Caro Mondo,

non portarmi via anche Nicola.

Ti prego, mi hai già tolto tutto.

Mi hai tolto i capelli, la madre, la scuola, gli amici. Mi hai tolto una gamba. Mi hai tolto un polmone (temporaneamente) e di nuovo i capelli.
Mi hai tolto Davide e la gioia di festeggiare il mio compleanno (per la seconda volta). Mi hai tolto di nuovo i capelli, la ragazza, i Braccialetti. E sono stato sempre zitto, Mondo, perché dovevo combattere.

Dovevo combattere per Vale, che era troppo debole per accettare di perdere una gamba. E poi perché suo padre non c'era. E poi perché Cris non lo amava e perché voleva andarsene, ma non voleva. 

E ora perché è un vigliacco, uno di quegli amici che si presentato solo quando gli fa comodo - eppure non ho avuto il coraggio di riattaccare, perché gli voglio bene. Stupido, no?

Dovevo combattere per Cris, che era troppo fragile per vivere su questa terra. E poi perché lo era troppo per mangiare. E poi perché non aveva il coraggio di lasciare Vale.

E ora perché ha scelto me, ha scelto uno che non ha possibilità di festeggiare nemmeno il primo anniversario.

Dovevo combattere per Toni, che rideva per non piangere. Per Davide, che era forte, il più forte di tutti, ma alla fine tutta la sua forza non gli è servita di fronte a un bisturi e al suo cuore difettoso. Dovevo combattere per Rocco, perché gli serviva il nostro aiuto.

E ora devo combattere per Nicola, ma non ne ho la forza.

E mi sento uno stronzo, uno di quelli che approfitta degli altri e poi non ricambia. Perché Nicola per me c'è sempre stato e ora so che dovrei esserci per lui. Ma non ce la faccio, Mondo, perché così è troppo. E' troppo stare sveglio accanto al suo letto per due giorni di fila. E' troppo farlo pensando che a breve sarò di nuovo nella sala della chemio. E' troppo pensare di perderlo e restare solo, veramente solo.

Lui è stato il mio unico punto fermo, da quando sono entrato qui dentro. Gli altri sono venuti e se ne sono andati, lui no. In questi ultimi mesi è solo grazie a lui che non ho abbandonato tutto. E' stato lui a consolarmi quando è morto Davide, a convincermi a salutare gli altri. E' stato lui a darmi la forza di continuare a vivere con quella gara di canottaggio. Sempre lui, ad abbracciarmi quando ho scoperto che non era finita per niente. Mi ha regalato una canoa e anni di vita. E io non riesco neppure a tenere gli occhi aperti e vegliare su di lui.

Caro Mondo, non ti ho mai chiesto nulla. Un piccolo favore me lo devi, no?

Fai star bene Nicola. Su di me ti sei accanito abbastanza per entrambi, credo. Anzi, direi che ti sei rifatto per almeno dieci persone. 

Solo Nicola, ti prego. Non portarmi via anche lui. 


N.d.A.: dopo la puntata di ieri, dovevo farlo ç_ç