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Autore: pentolina    23/02/2015    6 recensioni
In questa storia vedremo la nostra detective Beckett nel ruolo di madre single... un ex che ricompare dopo anni e Castle che le starà sempre a accanto (prima come amico e poi...)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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La sera stessa
“Posso venire con voi?” Chiede David nuovamente sfoderando il suo miglior sguardo da cucciolo.
“Non vuoi restare qui con nonno, Alexis e Martha a cucinare il pesce che abbiamo pescato oggi?” Suggerisce Rick.
“No… mi fa schifo il pesce. Voglio venire con voi!” Insiste pedinando lo scrittore che si sposta in bagno.
“Facciamo così: stasera mi lasci andare a cena da solo con mamma e ti prometto che nei prossimi giorni ti porterò al maneggio così potrai andare a cavallo, ti piace come compromesso?”
“SIII!!!” Strilla eccitato iniziando a saltellare di qua e di là.
“Cavallo! Cavallo! Cavallo!” Ripete come un disco rotto precipitandosi a dare la notizia al resto della famiglia.
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“Rick, perché mio figlio gira per casa urlando cavallo?” Domanda Kate entrando nella camera da letto e notando la luce del bagno accesa.
“Potrei avergli promes…”
Allo scrittore muoiono le parole in bocca alla vista della donna con indosso un vestito blu senza spalline con le gambe lasciate scoperte per più dell’80%.
“Castle?!” Lo chiama Kate passandogli la mano davanti agli occhi per risvegliarlo.
“Oh… mio dio! Detective, è… sei… tu…”
“Per essere uno scrittore sei pessimo con le parole.” Lo prende in giro, per poi voltarsi con l’intenzione d’andarsene.
“Ferma lì! Dove scappi?!” Dice Rick recuperando l’uso della parola afferrandola per un braccio e tirandola contro se.
“Devo finire di prepararmi… non voglio arrivare tardi al primo appuntamento!” Risponde sorridendo.
“Sei perfetta così.” Si complimenta sfiorandole il viso.
“Peccato sia scalza…” Gli fa notare guardando in basso.
“Sono certo che il tuo accompagnatore si offrirà volontario per portarti in braccio.” Assicura ricambiando il sorriso.
“L’unica cosa di cui sono certa è che il mio accompagnatore è peggio di una prima donna e che deve ancora mettersi i pantaloni.” Afferma abbassando nuovamente lo sguardo e scoppiando a ridere alla vista dei boxer infantili che indossa lo scrittore.
“Detective, ha qualcosa da ridire su superman?” Chiede ammirando la S stampata sull’intimo.
“Assolutamente no… ma non le sembra un po’ troppo informale venire vestiti così al primo appuntamento? E non le pare un po’ troppo pomposo da parte sua avere una S di super disegnata sul davanti? ” Domanda divertita.
“Assolutamente no… un giorno scoprirai cosa c’è sotto e confermerai la S.” Risponde maliziosamente.
“Non credo...” Afferma spingendolo indietro e allontanandosi.
“Spiritosa…” Commenta guardandola andare via.
“Chi ti dice che stavo scherzando?!” Urla la detective dal corridoio.
“Kate, sul serio io scherzavo… non volevo vantarmi.” Ribatte correndole dietro.
“Muoviti a vestirti o ti lascio qui!” L’avverte scendendo le scale.
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“Una cena divina…!” Si complimenta Kate.
“Felice che sia stata gradita la scelta. Ti va di tagliare per la spiaggia?” Domanda offrendole la mano.
“Molto volentieri…” Risponde togliendosi le scarpe per poi intrecciare le dita con quelle dello scrittore.
Silenziosamente la coppia prosegue il suo cammino verso casa godendosi la quiete e il rumore constante delle onde ognuno assorto nei propri pensieri.
Sono ormai a pochi metri dalla villa quando Kate si blocca alla vista di un fuoco che arde sulla sabbia, un’enorme coperta ben distesa, circondata da piccole candele accese, al centro dei cuscini rossi e in un angolo un secchiello con una bottiglia e due calici.
“Vieni…” La invita Rick tirandola verso la piccola sorpresa preparata con cura dal resto della famiglia.
“Rick…” Sussurra emozionata.
“Qualcuno ha pensato a noi.” Commenta fingendo di non saperne nulla togliendosi le scarpe e spostando le candele per liberare il passaggio.
Ancora meravigliata la detective imita i suoi gesti accomodandosi assieme a lui sulla coperta.
“Champagne?” Chiede togliendo la bottiglia dal ghiaccio.
“Rick, non dovevi… io…”
“Kate, godiamoci il momento.” La zittisce lo scrittore posandole l’indice umido sulle labbra.
Annuendo raggiunge i bicchieri mentre lui stappa la bottiglia.
“So che questo non è il momento migliore della tua vita. So che hai mille pensieri per la testa e che sono l’ultimo dei tuoi problemi ma stasera permettimi di coccolarti e di amarti...” Dice finendo di riempire i calici.
“Solo io e te…” Conclude accarezzandole la guancia e guardandola dritta negli occhi lucidi per l’emozione.
In risposta Kate annulla la distanza fra loro coinvolgendolo in un bacio mozzafiato.
“Grazie…” Mormora staccandosi.
“No, Kate… grazie a te. Grazie per l’opportunità che mi stai dando.” La zittisce baciandola nuovamente, non dandole l’opportunità di replicare.
“Mamma…”
La coppia si stacca immediatamente voltandosi nella direzione della voce trovandosi davanti David scalzo e in pigiama.
“Ehi…” Lo saluta lo scrittore posando i due bicchieri di champagne.
“Amore, cosa fai ancora sveglio?” Domanda imbarazzata, sistemandosi i capelli.
“Non ho sonno.” Ammette sbadigliando.
“Vedo…” Commenta Kate sorridendo.
“Dai… vieni.” Lo invita Rick accarezzando il posto libero fra loro.
David sta per sedersi quando Alexis arriva di corsa dicendo: “Mi dispiace… non mi sono accorta che si è svegliato.”
“Non preoccuparti, tesoro. Fa lo stesso.” La rassicura il padre.
“David, vieni. Torniamo a letto.” Lo invita la ragazza.
“No, voglio restare qui!” Protesta nascondendosi contro il petto della madre.
“Dai, vieni!” Insiste Alexis.
“No!” Ripete aggrappandosi al collo della donna.
“Lascialo qui con noi.” Interviene Rick.
“Immaginavo finiva così… infatti, vi ho portato una coperta in più.” Ammette la giovane consegnandola alla detective.
“Grazie, Alexis.” Dice Kate coprendo il figlio.
“Notte e scusate ancora.” Saluta Alexis congedandosi.
“Notte!” Saluta in coro la coppia.
“Ehi… peste. Com’era il pesce? Buono?” Domanda lo scrittore facendogli il solletico.
“Puzzava… poi nonno l’ha cotto e non puzzava più… E allora l’ho mangiato.” Racconta sdraiandosi a pancia in su per guardare entrambi.
“Poi cos’avete fatto?” Chiede la detective curiosa.
“Nonno e Martha sono andati a ballare… io e Alexis abbiamo giocato a carte con Max.” Spiega sbadigliando per l’ennesima volta.
“Max? E chi l’ha fatto entrare?” Domanda Castle spalancando gli occhi.
“Rick, di tutto il racconto ti è rimasto impresso solo il suo nome? Ti sei reso conto che mio padre è andata a ballare? Mio padre.” Ripete Kate sorpresa dalla notizia.
“Scusa, Kate ma mia figlia con un ragazzo batte tuo padre che balla. Dimmi una cosa, David. Alexis e Max si sono baciati?”
“Rick!” Esclama la detective scioccata dalla domanda del partner.
“Che c’è? Voglio sapere se devo ammazzarlo!” Chiarisce lui.
“Ti ricordo che sono una detective della omicidi!” Gli rammenda.
“Questo non mi preoccupa… saprei come… si è addormentato.” Afferma accorgendosi del piccolo con gli occhi chiusi.
“Mi dispiace per l’interruzione.” Confessa Kate cambiando argomento e coprendo meglio il figlio.
“A me no… infondo sto corteggiando te ma anche lui. Lui è compreso nel pacchetto Beckett.” Spiega prendendole la mano e portandosela alla bocca per baciarla.
“Ti sei scelto un bel pacchetto completo!” Commenta ricambiando il gesto.
“Il meglio in circolazione…” Aggiunge facendole cenno di avvicinarsi.
“Non è male nemmeno il tuo di pacchetto…” Dice Kate riferendosi ad Alexis e Martha arrivando ad un soffio dalle sue labbra.
“I nostri pacchetti assieme sono eccezionali.” Sussurra sorridendo per poi baciarla.
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Tre giorni dopo
“Mamma, guarda!” Esclama David facendo scivolare giù dalla montagnola di sabbia la macchinina.
“Wow… che bella pista. Ti ha aiutato Rick?” Chiede inginocchiandosi accanto al figlio.
“Si… qui c’è la montagna, qui il ponte e qui il tunnel. Bisogna andare veloce altrimenti si ferma dentro.” Spiega facendo fare alla macchinina rossa tutto il giro.
“Eccomi… ho portato l’acqua per fare il laghetto.” Afferma Rick appoggiando il secchiello colmo a terra.
“Io… io!” Esclama gattonando verso lo scrittore.
“Un po’ alla volta altrimenti si allaga tutta la pista.” Gli raccomanda aiutandolo a rovesciare l’acqua nella buca.
“Stop… così è abbastanza.” Dice Rick togliendo il secchiello dalle mani del bambino.
“Papà, andiamo a fare un giro in centro. Vi va cinese per cena?” Chiede Alexis interrompendoli.
“Per me va bene… Kate?” Domanda lo scrittore.
“Certo!” Approva la detective.
“Ok… allora ci fermiamo a prenderlo nel tornare.” Afferma la ragazza per poi andarsene.
“Papà, possiamo fare il bagno?” Chiede David spingendo la macchinina nell’acqua.
Detective e scrittore si scambiano uno sguardo per capire se anche l’altro ha sentito la parola “papà” uscire dalla bocca del bambino.
“Amore, papà non è qui.” Dice sperando che il figlio si sia sbagliato.
“Si eccolo.” Risponde smettendo di giocare e indicando Rick.
“Rick è il papà di Lexi… non il tuo.” Cerca di spiegargli la detective.
“Può essere anche il mio.” Afferma David, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
“Ma tu un papà ce l’hai già.” Insiste Kate mentre lo scrittore resta zitto ad assistere allo scambio.
“Non mi piace… è cattivo.” Risponde spostandosi acconto Rick.
“Ma non per questo smette di essere tuo padre e poi pensa ad Alexis non è giusto che debba dividere il suo papà con qualcun altro. È come quando sei geloso perché gioco con Juliet invece che con te. Ti piacerebbe se Juliet mi chiamasse mamma?” Chiede sperando di riuscire a convincerlo.
“No, ma Lexi ha detto che va bene. Quindi Rick è il mio nuovo papà.” Spiega abbracciando lo scrittore.
“David, non funziona così. Non puoi decidere di avere un nuovo papà. Rick ti vuole bene, gioca con te ma è solo un tuo amico.”
“Non è vero! Anche Mark ha due papà! La sua mamma si è sposata con Eric e lui lo chiama papà.” Insiste raccontandogli la storia del compagno d’asilo.
“Ma io e Rick non siamo sposati.” Gli fa notare Kate.
“Però vi baciate sulla bocca.” Afferma David lasciando a bocca aperta i due che si scambiano uno sguardo rendendosi conto che non sarà facile convincerlo.
La discussione del chiamare papà Rick prosegue per diversi minuti senza però portare a niente di buono anzi finisce con David in lacrime.
“Kate, accantoniamo per un po’ la storia del chiamarmi o meno papà… che dici?” Propone lo scrittore aiutando la detective ad alzarsi per raggiungere assieme il piccolo scappato in casa.
“Mi dispiace, Rick.” Si scusa Kate.
“Per cosa?” Chiede confuso.
“Non avevo previsto che si affezionasse così a te e non immaginavo arrivasse a chiamarti papà.” Spiega imbarazzata per la situazione creatasi.
“Ed è così una brutta cosa?” Domanda bloccandole la strada e fermandola.
“No! Rick, sei un padre fantastico ma non sappiamo nemmeno bene cosa sta succedendo fra noi mentre David ci vede già una coppia. Non lo so… mi sembra prematura come cosa. Non sappiamo se funzionerà tra di noi. Non voglio che soffra ancora una volta per colpa delle mie scelte sbagliate.” Spiega sperando di non aver ferito i sentimenti del partner.
“Ascolta, Kate… capisco la tua preoccupazione ma fidati… non farei mai del male a David. So cosa significa vedere proprio figlio legarsi a qualcuno che poi va via. Ho vissuto un’esperienza simile con Alexis. Sono consapevole del fatto che non si può giocare con i sentimenti dei bambini. Ti prometto che andrà bene fra noi. Abbiamo solo bisogno di risolvere la storia con Nick. Fidati.” Afferma lo scrittore abbracciandola.
“Ci sto provando… ma non è facile.” Sussurra lei con il viso nascosto contro il suo ampio petto.
“Lo so ma assieme risolveremo tutto.” Bisbiglia lasciandole un bacio fra i capelli.
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“Mamma, è arrivata la cena.” Afferma aggrappandosi al suo collo.
“Ok… andiamo.” Dice alzandosi con il figlio in braccio.
“Ehi… dov’eri finita?” Domanda lo scrittore vedendoli arrivare.
“Ho chiamato Lanie.” Risponde la detective salendo i tre scalini della veranda e posando il figlio a terra.
“Ti sei lavato le mani?” Chiede Jim al nipote vedendolo entrare di corsa.
“Si!” Risponde il piccolo andando a sedersi al solito posto fra la madre e lo scrittore.
“Com’è andato lo shopping?” Domanda Kate lavandosi le mani nel lavandino della cucina.
“Benissimo… abbiamo preso un pensierino per tutti.” Rivela Martha.
“Cosa?” Chiede curioso David.
“Lo avrai dopo cena… sempre se mangi tutto.” Risponde Alexis sedendosi di fronte al piccolo.
“Mi sembra un ottimo compromesso. Forse per una volta finirai quello che hai nel piatto.” Commenta Jim versandosi dell’acqua.
“Cosa vuoi? Riso con il pollo?” Chiede Rick al bambino prendendo il contenitore.
“Voglio i bastoncini!” Afferma alzandosi e facendo il giro del tavolo per prenderle.
“David, non iniziare a gironzolare come al tuo solito.” Lo rimprovera la detective.
“Tieni, mamma.” Dice consegnandone un paio anche a lei.
“Grazie. Ora mettiti seduto.” Lo ringrazia aiutandolo a salire sulla sedia.
“Involtini primavera?” Chiede Martha passando la scatola a Kate.
Mentre il resto del gruppo si scambia le scatole del cibo cinese David pensa bene di provare a mangiare il riso con le bacchette con il risultato che trequarti del cibo è ora sul tavolo o per terra.
“Guarda che Rick non ha una gallina sotto il tavolo.” Scherza Jim.
“NO!” Strilla David quando la mamma gliele toglie di mano consegnandogli la forchetta.
“David, non sei capace di mangiare con queste. Stai seminando riso ovunque.” Gli spiega Kate.
“Dammele!” Protesta alzandosi in piedi sulla sedia nel tentativo di raggiungerle.
“Ehi… attento!” Lo avverte Rick trattenendolo per la maglietta per evitare che cada.
“Mettiti seduto composto e mangia con la forchetta altrimenti niente sorpresa per te.” Dice Kate sperando di convincerlo.
“Non ho fame.” Esclama David arrabbiato mettendosi seduto e incrociando le braccia al petto.
“Qualcosa devi mangiare…” Interviene Jim.
“NO!” Grida il piccolo.
“Non urlare!” Lo rimprovera la detective alzando il tono di voce.
David imbronciato si lascia scivolare a terra sotto il tavolo iniziando a piangere.
“Ma cos’ha stasera?” Chiede Martha sorpresa dai capricci del bambino.
“Abbiamo avuto una piccola discussione questo pomeriggio… penso che non gli sia ancora passata del tutto.” Spiega Kate conoscendo fin troppo bene il figlio mentre lo scrittore prova a convincerlo ad alzarsi.
“Mi ricorda qualcuno…” Commenta Jim guardando la figlia e sorridendo.
“Vieni qui!” Lo invita Rick aiutandolo ad alzarsi e prendendolo in braccio.
Una volta fra le braccia dello scrittore David si aggrappa alla sua maglia nascondendo il viso contro il suo petto.
“Ehi… non serve piangere. Dimmi cosa vuoi?” Chiede Castle accarezzandogli la schiena.
“Quueellleee…” Singhiozza indicando le bacchette.
“Eccole.” Dice dandogliele.
David smette di fare i capricci e mettendosi comodo inizia a giocare con il cibo nel piatto dello scrittore provando a raccoglierlo senza ovviamente riuscirci.
Rick infilza un raviolo per poi avvicinarlo alla bocca del piccolo nella speranza che voglia mangiare almeno quello e così accade.
David proseguendo a giocare con le bacchette guastandosi il cibo che Rick gli propone sotto lo sguardo pensiero di Kate che ripensa all’accaduto del pomeriggio.
“Direi che gli piacciono.” Commenta Martha vedendo David con la bocca aperta in attesa di essere imboccato nuovamente.
 
  
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