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Autore: Allison260193    07/12/2008    15 recensioni
Edward,un vampiro del 1889. a Parigi,una sola persona lo lega al famoso locale a luci rosse,Moulin Rouge. E questa persona,ha gli occhi castani,che,una sera,si fondono con l'oro degli occhi di Edward. " Chi era? "domandai,mentre mi spazzolavo i capelli. "Edward Cullen,un mio vecchio amico" mi rispose Charles[...] "Come puoi fare un lavoro del genere?" il ribrezzo nella sua voce era evidente. gli occhi ambrati si stavanos curendo,e i pugni che stringeva lungo i fianchi tremavano. "Hai mai pensato che la tua vita debba avere un senso? "
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Salve!premetto che questa è una idea che la mia mente malsana ha “partorito” in una notte insonne mentre,con le cuffie del mio iPod (che mi accompagna e mi culla nel sonno)ascoltavo una canzone che neanche mi ricordavo di avere:lady marmalade. E da lì…ecco l’idea.

Ditemi se vi piace ,così vedo se la posso continuare!Un bacione!

 

Moulin Rouge

Cercavo di camminare in maniera umana,nella giusta lentezza,per non dare nell’occhio.

Il vento violento mi soffiava sulla faccia,ma non potevo dire di avere freddo. Non io .

Decisi che,per non dare nell’occhio,dovevo andare a ripararmi da qualche parte. Ero nel quartiere Pigalle,la zona a luci rosse di Parigi,vicino a Montmartre ,e ,di fronte,potevo vedere il Moulin Rouge  ,il locale più popolare della zona.

Mi ripugnavano i posti come quelli. Non mi era mai passato per la testa di entrare in un bar dove si esibivano donne mezze nude. Non era nelle mie priorità.

Per mia fortuna,conoscevo il fondatore del Moulin Rouge: Charles Ziedler,anche lui,era come me.

Aveva più o meno trecentosette anni,e,in precedenza,faceva il macellaio. Poi,innamoratosi di una donna della sua età,decise di mettersi in proprio,fondando quindi,il pub di fronte a me.

Presi un respiro ed entrai.

L’entrata era accogliente,per un tipo di locale come quello: era a forma di mulino rosso,e un uomo molto possente,stava davanti alla porta.

Appena gli diedi il mio nome,non esitò a farmi entrare.

Le luci del locale erano rosse,e solo una luce distinta illuminava il palco dove si esibivano le ballerine o i musicisti.

Era pieno di tavoli ,e,in fondo al locale,vicino al palco,trovai Charles ,seduto sul divanetto di pelle rossa,che gestiva gli affari.

Mi avvicinai,cercando di non toccare nessuno,e,non appena mi vide,s’illuminò.

<< Edward Cullen? Sei veramente tu? >> si alzò,per stringermi la mano ,e ricambiai la stretta,stampandomi un sorriso sulla faccia:mi faceva piacere rivederlo,ma non in un posto del genere.

<< Charles >> lo salutai,sedendomi vicino a lui << Bel locale >

lui grugnì,soddisfatto. Era un uomo possente,con i capelli neri,legati in una coda,e gli occhi rossi,che si confondevano con la luce del suo locale,diversi dai miei,color miele.

<< Sempre la solita dieta,eh? Che fina ha fatto l’Edward Cullen che conoscevo 98 anni fa? >>

<< Dovresti seguirla anche te,la dieta di Carlisle,invece di uccidere persone innocenti. >>ribattei,cercando di difendere il mio stile di vita,e quello della mia famiglia.

<< Così è la vita ragazzo … Ehi,Chris! Vieni qui! >> gridò Charles,cercando di attirare l’attenzione di una donna.

Era alta,con lunghi capelli rossi legati in una coda che li faceva sembrare più vaporosi del normale,e indossava un corpetto color crema,che non lasciava spazio all’immaginazione di un uomo,e le calze nere,con dei tacchi che s’intonavano al corpetto.

<< Edward,ti presento una delle mie ballerine più belle: Christina >> la donna mi salutò con un cenno,squadrandomi.

I suoi pensieri non erano molto casti,ma ormai ero abituato a questo genere di mente.

<< Dov’è Clarissa? >> chiesi a Charles,non appena Christina se ne andò.

<< è di sopra,con le ballerine della mezzanotte. È come una madre per loro. A volte non la capisco,davvero. Insomma,loro sono venute qui,che motivo c’è di essere così protettive verso delle donne…mah… >>

<< Non è per questo che la ami? >> lo presi in giro. Sapevo che senza Clarissa,si sentiva perso.

<< è uno dei tanti motivi …oh,ci siamo. Hai mai visto uno spettacolo qui?Quello della mezzanotte? >>

<< No >>

<< Bene,allora,tieni gli occhi aperti >>mi consigliò,mettendosi comodo.

Intorno a me,calò il silenzio:gli uomini più vergognosi si erano avvicinati al palco,per guardare meglio.

Cominciò a partire la musica:una canzone cantata dalle ballerine dietro al sipario.

Quest’ultimo si aprì,mostrando quattro figure oscurate,con delle sedie,mentre continuavano a cantare.

La prima ad essere illuminata,era una donna sui vent’anni,capelli neri come la pece,con un corpetto azzurro e nero,i capelli raccolti all’indietro,e tacchi a spillo. Molti uomini cominciarono a gridare con toni d’apprezzamento.

Cantava da sola,facendo mosse seducenti. Finito lei,cominciò un’altra donna,illuminata dalla luce.

Riconobbi Christina,che si atteggiava in maniera provocante,insieme all’altra donna che si era esibita da sola,poco prima,e che ora cantava con lei. Se ne aggiunse un’altra,con i capelli biondi,e un corpetto rosa e nero.

Cantarono all’unisono,e la loro voce era giusta,intonata.

Ecco perché non andavo mai a vedere quelle cose. Mi davano ribrezzo.

Poi,l’ultima cantante.

Venne accolta da applausi e urla. Era seduta sulla sedia,e giocava in maniera provocante con un guanto.

Aveva i capelli castani che le scendevano candidamente sulle spalle bianche( era molto pallida ) ,il corpetto rosso con le rifiniture nere,e la giarrettiera,i tacchi a spillo rossi.

Il trucco pesante,con la matita nera che le contornava gli occhi color nocciola,unici.

Era provocante. Era bellissima. Sembrava più piccola delle sue compagne.

La sua voce era armoniosa,candida,anche in quel contesto.

<< Chi è lei? >> chiesi a Charles,senza staccare gli occhi di dosso a quella ragazza.

<< lei è Bella. La migliore,a mio parere >>

<< Quanti anni ha? >>

<< Diciassette. L’ ho accolta qui quando aveva quindici anni . bellissima vero? >>

annuì ,mentre Bella,e le altre ballerine,scendevano dal palco,movendosi e strusciandosi contro i clienti del pub.

Incrociai il suo sguardo,mentre mi passava accanto,e la vidi sussultare,per poi ricomporsi,e ritornare sul palco.

Il suo profumo,invitante,mi colpì il naso,facendomi bruciare la gola. Sentì il veleno propagarsi per la mia bocca,e cercai di  inghiottirlo,con scarsi risultati.

Osservai la sua figura perfetta allontanarsi,mentre cercavo di non respirare.

Finita l’esibizione,non la vidi più.

<< Allora? Che ne pensi? >> mi chiese Charles,mentre mi accompagnava all’uscita.

<< Ci vediamo domani >>risposi,scatenando un ghigno compiaciuto di Charles.

Dovevo rivederla. Dovevo rivedere il suo sguardo.

Bella. Incontrata una notte del 13 Novembre 1889.
  
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