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Autore: _heartbeat_    23/02/2015    1 recensioni
A volte dietro ad un "Non mi importa" c'è un po' di tristezza e dietro ad un ti odio un'infinità di parole che vogliono dire solo: "Ti amo, io amo solo te.Non guardare come sono fuori guardami dentro e non lasciarmi andare via!"
Mason ammirava Jane come la timida ragazzina con una voce da leonessa.Ignorava cosa poteva esserci dietro a quell'ammirazione.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Fermati ti prego- gridò Jane rincorrendolo a grandi passi per i corridoi semideserti della scuola.
Il ragazzo davanti non sembrava intenzionato ad obbedire a quello che Jane gli aveva detto.Allungò il passo per andare fuori.
Mancava poco meno di mezz’ora all’inizio dell’allenamento dei Cheerios, dopodichè ci sarebbe stato solo il Glee.
L’ora che più rilassava Jane, l’ora dove le differenze restavano fuori dalla porta, non contavano niente, non importava se eri bianco o nero, gay o etero oppure uno sfigato di prima categoria.Era il Glee e tutti potevano essere semplicemente quello che erano.
Sue aveva cercato di distruggere in tutti i modi quel club che tanto la infastidiva, credeva che liberandosi di Will Schuester trasferendolo in un’altra scuola il club si sarebbe sciolto da solo.Ed era stato così.Fino a un mese prima il Glee Club era solamente un ricordo felice degli studenti veterani del McKinley tornati di nuovo a Lima.
Poi con l’arrivo di Rachel Berry, delusa ed umiliata dalla sua carriera di attrice, accompagnata dal suo fedele migliore amico, gay dal cuore spezzato,  Kurt Hummel la scintilla del talento era rinata.
Le nuove direzioni non contavano più di quattro membri, ma quattro buoni talenti.
-Mi dici perchè mi stai seguendo- disse di colpo il ragazzo una volta arrivati alle grandi gradinate  del campo di football dove erano esibiti striscioni giganteschi con la mascotte e il logo dei Titans la squadra del liceo.
-Mason dobbiamo parlare.Perchè continui ad evitarci?-               
-Io a differenza vostra ho una vita al di fuori del Glee, il Glee è un’ora in più che aggiungo al curriculum.Non voglio perdere del tempo a parlare con gli sfigati, sono nei Cheerios.Capisci qual’è il mio grado sociale qui al McKinley?Mi conoscono, sono popolare tanto quanto i giocatori di football e le cheerleder e tu sei solo...-
-Nuova, sfigata, nera, giovane, del Glee- aggiunse in fretta Jane –Avanti aggiungine pure quanti ne vuoi.Vedremo in futuro quanti saranno gli amici veri che rimangono con te anche quando starai male quanti invece se ne andranno e ti dimenticheranno-
-Forse non succederà solo a me?-
-Forse cambiando un po’ potresti averne due già assicurati ma se resterai così ti troverai solo-
-Ho già tutto quello che voglio- rispose Mason riavviandosi i capelli con una mano e sistemando meglio lo zaino.
-Allora se hai già quello che vuoi perchè continui a venire al Glee, se siamo così sfigati perchè stai con noi?-
Jane era da poco al McKinley ma aveva già capito come giravano le cose a scuola: i “popolari” avevano il permesso e l’appoggio di Sue Sylvester a prendere in giro e offendere gli sfigati.Quelli del Glee erano prede più facili.
-Io rimango al Glee perchè mi fate pena.Senza me e quella fantastica persona di mia sorella voi non stareste in piedi.Rimango solo perchè mi dispiace e infondo mi piace cantare-
Jane non ci vedeva più dalla rabbia, la infastidivano le persone false con il sorriso davanti che ti parlano dietro e sono pronte a dimenticarsi e rinnegare tutto.
-Se davvero ti facciamo così pena lasciaci in pace, di sicuro il Glee qualcuno migliore di te lo trova e anche un sostitutoall’oca di tua sorella.Molla tutto e vattene-
Detto questo Jane gli si avvicinò e gli mollò un ceffone sulla guancia tanto forte da lasciargli l’impronta delle cinque dita.
Fece per andardersene ma tornò indietro.
-Ah e se per caso dovessi ripensarci gli sfigati si vedono con Rachel e Kurt per le prove dei duetti.Pensaci-gli sorrise acida e se ne andò.
 
Mason si portò una mano alla guancia che era calda e bruciava leggermente.Doveva ammettere che Jane aveva carattere: per essere una sfigata, giovane e nuova arrivata aveva appena sfidato e picchiato un membro dei Cheerios, uno dei pianio alti nella scuola.Come se lei se ne fregasse.
-MASON, SBRIGATI SONO GIA’ TUTTI PREPARATI IN CAMPO MANCHI SOLO TU!- gridò sua sorella Madison attirando la sua attenzione.
Scese e le sorrise ma continuava a pensare a Jane, non capiva.Non era arrabbiato con lei eppure aveva ragione di esserlo ma forse la ragazza aveva ragione.Non poteva dimenticarsi di loro ora che si erano trovati, erano un gruppo e non dovevano mollare.
Cominciò lo streching poi le verticali ed infine le coreografie.La musica rimbombava nella sua testa e gli annebbiava la vista tanto che mancò una presa fondamentale ed un corpo cadde a peso morto a terra.
-AHIA!COACH!- urlò la ragazza bionda toccandosi una caviglia.
-Kitty scusa, non volevo davvero lascia che ti aiuti.Sono solo molto stanco e non riesco a pensare bene.La scuola, gli allenamenti il Glee, ti aiuto!-
-Lasciami Mason, non me ne frega un cazzo dei tuoi problemi, lasciali fuori da questo campo e per quanto riguarda il glee non affezionartici troppo.Sono capaci solo di delusioni- il suo tono arrabbiato nascondeva un velo di tristezza ma Mason preferì non chiedere di più.
-MASON!DOVE HAI LA TESTA?PER POCO NON MI AMMAZZAVI LA CAPO CHEERLEDER, RIPRENDITI!- l’urlo inconfondibilmente perfido e acuto di un’arrabbiata ed isterica Sue Sylvester irruppe nell’aria.
-ALLENAMENTO FINITO!ALLE DOCCE!- gracchiò la Coach con il megafono.
 
Rachel Berry arrivò in aula canto alle tre e un quarto precise, Kurt stava sistemando alcuni spartiti mentre Jane suonava il piano e Roderick cantava.Fin da subito c’era stata molta sintonia tra loro due, giravano già certe voci su di loro ma erano false.Sospette invece quelle di una possibile storia tra Mason e Madison soprannominati “Gemelli incestosi”.
-Bravi ragazzi c’è un bello spirito, si respira musica buona qui- disse Rachel.
I fratelli fecero ingresso nella sala e si sedettero ai loro soliti posto, furono raggiunti anche da Jane e Roderick.Jane aveva un sorrisino vittorioso sulle labbra, avrebbe giurato che sarebbe tornato.
-Bene, questa settimana la dedichiamo alla preparazione dei duetti, le coppie saranno composte da Madison e Roderick e da Mason e Jane, avete due giorni, vogliamo un bel lavoro e comunque sia io che Kurt siamo molto fieri di voi.Se qualcuno vuole cantare adesso è ben accetto-Rachel sorrise e indicò gli sgabelli al centro della sala.
Jane si alzò seguita da Mason.
- Io vorrei cantare Will you still love me tomorrow di Carole King- disse Jane.
-Io Head Over Feet di Alanis Morisette- disse Mason.
-Perchè non provate a fare un mash-up tra le due canzoni.Jane vai al piano-
Jane annuì e attaccò le prime note.
 
“Tonight you’re mine, compleatly.
You give your love so sweatly,
Tonight the light of love is in your eyes”
 
“But you still love me tomorrow” cantarono all’unisolo. Mason sorrise dolcemente, mentre cantava gli passavano davanti tante immagini.
 
“...In spite of me
And don't be alarmed if I fall head over feet
Don't be surprised if I love you…”
 
Mason si accorse che le due canzoni non erano un caso, insieme erano come un inno ad un amore nascosto e segreto.Si accorse che non riusciva ad odiare quella ragazza perchè gli piaceva.
Gli piaceva il suo sorriso e la dolcezza con cui stava suonando il piano ma gli piaceva anche il suo carattere diretto, lo stesso con cui era riuscita a rispondergli e a tirargli lo schiaffo quello stesso giorni.
Finita la canzone Mason corse fuori dall’aula senza parlare con nessuno, con lo sguardo basso.
Jane lo seguì.
-Sapevo che saresti venuto oggi-
-Eh?-
-Tu ci tieni a questo Glee Club, ci tieni a noi ma non lo vuoi ammettere-
-Dimmi solo una cosa: quella canzone non era caso?- domandò lui.
-No, la tua?-
-No- rispose sorridendo Mason –Prima quando suonavi il piano mi sono reso conto che non capisco cosa mi succede in questo momento.C’è qualcosa di te che mi piace: il tuo carattere, sei stata l’unica nella scuola a rispondere a tono alle mie provocazioni e non riesco ad odiarti per questo-
-E con questo cosa vorresti dire?-
-Che credo di amarti- era visibilmente in imbarazzo.
Jane sorrise si avvicinò e gli diede un bacio su una guancia seguito da un abbraccio.
-Voglio che sia qualcosa di speciale, non una cosa banale, devo potermi fidare di te-
-Ti prometto che sarà così-
-Ci vorrà un pochino prima che mi lasci andare completamente.
-Avrai tutto il tempo che ti serve-
-Grazie Mason, mi dava fastidio che ti comportassi in quel modo con noi, ci ignoravi.Faceva male ma ora ho capito che non lo facevi per crederti diverso-
-Era timidezza e anche imbarazzo; sia tu che Roderick siete così forti all’esterno anche se non siete tra i “popolari” mentre io non credo di essere come voi.In questo il Glee mi sta aiutando.Sto crescendo insieme a voi e vi ringrazio.E devo ringraziare te perchè mi hai aperto gli occhi, devo svegliarmi e rendermi conto di chi sono i miei veri amici e credo che voi lo siate-
-Sono felice che te ne sia accorto.Io volevo dirti che vorrei cantare più spesso canzoni così con te.Canzoni in cui ti guardo negli occhi e ti sorrido-
Mason le prese la mano e la strinse nella sua.
-Andiamo di là dai-
E si incamminarono mano nella mano verso l’aula canta con il sorriso stampato in viso.
 
  
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