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Autore: noisyshiver    21/02/2015    0 recensioni
Sono 2 anni 3 mesi e 10 giorni che Louis aspetta questo momento, sono 2 anni 3 mesi 10 giorni e probabilmente un paio d’ore che Louis Tomlinson cerca il coraggio di entrare in quella cantina.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono 2 anni 3 mesi e 10 giorni che Louis aspetta questo momento, sono 2 anni 3 mesi 10 giorni e probabilmente un paio d’ore che Louis Tomlinson cerca il coraggio di entrare in quella cantina. Harry si è trasferito con il suo furgoncino Volkswagen in un giorno di pioggia, un rombo assordante lo ha annunciato e quando Louis ha alzato lo sguardo verso la finestra per cosa fosse successo lo ha visto.
Da quel giorno non è più riuscito a togliersi dalla testa l’immagine di Harry Styles con tre scatoloni in mano, i bicipiti in tensione per lo sforzo, i ricci a ricadergli sul volto e quella camicia nera zuppa d’acqua appiccicata addosso.
Louis Tomlinson, 24 anni, un lavoro stabile, una famiglia che lo ama, tanti amici e un gatto di nome David non ha mai creduto al colpo di fulmine, ma dopo il quarto sogno consecutivo dove Harry lo svegliava con un tè caldo e dei muffin appena sfornati, e dopo essersi ritrovato a disegnare cuoricini nel block notes accanto al telefono durante una telefonata con sua madre ha dovuto ricredersi un po’.
Harry Styles è un tipo particolare; solitario nel  suo essere eccessivamente socievole, educato e straordinariamente bello.
Louis ha deciso che lo descriverebbe esattamente così se gli chiedessero di fare un tema su di lui, nonostante abbia concluso la scuola da un pezzo, nonostante nessun docente ordinerebbe mai un compito dal titolo “Descrivi il tuo vicino di casa per cui hai una cotta epica” probabilmente.
Louis sa quasi tutto di Harry.
Sa che la mattina non riesce a fare colazione se non ha la confettura di mirtilli, preferibilmente senza zuccheri aggiunti “La frutta è già dolce, non credi ?” aveva detto con un sorriso sghembo quando Louis gli aveva aperto la porta alle 8 del mattino maledicendosi per aver indossato la t-shirt scolorita del campo estivo di sei anni fa. Ed è un caso che Louis ora abbia tre barattoli di confettura di mirtilli –senza zuccheri aggiunti- nella sua credenza
Sa anche che suona (ci prova almeno) la chitarra. Questo perché Harry Styles è solito passare intere ore seduto nell’altalena appesa all’albero di fronte il suo garage a canticchiare canzoni d’amore, canzoni che Louis purtroppo non conosce e che Shazam sembra non aver mai sentito, ma questo forse è un problema di distanza.
Sa che ama i gatti. David infatti ormai passa tutta la sua giornata accoccolato sullo scalino d’ingresso di Harry aspettando il suo ritorno. Louis ha la decenza di aspettarlo nascosto dietro la tenda del salone almeno.
Quello che Louis non sa, ma che con un po’ di fortuna potrebbe scoprire presto è che Harry non è un tipo abitudinario, se finisce la marmellata di mirtilli può benissimo sopravvivere con quella di albicocche, o anche senza.
Non sa che David è stato corrotto giorno dopo giorno con una discreta dose di crocchette.
Non sa che Shazam non ha fallito per la distanza, ma perché quelle canzoni non esistono, o meglio, esistono per lui.
Dopo essersi aggiustato e cambiato circa sei volte Louis è pronto. Sulla porta con la maniglia in mano pensa quasi di lasciar perdere e buttarsi sul divano con una birra, ma David gli miagola e lo prende come un segnale.
La cantina di Harry è aperta e quando Louis si decide ad entrare lo trova seduto a terra circondato di fiori coloratissimi, sta creando un quadro con i petali…o almeno così sembra.
“Ehi”
Con passo incerto si trascina dentro, il cuore gli sta per uscire dal petto, ma se dovesse succedere sa che David almeno è al sicuro.
“Louis! Sono già le 6 ? Ho perso la cognizione del tempo”
Harry si alza lasciando cadere qualche petalo, una visione mistica, surreale, Louis è convinto che sia anche successa al rallentatore come nelle migliori commedie americane.
“Io.. beh.. forse sono un po’ in anticipo ?” dice mordicchiandosi il labbro inferiore
“Non c’è problema, andiamo ?” Louis annuisce in risposta e sia avviano verso il furgoncino di Harry.
Il piano è andare fuori città, Louis conosce un campo di papaveri ed Harry una volta scoperto lo ha praticamente supplicato di mostrarglielo perché “Devo assolutamente fotografarli, non hai idea di quanto siano belli in questo periodo”
Louis ha pensato che Harry invece non avesse idea di quanto fosse bello tipo…sempre.
Arrivano sul posto in una mezz’ora, il sole sta tramontando e Harry si affretta a montare il giusto obiettivo per la sua macchina. Louis si accascia sul campo di grano li vicino e lo fissa, ogni movimento gli sembra così impeccabile da essere innaturale. E’ tutto così surreale, così morbido, così perfetto, Louis vorrebbe passare la sua vita così : disteso su un campo di grano con il SUO Harry che scatta foto ai papaveri.
Ma Harry non è SUO, e Louis si è appisolato, e quei click sono così vicini, così fastidiosi, e Louis apre un occhio e la macchina sta scattando verso di lui “Co…cosa ? Come ? COSA ?”
“Scusa, è che… sei così bello, la mia piccola ti ama” dice Harry continuando a scattare
“Harry smettila, siediti qui e smettila di fotografarmi. Ti prego” la voce di Louis è morbida nonostante il riprovero, Harry infatti non se la prende e gli si siede accanto.
“Amo questo posto. Vorrei vivere qui… c’è una casa laggiù” la mano di Louis si alza per indicare la direzione e Harry la segue con lo sguardo. “c’è anche un piccolo fiumiciattolo, roba da favole o film per signorine”
Harry afferra una spina di grano dorata portandosela tra le labbra e sorride “Piacerebbe anche a me, vorrei che un giorno i miei figli potessero giocare in mezzo al verde, e vorrei una mucca, mi piacerebbe davvero una mucca di nome Wanda”
Lo stomaco di Louis si stringe, è ora o mai più: scuote la testa, sorride e si avvicina a Harry “Scusa, non posso non farlo” la mano sale sulla sua guancia e il sorriso di Harry si fa più ampio, così tanto da lasciar cadere a terra la spiga.
E si baciano.
Le mani grandi di Harry sono sui capelli ambrati di Louis, i loro cuori tremano un po’ e.. si baciano.
Ancora.
Per un tempo che sembra infinito.
Così tanto infinito che una voce li interrompe all’improvviso “Papà, papà, papino!! Nonna ha detto che il pranzo è pronto!”
Harry si stacca contro voglia e lancia uno sguardo verso casa, la loro casa, quella con il fiumiciattolo e Wanda che muggisce. David è accanto alla porta d’ingresso come al solito, vicino ad Amy che li sta chiamando a squarciagola.
“Sai quando ho capito di essermi innamorato di te ?” domanda Harry aiutando Louis ad alzarsi da terra “La mattina dove hai aperto la porta alle 8 per prestarmi la confettura.”
Louis gli sorride e gli prende la mano, bacia la fede all’anulare di Harry.
 “Dio, quanto ti amo.”
   
 
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