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Autore: ValyXD    22/02/2015    2 recensioni
Dedicato a Majora's Mask, alla Song of Healing e a Oni Link.
Dal testo:
Come al solito tornavo a scuola.
Come al solito tutti mi prendevano in giro.
Come al solito li ignoravo e andavo a prendere il pullman.
Come al solito il pullman era in ritardo e io continuavo a soffrire.
Ma non come al solito.
Oggi l’avrei fatta finita.
Una volta per tutte.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Link
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da leggere con la Song of Healing sotto! Questa la suono io... se volete lasciate un commentino o un mi piace :D link: http://youtu.be/wNUfIGkrZeo Grazie!

Come al solito tornavo a scuola.

Come al solito tutti mi prendevano in giro.

Come al solito li ignoravo e andavo a prendere il pullman.

Come al solito il pullman era in ritardo e io continuavo a soffrire.

Ma non come al solito.

Oggi l’avrei fatta finita.

Una volta per tutte.

 

Ho sempre creduto in Link, Zelda, e alla Triforza, nonostante tutti i dicessero di smetterla con quello stupido videogioco.

Vi assicuro che però io ci credevo. Davvero.

Le grida delle solite prese in giro erano lontane dalla mia testa, ma sentivo perfettamente tutto quello che mi era gridato contro. Lo sentivo forte e chiaro, ne comprendevo il significato. E faceva male, tanto. Era come se il mio cuore fosse in frantumi. Volevo qualcuno che mi curasse.

“I really want someone that can heal me…”

Mio padre è statunitense, quindi qualche volta penso o parlo in Inglese. E divertente, i miei amici… ma che dico: io non ho amici.

Insomma, intendo dire che le persone che mi stanno intorno non mi capiscono benissimo quando parlo in Inglese. Capiscono poco, o male.

Finalmente ecco il pullman arrivare, io ci salgo, come al solito, e mi siedo nel primo posto libero vicino al finestrino che trovo. Mi ficco due auricolari con i “This Century”, il mio gruppo preferito, nelle orecchie e mi dimentico di tutto. Almeno per un po’.

Torno a casa, una villetta in periferia, poggio lo zaino e mi tolgo il giubbotto, mi infilo il mio pigiama azzurro pieno di gattini e mi fiondo al piano di sopra, a suonare il pianoforte.

Che cosa suono? Canzoni di The Legend of Zelda, ovviamente.

La mia preferita in assoluto è la “Song of Storms”, la Canzone della Tempesta, una incalzante melodia in tre quarti, nella tonalità di re minore. Da Ocarina of Time, Majora’s Mask e Oracle of Seasons.

Poi c’è la “Ballad of the Goddess”, la Ballata della Dea, una melodia maestosa, in quattro quarti, nella tonalità di do maggiore. Da Skyward Sword.

Al terzo posto c’è la “Song of Healing”, la Canzone della Guarigione, melodia tranquilla, anche questa in tre quarti, in fa maggiore. Da Majora’s Mask.

Opto per quest’ultima, ho proprio bisogno che qualcuno mi guarisca dalle ennesime ferite di quest’oggi.

Subito le note prendono il controllo delle mie mani e della mia mente, come sempre quando suono qualcosa che mi piace.

Come al solito, penso che la magia finirà insieme alla canzone, ma stavolta è diverso. Come un robot continuo a ripetere la canzone ancora ed ancora, mi sento dissolvere, sento che non ho più un corpo… mi sento come… come se fossi… morta.

Vedo il mio corpo giacere inerte al suolo, accasciato davanti al pianoforte. Accanto a me, una maschera inquietante: l’immagine di un ragazzo con il viso bianco, e delle strisce rosse e blu sul volto.

“I’m dead. Yeah, I’m fucking dead.”

Sono morta. Sì, sono fottutamente morta.

Beh, chi me lo fa fare a restare qui? Io vado via. Sono un fantasma, giusto? Chissà quante cose fighissime posso fare ora.

“E’ con immenso dolore che salutiamo la figlia dei signori Jones, Hope.” Fece il Prete.

Un sacco di persone piangono al mio funerale. E’ così strano, mi odiano tutti quanti…

Mio padre non alza nemmeno lo sguardo. E’ lui che mi ha trasmesso la passione per la musica e per i videogiochi. Credo sia l’unica persona che mi volesse davvero bene in questo mondo. Per tutti gli altri… anche per mia madre, beh… penso siano lacrime finte.

Il funerale finisce, e, come da tradizione nella nostra città, si va a “bere il morto”, dopo un funerale. Tutti ridono, bevono alcolici e se ne fregano altamente di me.

No, questo mondo non fa per me. Ah, se solo potessi andare ad Hyrule…

Qualche secolo dopo.

Due signori passeggiano per strada.

-Scusa, hai per caso una piuma e un po’ di inchiostro? Devo scrivere un telegramma a mano.-

-No, mi dispiace… e ho lasciato il mio orologio a cucù a casa, tu ce l’hai?-

-Sì, sono le quindici e trentatré.-

-La ringrazio, buon uomo.-

Un ragazzino vendeva giornali, poco più in là.

-EEEEEEDIZIONE STRAORDINARIA! EEEEEEDIZIONE STRAORDINARIA! TROVATI RESTI DI FOGLI DI CARTA SU CUI STAVA SCRITTA UNA NUOVA PAROLA!-

-Nuova parola?-disse una signora alla sua comare.

-Già, chissà che cosa voleva dire…-

-Compriamo il giornale?-

-Sì, certo.-

-Quanto viene, ragazzino?-

-Quindici Carole tonde, signora.-

-Ma è carissimo!-

-Come quello che ci sta scritto! E ricordatevi che è scritto a mano, come tutti gli altri!-

-Vabbè, dai… lo compriamo…-

Sul giornale c’era scritto:

“Ritrovati degli scritti risalenti più o meno a trecento, duecento anni fa. Una parola che si è persa nella memoria: Internet!

-Per Giove!- fece una ragazza.

-Chissà quale oscuro significato ha quella parola…-

-Sono curioso anche io…- disse un suo amico che la accompagnava.

-E, gentile donzella, gradite che intanto io vi accompagni alla vostra magione?-

-Perché no? Sei con la tua carrozza?-

-Sì, madame. –

-E sia.-

Ad un certo punto, un uomo sulla cinquantina diede l’ennesimo allarme.

-Ganondorf è tornato! Un esercito di ReDead, Octorok e Keese si avvicina pericolosamente alla città! Dov’è Link?-

-Sono qui, sono qui! Ma… tutto da solo?-

-Nah, ci sono anche le guardie del villaggio, come sempre…-

-Ok, tutto da solo.-

Il ragazzo aveva una corporatura allenata, i capelli biondi e gli occhi azzurri, e probabilmente meno di vent’anni, indossava una tunica verde smeraldo, come la speranza che portava.

“Like the name Hope. Like me.”

Un fantasma aleggiava intorno a lui.

“Porti speranza. Come il nome Hope. Come me, insomma.”

-MI SENTI, GANONDORF? NON HAI AVUTO HYRULE!!! NON AVRAI NEANCHE TERMINA!!!!- urlò il ragazzo, per poi tirare fuori da una tasca una maschera inquietante: l’immagine di un ragazzo con il viso bianco, e delle strisce rosse e blu sul volto.

I have done it.”

Ce l’ho fatta.”

Pensò il fantasma.

 

 

Angolo Autrice:

Piccola sclerata di mezza mattina in onore di Majora’s Mask, dato che siamo tutti presi dal remake.

In onore anche della Song of Healing, canzone più caratteristica di M’sM, che ho suonato io nel video di YT che vi ho messo al'inizio della fic... le immagini erano un poì messe a caso xD non farò mai la youtuber. Mai. Userò il canale del mio account per fare upload tipo quesi. E la mia faccia... Non la vederete mai! MUAHAHAHA!!! Comunque... ho scritto la fic anche in onore di Oni Link. Beh, penso abbiate capito che la maschera di Hope era quella di Oni… vero?

Spero anche che abbiate capito chi è il fantasma che segue Link… ma non ve lo dico.

E spero anche che abbiate capito perché fra due secoli nessuno saprà cosa sono automobili, euro, stampa, orologi digitali o da polso, penne biro e internet. Ma non vi dico neanche quello :D

Prima fanfiction che scrivo che non è esattamente comica o a lieto fine. Spero vi sia piaciuta.

Ascoltate i This Century :D

ValyXD

   
 
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