché non potevano stare a lungo uno senza l'altro, ogni bacio - non avevano bisogno di fingere, di recitare. Si amavano tanto da cercarsi anche in quei personaggi che ormai erano parte di loro, la finzione che si confondeva con la realtà, battute imposte dette con un'intensità tale da far tremare anche i più duri di cuore.
E così, quando Darren gli si era avvicinato, Chris non era riuscito a trattenersi e gli aveva sorriso, uno di quei sorrisi che riservava solo a lui, e aveva mimato un "Sei bellissimo" con le labbra, gli occhi già velati di lacrime. Darren gli aveva sorriso di rimando, prendendogli la mano, in una sorta di tacita rassicurazione. Non avevano mai smesso di guardarsi e cercarsi, anche solo con uno sfiorarsi quasi casuale di dita, mentre le loro labbra continuavano a tendersi in sorrisi radiosi.
Poi Darren aveva recitato le promesse, e si era commosso, perché stava sposando -seppur per finzione- l'uomo che amava, l'amore della sua vita.
Sentiva le farfalle nello stomaco, quasi fosse stato il loro matrimonio. E non riusciva a fare a meno di pensare al giorno in cui sarebbe successo davvero, quando finalmente avrebbero potuto dire di essere sposati.
Una lacrima era scesa sulla sua guancia, complici le mille emozioni che stava provando, e subito le dita di Chris erano corse veloci per raccoglierla. E quando si erano baciati, lo avevano fatto con dolcezza, lasciando che le loro labbra si incontrassero ancora e ancora, in quel modo che era solo loro e di nessun altro.
Chris si era gettato tra le sue braccia ridendo, una risata liberatoria, leggera, e poi si erano posizionati al centro della stanza, come da copione, per il primo ballo dei novelli sposi.
Darren gli aveva porto una mano, invitandolo a ballare, il sorriso che non accennava a scomparire.
Gli aveva posato le mani sui fianchi, attirandolo a sé, mentre inspirava il suo profumo.
"Casa è dove è il tuo cuore", dicevano, e il suo cuore ormai apparteneva a Chris. Con lui si sentiva davvero a casa, protetto, invincibile anche, perché insieme potevano affrontare e superare qualsiasi cosa.
“Ti amo” gli aveva sussurrato, il viso sulla sua spalla.
Chris aveva sorriso e “Ti amo anch'io” aveva mormorato. “Sei stupendo”
“Anche tu” aveva risposto Darren di rimando, allontanandolo un poco da sé per poterlo osservare ancora una volta in ogni sua perfetta imperfezione. “Sei una meraviglia” aveva ribadito dopo qualche secondo, baciandolo di nuovo.
“Chris?” la voce di Darren lo riscosse dai propri pensieri. “Amore, stai piangendo” gli disse, asciugandogli con gentilezza le guance.
Chris lo guardò, gli occhi chiari resi ancora più trasparenti dalle lacrime, e tirò su col naso, avvicinandosi di più a lui. Darren lo prese tra le braccia, accarezzandogli i capelli. “Tutto bene?” domandò con dolcezza.
“Stavo solo - quasi non riesco a credere che dopo sei anni siamo ancora qui, insieme” mormorò Chris, sorridendo.
“Sei anni di noi” disse Darren baciandolo. “Io e te, marito e marito” continuò poi, portando la mano davanti al proprio viso, la fede che brillava alla luce del tramonto. “L'avresti mai detto?”
”Kurt e Blaine, tesoro” lo corresse Chris. “Noi non siamo sposati”
“Beh, un po’ è come se lo fossimo” sorrise Darren.
“Stai cercando di chiedermi di sposarti davvero, Dare?”
“Mh, forse?” ridacchiò.
Chris gli prese la mano e fece intrecciare le loro dita. “Potrebbe succedere, mai dire mai”
Passarono qualche minuto a coccolarsi, semplicemente, senza dire nulla.
“Certo che ho fatto dei passi avanti” disse Darren all'improvviso.
“Cioè?”
“Sono passato dal fare cover della Disney su Youtube ad essere quasi sposato con Chris Colfer, non so se rendo l'idea”
Chris scoppiò a ridere, contagiandolo. Si sporse verso di lui e “Grazie” sussurrò sulle sue labbra, prima di catturarle in un altro bacio. “Grazie per essere la mia roccia, senza di te non sarei nulla”
“Sono io a doverti ringraziare, non so come farei senza di te” gli rispose Darren. “Ti amo, non immagini quanto”
“Tanto da volermi sposare davvero e passare il resto della tua vita a sopportarmi?” provò ad indovinare Chris.
“Esattamente” disse Darren. “Credo che chiederò a Ryan se possiamo tenere le fedi”
Chris prese a giocare con l'anello, pensieroso. “Non mi dispiacerebbe, sai? Potremmo usarle al nostro vero matrimonio”
“Hai appena detto che mi sposerai?” indagò Darren.
“Chissà...” disse Chris innocentemente, alzandosi e incamminandosi verso il capannone.
Darren si rimise in piedi e lo raggiunse, facendolo voltare. “Devo prenderlo come un sì?” chiese speranzoso.
“È un sì” confermò Chris con un sorriso, dopo qualche secondo.
“Ti amo” mormorò Darren, abbracciandolo. “Ti amo, ti amo, ti amo”
“Ti amo anch'io, lo sai” rise Chris, posandogli un bacio sulle labbra. “Ora vai, so che muori dalla voglia di dirlo a tutti”
Darren si alzò leggermente in punta di piedi e pressò ancora una volta le labbra sulle sue, poi corse via, mentre Chris lo guardava divertito.
“Sposerò Chris Colfer!” lo sentì urlare. “Stavolta per davvero!”
Chris sospirò, felice.
Dopo sei anni erano ancora lì.
Nonostante il mondo avesse cercato di mettersi tra loro, di separarli, ne erano usciti più forti, insieme.
Ce l’avevano fatta.
≈
Salve!
Prima di tutto devo ringraziare Costy (No_H8), perché senza di lei questa storia non esisterebbe.
Volevo scrivere sui CrissColfer, ne avevo bisogno, ma il mio cervello non collaborava, e così lei mi ha detto “scrivi qualcosa sul dietro le quinte del matrimonio”. Ecco, non credo fosse questo ciò che si aspettava, ma la storia alla fin fine si è scritta da sola, frutto di una notte insonne –mai che riesca a finire le ff ad un’ora decente, oh.
E quindi boh, Costy, spero solo non ti faccia troppo schifo. Nel caso,te l’ho detto, sei autorizzata a picchiarmi ahaha
Mi volatilizzo, se volete dirmi cosa ne pensate siete liberi di farlo, anche nel caso la troviate orrenda lol
Still going strong
De