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Autore: fottutosorrisoo    22/02/2015    0 recensioni
ciao sono Selena, ed ero una ragazza di 19 anni allegra e spensierata, almeno finché non accadde una cosa terribile, che mi segno' per tutta la vita. un evento che io considerai un dilemma, ma che adesso, col senno di poi, ho capito che poteva andarmi molto peggio. che quel periodo della mia vita, fu solo un orribile periodo che non potro' MAI dimenticare. ero un' irresponsabile, inguaribile ottimista ma cambiai proprio da quell'evento. ora vi racconto....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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io: “dove cazzo stai andando?” lui mi ignoro’ e se ne ando’.
Mi girai e rientrai in discoteca, mi feci largo tra la gente ubriaca che si muoveva alla cavolo lungo la pista e andai al bancone. Il barista venne subito da me e mi chiese: “cosa posso darti?”
Io:” qualsiasi cosa, basta che sia alcolica”
Barista:”tequila?”
Io:”okay grazie”
Barista:”è il mio lavoro”
Si allontano e io iniziai a pensare a quel cretino di matty, mi aveva in discoteca da sola. E perché? Perché mi ero arrabbiata che con tinuava a ignorarmi e sbaciucchiarsi con quella sgualdrina della sua fidanzata, il problema era lui che mi aveva invitata, senno si sarebbe sentito “solo”, povero ragazzo. E pensare che era pure il mio migliore amico, non gli avrei rivolto la parola per tanto di quel tempo… Barista:”ehi stai bene?”
Mi ricompoi e dissi:”sisi” presi latequila che mi aveva appena portato e la buttai giu, la gola inizio a bruciarmi e la testa a girarmi. Poggiai il bicchiere vuoto sul bancone e dissi:”un’altra” il barista mi guardo in silenzio per qualche istante e poi disse:”come vuoi” la seconda tequila fu devastante, soprattutto perche io non l’ ho mai retto l’alcool. Ero praticamente sbronza. Un uomo di mezza eta (non mi ricordo molto bene il suo aspetto) mi si avvicino e io gli dissi:”sai dov’è il… cesso?” lui sorrise e disse:”certo vuoi che ti accompagni?” io:”okay”
Mi aiuto a scendere dallo sgabello  e mentre mi accompagnava  in bagno mi diede un bicchiere e mi sussuro:”bevilo ti aiutera a stare meglio”.
Non vedevo molto bene e con le luci della discoteca era ancora peggio, quindi pensai che era acqua e la buttai giu in un sol sorso. Per come reclamo il mio fegato, capii che no era acqua…
“cos’era?” dissi io, ma forse per la musica troppo alta e per la confusione che facevano le persone lui non senti. Quando arrivammo ai bagni cercai quello delle donne ed entrai. Andai verso i lavandini, aprii un rubinetto e misi la faccia direttamente sotto il getto d’acqua. Quando mi rialsai vidi dal riflesso nello specchio lo stesso uomo che mi aveva accompagnata in bagno. Mi girai di scatto e lo guardai. Non era per niente curato, puzzava tantissimo, aveva la barba e i capelli unti, sporchi e faceva particolarmente schifo.
Io:”emm… non puoi stare qui”
Cercai di sorridere e di evitare di vomitare.
Mi mise una amno sulla guancia e l’altra sul mio fondoschiena, cercai di liberarmi dalla sua presa. Quell’uomo mi faceva schifo, era un pervertito.
“LASCIAMIII”
Cercai di urlare piu forte che potevo nonostante fossi ubriaca ma probabilmente nessuno degli altri ubriachi che era fuori dal bagno mi sentii. Allora cercai di divncolarmi tirando calci e corsi verso la porta ma lui mi blocco’ prima. Mi mise una amno sula bocca, mi porto dentro un gabinetto, chiuse la porta e inizio’ a baciarmi, io mi ribellai come potevo cercavo di allontanarmi il piu possibile da quel mostro e gli urlai:”ti sembro una puttana?!” lui rise e disse:”tutte voi donne siete delle puttane, servite solo per accontentare noi uomini”.
Ero sbalordita, con quale coraggio sosteneva quelle cose? Cerco di riavvicinarsi a me ma io lo spinsi, cercai la chiave che intanto era caduta ma lui mi colpi in testa con qualcosa.
Pervertito:”certo che sei dura di testa… beh cosi’ sara piu divertente hahaha”
Mi misi una mano dove mi aveva colpito e mi accorsi che perdevo sangue. Caspita, pregavo solo di sopravvivere, di tornare dai miei genitori, dal mio fratellino e dalla mia sorellona, volevo fare pace col mio migliore amico, volevo che tutto quello che stava accadendo fosse solo un incubo… ma purtroppo non lo era.
Mi tiro un’ altro colpo alla testa e a quel punto caddi sulle ginocchia, ero ancora piu intontita di quanto ero sbronza. Lui mi blocco nell’angolo e io del tutto priva di forze rimasi inerme. Le lacrime scendevano lungo le mie guance e tremavo come una foglia.  Lui mi mise le sue mani sudicie addosso e mi svesti, ormai completamente nuda davanti a quel porco, si calo i pantaloni e le mutande e incomincio il suo lavoro mentre io rimasi li a guardarlo come un’ ebete, svenni poco dopo e da li non ricordo piu altro.
   
 
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