Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Neflehim    20/02/2015    3 recensioni
"Bene. Midorima-kun, Akashi- san ha detto che domani sera ci sarà un'altra rimpatriata ... la quinta in questo mese... e si farà a casa tua...” Kuroko sembrava rassegnato ma quando Midorima stava per ribattere fu lesto a interromperlo “e no, mi ha chiaramente espresso il suo parere in caso qualcuno di noi dovesse mancare o dovesse evitare di aprirci la porta. Fidati è meglio che non ci provi”
Shintaro sospirò.
Purtroppo quando si trattava di Akashi, neppure lui (o Aomine!) potevano rifiutare le sue richieste.
" Ma ci sarà Kise..." si lamentò. Era strano che lo facesse ma in quei determinati casi ne aveva anche lui la necessità per non impazzire.
"Si."
"E porterà di nuovo il karaoke."
"Già" la voce di Kuroko si faceva sempre più sconsolata.
"E proverà a farci cantare!"
"Lo so."
"E Akashi non lo fermerà!"
"No."
"Murasakibara si finirà tutti i dolci che ho in casa!"
"Probabile."
"Kagami e Aomine faranno un casino litigando!"
"Questo è sicuro."
"Voglio morire!"
"Anch'io."
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[Coppie principali: MidoTaka. Accenni Kagakuro e MiyaTaka]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shintarou Midorima, Taiga Kagami, Takao Kazunari, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Imprevisti e disastri saranno dietro l'angolo allo scattare della mezzanotte






"Shin-chan !" lo chiamò Takao proprio mentre il ragazzo si accorgeva che aveva finito lo scotch per nastrarsi le mani.
Si girò e sorrise quando vide l'amico porgergliene uno nuovo.
Erano sempre stati abbastanza affiatati e sembravano che bastasse loro un'occhiata per capirsi . Sia nella vita di tutti i giorni che nel basket, anzi forse nel basket anche di più. Avevano una sintonia che veniva messa al secondo posto solo se paragonata a Kagami e Kuroko.
Storse il naso infastidito, Midorima, al pensiero della nuova e del tutto talentuosa "luce" di Kuroko.
Per un qualche motivo a lui sconosciuto, quel rivale lo aveva irritato dalla prima volta che si erano visti.
Dall'espressione che faceva Kagami ogni volta che si incontravano, vuoi per caso- pardon per voler del destino-,per una partita o infine per una delle odiose rimpatriate, di cui il Vero Akashi era diventato un vero patito e a cui Kagami si era guadagnato il diritto di partecipare giusto per mettere un po' di zizzania tra loro - e ovviamente per assicurarsi che nessuno si prendesse troppa confidenza con Kuroko-, anche la luce di Kuroko sembrava sopportarlo a malapena fuori dal campo da gioco.
Paradossale che l'unica cosa, oltre al non voler perdere ovviamente,che avevano lui e Kagami in comune era proprio il non potersi sopportare a vicenda.
Si finì di fasciare le dita e dopo aver controllato di avere tutto, aspettò Takao che si stava mettendo la giacca.
Quando il compagno fu pronto, si diresse svogliato verso l'uscita della palestra.
Il cielo si stava pian piano scurendo, segno che l'allenamento si era prolungato un po' più del previsto.
Sospirò rassegnato, Shintaro, comprendendo che quella sera la sua solita routine sarebbe stata spezzata.
Ascoltò distrattamente Takao parlare con qualcuno al telefono.
Miyaji a quanto pare.
Un moto di stizza lo pervase.
Era da un bel po' che aveva notato quanto l'amicizia tra quei due si fosse fatta più profonda e per qualche ragione che non capiva ancora bene, la cosa non gli piaceva affatto.
Continuò ad osservarlo di sottecchi mentre con un sorriso smagliante rispondeva ad una qualche domanda che gli era stata fatta dall'altra parte del telefono.
Tutto d'un tratto si fece serio e lo vide abbassare lo sguardo pensieroso.
"Fammici pensare ok?" lo sentì mormorare.
Quel tono lo aveva incuriosito. Takao,a parte nelle partite, non aveva quasi mai quell'espressione seria.
Lui era sempre un tipo vivace e inarrestabile.
Quante volte lo aveva messo nei casini dicendo semplicemente un - Dai sarà divertente Shin-chan!-.Purtroppo dopo due anni ancora non aveva imparato Shintaro, che quelle parole erano il presagio di un futuro e certo attacco d'ira, seguito poi da un bel mal di testa.
Ora vederlo così accigliato lo preoccupò.
Era successo qualcosa di brutto?
Miyaji gli aveva detto qualcosa che lo aveva fatto intristire?
Il sospiro che sentì fare a Takao lo mise ancora più in allarme, la fugace occhiata che poi gli rivolse pensando di non essere visto...
"Lo so... si, poi ti faccio sapere... ci sentiamo" e chiuse la telefonato mantenendo lo sguardo per qualche secondo sul display.
Qualcosa lo aveva di sicuro turbato.
" Tutto a posto?" gli chiese cercando di sembrare indifferente.
Ma a chi vuoi darla a bere ... aggiunse una vocina atona nella sua testa che somigliava un po' troppo a quella di Kuroko.
Bene ora sentiva Kuroko fargli la paternale.
In effetti Oha-Asa aveva menzionato qualcosa sullo stare attenti a strani pensieri e che quella giornata sarebbe finita in modo singolare.
L'amico scosse la testa e gli mostrò quello che doveva essere espressione sgargiante ma che riuscì solo a sembrare un sorriso tirato.
Non se ne era accorto Takao, così decise che non aveva alcun diritto a farglielo notare.
Era ormai palese che qualcosa lo impensierisse, e il fatto che mentre si avviavano verso il solito carretto, il moro non aveva fatto altro che lanciargli occhiate furtive non faceva che metterlo a disagio tanto che lo portò a sbottare " Takao che diav-"
La sua uscita fu interrotta da un rumore assurdo che sembrava quello di una mandria di bufali.
Entrambi si voltarono in tempo giusto per vedere una freccia rossa che li superava.
Takao e Midorima si fissarono perplessi.
Improvvisamente quel rumore si fece di nuovo vicino e girandosi dall'altra parte si resero conto che quella cosa rossa (un uomo probabilmente) si stava avvicinando a loro a tutta velocità.
Ebbero entrambi l'istinto di scansarsi ma non ce ne fu bisogno perchè la " cosa" si fermò a pochi passi da loro.
-"Kagami"- registrarono la loro menti.
Poi di botto tutti e due sgranarono gli occhi.
-" Aspetta, Kagami??"- Non ebbero neppure il tempo di formulare quel pensiero che...
" Yo Midorima, Takao!" detto questo il rosso riprese la sua folle corsa, ma sentirono chiaramente che stava urlando qualcosa di molto simile a " Kuroko!Tieni lontano da me quella bestiaccia!"
Di conseguenza si guardarono alle spalle e videro un punto blu che si avvicinava.
Al contrario di Kagami, Kuroko con in braccio N.2 si avvicinò a loro e si fermò a salutarli educatamente " Midorima-kun,Takao-kun, Buonasera e Arrivederci!"
Anche lui subito dopo riprese la sua corsa, ma stavolta potevano essere sicuri che il ragazzo stesse urlando dietro all'altro un "Kagami-kun non dire così,N.2 è carino!"mentre protendeva in avanti a sé il cagnolino.
Non riuscirono a capire bene quello che gli urlò contro Kagami ma di certo non erano parole cortesi.
Il dubbio che fosse un " Ti ammazzo!" era molto presente.
Quando i due sparirono dalla loro vista Midorima era già pronto a sospirare, quando dei passi di corsa di più persone lo fermarono.
" Guarda Hyuuga ci sono Midorima e Takao!"
" Teppei idiota!Siamo davanti alla Shutoku, chi altro pensavi di trovarci!"
Anche quelle voci le conoscevano bene e quando si avvicinarono, videro distintamente tutti i membri del Seirin che correvano per strada.
" Oi ragazzi avete visto per caso visto quei due idioti?!"
Midorima,ancora un po' scioccato dalla scena di poco prima e dagli strani incontri che stava facendo quella sera, sotto lo sguardo divertito di Takao, riuscì solo ad indicare con il braccio la direzione degli idioti in questione.
"Grazie e buona serata!" e anche loro se ne andarono ma Midorima era piuttosto sicuro di aver sentito la coach del Seirin sibilare"Appena li acchiappo subiranno un Boston Crab lo giuro!"
Quando anche loro si furono defilati, Shintaro si permise di passarsi una mano tra i capelli mentre fissava turbato il punto in cui erano spariti.
" Quella squadra diventa ogni giorno più strana!" sbottò ricevendo un occhiata strana da Takao che se ne uscì poi con " Parla quello che va in giro con lo scettro di Sailor Moon!"
Midorima non si scompose e stava per ribattere quando l'altro lo riprese " Si si lo so quello è l'oggetto fortunato del giorno!"
Shintaro, senti chiaramente un "Bha! dove lo avrà trovato lo sa solo lui!"
Lo ignorò per nulla offeso.
Erano arrivati al carretto quando il telefono di Midorima iniziò a squillare e quando lesse il mittente sgranò gli occhi un po' sorpreso e perplesso.
" Kuroko!" disse rispondendo. Takao lo fissò confuso.
" Midorima-kun, Takao-kun è ancora lì con te?"
" Sono passati solo due minuti da quando ci siamo visti è ovvio che è ancora qui!"
" Vero... allora metti il viva voce per favore."
Midorima guardò il telefono come se ne dovesse uscire un alieno ma alla fine mise il viva voce, chiedendosi se Kagami non avesse infettato il vecchio compagno con la sua stupidità.
" Takao-kun mi senti?"
" Si Kuroko"
" Bene. Midorima-kun, Akashi- san ha detto che domani sera ci sarà un'altra rimpatriata ... la quinta in questo mese... e si farà a casa tua...” Kuroko sembrava rassegnato ma quando Midorima stava per ribattere fu lesto a interromperlo “e no, mi ha chiaramente espresso il suo parere in caso qualcuno di noi dovesse mancare o dovesse evitare di aprirci la porta. Fidati è meglio che non ci provi”
Shintaro sospirò.
Purtroppo quando si trattava di Akashi, neppure lui (o Aomine!) potevano rifiutare le sue richieste.
" Ma ci sarà Kise..." si lamentò. Era strano che lo facesse ma in quei determinati casi ne aveva anche lui la necessità per non impazzire.
"Si."
"E porterà di nuovo il karaoke."
"Già" la voce di Kuroko si faceva sempre più sconsolata.
"E proverà a farci cantare!"
"Lo so."
"E Akashi non lo fermerà!"
"No."
"Murasakibara si finirà tutti i dolci che ho in casa!"
"Probabile."
"Kagami e Aomine faranno un casino litigando!"
"Questo è sicuro."
"Voglio morire!"
"Anch'io."
Silenzio.
Takao aveva passato lo sguardo dal telefono a Shintaro in pochi secondi e si era ritrovato a dover trattenere un risata alla vista (per la prima volta!) del volto di Shin-chan, così provato. Avrebbe voluto esserci anche lui domani.
Con costernazione si rese conto che non era possibile, perchè in confronto a loro, lui era solo un giocatore nella norma con qualche abilità, non sarebbe mai stato accettato.
Si ritrovò improvvisamente ad essere geloso della Generazione dei Miracoli che in qualche modo venivano sempre prima di lui per Shintaro.
"Takao- kun? Ci sei ?" la voce di Kuroko lo riscosse dai suoi pensieri.
" Si?" Ora che ci pensava Kuroko aveva voluto mettere il viva voce... chissà perché?
"Akashi-san ha detto che ognuno di noi poteva portare un amico, quindi ho pensato che potresti venire anche tu, in modo da salvare un po' la serata" il tono monocorde ebbe un lieve tremito.
Takao sgranò gli occhi sorpreso e si ritrovò a pensare che forse quel ragazzo poteva davvero leggere nel pensiero.
" Io ... " stava per accettare quando alzò lo sguardo su Shintaro come a chiedere il permesso. Dopotutto era lui che avrebbe dovuto portarlo.
" So che me ne pentirò ma va bene!" se ne uscì Shin-chan rassegnato.
Non si offese Takao a quelle parole, conosceva bene il carattere dell'amico e sapeva che se davvero non avesse voluto, avrebbe semplicemente detto di no.
Ogni volta che voleva accettare una cosa che poteva anche solo leggermente risultare imbarazzante, lo mascherava come se fosse un grande peso.
"Ok vengo" disse allegro.
" Grazie" e sembrava davvero grato Kuroko.
Midorima sospirò.
Non sapeva quanto sbagliava.
Gli aveva fatto piacere che Takao sarebbe venuto la sera dopo ( non lo avrebbe detto ad alta voce neanche morto) ma era certo che più che aiutarli, avrebbe contribuito al caos generale.
Dopotutto era di Takao che parlavamo.

La predizione di Midorima per il giorno seguente si era avverata.
Infatti con un sorriso sconsolato vide Kuroko fissare immobile Takao e Kise che cantavano a squarciagola mentre Aomine e Kagami tiravano la frutta in un cestino di vimini per decretare idiotamente chi era il miglior cestista, Himuro cercava inutilmente di impedire ad Atsushi di depredare la sua dispensa di dolci, Akashi era in bagno per vedere che tipo di balsamo per capelli usava, Riko Aida e Satsuki parlavano delle nuove divise di basket ed infine Hyuuga Jumpei e Teppei Kiyoshi discutevano o piuttosto, Hyuuga gli urlava contro mentre l'altro sorrideva angelicamente.
Shintaro invece cercava di non far degenerare la situazione ancora di più, aiutato sorprendentemente,da Chihiro Mayuzumi che era risultato molto calmo .
Alla fine si arresero entrambi.
Quei pazzi era impossibile fermarli e sarebbe stato uno sforzo inutile.
E lui odiava sforzarsi.
" Ma è sempre così?"gli chiese il suo attuale alleato mentre gli offriva una birra.
"Si ... e per fortuna che quelle due non si sono messe a cucinare" gli rispose indicando Aida e Satsuki stranamente in sintonia in quel momento.
" Perché?"
Chihiro sembrava incuriosito.
" Momoi-san riuscirebbe a far saltare in aria la cucina..." l'altro sbiancò " E da quanto mi ha raccontato Kuroko, quando la coach Aida cucina, si deve star attenti a cosa mette nei pasti. E' fissata con proteine e vitamine, pare che l'ultima volta abbia creato un nabe assassino con tanto di frutta e pasticche tritate."
Chihiro da come deglutì, probabilmente stava ringraziando il cibo da asporto.
"Vado a cercare Seijuro" disse defilandosi.
Midorima lo fissò un attimo chiedendosi che c'era tra lui e Akashi.
Di certo l'ex capitano non l'avrebbe portato se non fosse stato importante per lui.
Un lamento soffocato lo fece sobbalzare.
Kuroko era poco lontano da lui, anche se forse lo sarebbe stato ancora per poco.
"Tetsu-kun è mio !" esclamò Satsuki tirandolo per la vita.
" No, Kurokocchi vuole stare con me!" le urlò contro Kise prendendogli un braccio.
" Veramente io..." provò a dire il ragazzo ma non venne ovviamente ascoltato.
Shintaro si chiese dove fosse finita Aida che fino a quel momento era stata capace di tenere a bada la mania della manager e la ritrovò a litigare con Kiyoshi e Hyuuga.
Sospirò e dopo aver dato un'occhiata di pietà a Kuroko che decisamente non si stava divertendo poggiò la bottiglia ormai vuota sul tavolo e si diresse verso Kagami indicandogli la situazione dietro di lui.
" Se non ti sbrighi a salvarlo puoi scordarti la tua ombra!" gli disse .
Kagami sbiancò al pensiero e si apprestò a salvare il suo compagno.
In realtà fu piuttosto semplice per Kagami.
Gli bastò afferrare Tetsuya sotto le ascelle e tirarlo su, per far si che quei due mollassero la presa.
Kagami si guadagnò un mezzo sorriso di gratitudine arrossendo.
Da appena sopra la spalla d Kagami, Kuroko si sporse e sorrise anche a Midorima che spostò lo sguardo da un altra parte.
Quando ritoccò il pavimento con i piedi si diresse, sotto la protezione di Kagami che lanciava sguardi ammonimento ai due aggressori che lo fissavano con le lacrime agli occhi, verso il padrone di casa.
Quando Kagami lo aveva tirato su, aveva notato con la coda dell'occhio l'assenza di qualcuno nella stanza.
" Midorima- kun... puoi far uscire N.2 in giardino?" gli disse con uno sguardo eloquente che però l'altro non recepì del tutto.
" E perché diavolo..." Shintaro non riuscì a finire che fu interrotto.
" Midorima-kun per favore..."
Il tono che usò Kuroko fu abbastanza determinato da fargli capire che c'era qualcosa sotto. Dopo aver deciso che Kuroko non avrebbe fatto nulla che potesse fargli danno, si diresse verso la porta-finestra che dava al giardino dove N.2 sul pavimento gli chiedeva sconsolato di uscire.
Quando l'apri, scoprì cosa c'era sotto e ringraziò mentalmente Kuroko.
Takao, senza che nessun l'avesse notato ( tranne uno) era uscito ed ora era seduto sul dondolo mentre guardava assorto il cielo.
Si chiese a cosa stesse pensando per essere così serio.
Era dal giorno prima che se lo chiedeva.
Riguardava Miyaji? Era successo qualcosa che lo impensieriva?
E perchè non ne parlava con lui?
Era sempre stato così tra loro, no?
Cosa era cambiato?
Il panico lo travolse al pensiero che qualcosa fosse mutato drasticamente verso il peggio nel loro rapporto.
In silenzio gli si sedette accanto e anche lui guardò la luna.
Con la coda dell'occhio vide Takao guardarlo stupito ma Shintaro non si girò verso di lui neppure quando iniziò a parlare.
“Che hai? E' da ieri che hai una faccia strana … è successo qualcosa con Miyaji?”
Lo sentì trasalire.
Ci aveva preso.
Che aveva fatto quell'idiota per ridurlo in quello stato?
Takao prese un bel respiro prima di rispondere con un laconico “ No, nulla” che non avrebbe convinto neppure un idiota, figuriamoci Midorima che aveva i voti più alti della scuola.
Stavolta si voltò.
“Takao... non mentirmi”gli ordinò con una voce per nulla da lui. Takao sgranò gli occhi.
Sembrava quasi arrabbiato,Shintaro.
E in effetti un po' lo era. Anche se in realtà era più che altro spaventato per quella bugia.
Takao non gli aveva mai mentito. Era sempre stato quello sincero e allegro tra di loro.
Era lui quello che mentiva anche a se stesso per non mostrarsi debole.
Come ora, mentre si diceva che non aveva senso essere così agitato per un semplice amico.
Un semplice amico, già...
Quando era diventato così stupido?
Ormai erano mesi,forse anni che Takao non era più un semplice amico.
Per questo il fatto che passasse così tanto tempo con Miyaji lo irritava.
Era geloso.
Rabbrividì impercettibilmente a quel pensiero che non faceva altro che implicare qualcosa di più grande. Qualcosa che inconsciamente aveva tentato di nascondere, ma ora che era diventato un sentimento troppo forte da nascondere alla sua mente, pregava almeno di poterlo fare con gli altri.
Ed ora che vedeva Takao in quelle condizioni era spaventato che potesse cambiare qualcosa in peggio tra di loro.
Kazunari sospirò e lo guardò tristemente “ Sei crudele Shin-chan... non vuoi che io menta ma tu lo fai continuamente”
Shintaro abbozzò in silenzio, mentre dentro di se il cuore accelerava.
Questo non era Takao. Non quello che conosceva lui.
Aspettò che iniziasse a parlare.
Sapeva che l'avrebbe fatto.
Lo sentì prendere un altro respiro profondo “ Due settimane fa... Miyaji- sempai mi ha chiesto di uscire” Senza rendersene conto si era ritrovato a trattenere il respiro, mentre il cuore gli si stringeva in una morsa dolorosa.
“ Pensavo che volesse uscire come amici e quindi ho accettato...” continuò flebilmente l'altro.
“ Idiota” mormorò Shintaro senza riuscire a trattenersi e Takao sorrise annuendo.
“ E' vero, ma … non avevo mai visto Miyaji- sempai in quel senso quindi....”
“ Se ti avesse voluto vedere come amico avrebbe chiesto anche a qualcun altro della squadra di venire con voi!” lo rimbeccò Midorima.
“ Hai ragione Shin-chan...” gli rispose Takao abbassando lo sguardo.
Non lo rialzò quando riprese a palare e Shintaro si diede dell'idiota per essere stato così duro.
Ma dopotutto era così lui ,no?
Quando mai era stato davvero gentile?
“ Ci siamo divertiti per i negozi sportivi, ma quando stavo per tornare a casa ….”
Di nuovo si ritrovò a trattenere il respiro.
“Mi ha baciato.”
Ecco la fitta dolorosa che gli trapassava il petto.
“E tu?” riuscì a chiedere, prendendo la voce da non si sa dove. Perché nonostante il dolore doveva sapere cosa aveva fatto Takao.
Lo aveva rifiutato?
Aveva risposto?
“Ero troppo scioccato per fare o dire qualunque cosa… così quando si è staccato e mi ha chiesto di fidanzarci... non sapevo cosa dire.”
Un po' del peso che aveva sul cuore si era spostato ma non tutto.
No.
Takao non aveva risposto ma questo non voleva dire che lo aveva rifiutato.
“ Miyaji- sempai ha detto che non dovevo rispondere subito e che potevo pensarci, che potevamo uscire ancora e vedere come andava... e io ho accettato”
Ecco perchè tutti il peso non se ne era andato, semplicemente perchè aspettava l'aggiunta del carico da novanta.
“Capisco” mormorò abbassando anche lui lo sguardo.
Diamine , faceva male!
Era così che si era sentito Kuroko quando aveva visto Himuro avvicinarsi sempre di più a Kagami prima che decidesse di dichiararsi per non perderlo?
Lui forse non aveva più questa possibilità.
L'amico era sempre stato un tipo deciso molto più di lui.
Se solo se ne fosse accorto prima!
Se solo avesse avuto un carattere diverso!
Già se... però la vita come si dice, non era composta da se o da ma.
Semplicemente aveva perso a sua corsa, corsa che invece Miyaji aveva preso al volo a quanto pare.
“ Quindi era a questo che pensavi ?”
Takao annuì “ In parte... ma la realtà é che non credo accetterò di mettermi con Miyaji- sempai.”
Quelle parole fecero alzare di scatto a Midorima.
Il cuore che aveva smesso di battere quasi.
“ No?”
Kazunari sorrise amaramente “ No... Miyaji sempai è una persona fantastica, ma non fa per me... inoltre...” arrossì un po' e alzò lo sguardo su di lui.
Era per l'alcool che circolava ad entrambi nelle vene giusto?
“ Inoltre?” disse fissandolo negli occhi, facendolo arrossire ancora di più e li si rese con che no: decisamente non era l'alcool il problema.
“ Inoltre ieri quando c'eri anche tu, mi aveva chiesto di uscire questa sera.”
Midorima iniziò a capire ma non voleva illudersi troppo.
“ Hai detto che ci avresti pensato...”
“ Già ma appena,Kuroko mi ha invitato qui...” lo vide sorridere, probabilmente al fatto che Tetsuya avesse invitato Takao a casa di un altro senza minimamente aspettarsi il parere del padrone di casa.
“ ho accettato subito... perché” stavolta Takao lo fissò dritto negli occhi “ perché ci saresti stato tu qui, Shin-chan. Perché era da tempo che li invidiavo in quanto gli davi la maggior parte delle tue attenzioni, mentre io mi sentivo escluso.
Perché...” lo vede prendere coraggio mentre qualcosa dentro Midorima si scioglieva.
Stava davvero succedendo?
Sul serio, pochi minuti prima sentiva la disfatta di non aver nemmeno provato e ora …
“ Perché non voglio stare con Miyaji- sempai, ma con te Shin-chan.”
L'aveva detto e si sentiva davvero molto più leggero ora, Takao.
Non gli importava di essere rifiutato o altro.
Cioè si che gli importava, ma di certo era meglio che vivere con il rimorso di non averlo fatto.
Midorima d'altro canto era paralizzato.
Non sapeva che fare o che dire.
Però, più passavano i minuti e più l'espressione di Takao si faceva sconsolata.
“ Senti Shin-chan lascia stare ok? Dimentica tutto... cioè io non voglio che tu dimentichi però... la squadra …. le partite … l'affinità di gioco...” si era impappinato con le sue stesse parole e quella parte di Takao risvegliò Midorima e gli fece tenerezza.
Takao era allegro, sincero, esuberante petulante e a volte insopportabile ma quel lato di lui non l'aveva mai visto.
Senza pensarci si avvicinò e lo avvolse con un braccio attorno alle spalle stringendoselo al petto.
“ Zitto idiota, non c'è niente da dimenticare.”
Lo sentì trattenere il respiro. “Shin-chan?”
Non gli rispose.
Takao cercò di scrollarsi per guardarlo in faccia “ Shin-chan, questo vuol dire che...”
Midorima gli impedì di parlare ancora e lo strinse di nuovo per azzittirlo, troppo imbarazzato per dire qualunque cosa.
Dopo poco però sorrise quando sentì le braccia del compagno intrecciarsi dietro la sua schiena.
Midorima pensò davvero che per ora era tutto perfetto.
Andò col pensiero a quello che gli aveva predetto l'oroscopo quel mattino :
Per il segno del Cancro quest'oggi sarà una giornata calma e rilassata fino a sera, ma non abbassate la guardia che imprevisti e disastri saranno dietro l'angolo allo scattare della mezzanotte.
Per finire le vostre relazioni sentimentali potrebbero avere risvolti interessanti!
L'oggetto fortunato di oggi è...

CRASH!!!

Quell'orrendo rumore fece risvegliare entrambi dal limbo in cui erano caduti.
Scordarono la situazione di poco prima e si precipitarono all'interno di corsa .
Midorima si raggelò quando rientrò nella stanza. Il silenzio regnava sovrano fino a che ….
“AHOMINE, BAKAGAMI! MI DITE COME DIAVOLO AVETE FATTO A FAR ARRIVARE QUELLA MELA SUL SOPRAMMOBILE SOPRA LA LIBRERIA?!”
Un tanuki di porcellana da riporre su una libreria.
“Lancio sbagliato....” mormorarono tutti e due intimoriti.
Midorima si ritrovò a fissare con incredulità – perchè si, non era proprio possibile che quei due potessero sbagliare un tiro-, prima i cocci per terra, poi il cestino ora posizionato accanto a dove precedentemente era riposto il suo prezioso tanuki.
Stava per avere un attacco di panico.
Fortuna vuole che come al solito arrivò la voce tranquillizzante di Kuroko a risolvere il tutto.
“Midorima-kun nonostante quei due siano degli idioti, se si tratta dell'oggetto fortunato del giorno, allora va tutto bene perchè dieci minuti fa è scattata la mezzanotte.”
Riprese a respirare normalmente.
La mezzanotte.
A volte odiava quando Oha-Asa ci prendeva perfettamente.
… imprevisti e disastri saranno dietro l'angolo allo scattare della mezzanotte.
“Shintaro ho finito tutto il balsamo dovresti ricomprarlo.”
Troppo perfettamente.














   
 
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