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Autore: Anown    23/02/2015    2 recensioni
Matsuda non è più tanto certo che Kira possa essere nel giusto però è molto tranquillo perché Light lo catturera' sicuramente.
Cronologicamente la storia si svolge nel periodo di tempo in cui Matsuda, Aizawa e Ide sorvegliavano gli appuntamenti di Light con Takada.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryuuk, Shuichi Aizawa, Tota Matsuda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La polizia aveva colto sul fatto uno scippatore e lo aveva portato alla centrale, ora l’uomo si copriva il volto con le mani e piangeva disperato.
-Mi dia le sue generalità.- ordinò il poliziotto.
-La prego cerchi di capirmi, avevo bisogno di soldi, non riesco ad arrivare a fine mese ed ho una famiglia così quando ho visto quella signora così ben vestita ho pensato che tenesse tanti soldi nella borsa. Questo è il mio primo reato lo giuro.- spiegò l’uomo nascondendo il volto.
-Ripeto, le sue generalità, me le dia.- insistette l’agente.
-No! Il nome no! La prego.- supplicò disperato l’uomo.
Mentre guardava la scena Matsuda cominciava a sentirsi male, indifferentemente dal fatto che lo scippatore mentisse o no gli faceva molta pena. Kira era veramente dalla parte dei deboli? Matsuda non ne era più tanto sicuro. Prese dalla centrale i documenti che gli servivano e tornò al quartier generale di L, o meglio il secondo L.
Arrivato trovò solo Aizawa e Ryuk, Ide e Light non erano ancora arrivati.
-Ciao Aizawa, ciao Ryuk.- li salutò Matsuda.
-Ciao Matsuda.- Aizawa ricambiò il saluto con tono pensieroso, sembrava molto nervoso negli ultimi tempi, soprattutto le sere in cui Light e Takada si incontravano e loro dovevano monitorarli.
-Almeno il tasso di criminalità continua ad abbassarsi.- commentò Matsuda controllando i dati del computer.
-Davvero pensi ancora che Kira sia una cosa positiva? È solo un folle che crede di essere Dio ed anche se non lo fosse lasciare una persona in possesso di un death note è una pazzia, una persona da sola non può mettersi a decidere chi è giusto uccidere.- disse Aizawa molto irritato.
-Bhè… no, ormai non lo penso più. Non mi sembra giusto che i criminali debbano morire in caso non abbiano commesso reati gravi.- rispose Matsuda sospirando. -Ed ora quello ha intenzione di uccidere anche le persone pigre.- e continuò allarmato.
-Quindi non sei più un sostenitore di Kira, Matsuda?- domandò ridacchiando Ryuk.
-Io non sono mai stato un sostenitore di Kira, semplicemente non biasimo quelli che lo sostengo. Ho una mente aperta ma non ho mai dubito che il mio dovere fosse catturarlo.- spiegò Matsuda e diede una mela a Ryuk.
-Io non ho mai pensato che Kira fosse una cosa positiva, in particolare quando ha ucciso gli agenti dell’ FBI e quando ha ucciso Aiber, era un truffatore ma aveva una famiglia e un figlio che Kira ha lasciato orfano.- disse Aizawa molto infastidito.
-A me è dispiaciuto anche per Wedy, poveretta. Però considerando che hai una figlia e un figlio l’uccisione di un padre di famiglia deve averti dato particolarmente fastidio, vero?- gli disse Matsuda sorridendo all’idea di avere ragione.
-Si, effettivamente stavolta potresti avere ragione.- rispose il collega abbastanza sorpreso.
-Sta tranquillo con l’aiuto di Light prima o poi Kira lo prenderemo sicuramente.- disse Matsuda molto fiducioso e convinto che una risposta simile avrebbe tranquillizzato Aizawa mentre lo shinigami cercava di non ridere.
-Mi dispiace ma io di Light non mi fido.- rispose Aizawa. -Non mi faceva molta simpatia nemmeno L e non ho mai approvato i suoi metodi però con lui le indagini andavano avanti mentre con Light sembrano essersi fermate fino a quando non è entrato in scena Near. Temo che L avesse ragione, se Light fosse Kira trovarsi al posto suo posto sarebbe un ottimo modo per non farsi scoprire inoltre non abbiamo mai capito perché le impronte di Misa si trovassero sul messaggio mandato alla SakuraTV dal secondo Kira.- spiegò l’ agente. -E poi il modo in cui Light ha chiesto al vicedirettore Yagami di uccidere Mello mi è sembrato sospetto, se Mello morisse per Kira sarebbe sicuramente un vantaggio non credi?- continuò.
-Ma a te qualunque cosa faccia Light sembra sospetta? Sochiro Yagami era il padre di Light, è normale che gli abbia chiesto di uccidere Mello, lui era la causa delle condizioni del vicedirettore e aveva rapito Sayu che ora si trova su una sedia a rotelle ma pensi davvero che un figlio possa sfruttare a proprio vantaggio la morte del padre? Light è una bravissima persona, non può essere Kira, lo ha detto anche il vicedirettore guardandolo con gli occhi dello shinigami prima di morire dato che riusciva a vedere la durata della sua vita, e lo stesso vale per Misa, anche lei è una persona di cui mi fido.- rispose Matsuda. Ryuk era molto sorpreso dall’ingenuità di Matsuda, gli esseri umani potevano avere caratteristiche molto diverse fra di loro. -Kira è molto intelligente, è per questo che Light non l’ha ancora preso ma tra poco tempo ci riuscirà sicuramente e forse in quel momento, finalmente, tu capirai che avevi torto a non fidarti.- continuò Matsuda.
-Ok, spero che tu abbia ragione, non è bello non potersi fidare del tuo superiore.- rispose Aizawa sospirando, non aveva intensione di condividere i propri sospetti col collega e cercare di farlo ragionare, tanto aveva deciso già in partenza di non coinvolgerlo nelle indagini di Near, era troppo affezionato a Light.
-Certo che ho ragione, sei tu quello che non vuole fidarsi. E poi se Light fosse Kira Ryuk ce lo direbbe.- disse Matsuda.
-Beh… se Light fosse Kira, il vicedirettore sarebbe morto senza saperlo e non voglio pensare ad un’evenienze simile.- sospirò Aizawa.
-In caso, ripeto, in caso, sottolineando la parola caso… insomma se Light fosse davvero Kira il fatto che abbia ingannato suo padre darebbe fastidio anche a me però non vorrei che lui, dall’aldilà intendo, lo venisse a sapere. In vicedirettore non meriterebbe una delusione simile.- rispose Matsuda e in fondo non aveva tanto torto nemmeno secondo Aizawa. Poi il giovane agente si rivolse a Ryuk. -Ehi Ryuk, com’è l’aldilà?-
-Se mi dai un'altra mela forse te lo dico.- disse lo Shinigami.
-Ok.- rispose Matsuda e gli diede una mela -Allora? Che mi dici dell’aldilà?- chiese entusiasta il giovane.
-Non ti posso risponde.- ghignò lo shinigami deludendo il fiducioso Matsusa.
-Ehi, cattivo. Me lo avevi promesso.- disse Matsuda deluso.
-No, io ho detto forse.- precisò Ryuk
-Guarda che in ogni caso non puoi fidarti della parola di uno shinigami.- disse Aizawa tentando di consolare l’amico.
-Dici?-

Diversi giorni dopo, Light era a terra in una pozza di sangue e a sparargli era stato proprio Matsuda, alla fine lui era stato l’unico ad agire e senza il suo intervento almeno Near sarebbe sicuramente morto. Il superiore di cui lui si fidava tanto non solo aveva ingannato tutti compreso il suo stesso padre ma aveva cercato di ucciderlo insieme ai suoi colleghi.
Fidarsi è bene ma…..    
  
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