Lucy Smith si era sempre reputata una donna modello: lavoratrice instancabile, moglie fedele e affettuosa e soprattutto un’ottima madre.
E da cosa si distingueva una buona madre? Dall’educazione al purismo Tolkeniano ovviamente!
Aveva cominciato fin da quando erano piccoli: i due gemelli non avevano che appena sei anni quando ‘Lo Hobbit’ diventò la loro favola della buonanotte.
In seguito Lucy era ovviamente passata al ‘Signore degli Anelli’, ai ‘Racconti Incompiuti, Perduti, Ritrovati, Scordati, Riemersi’, fino ad arrivare a quelle indimenticabili serate di: “Cosa preferite quest’oggi pulcini miei? La storia di Beren e Luthien o Turin Turambar?”
Insomma tutto era andato meravigliosamente bene, nonostante l’arrivo di una persona, o meglio di un uomo, o meglio ancora, dell’incarnazione stessa del male: Peter Jackson. Lucy rabbrividì.
Aveva fatto il possibile per tenere i suoi figli lontani da quella mostruosa trilogia che aveva deturpato completamente il lavoro del suo unico idolo.
Non che avesse mai fatto lo sforzo di vederla, le era bastato cogliere di sfuggita un paio di battute.
I bambini avevano appena due anni all’epoca, ma ora il male era tornato, con una nuova trilogia.
E disgraziatamente i gemelli avevano ormai ben dodici anni. Cosa ben più importante erano supportati da Mark, il padre, il cui atteggiamento molto spesso era più infantile di quello di Bill e Bob messi insieme.
E così non appena si era presentata l’occasione, ossia all’uscita del capitolo finale, l’uomo e i suoi figli erano andati alla fanta mega proiezione in anteprima, comprensiva di maratona della saga.
E Lucy non aveva potuto fare altro che assistere, inerme, al cataclisma incombente.
 
Doveva trattarsi di una punizione divina, Lucy ne era certa. Sì, per aver fallito miseramente il suo compito di madre esemplare.
Che ne avevano fatto della sua famiglia le persone invasate che ora sedevano alla sua tavola?
E perché non aveva tenuto la bocca chiusa? Come le era saltato in mente di chiedere come fosse andata al cinema?! Amava farsi del male da sola, era l’unica risposta sensata…
 
“É stato bellissimo, mamma! All’inizio è arrivato il re degli Elfi, sulla sua Alce Gigante…”
 
Alci giganti… no, meglio non indagare…
 
“Sissì ma a me è piaciuto di più il punto con quell’Orco gigante!”
 
Manwe proteggimi tu…
 
“Poi sono arrivate le Aquile giganti, e l’orso bruno gigante!”
 
Orso bruno gigante… ah probabilmente parlavano di Beorn… ma non avevano imparato proprio nulla?!
 
Ma non era ancora finita…
 
“E null’ultimo sono arrivati i Mangiaterra giganti!”
 
Mangiater…
 
“Tesoro ti senti bene?! Hai una curiosa sfumatura viola!”
 
Ma come ho fatto a sposare un simile decerebrato?! Certo che non sto bene, idiota!
 
“E poi un Nano su un cinghiale gigante!”
 
Ma almeno i Nani erano Nani, o anche loro giganti?!
 
“A me mi sono piaciuti di più i mufloni giganti!”

‘A me mi’ non si dice, razza di ignorant- mufloni giganti?!
 
Quando finalmente quello strazio finì, Lucy ebbe appena la forza di chiedersi se per caso marito e figli non avessero sbagliato trilogia, e fossero finiti invece a vedere quella di Jurassick Park…
 
“Papà, papà! Possiamo prenderlo anche noi un muflone gigante?”
“Quando sarai più grande Bo…”
 
 SBANG
 
 “Tesoro!! Bil! Corri a prendere i sali, presto!”





NOTE:
troppo studio fa male date retta a me ç__ç
non ho altre giustificazioni…… non so davvero come mi sia uscita, sono in pieno delirio da sessione.
Grazie per aver letto e nonostante tutto spero vi abbia fatto sorridere :*
Ora scappo su Marte, ciauuu
 
 
Ps: è molto, molto, moltissimo autoironica e volutamente esaspera certi atteggiamenti, non voleva essere di alcuna offesa a nessuno! Non sono d’accordo con PJ su diverse cose, ma ho apprezzato comunque molto entrambi i suoi lavori, sebbene in maniera diversa.