Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Encha    22/02/2015    4 recensioni
{Jorah/Daenerys | Future!Fic |Accenni Drogo/Daenerys, Daario/Daenerys e Viserys/Daenerys (ad interpretazione personale!)}
Daenerys Targaryen, legittima Regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, siede finalmente sul Trono di Spade che era sempre stato suo di diritto, ma, pur avendo all'apparenza realizzato ogni suo sogno, si volta indietro per osservare cosa si è lasciata alle spalle.
"Un sospiro malinconico sfuggì dalle labbra screpolate mentre osservava il sole nascente, le mani raccolte al freddo grembo e il pensiero proiettato altrove, lontanissimo nello spazio e nel tempo."
- Terza Classificata al S. Valentine flash contest, indetto da rhys89 sul forum di EFP -
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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L'aria salmastra che soffiava da Oriente trasportava la stessa frescura che molti anni prima Daenerys aveva incessantemente cercato sulla cima della piramide di Meeren.

Ora sedeva sul quel Trono di Spade che era sempre stato suo di diritto, e una ruga sottile coronava l'espressione solenne che assumeva mentre esercitava il potere con giustizia e moderazione.

Un sospiro malinconico sfuggì dalle labbra screpolate mentre osservava il sole nascente, le mani raccolte al freddo grembo e il pensiero proiettato altrove, lontanissimo nello spazio e nel tempo.

Le passioni che le avevano dato la forza di condurre i suoi figli oltre il Mare Stretto si erano ormai estinte, e ora la donna si sentiva inerte, sterile, come il metallo liquido e vivo delle fucine dei fabbri che, esaurito il calore modellante, si stabilizza in una forma definita, perfetta e ultimata, ma privato della capacità di trasformarsi in qualsiasi altra cosa. In fondo, era stato sempre quello lo scopo della sua vita, ma adesso che la frenesia giovanile che l'aveva spinta a raggiungerlo si era placata, la Madre dei Draghi non poteva fare altro che guardarsi indietro e chiedersi cosa si fosse lasciata alle spalle.

Ripensava così alle fiamme che avevano illuminato il suo cammino e a quelle che avevano riscaldato le sue notti, la fiaccola petulante di un re mendicante che aveva prodotto nient'altro che fumo, la vampata possente di un Khal che si era consumata troppo presto, la sinuosa lingua di fuoco di un mercenario, lasciva ed ammaliante, che l'aveva abbandonata con la stessa rapidità con cui l'aveva travolta.

A quel punto, un nome le riaffiorava alla mente, come una tiepida brezza di primavera: Jorah.

Ser Jorah, il suo fedele cavaliere, con i suoi inchini riverenti, le sue carezze ruvide e i suoi abbracci un po' rudi. Le aveva sempre offerto il suo calore, familiare ed accogliente come quello del focolare domestico, e lei lo aveva rifiutato, preferendo inseguire quei fuochi fulgidi e divampanti che l'avevano abbagliata, ma che altro non le avevano lasciato se non delle ustioni inguaribili sul cuore.

Troppo tardi Daenerys aveva capito che tutto ciò di cui necessitava era il tepore costante di quell'orso dolce e burbero, che l'avrebbe supportata tra gli intrighi della corte, che l'avrebbe accolta la notte quando, deposta la corona, si sarebbe ritirata sfinita nella proprie stanze, che sarebbe rimasto ad ardere sotto le ceneri anche dopo le peggiori tempeste, per poi tornare a lambire di nuovo la sua pelle sempre più ingrigita dal tempo.

Ma oramai il sua cavaliere era disperso chissà dove, esiliato e ferito, a vagare su qualche terra lontana o a giacere in una tomba anonima, gelida come il vuoto che cresceva inesorabile dentro di lei.

 

"Un uomo dolce e caloroso è l’uomo su cui veramente si può contare. Ma quando si accorge di questo, la maggior parte delle donne è già invecchiata" (Lady Oscar)

 

 

 

 

Spelonca dell’autore: Non avevo mai scritto una storia ispirata ad una citazione, e non mi sarei mai aspettato che la prima volta sarebbe stata con una di Lady Oscar. Quando però ho dato un’occhiata alla sfilza di citazioni che il contest a cui questa storia partecipa proponeva, sono rimasto colpito da questa e ho avuto quest’improvvisa ispirazione.

Ed è da un paio di giorni che sto ascoltando la sigla di Lady Oscar in loop.

Grande festa alla corte di Francia... Ehm, alla prossima!

 

Sono ben graditi orsi burberi, fiammelle di ogni tipo e ancor più recensioni!

   
 
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