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Autore: Scarlett Carson    23/02/2015    3 recensioni
E se Aoko avesse sempre avuto con sè la gemma Pandora? Se nascondesse un segreto che si tramanda nella sua famiglia da generazioni. Se le avesse donato dei poteri incredibili. E se su quel dirigibile sperduto nel cielo avesse visto tutto. E se ci fosse davvero lo zampino dell'organizzazione che cerca la gemma più di tutto. Se solo Aoko sapesse come proteggere tutti ma la loro salvezza avesse un prezzo immenso. Cosa farebbe Kaito, alias Kid, se dovesse prendere una decisione.
What if ? del film 14 il dirigibile sperduto nel cielo. Cross over con la mia stessa storia DNAngel Jeanne!
Sono tornata in questa sezione! secondo me stavate meglio senza di me xD
Come potete vedere l'ho inserita come serie insieme alla storia DnAngel Jeanne. una specie di storia extra. spero vi piaccia quest'idea ;) Leggete e commentate in tanti sono curiosa di leggere le vostre critiche
Scarlett Carson (ex Shana17 per chi non lo sapesse ancora ;) )
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 02. Paralizzati

Era tutto finito. In breve il demone era scomparso insieme alla gemma. Il silenzio era calato nella stanza. Jeanne era a pochi passi dai tre ragazzi, rimasti a bocca aperta dalla pioggia di petali, tenendosi a debita distanza e con le ali già spiegate pronte per la fuga.

“Siete stati gentili ad aiutarmi, ma anche degli incoscienti! Potevate fare una pessima fine stasera!” disse solo.

“Senza di noi anche tu non saresti riuscita a battere quel mostro così velocemente!” sbottò Heiji.

“Sì può darsi che ci avrei messo più tempo, ma ce l'avrei fatta comunque da sola. È il mio lavoro, non il vostro; decidetevi se catturarmi o aiutarmi. Cercate di capire da che parte volete stare” e dopo queste parole la ladra volò via.

 

“Ma tu guarda che tipo! La aiutiamo e, non solo non ci ringrazia, ma ha anche il coraggio di insultarci!” esclamò Heiji irritato dopo che se n'era andata via.

“Ma lei ci ha ringraziato” disse improvvisamente Kid “lo ha fatto a modo suo; e poi credo che abbia voluto metterci in guardia. Nel senso che qualsiasi cosa debba rubare, dobbiamo dare per scontato che sia un mostro come è sempre successo finora, quindi il suo era un modo carino per dirci di non intrometterci nel suo lavoro” concluse il ladro.

“Bè poteva dirlo allora!” commentò Heiji.

“Se ce lo avesse detto in modo diretto, non l'avremmo ascoltata comunque” esclamò Shinichi. “Forza torniamocene a casa” disse il detective e se ne andarono ognuno per la sua strada.

 

Arrivata a casa, la ladra sciolse il suo lungo codino biondo e, al suo posto, apparve una ragazza di diciassette anni bruna con addosso un vestito azzurro e un maglione bianco per tenere calde le spalle. Nonostante fosse ormai primavera, l'aria era comunque fredda la sera.

Era entrata direttamente dalla sua stanza per non svegliare i nonni e suo padre che, a quell'ora, già dormivano.

Aoko si gettò sul letto, stanca. Si addormentò così, distesa sul letto, con una mano sul petto, stringendo tra le mani quel ciondolo che suo padre le aveva regalato molti anni prima, di cui ancora non sapeva nulla.

 

La mattina dopo, la ragazza di svegliò di soprassalto. La sveglia squillava da un pezzo, segnava le sette passate.

“Dannazione, sono in ritardo!” strillò la ragazza per tutta la casa mentre si preparava per andare a scuola.

Per fortuna era l'ultimo giorno della settimana scolastica e, per ironia della sorte, la più pesante.

Aoko ringraziava il cielo che aveva sempre l'abitudine di preparare la borsa di scuola già dal giorno prima per il giorno dopo, quindi non avrebbe perso tempo a cercare i libri per le lezioni.

In meno di dieci minuti era pronta per andare a scuola, dopo aver stuzzicato qualcosa per colazione, corse fuori e si incamminò in tutta fretta verso scuola.

Caspita! Hai battuto ogni tuo record!” le disse la ladra nella mente.

“Lascia stare! Piuttosto potevi svegliarmi!” disse esasperata Aoko.

Come potevo disturbare i tuoi sogni” sogghignò Jeanne.

“Cosa? Sai cosa sogno?” disse stupita Aoko.

Vedo solo frammenti dei tuoi sogni non l'intero sogno. Se vuoi posso dirti il protagonista dei tuoi sogni. Lo sogni ogni notte ormai!” la prese in giro.

Aoko sapeva benissimo chi sognava, ma non lo avrebbe mai ammesso nella realtà.

“Ehi, Aoko!” sentì all'improvviso una voce che conosceva bene alle sue spalle.

Si voltò e vide Kaito, il suo migliore amico.

“Kaito” lo chiamò solo.

“Anche tu in ritardo?” chiese l'amico.

“Sì, ho dormito troppo” si giustificò ella.

“Anche io! Forza sbrighiamoci” disse il ragazzo incitando anche Aoko a correre verso la scuola, dove la campana della prima lezione iniziava a rimbombare per tutto l'edificio.

Durante tutta la lezione Aoko si era ritrovata più volte a fissare Kaito, senza un particolare motivo. Guardò i suoi capelli castani molto sbarazzini, il suo profilo serio durante la lezione, i suoi bellissimo occhi di u n blu più intenso delle acque dell'oceano... finché non si voltò sorprendendola a spiarlo.

Subito tornò a concentrarsi sui suoi appunti.

Ma che mi prende?”disse tra se Aoko. Si aspettò una risposta da Jeanne, ma non arrivò. Ogni tanto succedeva, quindi non si preoccupò.

Ma che le prende?” disse Kaito, che aveva scoperto l'amica Aoko che lo stava osservando con uno strano sguardo, uno sguardo che non sapeva come interpretare.

Non capisco cosa le prende ultimamente. È come se qualcosa tra noi fosse cambiato ma cosa non so proprio. Cosa mi nascondi, Aoko? Sto iniziando davvero a preoccuparmi. Spero non stia succedendo qualcosa di grave; ho una strana sensazione”.

Suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni.

“Finalmente è finita un altra settimana” disse Kaito alla sua amica Aoko.

La ragazza, colta alla sprovvista dal ragazzo, ci mise un po' a realizzare cosa gli avesse detto e, poco dopo, rispose: “Già, finalmente, non ne potevo più sono esausta”.

Tornarono casa insieme, come sempre e tra i due era calato un silenzio al quanto imbarazzante.

Perchè mi sento così? Ultimamente quando sto con lui mi sento paralizzata.”

Perchè non riusciamo a parlare come prima? Che succede? Che sensazione è questa che provo?”

“Sai, Aoko, la ditta Suzuki ha costruito un dirigibile che presto farà un volo di prova e volerà sopra la nostra città” disse Kaito, anche se non sapeva perchè glielo avesse detto, era una cosa che non le sarebbe mai interessato, ma voleva fare di tutto per rompere quel silenzio.

“Oh sì. Ho sentito mio padre che lo raccontava a casa, credo che ci sarà anche lui là sopra perchè dice che il signor Suzuki, vuole lanciare una sfida a ladro Kid” disse Aoko, anche se non trovava interessante, era pur sempre qualcosa di cui parlare.

“Sul serio? Allora sarà un bel viaggetto movimentato” scherzò il ragazzo che si aspettava un bel lavoretto divertente.

“Sempre dalla parte di Kid tu vero? Sei sempre il solito!” disse Aoko, ma non voleva arrabbiarsi troppo questa volta, avrebbe cercato di contenersi per non rovinare quel momento. Le sembrava da una vita che non avevano più una conversazione normale e non voleva litigare per qualcosa di stupido come Kid.

“Quanto mi piacerebbe salire su quel dirigibile con papà” esordì la ragazza.

“Almeno farei qualcosa di diverso che annoiarmi a casa da sola” quando si trattava di Kid, non era solo il padre di Aoko a sparire, ma era anche il ragazzo che le stava accanto. Così si ritrovava spesso e volentieri a casa a badare ai nonni.

“Bè perchè non chiedi di salire anche tu?” disse Kaito, ma era contento se non ci fosse stata: odiava diventare Kid davanti a lei, non solo perchè non sarebbe stato facile fuggire ma lei, sapeva dentro di sé, sarebbe stata l'unica a smascherarlo senza difficoltà.

“Ci ho già provato la sua riposta è stata: no troppo pericoloso per te!” disse imitando il padre.

“Bè forse ha ragione” disse il ragazzo ridendo.


***
Eccomi tornata con un breve capitolo di transizione, tra poco inizierà la storia vera a propria ;)
So che non è il capitolo che aspettavate ma spero piaccia lo stesso,
che ne pensate? cosa accadrà dopo?
ringrazio ancora chi ha commentato il capitolo precedente e per rispondere alla richiesta di shinran amore, purtroppo non ho avuto tempo di fare quel disegno, 
ma posso metterti il link della sigla di Kamikaze Kaitou Jeanne, la ladra da cui ho spudoratamente preso ispirazione ;)
https://www.youtube.com/watch?v=PQRtHaiURps  così potete vedere sia la ladra di per sè e le sue azioni xD
Spero di non metterci di nuovo così tanto a pubblicare e finire la storia ;) 
Grazie a tutti voi che mi seguite e leggete le mie storie :)
Alla prossima
kiss Kiss
Scarlett

  
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