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Autore: Dedenputtis    21/02/2015    1 recensioni
Questa storia è ambientata in un ipotetico periodo posteriore a DB-GT. Re Pilaf, per la seconda volta, viene in possesso delle sfere del drago. Questa volta hanno delle stellette blu ed esprime erroneamente il desiderio di far tornare Goku bambino. Solo che, questa volta, con lui c'è anche Vegeta. I due tornano immediatamente ad essere piccoli sayan, con tanto di coda che gli garantisce la possibilità di diventare ssj4 solo in alcune 'occasioni'. Solo che la trasformazione può durare, ogni volta solo per due ore, dopodiché i due tornano piccoli e non ricordano cosa succeda loro quando sono adulti.
Buona lettura!
PS: I fatti raccontati NON sono frutto dell'invenzione dell'autore.
ATTENZIONE: lettura sconsigliata a tutti coloro che desiderano sapere come sarebbe la loro vita con un bambino in età prescolare...
Io vi ho avvisato.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Pan, Trunks, Vegeta | Coppie: Pan/Trunks
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTA AUTORE: Non potendo inventare di sana pianta una nuova lingua, ho pensato semplicemente di scrivere le parole al contrario...Se qualcuno non avesse voglia di leggersi i dialoghi come sono scritti, proseguendo con la lettura ci sarà cmq la traduzione di Vegeta...tranne quando a parlare, sarà Goku.
Spero apprezziate l'originalità, era l'unico modo per far parlare delle creature frutto dell'inventiva della mia piccola coautrice.
Buona lettura!





Il mattino seguente, Vegeta e Goku si svegliarono stranamente molto presto. Senza fare rumore, si alzarono, si vestirono e fecero colazione. Poi andarono a sedersi ai posti di comando dell'astronave che aveva viaggiato tutta la notte con il pilota automatico, come sempre. Il nuovo pianeta su cui dovevano atterrare era in avvicinamento e i due bambini lo guardavano silenziosi e affascinati. Ad un tratto, Goku guardò l'amico e, un po' titubante, gli chiese:
"Vegeta...posso...posso chiederti una cosa?"
"Sí, lo sento anch'io" rispose secco il principe sapendo già quale fosse la domanda di Goku.
"E che cos'é?" insistette il piccolo sayan.
"Non lo so..."
"Perché non lo sai? Tu sei più grande e in più sei il principe dei sayan, non come me..."
"Se tu non fossi come me, un sayan, non ti saresti alzato presto e ora non saresti qui a farmi tutte queste domande. Io non lo so perché mi sento attratto da questo pianeta. So solo che non vedo l'ora di atterrare" spiegò il principe sporgendosi in avanti per poterlo osservare meglio, oltre il vetro dell'oblò..
Goku lo imitò e poi, ovviamente, non resistette alla tentazione di commentare:
"Certo che da qui assomiglia tanto alla Terra, vero, Vegeta?"
"Giá...ma non solo a quella..." si limitò a rispondergli l'amico facendo un sospiro malinconico.
"Che intendi dire? Hai visto altri pianeti come questo?"
"Credo di aver visto tanti pianeti di ogni tipo...Kaaroth...prima di arrivare sulla Terra, ma come questo...non so, mi sembra di essere giá stato qui...anni fa, ma deve essere solo un'impressione. Se i sayan fossero passati di qui, non credo che ci sarebbe ancora...questo pianeta" spiegó Vegeta con un tono che sembrava quello di chi un po' si stesse pentendo di ció che aveva combinato in passato.
"Vegeta...penso che questo pianeta sia abitato...sento delle auree, debolissime, anche tu?" chiese Goku come per voler cambiare discorso.
"Mhm mhm" si limitó a confermare il principe che sembrava veramente assorto nei suoi pensieri.
"Vegeta, andiamo a svegliare Pan e Trunks? Stiamo per atterrare e loro dormono ancora..."
Sul viso di Vegeta comparve il suo tipico sorrisetto sadico e allegro chiese:
"Luci intermittenti o salti sul letto?"
"Tutti e due, io faccio le luci e tu salti sul letto, va bene?"
"Sí, andiamo!"
Un'ora e molte lamentele dopo, Pan e Trunks erano pronti e non proprio pimpanti per partire per la nuova spedizione. L'allenamento della sera precedente con i due piccoli sayan aveva avuto qualche strascico di troppo e in piú il risveglio non era stato dei migliori. Quando il portellone dell'astronave si aprí, Goku e Vegeta, che sembravano non stare piú nella pelle per l'ansia di scendere, si misero davanti ai due ragazzi che, viceversa, avevano gli occhi pallati e continuavano a sbadigliare.
Il loro stato catatonico peró, duró ben poco perché, scendendo a terra, sentirono subito Goku esclamare allegramente:
"Te l'avevo detto, Vegeta, che questo pianeta era abitato!"
Intorno a loro si estendevano campi e campi coltivati con ogni tipo di verdura. Erano curati in un modo cosí perfetto che sembravano quasi disegni geometrici ordinati apposta per formare un grande mosaico.
In lontananza, i sayan videro una sorta di cittá e, per non calpestare le piccole piantine religiosamente interrate in file equidistanti, decisero di alzarsi in volo e dirigersi verso la zona abitata.
Quando arrivarono davanti alle mura ebbero una grossa e interessante sorpresa. Di fronte a quella che doveva essere la porta di ingresso alla cittá, c'era una sorta di "comitato d'accoglienza" formato da strani esserini che, ad occhio e croce, dovevano essere gli abitanti del pianeta, nonché i curatori delle piantagioni.
Gli abitanti erano alti piú o meno come Goku e Vegeta, ma questa era l'unica cosa che poteva essere assimilata ai due piccoli sayan. Per il resto, infatti, gli alieni erano ricoperti di una simpatica peluria violetta che lasciava scoperto solo il volto o muso che fosse. Gli strani omini, guardavano i sayan con tre vispi occhietti giallo verdi incastrati tra due strane orecchie a forma di cava turacciolo e un nasino a forma di trombetta. Tutti, ma proprio tutti, mostravano un sorriso a ennemiladenti di un orribile colore azzurrognolo.
Quando i sayan atterrarono davanti a loro, uno degli alieni fece due passi in avanti con due delle quattro gambe e fece un saluto cordiale con quattro delle otto mani. Poi, schiarendosi la voce, disse:
"Re Vegeta!"
"Come mi hai chiamato scusa?"
Lo strano essere fece un'espressione un po' perplessa, o almeno cosí sembrava. Poi continuó:
"Iov eteis li Re Vegeta? Orev?"
"Ma come parla? Vegeta, tu lo capisci? Sembra che ti conosca..." chiese Goku basito senza peró avere alcuna risposta.
 Vegeta fissava quell'allieno  con gli occhi sgranati e un'espressione di stupore che nessuno gli aveva mai visto dipinta in viso. Deglutí piú volte prima di riuscire a trovare la forza di rispondere. Fece un sospiro e disse:
"Is, onos oi. Emoc...emoc ias li sayan?"
A quel punto furono Trunks, Pan e Goku a spalancare gli occhi dallo stupore e solo Goku trovó il coraggio di chiedere di nuovo una spiegazione:
"V-vegeta...scusa se ti disturbo...ma tu capisci cosa dice? Che lingua parla?" chiese timoroso.
"Il sayan" rispose secco Vegeta senza spostare lo sguardo dell'esserino che lo fissava con ammirazione.
"Com'é possibile papá?" chiese Trunks che, come gli altri, moriva dalla voglia di capirci qualcosa.
Vegeta non gli rispose, per il semplice fatto che, anche lui, non ci stava capendo piú nulla. Fu l'esserino a chiarirgli le idee quando, schiarendosi la voce, ricominció a parlare:
"Itlom inna af, eteis otunev lus ortson atenaip rep olratsiuqnoc, am odnauq eteis otarretta e eteva otsiv emoc are, eteva osiced id non olreggurtsid. Rep artson anutrof...ierid. Iov sayan ic eteva otangesni ottut: a eralrap, a erevircs, a ereviv ni atirepsorp e ion iv omeras erpmes itnecsonocir, Eris" spiegó l'alieno con un tono che sembró a tutti molto cordiale.
Vegeta lo guardó con i piccoli occhietti neri che brillavano dall'emozione. Erano anni che non sentiva piú parlare in sayan, la sua lingua, la lingua della sua amatissima terra perduta e la cosa gli provocó una stretta al cuore che gli tolse quasi il respiro.
Trunks, Pan e Goku, rimasero in silenzio e trattennero il fiato dalla tensione vedendo Vegeta con quell'espressione quasi sofferente in viso, che non era da lui.
Capirono che potevano tornare a respirare quando Vegeta, facendo un sospiro, disse:
"Ocsipac, eteis anu ainoloc"
"Is, omais Vegeta 3"
A quel punto, Vegeta non riuscí piú a gestire le sue emozioni. Fece qualche passo in avanti rispetto agli altri sayan appena avvertí un pizzicore completamente sconosciuto agli occhi. Pochi istanti dopo, una lacrima sfuggí al suo controllo scendendogli lungo la guancia paffuta e soffermandosi sotto il mento appuntito, prima di cadere a terra.  Per la prima volta in tutta la sua vita, Vegeta, il principe dei sayan, si mise a piangere.
Trunks che, assieme agli altri osservava la scena alle spalle di Vegeta, fu l'unico a percepire lo stato di malessere del principe. Si fece coraggio e disse sottovoce:
"Pan, Goku, aspettate qui, per favore"
Il giovane sayan fece i pochi passi che lo separavano da suo padre con il cuore in gola e, quando gli fu vicino, gli mise una mano sulla spalla e gli disse:
"Papá, tutto bene? Cosa ti ha detto che ti ha fatto rattristare cosí tanto?"
Vegeta si passó velocemente il dorso della mano sugli occhi perché se c'era una cosa che il principe odiava di piú che piangere, era che qualcuno lo potesse vedere. Quando si fu asciugato completamente le lacrime, tiró su un paio di volte il naso e senza voltarsi, disse:
"Non sono triste, é solo che sono molti anni che non sento parlare in sayan. Questo pianeta si chiama Vegeta 3 ed é una vecchia colonia sayan. Molti anni fa, quando arrivammo qui e vedemmo com'era questo pianeta e i suoi abitanti, mio padre decise di non distruggerlo, ma di tenerlo come...riserva...Cosí se Freezer avesse distrutto il nostro pianeta, noi avremmo avuto altri posti dove poter andare a vivere. Mio padre lasció qui dei sayan che insegnarono agli abitanti, che allora erano dei primitivi, prima a parlare e poi a leggere e scrivere...in sayan. Loro ora mi sono riconoscenti per ció che i sayan gli hanno donato"
"Capisco, era una sorta di colonia. Ma che fine hanno fatto i sayan insegnanti che erano stati inviati qui? É possibile che siano rimasti a vivere qui?" chiese Trunks che aveva trovato la spiegazione di suo padre molto interessante.
"Non credo, io non sento nessun'aura sayan..." gli rispose Vegeta con una punta di malinconia.
"Beh, puoi chiedergli se sono andati via o sono morti qui? Così, per curiosità..."
"Sí, va bene, ma poi ce ne andiamo?"
"Mamamamamama, perché? Non mi sembrano esseri pericolosi per noi...In piú non abbiamo ancora trovato la sfera e Goku, come al solito, ha fame..." chiese Trunks balbettando.
"Perché lo dico io. Queste creature credono che io sia...beh...insomma...che il popolo dei sayan esista ancora. Non voglio che sappiano che Freezer ha sterminato la mia razza" gli rispose Vegeta a cui stavano tornando le lacrime agli occhi.
"La tua razza non é stata sterminata, papá. Qui con te ci sono altri tre sayan e altri sulla Terra. So che non siamo come te e Goku, ma non puoi di certo dire che la nostra forza sia paragonabile a quella degli altri terrestri, o sbaglio?" continuó Trunks un po' per convincerlo e un po' per consolarlo.
Vegeta rimase in silenzio per qualche minuto, come se stesse riflettendo sul da farsi. Poi si schiarí la voce e chiese alla creatura che gli stava di fronte:
"Evod onos itinif i sayan ehc onare iuq?"
"Itlom onos ititrap. Ilg icinu eud itsamir, onos itrom ehclauq onna af. Im ecaipsid...etelov eredev el orol ebmot?" rispose il piccolo alieno rattristato di dover dare lui la brutta notizia al re.
"Dice che molti insegnanti andarono via e che solo due rimasero qui. Ora sono morti. Chiede se vogliamo vedere le loro tombe..." spiegó Vegeta a Trunks.
"Vegetaaaa...io ho fame, chiedigli se anziché farci vedere le bombe non ci dá qualcosa da mangiare..." intervenne da dietro Goku che stava letteralmente svenendo dalla fame.
"Zitto Kaaroth, non capisci niente come al solito, non le bombe, ma le tombe..." lo ammoní acidamente Vegeta voltandosi per fulminarlo con gli occhi. Quando peró si rivoltó per tornare a parlare con l'esserino, il suo stomaco emise il fastidioso quanto inconfondibile gorgoglio da tipica fame sayan.
La creatura emise un suono che doveva essere un risolino, poi disse:
"Ossop erirffo a iov e ia irtsov irotivres li oznarp, re Vegeta?"
Vegeta lo fulminó con gli occhi e con tono minaccioso gli disse:
"Orol non onos ieim irotivres, onos sayan, emoc em. Oraihc?"
"Imetasucs...non ol ovepas..." rispose l'esserino spaventato.
"Cosa succede papá?" chiese Trunks che non riusciva a spiegarsi l'improvviso cambio di atteggiamento di suo padre.
"Lui pensava che voi foste i miei servitori, gli ho detto che siete sayan, come me. Comunque ci ha invitati a pranzo, contento Kaaroth?"
"Evvai!" esclamó Goku che non ci vedeva piú dalla fame.
"Ossop eredeihc emoc is onamaihc ilg irtla irtsov itipso?" chiese il piccolo alieno cordialmente.
"Cosa ha chiesto papá?" chiese Trunks incuriosito dalla lingua a lui sconosciuta.
"Mi ha chiesto come vi chiamate...solo che...
"Salad" disse Trunks andandogli incontro per stringergli una delle otto mani che aveva l'alieno.
"Turnip" disse allegra Pan facendo lo stesso.
Vegeta rimase molto colpito dell'inventiva dei due ragazzi. In pochi secondi avevano capito il suo stato d'animo e si erano trovati un nome sayan veramente originale.
"E iul é Kaaroth" concluse le presentazioni il principe indicando Goku che, nel frattempo, si era messo a ridere come un pazzo sentendo i nomi inventati da Pan e Trunks.
"Ehcrep edir?" chiese l'alieno.
"Olaicsal eredrep, odnauq ah emaf edrep al enoigar...omaidna?"
"Vegeta, come si chiama il tuo amico? Lui adesso li sa i nostri nomi, ma anche lui ne avrá uno, no?" chiese Goku incuriosito.
"Emoc it imaihc?" chiese allora Vegeta.
"Beet" rispose lui confermandogli che anche i nomi degli abitanti del pianeta erano sayan.
I quattro sayan seguirono Beet fino alla sala da pranzo di un grande palazzo che, ad occhio e croce, doveva essere la residenza del governatore del pianeta. Nessuno si stupí quando fu finalmente chiaro che il governatore fosse proprio l'alieno che li aveva accompagnati fino a quel momento.
Il pranzo fu assolutamente impeccabile. Beet si dimostrò un ottimo padrone di casa con un'ospitalità fuori dal comune. Vegeta occupò la maggior parte del tempo a fare da traduttore tra Beet e gli altri, con grande impegno. Senza che gli fosse chiesto, spiegò al governatore che i sayan che lo accompagnavano non parlavano la sua stessa lingua perché erano cresciuti su un altro pianeta, molto simile a Vegeta 3. Gli spiegò anche che erano in missione per cercare le sfere, mostrandogli il radar costruito da sua moglie.
Alla fine del pranzo rimasero tutti a bocca aperta quando Goku saltò fuori  esclamando allegramente:
"Eizarg Beet! Are ottut otisiuqs!"
Vegeta, dopo aver fatto rientrare le palle degli occhi nelle loro sedi dalle quali erano praticamente cadute dallo stupore, gli disse:
"Kaaroth, dimmi un po' da quando parli sayan?"
"Veramente non lo so, ho cominciato a capirlo quando gli hai parlato delle sfere, poi...boh...mi viene facile parlarlo. Ho detto qualcosa di sbagliato forse?" chiese intimorito.
"No, no...é solo che...sei una continua sorpresa, Kaaroth" concluse Vegeta facendogli un sorrisino amichevole.
"E tu, Salad? Quando imparerai il sayan?" chiese Goku a Trunks per metterlo in imbarazzo sia per il nome che si era scelto, sia perché ancora non riusciva a capirci nulla di quella lingua.
"Beh...ecco...io magari potrei fare un corso accelerato... con Turnip..."
"Is, et ol ocid oi ehc osroc id augnil af noc Turnip, olleuq..." disse Goku facendo scoppiare a ridere Beet e Vegeta e lasciando basiti i due ragazzi che, ovviamente, non avevano capito la battuta.
Finito il pranzo, Beet li accompagnò a vedere le tombe dei due sayan. Non che interessasse a nessuno vederle, ma andarono tutti lo stesso per due motivi. Uno per rispetto verso Beet che sembrava ansioso di mostrargli come erano stati onorati i sayan defunti e due, motivo non trascurabile, il radar indicava la presenza della sfera che cercavano, proprio nella zona dove c'erano le due lapidi.
I sayan si stupirono molto nel constatare che la sferetta era stata messa a fare da ornamento a una delle due tombe.
"Beet, omaissop alrednerp? Alleuq arefs é li ovitom rep iuc omais itunev iuq" chiese Vegeta sperando che Beet capisse la situazione.
"Am otrec, re Vegeta, us otseuq atenaip é ottut ortsov"
"Evvai!" esclamò allegro Goku andando a raccogliere la sfera avendo capito che aveva l'autorizzazione per farlo.
"Kaaroth, fa silenzio...un po' di rispetto per le persone che riposano qui" lo redarguí Vegeta.
"Riposano? Ma se sono tutti morti? Questi non li svegli piú nemmeno se tiri le cannonate, te lo dico io, Vegeta..."
Il principe si mise una mano in faccia e scosse la testa. Cosa si poteva dire a Goku? Niente, era un bambino e, in piú, era Goku. Altro da dire...non c'era.
Una volta recuperata la sfera, i quattro salutarono Beet che fece loro un sacco di regali e mille riverenze prima che potessero tornare all'astronave e ripartire.
"Eterenrot, eris?" chiese Beet una volta che i quattro sayan furono davanti all'astronave.
Vegeta a quel punto si voltó verso Goku con gli occhi speranzosi che il suo amico acconsentisse a teletrasportarlo qualche altra volta su quel pianeta, una volta che Shenron lo avesse fatto tornate adulto. Non ci fu nemmeno bisogno di domandarglielo, Goku gli fece un enorme sorriso e gli disse:
"Odnauq iarrov, Vegeta..."
Il principe gli fece un sorriso di gratitudine. Quel giorno Kaaroth, il suo perenne rivale, la persona che in tutta la sua vita lo aveva sempre spinto a continuare ad allenarsi per poterlo un giorno finalmente superare, lo aveva veramente stupito. Perché per quanto si sforzasse a voler affermare di essere un terrestre, tutto in lui diceva l'opposto. Nessuno, ma proprio nessun essere umano avrebbe potuto imparare il sayan in cosí poco tempo e ció era servito solo a confermargli le sue inequivocabili origini.
Poco prima che lo sportello dell'astronave si richiudesse, Vegeta si voltó un'ultima volta per salutare quello strano essere e il suo popolo che, in un solo giorno, lo avevano fatto tornare indietro di molti anni, rendendolo enormemente felice.
Quando Trunks accese i motori, Vegeta e Goku corsero a guardare fuori dai due piccoli obló della sala comando. Si misero a salutare con la manina i piccoli alieni che, di rimando, agitavano le loro migliaia di braccine nell'aria.
Quando l'astronave si alzó in volo e si allontanò, Trunks inserì il pilota automatico e si voltò a guardare i due bambini che ancora stavano con il naso appiccicato al finestrino per poter guardare, fino all'ultimo, il pianeta che li aveva ospitati. Il giovane sayan si voltò poi verso Pan, che sedeva a fianco a lui e vide che anche lei stava osservando pensierosa i due bambini. Si avvicinò e, sottovoce, le disse:
"Pan, che dici? Mi sembrano un po' tristi di essere dovuti ripartire, cosa possiamo fare per tirargli su un po' il morale?"
"Non so...forse vorrebbero sfogarsi un po'...sono giorni che non si allenano piú e penso che un po' di movimento non gli farebbe male...cosa ne pensi?" rispose Pan un po' dubbiosa che la proposta fosse attuabile nell'immediato.
"Ma sí, é una splendida idea! Tu chi vuoi? Mio papá o tuo nonno?" esclamó Trunks allegro richiamando l'attenzione dei due bambini.
"Come? Ma io intendevo che dovevano sfogarsi fra di loro!"
"Eddai Turnip, che sayan sei a voler rinunciare ad un bell'incontro?" la provocó lui che poi, a bassa voce, aggiunse: "lo puoi sempre usare come riscaldamento per stasera...Turnip"
"E io dovrei riscaldarmi per uno che si fa chiamare Salad?" chiese lei alzando un po' troppo il tono della voce.
"Riscaldarti a fare cosa?" chiese Goku che, assieme a Vegeta, aveva lasciato la postazione "finestrino" per andare a indagare meglio di cosa i due ragazzi stessero discutendo.
"Pan e io abbiamo pensato di sgranchirci i muscoli facendo un po' di allenamento...vero Pan?" disse Trunks facendo storcere il naso alla sua fidanzata la quale peró, vedendo comparire un sorriso a 24 denti sul viso dei bambini, non poté fare altro che dire:
"Giá. Ci chiedevamo se volevate anche voi...
"Io prendo Trunks" la interruppe Vegeta prima che potesse finire di parlare.
"No, aspetta, perché? Scusa, tiriamo a sorte, almeno...perché devo stare io con Pan? Come faccio a impegnarmi per bene? Lei é mia nipote! Se le faccio male poi chi la sente quella rompiscatole di sua nonna? Per non parlare di Videl...quella sí che se ci si mette d'impegno ti sfracassa veramente il cervello...e poi dovrei vedermela anche con Gohan...e...
"Uououo! Frena Kaaroth! Basta, ho capito! Va bene, sto io con Pan e tu ti fai Trunks. Ci vediamo in finale...sayan" concluse Vegeta fulminandolo con due occhi assassini.
"Non vedo l'ora, sono anni che aspetto questo momento, sai?" ribatté l'altro trasformandosi in ssj.
"Tsk, io molto piú di te, cosa credi?" rispose Vegeta trasformandosi a sua volta.
In tutto questo, i due ragazzi non dissero nulla, né delle coppie che i due bambini avevano deciso di formare, né delle motivazioni addotte per la loro decisione. Sembravano cosí felici di aver organizzato un mini torneo Tenkaichi, che non se la sentirono proprio di discutere i loro abbinamenti.
"Allora? Quando iniziamo?" chiese Vegeta impaziente.
"Sí, subito, andiamo a metterci la tuta e torniamo, ok?" disse Trunks alzandosi.
"Sí, ma vedete di muovervi, non come fate di solito che dite: -Andiamo a metterci le scarpe...Andiamo a cercare il radar...- e poi sparite per cinquantacento ore" disse Goku cercando pure di imitate la voce di sua nipote.
Pan e Trunks diventarono tutti rossi e la ragazza si affrettò a dire:
"No, no, torniamo subito, promesso"
Cinque minuti dopo, che ai due bambini impazienti sembrarono due ore, Trunks tornó con addosso una tuta blu identica a quella indossata da suo padre e Pan con una arancione, simile a quella che portava suo nonno.
Prima di iniziare, Trunks si avvicinó all'orecchio di suo padre e gli disse:
"P-papá...potresti andarci piano con Pan? Sai, non c'é bisogno di trasformarsi in ssj per combattere con lei..."
"Ma se ha tre o quattro o cinque volte la mia etá? Dovresti essere preoccupato per me, non per lei" rispose il bambino in evidente stato di confusione numerico.
"Beh, comunque...voglio dire...non esagerate...eh?" cercó di convincerlo Trunks preoccupato per le sorti della sua ragazza.
"Sí, sí, va bene...e tu cerca di non fare arrabbiare Kaaroth, che se si trasforma in quella sottospecie di scimmione che é quando diventa ssj4, poi ce lo dobbiamo tenere cosí per due ore e addio torneo..." concluse Vegeta.
"Ok, affare fatto! Buon combattimento allora!" concluse Trunks trasformandosi in ssj: il suo avversario sí che sarebbe stato tosto da battere.
I quattro diedero libero sfogo ai loro piú remoti istinti sayan per piú di tre ore. Contro ogni aspettativa, Pan si difese benissimo contro il suo piccolo avversario e Goku fu veramente un osso duro per Trunks che, comunque, un po' per la differenza d'etá, un po' per la differenza di mole e, non per ultimo, un po' anche per la fame di Goku, riuscí ad avere la meglio.
Alla fine, i quattro sayan si stavano divertendo cosí tanto a scontrarsi l'uno con l'altro, scambiando anche le coppie decise inizialmente, che non si resero nemmeno conto di quanto tempo fosse passato. Solo quando, ad un certo punto, Pan, Trunks e Vegeta decisero di bloccare a terra Goku per farlo morire di solletico, provocandone la trasformazione in ssj4, tutti capirono che il gioco era finito.
Si sdraiarono tutti sul pavimento esausti, formando una specie di croce. Quando l'affanno della lotta  passó, Vegeta, continuando a guardare il soffitto disse:
"Sei il solito guastafeste, Kaaroth!"
"Non é colpa mia, non vale tre contro uno...piccolo...non dovevate farmi il solletico..." rispose Goku mettendo il broncio manco fosse ancora piccolo.
"Dai non litigate, in fondo ci siamo divertiti abbastanza, no?" disse Pan per mettere fine alla discussione fin da subito.
"Sí, io mi sono divertito molto. E tu, Vegeta?" chiese Goku voltando la testa dai lunghi capelli neri verso il piccolo sayan.
"Mhmm, sí... discretamente...tua nipote avrebbe molte piú possibilità di diventare una vera sayan se la finisse di NON allenarsi con suo padre e di far finta di allenarsi con mio figlio. Dovrebbe venire qualche volta a fare un degno allenamento con me, ma non adesso che sono piccolo, quando sono come te, ssj4. Ancora non ho capito cosa combinate voi due quando vi chiudete nella camera gravitazionale... " rispose Vegeta un po' scocciato.
"Ah, vi chiudete nella camera gravitazionale, eh? Bravi, bravi..." chiese Goku col fare malizioso che assumeva ogni volta che diventava adulto.
"Ehm...ehm...potremmo cambiare argomento? C'é un bambino, qui..." disse Trunks diventando tutto rosso.
"Se é per questo mi trasformo anch'io, cosí poi me lo spiegate cosa combinate voi due, anziché allenarvi" disse Vegeta mettendosi seduto a gambe incrociate, mani conserte e sguardo ingrugnito.
"Fidati, Vegeta, se ti trasformi non hai piú bisogno di alcuna spiegazione" gli disse Goku con l'aria di chi la sa lunga.
"Mhmm, sará...ma non é finita qui, prima o poi qualcuno mi dovrá spiegare..." concluse Vegeta scocciato.
Seguí un terribile momento di silenzio imbarazzantissimo, interrotto dallo stesso Vegeta che, da buon bambino che era, aveva la pessima abitudine (in questo caso poi non tanto pessima, a pensarci bene) di passare da un argomento all'altro, come se nulla fosse e disse:
"Scusate, ma voi non avete fame?"
"Sí, decisamente sí!" risposero gli altri all'unanimità uscendo definitivamente dall'imbarazzo.
"Cosa si mangia stasera?" chiese di nuovo il bambino.
"Pensavo di fare un genuino e salutare passato di verdure" rispose allegra Pan senza minimamente rendersi conto di ció che avrebbe scatenato la sua proposta.
Un istante dopo, infatti, la ragazza sgranò letteralmente gli occhi vedendo Vegeta ritrarsi in un angolo, guardandola terrorizzato. Goku scattò in piedi e indietreggiò anche lui andando a mettersi vicino al suo piccolo amico. Entrambi la guardavano come se avesse detto che voleva ucciderli.
"Cos'ho detto di cosí grave? Capisco che a Vegeta, che é un bambino, il passato di verdure possa non piacere, ma a te nonno?...qual é il problema?" chiese Pan rivolgendosi a Trunks che era perplesso quanto lei.
"Non lo so...non ho mai visto una scena del genere...forse non gli piace il passato e preferiscono il min...
"Nooooo! Non osare dire quella parola davanti a me!" lo interruppe Vegeta urlando in preda alla disperazione.
I due ragazzi erano letteralmente esterrefatti. Solo Pan trovò il coraggio di chiedere una spiegazione e timidamente disse:
"Posso chiedere il perché di questa sorta di scenata che state facendo?"
A quel punto Vegeta si alzò e, convinto che la sua spiegazione non avrebbe avuto credito a causa della sua età, diede la mano a Goku, come per avere protezione da lui e gli disse:
"Kaaroth, per favore, spiegaglielo tu. Se non ti crederanno, almeno non cercheranno di controbatterti, grande e grosso come sei...ora"
"Sí, glielo spiego io...non ti preoccupare, Vegeta, calmati. Pan non l'ha mica fatto apposta...sono sicuro che non lo sapeva, vero Pan?" disse Goku che sembrava veramente voler calmare il piccolo principe.
"Ma fatto cosa? Io non capisco!" rispose la ragazza sempre più ansiosa di sapere quale sorta di diavoleria si fossero inventati quei due.
"Pan, come mi chiamo io?"
"Goku?" chiese lei perplessa senza capire cosa c'entrasse il nome.
"No, l'altro nome"
"Kaaroth"
"E come si chiama lui?" continuò Goku indicando il piccolo sayan.
"Vegeta, ma..."
"...E sai come si chiamava mio fratello?"
"R-radish? Ma nonno, non capisco...cosa c'entra tutto questo con la cena?"
A quel punto intervenne Vegeta con  un fare tra l'allibito e l'arrabbiato e le disse:
"Come fai a non capire? Tu mangeresti una cosa che si chiama Trunks? O Videl? I sayan NON mangiano Verdure e mi terrorizza il fatto che tu, probabilmente, le abbia mangiate, nella tua vita..."
Pan e Trunks a quel punto stavano per scoppiare a ridere, ma visto il tono serio con cui Vegeta aveva dato la spiegazione, decisero di trattenersi e, facendo un sospiro, Pan gli domandó:
"Ti rendi conto anche tu che questa é una cosa...strana?" chiese Pan scartando, in sequenza: assurda, inconcepibile e altre due o tre definizioni da rating non verde. Poi continuó:
"Scusa, é come se io non potessi mangiare...che ne so...i Pan di stelle"
"Perché, li...li...li hai mangiati? Ma tu sei...sei...impazzita? Come puoi fare una cosa del genere? Non é una cosa normale! Trunks, dimmi che tu non sei malvagio...come lei..." disse Vegeta parlando come se avesse ascoltato la piú grande eresia di tutta la sua vita.
"Ma...veramente io non sapevo che fosse un sacrilegio mangiare le verdure..." rispose il ragazzo timidamente.
"E secondo te, perché i sayan non hanno distrutto il pianeta che abbiamo visto stamattina?" chiese Vegeta al limite della esasperazione.
Pan e Trunks spostarono lo sguardo allibito da Vegeta a Goku e poi da Goku di nuovo a Vegeta. Entrambi alzarono nello stesso istante il sopracciglio destro con un aria veramente perplessa. Poi, vedendo che i due sayan mantenevano la stessa espressione seria che avevano avuto durante tutta la spiegazione, si guardarono in faccia e dissero contemporaneamente:
"Non stanno scherzando"
Pan a quel punto, fece un sospiro e disse:
"Ok, pizza?"
"Pizza" rispose secco Vegeta come per mettere fine alle ostilità.
"Ma scusa, papá...non per contraddire il tuo bel discorso, ma anche sulla pizza c'é una verdura...il pomodoro, perché quello va bene da mangiare?" chiese Trunks a cui il discorso era sembrato convincente, almeno fino a quel punto.
Vegeta si mise una mano in faccia e scosse la testa sconsolato, poi si girò verso Goku e gli disse:
"Kaaroth, oleilg icid ut?"
"Ehm...perché il pomodoro é molle...se chiami un sayan 'Tomato' é un'offesa, come sulla terra dire...idiota o...stupido" spiegò candidamente Goku, come se fosse la cosa piú normale del mondo.
"Avete capito adesso?" chiese Vegeta a Pan e Trunks che ora avevano due facce da pesce lesso.
A quel punto, ai due ragazzi non rimase altro che rassegnarsi all'evidenza e, alzandosi, Pan concluse:
"E pizza sia, tutto sommato nemmeno a me andava tanto...l'altra cosa"
Avviandosi verso la cucina, Goku e Vegeta si misero di nuovo a discutere in sayan. Trunks, avvicinandosi all'orecchio di Pan gli sussurrò:
"Temo ci convenga impararlo anche noi...il sayan...secondo te ci hanno raccontato tutta quella storia per non mangiare il minestrone?"
"No, temo invece che sia tutto vero, anche se é incredibile..." rispose Pan sottovoce.
"Quindi, ricapitolando, ogni volta che mangio Pan-e, Pan-na, Pan-carré, Pan di spagna e Pan-forte e quei biscotti che assomigliano alle sfere del drago abbronzate, mi dovrei sentire in colpa?"
"Sí, Salad, sei una persona orribile... Un Tomato..."
"E tu, che sei una Turnip con la potato?"
"Ma piantala!"
"Quale delle piante che ho detto?"
"Trunks?"
"Sí, Pan?"
"Basta"
"Ok...Posso chiamarti Turnipan?"
"No"
"Ok"
I quattro, tra pizza, giochi e scherzi sui nomi, passarono la serata piú bella dal giorno della partenza dalla loro amata Terra.

 

   
 
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