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Autore: Onaila    23/02/2015    0 recensioni
"Sai che Robin è un ladro, Daniel?. Il mio Ladro. Il mio Ladro che ha rubato la sua felicità, regalandomela. I suoi sogni, consegnandomeli. Il suo cuore, donandomelo. Il Ladro che ha rubato il mio cuore e ha fatto si che si risanasse. Che potesse tornare a battere come prima. Il mio Ladro mi ha rubato a te. E anche se io ti amo, Daniel, il mio cuore è nelle sue mani così come il suo è nelle mie. E un Ladro non restituisce mai ciò che ruba così come una Regina colleziona cuori. Io lo amo Daniel, e perdonami se oggi non scelgo te, ma il mio cuore"
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel, Regina Mills, Robin Hood
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Anche se era circondata da oro e gioielli e ogni suo desiderio poteva essere realizzato, il suo cuore sanguinava e colmava d'odio ogni parte della sua vita.
Il collare al suo anulare, era divenuto stretto. Così come le mura che circondavano il castello. Mura di una casa non sua. Anello di un uomo non suo. Ed Ogni volta che li guardava, la portavano a detestare ogni parte che la componeva. Ad odiare la scelta che aveva fatto, ad odiare il dolore che opprimeva il suo cuore che non batteva da mesi. Da quando lui se ne era andato per sempre. Lasciandola in balia di un uomo e di una madre che non l'amavano. Lasciandola sola ad affrontare tutto quello. Lasciandola sola. Doveva solo resistere e presto il dolore sarebbe passato. Tutto sarebbe passato. Sarebbe tornata felice. Dovevo solo attendere.

 

Aprì gli occhi cercando di allontanare quei pensieri << Non sono bellissime? >> chiese Robin intento a guardare le stelle << Sì >> rispose guardandolo nello stesso modo con cui lui si rivolgeva a lei, uno sguardo pieno di passione e desiderio e bastò un attimo. Entrambi si avvicinarono a tal punto da poter sentire l'uno il respiro dell'altro, Regina posò la sua mano sul suo petto e si sorprese nel sentire quanto fosse calda la sua mano rispetto alle sue labbra, che invece erano fredde come quella notte d'inverno << Ti amo >> dissero all'unisono << Regina... >> vennero interrotti da una voce maschile, una voce che suonava familiare alle orecchie della Strega. Non appena rivolse lo sguardo al proprietario, il tempo stesso sembrò fermarsi e l'aria nei suoi polmoni svanire << Regina? >> domandò il Ladro preoccupato << N-non è possibile. Tu..Chi sei? >> il tono di voce di lei cambiò bruscamente, diventando minaccioso nelle ultime note << Sono io Regina, chi mai potrei essere se non lo stalliere dei tuoi cavalli? >> << Regina è lui? Daniel? >> quelle parole cascarono come un macigno tra i due << No, non è possibile. Daniel è morto! >> << Sono io Regina, mettimi alla prova, qualsiasi cosa... >> la supplicò facendo un passo avanti, ma Robin si parò davanti << Regina? >> la guardò per sapere cosa fare ma per la prima volta vide in lei qualcosa di completamente nuovo, la paura. Regina aveva paura. Le si avvicinò e l'abbracciò cercando di portarle conforto << Va tutto bene, va tutto bene. Qualsiasi cosa accadrà io ti amo, hai capito? Ti amo >> le sussurrò nell'orecchio << Regina? >> domandò Daniel non capendo cosa stesse succedendo << Nel nostro nascondiglio, sotto l'albero. Mi hai chiesto di sposarti, di che colore era l'anello? >> disse scostando Robin guardando lo Stalliere adesso << Non so se hai dimenticato o se sia solamente un'altra trappola, ma non eravamo sotto l'albero, Regina, ma nella stalla. Pronti a scappare da tua madre chissà dove e fuggire verso il mondo che tanto desideravi visitare. E mai avrei potuto permettermi una fede. Ti chiesi la mano con un anello da sella, con la promessa di regalartene uno vero non appena avessi potuto. Non ricordo cosa sia successo dopo Regina, ma ti posso assicurare che sono io, Daniel e che ti amo come ti ho amato quel giorno >> recuperò i pochi passi che li dividevano fino a fermarsi vicino a Robin che dal volto di lei si rese conto che la risposta era esatta, così si fece da parte. Daniel non appena le fu vicino l'abbracciò e depositò un bacio sulla sua guancia bagnata dalle lacrime, la strinse forte a sé. Le mani del sindaco presero il suo volto e lo esaminò. Era lui, era Daniel ma come era possibile? Aveva visto letteralmente il suo cuore divenire polvere << Credevo di averti persa per sempre >> disse lui continuando ad abbracciarla << Non è cos... >> << Qualcosa non va? >> domandò lo stalliere preoccupato ma lo sguardo di Regina era rivolto altrove.
I suoi occhi guardavano Robin che si stava allontanando silenziosamente. Camminava guardando le stelle, completamente perso in esse e solo allora Regina si rese conto di cosa stesse facendo. Di quanto sciocca fosse. Allontanò Daniel << Perdonami, amore mio ma non posso fargli questo >> gli occhi di lei divennero lucidi << Farmi questo >> aggiunse ridendo e alzando il volto al cielo << Io ti ho amato Daniel. Per anni ho avuto il cuore spezzato, per molto tempo ho desiderato questo momento e per, solo Dio sa quanto ho sentito la tua mancanza >> << Perché parli al passato Regina? >> con il palmo della mano si asciugò le lacrime e lo guardò << Perché non posso ignorare quello che sento ora. Non posso >> << Vuoi dire che non mi ami? >> domandò in un sussurro << Sai che Robin è un ladro, Daniel?. Il mio Ladro. Il mio Ladro che ha rubato la sua felicità, regalandomela. I suoi sogni, consegnandomeli. Il suo cuore, donandomelo. Il Ladro che ha rubato il mio cuore e ha fatto si che si risanasse. Che potesse tornare a battere come prima. Il mio Ladro mi ha rubato a te. E anche se io ti amo, Daniel, il mio cuore è nelle sue mani così come il suo è nelle mie. E un Ladro non restituisce mai ciò che ruba così come una Regina colleziona cuori. Io lo amo Daniel, e perdonami se oggi non scelgo te, ma il mio cuore >>.

 

Si svegliò di soprassalto << Regina? >> si voltò verso Robin che si era svegliato con lei << Va tutto bene? >> << S-sì >> rise e lui si accigliò << Sei sicura, perché.. >> venne interrotto da un bacio e dal peso di Regina su di lui << Dovresti fare più incubi >> risero entrambi << Nessuno ha detto che lo fosse >> i capelli di lei scesero intorno al volto di lui, creando una barriera intorno ai loro volti. Isolandoli da tutto ciò che gli circondava.

 
   
 
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